West Piemonte 24/25 giugno Eggishorn, Bettmeralp e Leukerbad

Ecco il report della gita di due giorni nel Vallese (CH) che ho fatto con me stesso e con la mia moto e che è stata superiore alle mie più rosee aspettative.
Parto il 24 intorno alle 7,30 da Torino in direzione Domodossola, l’aria è frizzante per cui mi sono premunito indossando un pile pesante sotto il completo in cordura, ottima decisione perché sul passo del Sempione il freddo picchia davvero anche se la giornata è splendida; lungo la discesa verso Brig la solita piaga dei lavori con semafori eterni e nemmeno sincronizzati tra di loro.
Sono passato da lì la prima volta 42 anni orsono e c’erano lavori, altre volte negli anni successivi sempre lavori, nel 2013 lavori così anche quest’anno, neanche per una cattedrale medioevale ci hanno messo tanto.
Da Brig prendo la direzione verso est sino a Fiesch dove posteggio alla base dalla funivia che mi porterà ad Eggishorn da dove ammiro lo splendido panorama che si affaccia sull’Aletschgletscher, ghiacciaio che scende dallo Jungfraujoch nel vallese e copre una superficie di circa 120 kmq.
Disgraziatamente si impalla la macchina foto, meno male che, astutamente ne ho portate due più il cellulare; sosta e frugale panino in cima poi ritorno nel fondo valle.
Successivo trasferimento in moto alla base della funivia per Bettmeralp, quest’ultima località è un grazioso paesino dove possono circolare solo piccoli veicoli elettrici; per salire, con l’ovovia, al Bettmerhorn devo camminare per circa venti minuti sotto il sole che nel frattempo ha scaldato notevolmente l’aria, ne è valsa comunque la pena perché dalla cima il panorama è spettacolare, sia verso il ghiacciaio sia verso la valle del Rodano.
Ritorno alla moto e mi dirigo verso la località di pernottamento: Leukerbad, la località termale più grande delle Alpi,
Dopo l’eterno attraversamento di Brig e paesi limitrofi causa imbranataggine dei guidatori svizzeri nonché dei soliti lavori salgo verso Leukerbad e, con mia grande sorpresa, il solito bel paesaggio svizzero cambia completamente, sembra di viaggiare, per la tipologia delle montagne, nell’Alto Adige, infatti pare di essere nelle Dolomiti; la strada è bella, un misto veloce che farebbe sicuramente gola alla banda missilistica.
Giunto in albergo, prenotato tramite Booking, mi sistemano in una suite con terrazzo affacciato sulle montagne che mi sembra di essere a Cortina sotto le Tofane.
Fraternizzo con il gestore portoghese del ristorante, il quale parla perfettamente l’italiano, che mi porta un’ottima cena, passeggiata e relax sulla terrazza.
Sveglia e colazione presto il mattino del 25 in modo da essere alle 9 alla funivia Gemmibhan che mi porta in cima ad un ripido costone dal quale si affaccia una splendida conca con al centro il lago Dauben.
Mi concedo una bella passeggiata lungo il lago ed alle 11,30 prendo la corsa di ritorno.
Vestizione e via verso Martigny che raggiungo velocemente avendo la vignette dell’autostrada che mi evita il delirio dei paesi del fondovalle del Rodano.
Da Martigny scelgo di raggiungere Sembrancher attraverso il col de Planches in modo da visionarlo, sale parecchio, la strada è asfaltata bene non in tutti i tratti, comunque il colle è da 7 per i turisti e da 5 per la banda missilistica ma si può fare.
Verso il Gran San Bernardo, ad Orcieres, giro per la val Ferret dalla parte svizzera e la percorro tutta, bella ed aperta come quella dalla parte italiana.
Tornando dal Gran San Bernardo passo a Preil (Valpelline) a far visita a Valer34, ci intratteniamo a chiacchierare per un’oretta e poi ritorno a casa.
Ringrazio me stesso e la mia moto per la piacevole compagnia in attesa del prossimo viaggio.

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