Quest'anno per me l'estate è stata molto magra, e un'infortunio mi ha "rubato" tutto il mese di luglio e così la voglia di riscatto era tanta... l'idea di andare in Austria mi assillava dall'anno scorso quando il meteo non me l'ha permesso, quest'anno a causa di un amico che ha cambiato idea il rischio era lo stesso, ma all'ultimo momento l'ex monsterista claudio_monster620 ha deciso di venire a prendere un po' di fresco.
si decide di partire il martedì e tornare il sabato, troviamo un albergo/ostello a 16€ a notte poco oltre il confine austriaco e così il 13/8 alle 8,30 imbocchiamo la pallostrada verso nord, decidiamo di variare percorrendo la romea da ravenna a mestre e poi di nuovo pallostrada fino a belluno.
arriviamo tra le montagne all'ora di pranzo, iniziamo a cercare un ristorante e finiamo bloccati in un paesino deserto dietro a un passaggio a livello che ci si chiude davanti, dopo 15 minuti di attesa le idee prendono una piega strana... §34§
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ripartiamo sapendo che avremmo rischiato qualche scroscio di pioggia. cominciano le prime gocce e naturalmente non c'è un buco per fermarsi a mettere l'antipioggia, ci rifugiamo in un distributore e ne approfittiamo per mangiare una pizza proprio di fronte.
riprendiamo la strada con le antipioggia indossate ma per fortuna serviranno solo a farci sudare e non a ripararci dall'acqua.
arrivati all'ostello ci sistemiamo e usciamo sotto la pioggia in cerca della cena, siamo in un paese di nome mauthen che per assonanza richiama qualcosa di sinistro (mauthausen), e il deserto che si incontra la sera non aiuta a migliorare la situazione. entriamo in un ristorante e ordiniamo l'unica cosa sul menù di cui capiamo il significato: piattone di gulash (che si riproporrà per un paio di giorni), fetta di sacher e un paio di birre §44§
mercoledì 14
dopo una notte di sonno partiamo con una leggera pioggia e un'aria molto "frizzante" verso la prima destinazione famosa, la
gerlos alpenstrasse. da subito facciamo amicizia con la viabilità austriaca, molto più "friendly" della nostra, con divieti di sorpasso quasi inesistenti, limiti di velocità più che ragionevoli e asfalti quasi ovunque impeccabili.
lungo la strada cerchiamo la colazione, e per via della barriera linguistica andiamo "sul sicuro"... sosta al mc cafe di mc donald
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ripartiamo e la pioggia è ormai un ricordo e il cielo comincia a aprirsi; dopo diversi chilometri di strada scorrevole arriviamo all'ingresso della gerlos alpenstrasse
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dove si trovano le kimmler wasserfalle (cascate di kimml)
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dopo un pranzo con un hamburger che sembrava una polpetta fritta (o forse lo era...) partiamo per percorrere il passo gerlos, a pagamento. decidiamo di acquistare subito il "tour ticket", ovvero il pacchetto gerlostrasse+nockalmstrasse+grossglocknerstrasse per un totale di 30€ (quando solo il grossglockner ne costa 23).
lungo la strada ci fermiamo per qualche foto
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sullo sfondo le cascate di kimml
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durante il ritorno verso l'albergo volevamo fermarci a lienz a provare sto giochino qui Link a pagina di Youtube.com ma purtroppo l'abbiamo trovato già chiuso.
per stasera decidiamo di mangiare alla buona, e passiamo al supermercato a prendere baguette e salumi vari da mangiare in camera.
giovedì 15
oggi ci aspetta la tappa più rinomata, il grossglockner, quindi ci alziamo di buona lena e alle 8 siamo già in strada.
il tempo è inizialmente nuvoloso ma mano a mano che passano i chilometri il cielo si apre e quando iniziamo la salita verso il ghiacciao la situazione è questa
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saliamo e incontriamo sempre meno macchine e sempre più moto, passato il casello comincia una gran bella salita con panorami che da subito lasciano a bocca aperta. quando la vegetazione si dirada si raggiunge l'incrocio che porta verso il ghiacciaio: arriviamo presto, circa le 10 del mattino, e di gente ce n'è poca, ma la cosa più bassa è la temperatura: 5°! e si che oggi è ferragosto!!! §33§
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la vista del ghiacciaio è impressionante, la valle che il ghiacciaio ha lasciato ritirandosi è quasi spettrale e lascia di stucco pensare a quanto si sia ridotto il ghiacciaio
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caffe, giretto sulle terrazze, foto ricordo e si riparte
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torniamo all'ultimo incrocio e prendiamo la direzione che porta all'edelweissspitze, un cucuzzolo a quota 2571 metri che si raggiunge tramite una strada tutta tornanti ripida e lastricata di sanpietrini. la vista da questa zona è stupefacente, in ogni direzione montagne imponenti non lasciano spazio all'orizzonte, e non si vede nulla di minimamente "civile", ad eccezione del budello asfaltato che le attraversa
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scesi dall'edelweissspitze percorriamo la parte di strada "motociclisticamente" più interessante, anche se il traffico molto sostenuto non ce la fa godere appieno. si incontrano tutti i tipi di mezzi, a partire da ogni tipo di moto, trike, moto d'epoca, scooter e addirittura qualcuno che tenta l'impresa con un ciclomotore.
visto che il traffico ci tarpa le ali, ci rifacciamo col paesaggio, che è tutt'altro che secondario
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il programma a questo punto prevedeva di visitare la zona di kaprun, famosa per le dighe e i relativi laghi artificiali, ma il tempo è tiranno e ci tocca (cheeepppecccaaatooo §29§ ) rifare il grossglockner in direzione inversa per tornare verso l'ostello.
dopo una doccia usciamo per cena, ci sediamo in un ristorante alle 20 circa (scopriremo poi che per gli usi locali è già tardi) e la barriera linguistica si infrange di nuovo... volevo mangiare qualcosa di leggero, io e claudio ordiniamo una sorta di portata unica da dividere in due, ci ritroviamo davanti un reale di mezzo metro quadro ricolmo di tagli vari di carne (tra cui speck arrosto), patate fritte, riso al burro e salse varie... naturalmente nonostante le premesse nel reale c'è rimasto poco §45§
il tempo passa e gli altri avventori se ne vanno mentre noi ce la prendiamo comoda, guardiamo la cartina e decidiamo il da fare per l'indomani, prendiamo una seconda birra e le cameriere cominciano a sparire, si spengono le luci e rimaniamo solo noi e una ragazzina (ultima cameriera rimasta) a braccia conserte dietro il bancone: sono le 22, mi sa che ci stanno facendo capire che è ora di andare... ci alziamo, paghiamo e lasciamo una bella mancia per scusarci di aver "disturbato" i ritmi locali...
venerdì 16
oggi ci aspetta la nockalmstrasse, ma per arrivare ci sono da fare strade un po' meno dirette dei giorni precedenti, e difatti sbagliamo strada e percorriamo una quindicina di km lungo una vallata con alcuni laghi. quando ci accorgiamo dell'errore guardiamo la cartina e notiamo una strada secondaria che taglia la zona e ci ricollega alla strada corretta: cerchiamo questa strada, la troviamo (?) ma dopo diversi chilometri ci ritroviamo davanti a una sbarra chiusa. la strada è a pedaggio ma ha l'unica destinazione in un rifugio in quota... dietrofront e ripercorriamo tutta la strada a ritroso fino all'incrocio del primo errore, abbiamo perso una oretta buona.
torniamo sulla retta via e dopo poco incrociamo finalmente la nockalmstrasse, che si rivela meno imponente del grossglockner in quanto a paesaggi, ma molto più divertente dal punto di vista motociclistico, tanto che la percorriamo tutta d'un fiato fino alla fine per poi tornare indietro per scattare qualche foto e mangiare qualcosa
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dopo la nockalm scendiamo verso la città di villach, per poi fare un salto al faaker see, lago famoso per essere teatro di un grande raduno harley ogni anno all'inizio di settembre. il faaker see si rivela un luogo super commerciale, pieno di edifici che nascondono il lago agli occhi, così noi che volevamo berci una birretta tranquilli in riva al lago voltiamo mestamente lo sguardo e torniamo indietro in un locale visto lungo la strada, il racer's cafe Racerscafe.at dove incontriamo una sorta di ritrovo di appassionati di kawasaki zxr 1200 di tutta europa, tra cui un inglese con una zxr turbo!
dopo una birretta fresca l'orologio direbbe di puntare verso l'ostello... ma noi non abbiamo la testa che ragiona come si deve §30§
puntavamo già dalla mattina alla villacher alpenstrasse, strada che parte da villach e sale fino a un punto panoramico: dopo qualche brillo per trovarla in mezzo alla viabilità cittadina, passiamo il pedaggio alle 18 circa e il traffico è nullo. la strada ci sorprende: asfalto perfetto, curvoni da paura e nessun paesaggio che ci distrae... il risultato penso si capisca dalle nostre facce §12§
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ma come dicevano le premesse, il paesaggio dalla cima non è un dettaglio...
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visto che ormai è tardi, decidiamo di tornar... anzi no... decidiamo di fare su e giù un'altra volta, e sta volta ci si mette un "local" con una aprilia shiver a movimentare la situazione §31§
adesso sono le 19 passate e torniamo verso l'ostello, lungo la strada ci fermiamo a mangiare una pizza da "vinissimo" (e anche sta volta andiamo via per ultimi)
torniamo in ostello a notte inoltrata, domani dovremmo tornare verso casa ma vacilliamo... siamo stanchi morti, pensare di rifare i bagagli e affrontare il viaggio di ritorno domani che è il sabato di ferragosto, 500km tutti di fila... pensa e ripensa... gira e rigira... va a finire che decidiamo di posticipare il ritorno di un giorno e passare per i "quattro passi" sulle dolomiti!
sabato 17
e così sabato mattina ci svegliamo con calma, prepariamo le borse e carichiamo le moto, lasciamo definitivamente l'austria attraverso il plockenpass (l'eccezione che conferma la regola: il plockenpass è austriaco, ma è una strada in condizioni pietose) e attraversiamo il passo mauria per dirigerci poi verso cortina e scavalcare il falzarego. dopo di ciò ci fermiamo in un distributore a fare benzina e mi cade l'occhio sulla mia gomma posteriore... paura e delirio... una scheggia di ferro conficcata nel battistrada! qualche secondo di inni poco sacri poi mi rimbocco le maniche e sfodero il benedettissimo kit di riparazione, non l'ho mai usato ma dopo qualche minuto il lavoro è concluso. aspetto che il mastice asciughi e nel frattempo pranziamo con una "puccia" (panino locale all'anice) e una birretta (il fattaccio è avvenuto proprio davanti a una birreria... sarà un caso?), rigonfio la gomma... tiene... si riparte i quattro passi (campolongo, gardena, sella e pordoi) non sono granchè a livello di fondo stradale (pordoi a parte) ma offrono panorami che non sono secondi nemmeno alla bellissima austria (IMHO)
qui sul campolongo:
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e qui sul sella:
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(per questa ultima foto ringrazio una simpatica trekker tedesca che vedendomi tribolare per preparare l'autoscatto è venuta a dare man forte e ha scattato la foto a mano)
scendiamo a canazei e il delirio del traffico ci travolge in pieno, abbiamo percorso tutta la val di fassa facendo lo slalom nella coda, continuiamo per qualche decina di km in direzione trento, poi ci fermiamo per cercare un hotel per la notte: tramite booking.com troviamo un hotel a rovereto così riprendiamo la marcia e finalmente per le 20 siamo in albergo.
doccia, cena e letto senza esitazioni...
domenica 18
Ci alziamo di buon'ora e per la prima volta facciamo una colazione degna del nome che porta, come si deve in un buffet di albergo. ricarichiamo le moto e partiamo... per casa? no... abbiamo deciso che ci vuole un po' di refrigerio prima di spararci 300km di pallostrada, così puntiamo il muso verso il lago di garda percorrendo tutto il lungolago e fermandoci vicino lazise per un bagno e un pranzo veloce
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da qui in poi nulla da segnalare, dritti in pallostrada fino a casa verso la conclusione di questi 2400km splendidi
questo l'itininerario a spanne Link a pagina di Maps.google.it