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West Piemonte settembre 2013 in Corsica
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14639165 Inviato: 16 Set 2013 12:47
Oggetto: West Piemonte settembre 2013 in Corsica
 

Report Viaggio in Corsica del gruppo mototuristi del West Piemonte (Antonietta, Enrico64,Komet, Mas52, Milena, Orsogianni, Prussianblue)
Primo giorno: sabato 7 settembre.
Il traghetto arriva a Bastia alle 7,15 in orario e riusciamo ad uscire abbastanza rapidamente, il meteo è favorevole e partiamo subito per percorrere il dito dell’Isola in senso antiorario, spingendoci sino a Barcaggio per ammirare l’isola della Giraglia.
All’inizio della parte ovest ci soffermiamo al belvedere de Moulin Mattel per la vista affascinante che ci offre, per il resto vediamo le spiagge nere nei dintorni di Nonza, che pur presentando una colorazione grigio antracite caratteristica, non invogliano a fare il bagno derivando la stessa da residui di lavorazione dell’amianto.
Pranzo a Nonza e via subito all’hotel di Saint Florent dove depositiamo in fretta i bagagli per poi camminare sino al vicino molo e prendere il taxi boat che ci porterà alla spiaggia di Saleccia, una delle più belle della Corsica.
Qui passiamo il resto del pomeriggio in acqua a nuotare e giocare a palla prigioniera.
Cena alla sera al ristorante.

Secondo giorno domenica 8 settembre

Il programma prevede un lungo giro nell’interno; percorriamo la splendida strada del desert des Agriates che farebbe la gioia della banda missilistica e raggiungiamo Ponte Leccia valicando i colli Casella e San Colombano, il panorama verso la costa è piacevole e, lungo la discesa, a fianco del fiume Navaccia, ci addentriamo in un paesaggio affascinante, quasi autunnale, caratterizzato dalla presenza di numerosissimi bovini allo stato brado che mangiano o sonnecchiano tranquillamente ai bordi della carreggiata.
Pranzo a Ponte Leccia e poi si continua la scoperta dell’interno dell’isola passando per Morosaglia, Piedicroce e Cervione, breve tratto in costa e poi ancora, da Querciolo, saliamo al col de Chercheron la cui successiva discesa ci apre un ampio panorama sulla piana verso Bastia, molto bello, peccato solo che il cielo presenti una velatura di nubi abbastanza consistente; da qui Bastia diretta e quindi Saint Florent attraversando il bellissimo col di Teghime.

Terzo giorno: lunedì 9 settembre
Dopo aver nuovamente percorso les Agriates ci dirigiamo verso Calvi, a Ile Rousse incocciamo in un traffico da Napoli nelle ore di punta con lunghissima coda causata da un unico passaggio pedonale posto lungo la direttrice di transito; per fortuna con le moto ci svincoliamo in fretta per ritrovarci più o meno nella stessa situazione a Calvi; riusciamo comunque a posteggiare le moto sotto la cittadella e la visitiamo, commento: interessante anche per i bei panorami.
Tappa successiva Galeria ; molto bello il primo tratto con scorci sulla costa frastagliata veramente notevoli poi la strada diventa piuttosto bruttina per parecchi kilometri che comunque vale la pena percorrere perché il golfo di Galeria è davvero bello, un po’ di foto e pranzo in un localino con vista sul golfo stesso.
Ritorno nell’interno attraversando il col de Marsolinu, Calenzana, col de Salvi dal quale si gode di ottima vista; lungo la discesa verso Ile Rousse decidiamo di visitare il Couvent de Marcasse e, a seguito di Enrico64, non trovando posteggio sorvoliamo sul divieto di accesso e finiamo per trovarci nel giardino del priore, il quale scuote la testa con atteggiamento rassegnato, torniamo indietro e sistemiamo la moto nel parcheggio dei frati, che per altro sarebbe riservato.
Di nuovo Les Agriates in senso inverso e quindi Saint Florent.

Quarto giorno martedì 10 settembre
Si cambia albergo quindi il programma prevede un altro giro verso l’interno per portarci a Tiuccia sopra Ajaccio.
Di nuovo les Agriates (che non stancano mai) e poi via per Corte dove visitiamo la cittadella, commento: niente di che, ci aspettavamo di meglio, da segnalare invece il traffico infernale che ci troviamo ad affrontare: un camion enorme si era infilato lungo un tratto di strada assolutamente inadeguato per la sua mole, risultato: tutti bloccati compresi noi in moto; quando finalmente la situazione sembrava sbloccarsi un deficiente con roulotte al seguito (come dimensioni sembrava la cuccia del cane) ha nuovamente intasato tutto e così altra attesa.
Finalmente liberi saliamo lungo la valle della Restonica, indubbiamente carina ma, a casa nostra, ne abbiamo percorse di più belle; per l’ultimo km ci spiumano due euro a moto facendo pure imbestialire Antonietta.
Il cielo intanto si è oscurato ma, vista la presenza in loco di una specie di baita, ci sediamo ad un tavolaccio e mangiamo salumi e caciotte prodotte dal malgaro, speriamo che almeno si sia lavato le mani, ma comunque era tutto buono e soprattutto si stava al fresco.
Ritornati a valle iniziamo la lunga salita che ci porta al Col de Vergiu, qui i colli non sono alti da un punto di vista puramente altimetrico ma, partendo da zero il dislivello è notevole, la strada del colle che ho indicato sopra è lunga, tra la salita e la discesa, una sessantina di km di sole curve, peccato che il meteo stia peggiorando, anche come temperatura ed alcuni di noi indossano precauzionalmente le tute antipioggia.
La strada che porta al colle dalla costa ovest è piuttosto stretta e fastidiosamente percorsa da enormi pullman, pieni di vecchie cariatidi, che si incastrano continuamente ad ogni curva rendendo la discesa pericolosa, ne so qualcosa perché, mentre seguivo un camper, a distanza di sicurezza, questo mi inchioda davanti causa bus in salita, io freno tranquillamente ma questo innesta la retromarcia e solo grazie ad un urlo disumano che gli tiro me la cavo solo con il parafanghino anteriore della moto incrinato; con la soddisfazione di non essere caduto raggiungo gli altri che mi attendevano prima delle Calanche tratto di costa patrimonio dell’umanità, purtroppo lo percorriamo sotto un cielo plumbeo e non riusciamo a godere della colorazione arancione che caratterizza le rocce circostanti.
Anche qui pullman giganteschi e strada strettissima, praticamente in Corsica la dimensione dei pullman è inversamente proporzionale alla larghezza della strada.
Sgusciamo tra auto e camper, saliamo al colle San Martino e, da qui a Tiuccia, la strada è praticamente una pista da MotoGP.
Arriviamo in albergo appena in tempo prima di un acquazzone.

Quinto giorno: mercoledì 11 settembre
Il sole splende di nuovo e, per prima cosa, visitiamo, ad Ajaccio, la isole Sanguinaires poi ci addentriamo verso l’interno giungendo al col de Vizzavona via Bastelica con anche una deviazione per il lago di Tolla, caratterizzato da un colore di un particolare giallo verde, la stradina fa schifo ma ne vale la pena.
Riscendiamo verso Ajaccio per la via più veloce, che non è un drittone, ma è composta da curvoni da far venire l’acquolina in bocca ai missili.
Non essendo tardi ci concediamo un bel bagno, giocando con onde importanti, vicino a Sagone.
Vista la giornata di sole ci fiondiamo quindi di nuovo alle Calanche per ammirarle nei loro colori naturali, rifacendoci così della delusione del giorno antecedente.

Sesto giorno: giovedì 12 settembre

Dovendo raggiungere Pinarello, vicino a Porto Vecchio, per l’ultima località di soggiorno, iniziamo con la visita a Filitosa, sito preistorico, niente di che a parte che Mas52 ci sbuccia alla perfezione i fichi d’india che si trovano in loco, certo che i francesi i siti che hanno li fanno fruttare bene anche se non hanno nulla di eccezionale.
Essendo ora di pranzo ci fermiamo in un chiosco che vende frutta ed altro, comperiamo del cibo e ci apprestiamo a consumarlo nei tavolini presenti ma ci dicono che sono riservati solo per chi acquista panini, veri s*****i; disgustati, carichiamo il cibo sulle moto e raggiungiamo Belvedere Campomoro dove troviamo una bella balconata, adatta per la sosta pranzo, con spettacolare vista sul golfo di Valinco, il nome “Belvedere” è meritato.
Visita successiva: Sartene, cittadina graziosa in cui ci fermiamo per sosta caffè e passeggiata nella via dove vendono cianfrusaglie e ciapapuer
Lungo il percorso bello il tratto della costa sud e la torre di Roccapina con vista sull’omonimo golfo.
Raggiungiamo quindi Pinarello e ci installiamo non in un hotel ma in un alloggio con quattro camere, in un bel parco ma con i bagni mal disposti.
Cena al ristorante (piuttosto caro) con la solita entrecote avec pommes frites.

Settimo giorno: venerdì 13 settembre
In questo giorno la moto la usiamo solo per andare e tornare da Bonifacio, per il resto prima camminiamo per la città, sicuramente la più bella da noi visitata, e poi ci imbarchiamo sul battello per l’isola di Lavezzi, nel tratto di mare per l’sola ammiriamo da vicino le stupende falesie bianche che due anni orsono vedevamo in lontananza dalla Gallura in Sardegna.
Lavezzi è davvero bella per cui sostiamo a lungo per bagno e foto; intorno alle 16 ci imbarchiamo per il ritorno, più lungo come tempi perché il battello fa anche il giro dell’isola privata di Cavallo riserva personale dei VIPS.
Di tutto questo è meglio lasciar parlare le foto.
Tornati a Bonifacio decidiamo, vista la presenza, nell’alloggio da noi affittato, del barbecue, di rifornirci di tutto il necessario per una bella grigliata ed altro, ottima idea perché passiamo una serata davvero piacevole sotto il portico presente nell’edificio.

Ottavo giorno: sabato 14 settembre
E’ l’ora del ritorno ma non ci facciamo mancare uno splendido percorso montano in cui spicca il col de Bavella, sicuramente il più bello di quelli da non attraversati, anche se il col de Vergio, sotto il sole non sarebbe stato da meno.
Pranziamo ad Aleria, capitale corsa ai tempi dell’impero romano, in un bel localino con vista sulla costa; ancora una sosta all’antica cattedrale La Canonica di Lucciana e poi a Bastia con cazzeggio e cena a panini in attesa dell’imbarco.
Ringrazio tutti i partecipanti di questo tour, con i quali per altro ho già avuto il piacere di viaggiare molte volte e con cui mi trovo davvero bene.
Ora è il momento di guardare avanti e di impostare il prossimo viaggio, è vero che abbiamo tutto l’inverno, ma il tempo passa troppo veloce quindi “presto che è tardi”

foto

1) Link a pagina di Picasaweb.google.com
2) Link a pagina di Picasaweb.google.com
 
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14639340 Inviato: 16 Set 2013 14:12
 

Complimenti per il giro Edo... le foto sono stupende 0509_doppio_ok.gif
Ne farò tesoro nel caso organizzassi un giro in Corsica 0510_five.gif
 
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14640004 Inviato: 16 Set 2013 18:38
 

Che bei ricordi mi hai fatto venire in mente leggendo il report..ho girato la corsica in moto nel 2010 ed ancora adesso la porto nel cuore..un posto stupendo....complimenti 0509_up.gif
 
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14640855 Inviato: 17 Set 2013 8:34
 

Bel giro, ragazzi! E ottimo il servizio fotografico: quella vecchia volpe di Edo inserisce qua e là, fra paesaggi e tramonti, pure qualche gnocca che fa sempre piacere! CHE GALLO!

Ma... Oletta, Murato, Patrimonio... li avete visti? icon_eek.gif

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14640920 Inviato: 17 Set 2013 8:57
 

Bertran_de_Born ha scritto:
Bel giro, ragazzi! E ottimo il servizio fotografico: quella vecchia volpe di Edo inserisce qua e là, fra paesaggi e tramonti, pure qualche gnocca che fa sempre piacere! CHE GALLO!

Ma... Oletta, Murato, Patrimonio... li avete visti? icon_eek.gif

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O andavamo lì o a Saleccia con il taxiboat, abbiamo scelto la seconda.

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Edo
 
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14646004 Inviato: 19 Set 2013 16:46
 

Anche quest’ultima isola ce la siamo girata, una decina di giorni veramente belli sia panoramicamente ma soprattutto per la bella compagnia e la scoperta di una lingua “il corso”a me non più sconosciuto il 90% e il dialetto calabrese, fantastico parlare con un sign. di 87 anni lui in corso, io in calabrese e capirci perfettamente ,l’altra caratteristica sono i cartelli stradali scritti prima in italiano poi in corso e con tante prese d’aria ,si dopo questo i corsi sono di origine calabro. Ma se in Sardegna si possono fare incontri con dei maiali selvatici, qui si incontrano sulle strade montane mandrie di maiali e cinghiali che pascolano tranquilli lungo i bordi delle strade con capre e mucche. Un’altra cosa curiosa che mi ha colpito sono le tombe ,non ci sono dei veri e propri cimiteri ma vengono seppelliti vicino le abitazioni .Bellissima la strade dell’ Agriates percorsa 4 volte da divertimento, e la spiaggia della saleccia una sabbia bianca e un mare limpido .Un problema e forse l’alimentazione se non sei carnivoro a da patate la verdura e scarsa e i pomodori a prezzi altissimi per i nostri standard ,i salumi ottimi .Una delusione e stata Corte mi aspettavo di più invece è una cittadella piccola appena dentro le mura del forte ,mentre invece Calvi e Bonifacio molto belli .Ringrazio i miei compagni di viaggio, in special modo il doctor troppo simpatico e di compagnia e poi orso gianni che di orso ha solo il nik, Komet , Milena ,mia moglie che più passa il tempo e più le piace girare in moto ma valle a capire ste femmine ,per ultimo Edo con la sua pazienza e la voglia di organizzare, anche se deve sottostare alle richieste, ma quando ci fermiamo a mangiare?
Purtoppo il sistema non carica le immagini vedrò di metterle con picasa,visto la qualità dei maialetti/e .
 
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