Ore 6,45,
caffè caldo in tazza e pensiero al puntello . . . ci siamo
.
Eccomi vestito, in casa stanno ancora dormendo . . . cancello, serranda, garage . . . controllo che ci sia tutto . .. bauletti montati, fedele Nikon al seguito;
In strada, SS 12, direzione Lucca . . . traffico nullo, sole che si alza . . . giornata splendida e mattino freddino. Pochi km, passo il foro ed ecco che in lontananza vedo una sagoma familiare, affianco Lorenzo, un saluto al volo e faccio strada fino al Nelli. Siamo i primi; tempo di smontare di sella, ecco il Vuferone & figlio con rispettive consorti. Siamo allegri, si aspetta il Tribal e si pregusta la giornata.
Arrivano Stefano ed Elena con la notizia che lo Yeti [
] non potrà essere con noi e che quindi possiamo andare.
Faccio strada: A12, direzione Impruneta dove il resto del gruppo attende. La strada libera invita ad andare e mentre si va, altra sagoma familiare e mi affianco a Raffaello; Un cenno saluto e si prosegue, lui è diretto ad un'altra destinazione e faremo insieme solo un piccolo tratto. Diramazione per Roma, lasciamo Raffa e, mentre il mio cellulare mi segnala SMS in arrivo si prende l’A1.
Appena fuori il casello dell’Impruneta ecco il resto del gruppo. Si smonta e ci si saluta, leggo gli SMS che che annuncia che Dario e Starchild hanno rinunciato, causa forza maggiore, e recuperiamo Alekabi e Fip che, precisi più di noi, erano ad aspettare nel punto esatto stabilito.
Ci incolonniamo dietro il Tribal che ci guida verso Tavarnelle dove abbandoneremo la Firenze Siena.
Caliamo sulle meravigliose curve del Chianti fra vigneti carichi di uva matura e cipressi. Paesaggio splendido con le prime venature di colori d’autunno. Castellina, Radda, bivio di Gaiole, direzione Castello di Brolio e poi per Castelnuovo Berardenga . . . una gara ciclistica, mal segnalata e mal staffettata, ci viene incontro e ci costringe a procedere con estrema cautela; finalmente finisce e ci dirigiamo al benzinaio più vicino.
60 km di curve ci volevano, ma la tabella di marcia ne ha risentito e quindi prendiamo la Siena Bettolle che in un battibaleno ci scodella in Umbria mentre arriva la telefonata di Adriano che annuncia che il piazzale di Tuoro è chiuso e che quindi siamo rimasti senza luogo d’incontro con Marchigiani e Laziali.
Adriano ed il suo amico sono a Passignano Ovest; li raggiungiamo in pochi minuti e con un paio di telefonate si rettificano i punti d’incontro. Aspettiamo i Marchigiani e con loro raggiungeremo i Laziali sul lungolago di Castiglione.
Pochi minuti, eccoli che arrivano. Finalmente ho la possibilità di abbracciare Cioccolai, Ferro, Logatto Evi e gli altri con cui fino ad ora ci eravamo senti solo sul forum.
Si aspetta che tutti siano arrivati. Ecco ci siamo possiamo dirigerci a Castiglione.
Il Tribal mi invita a prendere la testa del gruppo ed eccomi procedere con il serpentone che mi segue; sullo svincolo mi volto e controllare e, “spettacolo” , dietro di me si snoda una lunghissima teoria di moto . . .
Procedo a velocità tranquilla, preoccupato di non perdermi nessuno e lì, davanti, sorrido fra me e me pensando che le auto ferme a darci la precedenza dovranno aspettare un bel po’ . . .
Procedo, poi prendo a sinistra per il lungolago con la gente che si ferma ad ammirare il nostro passaggio . . . e . . . ecco i Laziali che aspettano. Accosto e mi fermo mentre il gruppo si anima; mani che si stringono, clima che si accende, un saluto a Francesco, foto; un grande momento nel quale viene fuori il grande spirito di questa grande famiglia Tinga che ci affratella nella comune passione . . . e ti sembra di conoscere tutti da una vita . . .
Si riparte e sono ancora io davanti a tutti: saranno 60/70 moto e l’emozione sale e tutte le volte che posso voltarmi mi giro indietro e . . .ammiro uno spettacolo . . .
Cioccolai ci sopravanza e dopo un po’ lo vedo fermo al segnale Locanda La Baia . . . siamo arrivati . . . piccola disgressione sul piazzale antistante il lago e poi realizziamo che dovevamo entrare nel campeggio 50 metri prima. Poco male ed ecco le moto parcheggiate . Ci si organizza per fare una foto di gruppo e poi di corsa alle tavolate apparecchiate in veranda.
Prendiamo posto: spensieratezza, allegria e . . . tanta fame . . . Arrivano gli antipasti, crostini e crocchette polpettine . . . si versa il vino e si attaccano le vivande . . . dopo l’antipasto ci vengono servite trofie con un delicato sugo di persico e poi rigatoni al ragù, gli intervalli fra un piatto e l’altro sono abbastanza lunghi e c’è tempo e modo di socializzare e brindare; per secondo ci servono spiedino di persico, poi una classica grigliata mista . . . e il tempo vola e . . . arriva il caffè.
È tempo di scambiare due impressioni e si gira un po’ fra una foto e due parole condividendo pomeriggio natura e aria dolce . . . si vorrebbe non finisse mai . . . ma poi il tempo tiranno ha il sopravvento e qualcuno comincia a salutare. . . e ben presto è anche il nostro turno di ripartire. . .
Ci si da appuntamento alla prossima volta e poi di nuovo sulla via . . . con l’incanto del pomeriggio appena trascorso come compagno di viaggio.
Si decide per l’autostrada, ultima sosta per il pieno; ancora un po’ di godimento in compagnia poi stretta di mano: il prossimo saluto sarà al volo quando si cambierà strada.
Il gruppo si divide e noi Pisani e Livornesi a Scandicci si prende la FiPiLi e alle 19,30 io e Lorenzo entriamo in Pisa dodici ore e 480 km dopo la partenza . . . un saluto e di corsa a casa
Bello aver partecipato è stato un grande anzi grandissimo piacere . . .