Broglia ha scritto:
Sì,anche questo è vero,però i limiti di cilindrata,di frazionamento e di misure dei propulsori limitano non poco la possibilità di fornire al mercato sportive con motori meno appuntiti,perchè se in gara 5/10CV in più possono fare la differenza,per divertirsi è meglio avere 1000 giri in più da sfruttare sul range di utilizzo.
La MotoGP praticamente non ha quasi nulla a che spartire con la produzione di serie,però dopo qualche anno di sviluppi alcune tecnologie possono anche venire industrializzate per il mercato,tuttavia la SBK è una "vetrina"molto più importante e sicuramente chi compra le moto sportive carenate si identifica maggiormente in essa.
La SBK è giusto che torni ad essere un po'meno "prototipale" ed un po'più di produzione come era in principio,tuttavia un campionato con delle naked sportive sarebbe molto interessante.
In Giappone non sò se si fà ancora,ma una fino a qualche anno fa correvano con moto tipo la XJR1300 debitamente modificate,un po'come si faceva quando la SBK non esisteva ancora...
Credo che chi compra una SS lo faccia principalmente per sfruttarla appieno nel suo ambiente ideale, la pista (lasciamo perdere i fighetti da bar), per cui i 10 cv in più o i 18.000 giri e tutte le tecnologie servono ed hanno un senso anche per il cliente tipo.
Guardando i cataloghi delle aziende che corrono in SBK, tutte hanno in vendita una SBK replica per cui non credo che le corse siano troppo "Prototipali".
Comunque, con la crisi e i costi troppo alti di gestione, turni in pista, trasporto moto, ricambi e manutenzione ecc, le SS sono precipitate nelle vendite, complice proprio la loro poca sfruttabilità al di fuori dei circuiti.
Tuttavia le altre categorie di moto delle stesse aziende beneficiano comunque del Know-how sportivo, per esempio nei motori, debitamente addolciti (vedi Yamaha 1000cc), nelle mappature, traction control, ecc.