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West Piemonte 16/20 luglio 14 Friuli, Trentino ed altro.
15064553
15064553 Inviato: 21 Lug 2014 9:24
Oggetto: West Piemonte 16/20 luglio 14 Friuli, Trentino ed altro.
 

Ecco il report del viaggio dei pensionati Lele ed Edo (fuochista 500 e prussianblue) nell’Altopiano dei 7 comuni, in Friuli ed in Trentino dal 16 al 20 luglio 2014.
Primo giorno:
Partiamo di buon mattino per raggiungere rapidamente il punto di partenza della gita che si trova a Brescia e, da lì, iniziamo il giro del gruppo del Brenta salendo a Madonna di Campiglio e Passo Campo Carlo Magno, sosta pranzo in un bar sulla cima del colle in compagnia di un nugolo di motociclisti tedeschi.
Discesa a Cles e poi, passando da Tuenno percorriamo la salita sino alla località sciistica di Fai della Paganella, la strada è bella e fa gola agli smanettoni; successiva discesa al bel lago di Molveno, poi Trento e Calliano, località dalla quale raggiungiamo Folgaria dove trascorreremo la notte non prima di aver visitato il paese.
Secondo giorno:
Discesa verso Caldonazzo lungo una strada curvosa e ben asfaltata e risalita al passo di Vézzena percorrendo la Kaiserstrasse costruita da militari austriaci a fine 800 e caratterizzata da strette gallerie scavate nella roccia; dalla strada si gode di un fantastico panorama sui laghi di Levico e Caldonazzo.
Dal passo di Vézzena percorriamo in tutta la sua lunghezza l’altopiano dei sette comuni, prima sino ad Asiago e poi ad Enego; bellissimo, sia nei tratti guidati immersi nella foresta sia nella vista a balconata che ci offre la strada che si snoda per parecchi kilometri in cresta sopra i mille metri.
Scesi in val Sugana svoltiamo lungo la strada per il passo Rolle sino a Transacqua da dove iniziamo il su e giù lungo i passi Cereda, Forcella Aurine, Duran e Cibiana giungendo a Lozzo di Cadore, da dove inizia il passo della Mauria che ci condurrà alla meta della giornata: Tolmezzo.
Da sotto la Mauria sino a Forni di Sotto ci arriva sulla testa pioggia e grandine che ci costringe ad una sosta sotto un balcone in attesa che il grosso si sfoghi; indossiamo le antipioggia, percorriamo ancora il passo della Morte sotto l’acqua a giungiamo finalmente a Tolmezzo dove pernottiamo non prima di aver mangiato in un ristorante che si è rivelato caro e di scarsa qualità.
Terzo giorno
Prima fatica la val d’Aupa ed il passo Forcella Cereschiatis, credo che prima di noi da lì sia passato in moto qualcuno con una Gilera Saturno o simili, non d’epoca ma nuova, praticamente un posto dimenticato da Dio e dagli uomini.
Seconda fatica il passo Cason di Lanza, noto per il passaggio del giro d’Italia di pochi anni fa, cosa che faceva sperare in un asfalto decente, in realtà non è un biliardo ed è parecchio stretta, infatti ci abbiamo messo tanto a percorrere i 30 km prima di arrivare a Paularo.
Meta successiva lo Zoncolan, la salita temuta dai ciclisti per le forti pendenze, prima però, tra Paularo e Paluzza valichiamo la Forcella di Lius impressionante per la salita e la successiva discesa al 18%.
Lo Zoncolan, che percorriamo dal lato opposto al giro d’Italia, mi è piaciuto non poco anche per la splendida balconata panoramica che si apre sulla cima; lungo la discesa davvero ripida del versante opposto Lele è vittima di fading, cosa che ci costringe ad una sosta imprevista, meno male che avevo una bottiglia di acqua con la quale raffreddiamo i freni e che in fondo alla discesa, percorsa a bassissima velocità, c’è una fontana con gomma allegata grazie alla quale completiamo l’opera di raffreddamento.
Vista la situazione evitiamo, per prudenza, la salita al monte Crostis dirigendoci direttamente al Passo di Monte Croce Carnico caratterizzato da un asfalto magnifico dal lato Italia e da uno di m3rda sul versante austriaco, davvero una strada oscena, stessa cosa sul rientro dal Pramollo; alla base di quest’ultimo prendiamo la direzione della foresta di Tarvisio dove visitiamo il Passo Predil, scendendo per un tratto in Slovenia, e la località sciistica di Sella Nevea; ritorno quindi a Tolmezzo dove cambiamo ristorante.
Quarto giorno:
Passo di Pura, lago Sauris e Sella di Razzo, percorso bellissimo per i panorami e con un asfalto decente, caratteristiche anche le gallerie scavate nella roccia e con fondo in ciottolato.
Tappa successiva Cortina d’Ampezzo dove fa un caldo bestia, cosa che consiglia una rapida salita al Passo Giau, letteralmente invaso dai motociclisti in gran parte tedeschi ed austriaci, impossibile mangiare in punta, ci fermiamo due malghe dopo dove consumiamo il doveroso pasto.
A questo punto ci godiamo buona parte del Sella ronda salendo prima al Campolongo (splendido il panorama verso Corvara) e poi il Gardena.
A questo punto ci armiamo di pazienza e ci fiondiamo a Rovereto in autostrada sotto una cappa d’aria bollente.
Usciti dal casello, ricominciamo a respirare lungo la salita per le valli del Pasubio e, più precisamente, per il Passo Borcola, strada stretta ma asfalto ottimo; per raggiungere la meta della giornata: Recoaro Terme dobbiamo valicare ancora i passi Xomo e Xon che non ci godiamo perché la stanchezza comincia a farsi sentire e non vediamo l’ora di arrivare all’Hotel Carla dove il gestore ci tratta benissimo (ci ero già stato)
Passeggiata e nanna.
Quinto giorno
Essendo domenica la difficoltà maggiore nel viaggiare è l’infinita quantità di merenderos che intasano le strade dentro le loro scatole di sardine, un inferno soprattutto a Riva del Garda ed al lago di Ledro, comunque seppur lentamente con le moto riusciamo a sfilarci e scendere dalla val d’Ampola (da segnalare alla banda missilistica) sino a Storo.
Ultima fatica, ma davvero pesante, il passo di Maniva, località sciistica della Val Trompia, che noi però scaliamo da Bagolino incontrando, oltre che la pioggia che inizia a cadere, un asfalto più simile ad una mulattiera che ad una strada, con parecchi tornanti letteralmente ad angolo acuto.
Il panorama in cima non è male ma il cielo plumbeo non ce lo fa godere; la discesa verso Brescia lungo la Val Trompia non è riposante visto che anche da questo lato l’asfalto non è il massimo.
Da Brescia autostrada e a casa.
Non posso che ringraziare il mio compagno di avventura per la compagnia in questo viaggio bello ed interessante.

Foto:

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15064610
15064610 Inviato: 21 Lug 2014 9:56
 

Come al solito la mia invidia (sana) è presente anche in questo report....
grande Edo sei na fonte d'ispirazione per i futuri giri hihih complimenti anche per le belle foto 0509_doppio_ok.gif
tranne quella del cartelo (penso austriaco) del motociclista in caduta icon_eek.gif eusa_shifty.gif
 
15064740
15064740 Inviato: 21 Lug 2014 11:05
 

bunion ha scritto:
Come al solito la mia invidia (sana) è presente anche in questo report....
grande Edo sei na fonte d'ispirazione per i futuri giri hihih complimenti anche per le belle foto 0509_doppio_ok.gif
tranne quella del cartello (penso austriaco) del motociclista in caduta icon_eek.gif eusa_shifty.gif


E' sloveno.......
 
15065048
15065048 Inviato: 21 Lug 2014 13:37
 

Gran bel giro Edo! Il cartello sloveno me lo ricordo anche io... però non ho ben capito quello che c'è scritto sopra!!! icon_asd.gif
 
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