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RM > TS > RM (solo statali, quasi..)
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14032661 Inviato: 2 Gen 2013 18:41
Oggetto: RM > TS > RM (solo statali, quasi..)
 

Itinerario: Roma - Trieste (Cimina, Cassia, Chiantigiana, Futa)
Km totali: 715 circa
Giorni: 1 (periodo agosto)
Moto: FZ6 N


Link alla mappa: Link a pagina di Maps.google.it

L'occasione è ghiotta, la gita agostana a Trieste per salutare la famiglia. Partendo da queste premesse la soluzione non può che essere una: moto, in giornata, senza autostrade. Solo statali, niente caselli. Partenza programmata per la mattina, neanche troppo presto, alle 8 e qualcosa carico la moto, controllo l'abbigliamento e si parte. Il bagaglio è anche leggero, niente borse laterali, solo serbatoio e un bagaglio legato con il ragnetto al posto del passeggero, coperto con un sacco antipioggia da zaino da campeggio.

Il primo tratto di strada lo conosciamo bene, si parte da Roma Nord e si prosegue via Flaminia e GRA sulla Cassia Bis, destinazione Viterbo passando ovviamente per la Cimina, perché non vogliamo trascurare nessuna curva fino a Bologna. La SP1 si presenta sempre bene, ma soprattutto, in una mattina di mezz'estate, senza traffico. Un piacere.



Si arriva a Viterbo, prima breve sosta per sgranchire le gambe e si riparte prendendo la Cassia verso nord. Il primo tratto è abbastanza trafficato, fra la zona periferica di Viterbo e Montefiascone, dopo invece la strada scende verso il lago ed è nuovamente piacevole. Attenzione nel primo tratto che passa in una zona abitata e c'è sempre il rischio di qualche sorpresa, oltretutto la zona da Montefiascone a Bolsena e San Lorenzo Nuovo è abbastanza controllata, con la presenza di alcune postazioni autovelox.



Brevissima sosta a Bolsena e si riparte. La strada si inerpica nuovamente per il cratere vulcanico (autovelox su un rettilineo a metà salita) arrivando a San Lorenzo nuovo e successivamente ad Acquapendente. Da qui riscende a valle con una serie di tornanti dove l'asfalto presenta faraonici avvallamenti di cui un paio in curva, roba da 20 cm buoni. Superati questi canyon la Cassia inizia a serpeggiare allegra fra le colline entrando in Toscana dopo pochi chilometri. Andando verso Siena il primo tratto è più veloce, ed anche meno trafficato, mentre a partire da San Quirino d'Orcia la strada diventa più divertente (sotto varie foto del tratto di Cassia fra Acquapendente e Siena) L'asfalto è buono, occasionalmente sporcato dal passaggio di qualche trattore, attenzione agli autovelox che in tutta la Toscana saranno una bella scocciatura.



Arrivato a Siena ho proseguito per un tratto del raccordo autostradale per Firenze (attenzione all'autovelox a circa metà del tratto davanti Siena) per poi uscire e prendere la Strada Statale Chiantigiana. Da qui a Firenze la SS222 è un piacere, sia per le condizioni generali dell'asfalto che per i panorami, fra vigneti e belle colline verdi (vedi foto sotto). I dispiaceri sono dati esclusivamente dal traffico (poi ad agosto..) e dagli autovelox (in molto paeselli se ne trovano, soprattutto avvicinandosi a Firenze, e anche abbastanza inguattati..). Arrivo a Firenze che è quasi ora di pranzo, e faccio una pausa gambe prima di ripartire con l'idea di mangiare più avanti sulla Futa.



Partendo da Firenze il primo tratto è tutto ancora cittadino, da qui al Mugello c'è un primo tratto in cui la strada segue una vallata, ma è dopo Barberino che la strada riinizia a salire e la Futa diventa Futa. Uno dei motivi per cui avevo scelto di fare questo tour de force in moto da 700 km era proprio fare la Futa, curioso di vedere com'era, spinto da tutte le recensioni, i racconti e i blog letti nei giorni precedenti. La strada è ovviamente molto bella, nel secondo tratto, quello che scende verso Bologna forse le curve sono ancora più belle, però spesso si passa vicino zone costruite ed abitate. Comunque sia per asfalto (anche qualche guard rail da motociclisti) che per paesaggio e percorso, un gran bell'affare, quando si dice il gioco vale la candela, anche se si tratta di farsi quasi 400 km da Roma. Il tratto toscano è pieno di velox, prima, dopo e durante i vari paeselli, in alcuni casi nascosti fra le macchine parcheggiate o peggio. Pausa pranzo al passo e poi si riscende verso Bologna, dove ne approfitto per fare benzina ed una sosta. Allego un po' di foto per dare l'idea..



Riparto da Bologna con l'idea di continuare il mio tragitto lungo strade statali, inizialmente l'idea era di passare per Comacchio e Chioggia, però è un po' tardi e decido di tirare dritto per la pianura padana.. Supero Ferrara.. il Po.. momento di riflessione e davanti la prospettiva di farsi altri 300 km di piatta pianura imbocco il casello prima di Rovigo, mi faccio una bella pausa al primo Autogrill per trovare la forza di farmi questi 300 e passa km di autostrada e vado.



Arrivare a Trieste, per chi non la conosce, offre due diverse possibilità. La prima è quella di prendere la costiera, godendosi il meraviglioso spettacolo a strapiombo sul mare, la seconda è quella di continuare l'autostrada ed uscire ad Opicina, a quel punto scendendo dall'alto lo spettacolo sulla baia è comunque considerevole. Opto per questa seconda opzione, 10 minuti e sono a casa. Sono quasi le sette ed è stata una lunga giornata: più che la schiena e le ginocchia, che stanno abbastanza bene, quello che ha sofferto di più è il culo. Una discreta sofferenza, soprattutto gli ultimi 200 km.



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14032677
14032677 Inviato: 2 Gen 2013 18:49
 

Itinerario: Trieste - Roma (Passo della Colla, Stia, Bocca Trabaria, SS Apecchiese)
Km totali: 850 circa
Giorni: 1 (periodo agosto)
Moto: FZ6 N


Visualizza la mappa: Link a pagina di Maps.google.it

Si torna indietro. Il programma è ancora più arduo dell'andata, rispetto alla quale viene già messo in conto di saltare a piè pari tutta la pianura padana, quindi arrivare in autostrada fino a Bologna e tirare dritti per Faenza. In maniera molto artigianale provo ad inventarmi anche un modo per alleviare le pene del mio posteriore rubando un cuscino alla nonna (McGyver, un dilettante!).



La partenza è sempre programmata per le otto, con tragitto questa volta in uscita da Trieste via Costiera. La bellezza di questo tratto, come preambolo o come chiusura di un viaggio, è meravigliosa. Casello e via, dritti fino a Bologna per poi deviare a Faenza senza troppi indugi. Se l'infinita pianura non è già abbastanza ormai l'ininterrotta presenza dei tutor rende il viaggio autostradale impossibile da sopportare.



Uscito a Faenza prendo la SS302, la Brisighellese. La rima parte corre in pianura, faccio una sosta per rinfrescarmi un attimo e sgranchirmi le gambe prima di iniziare a salire per l'appennino. Ci sono un paio di autovelox in mezzo ai paeselli, meno bastardi di quelli toscani della Futa. La strada inizia a salire correndo a mezzacosta, incrociandosi con una ferrovia. La strada è molto bella, e tutto sommato con un buon asfalto, magari un po' stretta e con qualche tratto rovinato, però.. La parte finale ha una serie di tornantini abbastanza stretti, volendo ci si può fermare ad un bar - ristorante dove trovo una decina di moto ma continuo scendendo verso Borgo San Lorenzo. Proprio una bella strada questa Brisighellese, poco trafficata, lunga e divertente. Da sinistra a destra, il tratto in pianura dopo Faenza, e poi la parte più divertente appenninica.



Da Borgo San Lorenzo proseguo con l'idea di andare a prendere l' E-45 a Pieve Santo Stefano. Si passa per Vicchio, Londa, Stia, Bibbiena. La strada alterna tratti abbastanza trafficati e popolati a tratti che scavalcano collinotte appenniniche. Nelle parti più pianeggianti ci sono i soliti autovelox toscani da temere e rispettare. Il primo tratto buono per i nostri scopi è fra Londa e Stia, un secondo, ancora meglio, è la strada per Chiusi della Verna (veramente bella) che poi riscende verso Pieve Santo Stefano. Qui non c'è praticamente nessuno, la strada è bella, divertente, i panorami non sono da meno. Nelle foto il tratto Londa-Stia nelle prime due, la strada prima e dopo Chiusi della Verna nelle seconde. Gli asfalti mediamente sono discreti, magari un po' veccchiotti in alcuni tratti ma non ricordo di aver trovato particolari schifezze all'italiana.



In tutto ciò ho superato anche il pranzo, mangiando una cosa al volo lungo la strada. In teoria il giro potrebbe essere finito e semplicemente potrei tirare verso Roma passando per Perugia. Però non è poi così tardi e decido di fare un'ulteriore deviazione consigliatami da un amico. Prendo la E-45 e tiro dritto fino a Sansepolcro dove prendo la SS73bis per Bocca Trabaria. Strada meravigliosa che sale su per l'appennino umbro marchigiano, anche abbastanza curata con veramente belle curve. Un piacere. Scendo dall'altra parte, sono nelle Marche, e percorro parte della vallata fino Sant'Angelo in Vado per poi piegare fino ad Apecchio. La strada attraversa due tre paeselli anche carini, e ci sta bene una mezz'ora relax dopo il pieno di curve fatto nelle ultime ore. La strada fino ad Apecchio fa letteralmente c****e, è una stradotta in alcuni tratti anche abbastanza dissestata e molto sporca, sostanzialmente di collegamento per gli autoctoni. Arrivo ad Apecchio e tiro giù verso Città di Castello. Avvisato da un amico (grazie Emanuele!) sul fatto che questo tratto sia utilizzato un po' troppo agonisticamente dai motociclisti tengo un occhio aperto, e faccio bene perchè ci sono almeno quattro autovelox ognuno con doppia fotocellula per entrambi i sensi di marcia. La strada è molto bella, ci sono alcuni bei curvoni morbidi che ti provocano selvaggiamente. L'asfalto è così così, soprattutto in alcuni tratti dove non è stato rifatto e presenta un po' di toppe.




Arrivati a valle si riprende la superstrada. Pausa relax (e pausa sedere) in un autogrill e si torna a Roma. Gli ultimi 200 km sono un po' faticosetti per il mio posteriore, ormai stremato, nonostante il cuscino. Arrivo a Roma dopo 12 ore di moto e 850 km e tante, tante curve, stanco e con il culo distrutto. Al di la di questo il giro forse è stato anche migliore dell'andata, un'esperienza da rifare esplorando magari qualche altro passo visto che l'appennino ci offre questo ben di dio.

Altre foto le potete trovare sul mio blog: Link a pagina di Brrtmsontheroad.blogspot.it
 
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