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Report Andalusia, primavera 2012
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13760789 Inviato: 16 Set 2012 11:18
Oggetto: Report Andalusia, primavera 2012
 

Buongiorno a tutti.
Oggi, a distanza di quasi quattro mesi dal viaggio, ho deciso di scrivere il resoconto della mia esperienza in Andalusia. Ho percorso, a cavallo di maggio e giugno, circa 4200 km per giungere da Torino a Siviglia e tornare indietro.

Qui c'è la mappa con l'itinerario e le soste principali:

Link a pagina di Maps.google.it

Dunque, ho viaggiato con la mia ex Triumph, la tiger 800xc, che si è rivelata perfetta per l'occasione. E' una moto comoda e facile da portare, e sufficientemente potente e agile per divertirsi quando il percorso si fa tortuoso. Inoltre, si riesce a caricare di bagagli senza alcun problema. Ho deciso di cambiarla ad agosto per una Hypermotard, dato che la Tiger è si una bella moto, ma sempre enduro stradale. Alla fine non mi ci trovato più. Soprattutto il piacere di guida non era più come quello di altre moto che avevo posseduto in passato...

Prima tappa: Torino-Avignone.
Data della partenza:28/5/2012

I ricordi, a distanza di mesi non sono più dettagliati (mea culpa per non aver scritto il report a caldo) per cui ho scelto di raccontare gli eventi salienti di ogni giornata di viaggio.
Di questa primissima parte ho un primo appunto da fare: è stata la tappa peggiore del viaggio. La colpa è stata del clima. La prima parte, fino a Cesana, è passata tranquillamente. Ho guidato con sole e traffico scarso. Dalle parti di Susa però le prime avvisaglie: nuvole nere sopra la testa. A Cesana, appunto, l'inizio della tragedia motociclistica. Inizia a piovere. Anzi, inizia a diluviare. Tutto volevo, tranne che percorrere una lunga tappa di montagna. il Monginevro, sotto l'acqua.
Dopo aver fatto benzina, mi rassegno all'inevitabile e indosso gli indumenti anti-pioggia.
Ma il disastro climatico è appena iniziato. Sul passo devo addirittura accendere le santissime manopole riscaldate, perchè sto gelando. Giunto a Briançon, credo e spero che il peggio sia alle spalle, invece...
Dopo un breve intermezzo asciutto, in cui saggiamente non tolgo comunque gli abiti impermeabili, vengo travolto da nuova ondata d'acqua e...grandine. Decido di non fermarmi e si rivela tutto sommato la scelta giusta, poichè piove tutto il giorno e non sarei arrivato in tempo ad Avignone.
Dopo una mezzora scarsa, la grandine cessa e il nervosismo isterico che mi aveva avviluppato, inizia a scemare. Quando mancano una sessantina di chilometri alla meta, smette di piovere. Finalmente mi alleggerisco dell'antipioggia e guido in scioltezza fino ad Avignore, che si rivelerà l'unica città in cui farò fatica a trovare un albergo. A maggio non me l'aspettavo, ma tant'è che in passato ho imparato a conoscere la bassa Provenza e la Costa Azzurra da questo punto di vista.
Uscito da Avignone senza ancora un tetto dove dormire, mi fermo a degustare un McDonald francese. La cena "delicata" però porta fortuna, e appena riparto trovo un albergo a poche centinaia di metri. Fine della prima tappa. Decisamente non un buon preludio...
 
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13760814 Inviato: 16 Set 2012 11:37
 

La seconda tappa mi porterà già sul suolo spagnolo. Non ho però deciso una meta finale, mi lascerò portare dalla voglia e dalle circostanze.
Al mattino mi sveglio nella camera d'albergo e ho sono subito sollevato di vedere che fuori c'è un bel clima fresco e soleggiato. Non avrei retto a un'altra tappa sotto l'acqua.
Dopo una fugace colazione, riorganizzo il bagaglio sulla moto (mio fratello mi ha regalato un borsone della Triumph da legare al posto passeggero e si rivelerà un capiente compagno di viaggio) e riparto.
Confortato dal meteo, mi godo tutta la tappa a ritmo lento. Le strade francesi, al contrario della cucina, sono meravigliose. Le statali, chi c'è stato lo sa, sono scorrevoli come autostrade e grazie all'insolito periodo di viaggio, il traffico continua a non essere un disturbo. Per pranzo prendo al volo una baguette ripiena di prosciutto e formaggio. Non è un pasto particolarmente gustoso, ma mi basta per sfamarmi.
La parte pomeridiana della tappa ha in serbo le curve che aspettavo maggiormente sin da quando pianificavo il viaggio: i Pirenei. Da Perpignan decido di non attraversare il valico più vicino al mare, più per istinto che per ragionamenti, e così mi addentro nel cuore della Francia pirenaica. La scelta di rivelerà azzeccata sia all'andata sia al ritorno per motivi che spiegherò poi.
Comunque, le curve non deludono (anche se non mi entusiasmano come altri passi che ho percorso) ma è soprattutto il panorama a incantarmi. Fianchi brulli e scoscesi si alternano a vallate verdi e strette. Qui però le nuvole tornano alla carica minacciandomi dall'alto.
Fino al confine con la Spagna però la minaccia rimarrà tale. In realtà scopro che sono io a correre dietro al maltempo, chi mi pare si stia allontanando. Più proseguo dentro la spagna, direzione Lleida, più mi addentro nel grigiore, finchè non la incontro nuovamente: lei, la pioggia. Questa volta piove in maniera costante e non troppo intensamente, per cui, una volta reindossata l'anti-pioggia, procedo pacificamente verso la meta finale, La Seu D'Urgell, una piccola cittadina a circa trenta chilometri dal confine di Stato.
Trovo un albergo al volo sotto la pioggia che è diventanta battente, mi chiudo in camera facendomi una doccia monumentale, e mi sdraio sul letto a guardare la mappa della Spagna, in attesa che di lì a poco finisca di piovere per andare a cena. E in terra spagnola, assaggerò una cena decente a base di bistecca, fagioli e verdure, facendomi sentire un Terence Hill iberico !!

Piccolo appunto a proposito del mangiare: in Spagna ho sempre mangiato bene (perlomeno rispetto allo standard di un viaggiatore) e spendendo poco, esattamente il contrario che in Francia. E' stata una piacevole sopresa, dato che al termine di tappe di 400-500 chilometri uno sente il bisogno di ristorare non solo l'anima ma anche il corpo. Da questo punto di vista le tappe in Francia sono sempre state più difficili da gestire per me. In Spagna non ho mai sentito l'esigenza di ricorrere a Mc-donald e Burger King per cavarmi d'impiccio, mentre in Francia sono la scelta "d'elite" !!
 
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13771229 Inviato: 19 Set 2012 17:51
 

Ecco qualche foto scattata qua e la sui Pirenei:




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13772226 Inviato: 19 Set 2012 23:20
 

Terza tappa : La Seu d'Urgell - Guadalajara.

Al risveglio al mattino trovo un tiepido sole fuori dalla finestra. La giornata è limpida e ben augurante. Prima di mettermi in viaggio indosso però la felpa dato che sono ancora in zona montana e l'aria è piuttosto fresca.
La colazione è abbondante e le condizioni per una tranquilla tappa intermedia ci sono tutte. Così infatti sarà. Smaltite le prime decine di chilometri e allontanatomi dalla zona pirenaica, il caldo spagnolo comincia a farsi sentire. Via la felpa quindi e diamo inizio alle danze. Hasta la vista !
Inizio a familiarizzare con il paesaggio: pianure sterminate e brulle; il tutto ha un so che di desertico (ma non tanto quanto l'Andalusia in cui arriverò il giorno successivo). Eccomi dunque nella regione dell'Aragona. La prima parte della tappa termina nei dintorni di Saragozza, dove mi fermo a pranzare. La seconda parte mi porterà fino alle porte di Madrid. Mi fermerò infatti a Guadalajara, simpatica cittadina a una cinquantina di chilometri dalla capitale.
Trovo qui un bed and breakfast semideserto, dove mi danno una camera con vista "moto". In pratica ha una finestra che dà sul parcheggio, e in assenza di un panorama decente non potrei desiderare di meglio, visto che l'albergo si trova in una zona fuori dai centri abitati.
Gironzolo un pò per cena, ma non trovando nulla decido di cenare in albergo dove mi tratteranno da re (almeno così credevo).
Mangio qualche specialità spagnola a base di carne di cui non ricordo il nome. Ricordo che una delle pietanza assomigliava a un kebab ma disposto sopra una bruschetta di pane arrostito, anzichè nel rotolo di pasta.
Durante la cena mi soffermo a pensare alle piccole curiosità della Spagna. Da quando vi sono entrato infatti, ogni tanto su qualche collinetta adiacente la statale si ergono i tori di cartapesta, costruzioni alte diversi metri che si scorgono già in lontananza.
Quale miglior modo per ricordare ai turisti il paese in cui si trovano?
Altri particolari che comincio a distinguere dalla Francia: la cortesia con cui gli addetti ai lavori si sforzano di metterti a tuo agio. Per ordinare il menù della serata io e la cuoca (ho parlato direttamente con lei dato che ero l'unico cliente del ristorante) abbiamo escogitato un mix di italo-anglo-spagnolo per decifrare le ordinazioni. Se lo avessi chiesto in Francia, probabilmente mi avrebbero risposto male, o tuttalpù avrebbero fatto finta di non capire.
Sarà così per tutto il viaggio: mi sono sempre sentito accolto, in qualche occasione sono anche riuscito a scherzare con i vari albergatori/camerieri incontrati lungo la via.
Ultima considerazione sul benvenuto spagnolo riguarda la benzina.
Quando sono partito dall'Italia era il 28 maggio e ho pagato il rifornimento a Cesana 1,9 euro/litro. I rabbocchi in Francia mi sono costati in media 1,5 euro/litro. In spagna ho fatto benzina costantemente a 1,4 euro/litro, e in un paio di occasioni anche a 1,3 euro. Ciò mi ha consentito di risparmiare sul carburante durante il viaggio, ben più di quanto avessi pronosticato prima della partenza.
Fine delle considerazioni prandiali.
Inizio dei guai post-prandiali.

Durante la notte non riposo bene ma senza capire bene il perchè. Avvertivo un vago senso di malessere. Dal mattino successivo viaggio con lo stomaco completamente chiuso. Dopo aver passato Madrid e la sua infinita circonvallazione la situazione digestiva peggiora drasticamente e mi viene da rimettere. Sembrerebbe una indigestione a scoppio ritardato. Comunque, mi trovo in mezzo a una specie di deserto di arbusti, intervallato da piccoli ristoranti e benzinai. Mi fermo per chiedere un bicchiere di carta e impiego dieci minuti dieci per far capire al ristoratore cosa mi serve. La parola bicchiere infatti si pronuncia in modo completamente diverso dall'italiano, a tal punto che ora non me lo ricordo di nuovo più.
Prendo il benedetto bicchiere per ingerire un anti-acido e aspettare che faccia effetto. Miracolosamente riesco anche a pranzare con un'insalata e un pò di pane. Poi mi acquatto nel parcheggio di un autogrill a leggere Hemingway, nell'attesa che il malessere passi.
Fa un caldo pazzesco considerato che siamo a maggio, e la nausea non mi aiuta a gestirlo. Sudo come un cammello (i quali, notoriamente, perdono grandi quantità di liquido in questa maniera). Dopo un paio d'ore di ristoro e dopo aver terminato la lettura di uno dei 49 racconti di Hernest, mi rassegno all'idea che la nausea non mi passerà fino a data da destinarsi. Mi rimetto in viaggio e, nonostante sia a pezzi, percorro una quantità di chilometri considerevole. Entro in Andalusia passando da Cordoba nel pomeriggio e tiro dritto fino a Siviglia, arrivandoci per l'ora di cena.
Qui avverto chiaramente che la temperatura è a livelli africani, tuttavia lo sopporto bene. Mi pare che il clima sia molto secco. Rimango comunque di sasso quando leggo sopra una farmacia 43 gradi !! Ne percepisco molti meno, considerando inoltre che indosso casco e giacca di pelle.

Non c'è tempo per indugiare; sono stanchissimo e la giornata è stata assai impegnativa. Trovo un albergo in centro, a un prezzo ancora umano e fermo una stanza per tre notti. Finalmente posso lasciare la moto al "fresco" per qualche giorno. Fino ad ora ho percorso 1900 chilometri. Sono dall'altra parte d'Europa, e fiero di esserci arrivato.
Consumo una meritata cena a base di insalata. La nausea non mi abbandonerà fino al giorno successivo, dandomi la possibilità di sperimentare tutti i tipi di verdure e cucine semplici spagnole. Anche su questo posso ritenermi fortunato, perchè a Siviglia ho mangiato realmente bene spendendo poco. Per restare ai termini con la Francia, là mi avrebbero propinato un'insalata spenta con un bel pò di maionese dentro. L'ideale per superare i postumi di un'indigestione.
 
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13772251 Inviato: 19 Set 2012 23:48
 

Un paio di foto per mostrare i caratteristici paesaggi della Spagna centrale:





 
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13772845 Inviato: 20 Set 2012 10:25
 

Ora qualche foto di Siviglia, dove ho girato in lungo e in largo per 2 giorni:







 
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13772864 Inviato: 20 Set 2012 10:32
 




 
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13772923 Inviato: 20 Set 2012 10:52
 








 
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13773365 Inviato: 20 Set 2012 13:03
 

Bel Report!!!!!!!
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E poi mi fai tornare al 2009...con un altro amico mi sono fatto più o meno il tuo stesso viaggetto.....ma noi abbiamo osato di più, e ci siamo andati ognuno con la sua moto.... ad Agosto!!! icon_eek.gif

Io c'ho lasciato un (bel) pezzettino di cuore....tanto è bella quella regione!!!

Daniele.
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13773410 Inviato: 20 Set 2012 13:12
 

KIWI99 ha scritto:
Bel Report!!!!!!!
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E poi mi fai tornare al 2009...con un altro amico mi sono fatto più o meno il tuo stesso viaggetto.....ma noi abbiamo osato di più, e ci siamo andati ognuno con la sua moto.... ad Agosto!!! icon_eek.gif

Io c'ho lasciato un (bel) pezzettino di cuore....tanto è bella quella regione!!!

Daniele.
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laggiù è difficile non lasciarci il cuore...fantastica la gente, il cibo .......bella la regione ...soprattutto la fauna icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif

FANTASTICA

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p.s: ma alla fauna nessuna foto?! 0509_si_picchiano.gif 0509_si_picchiano.gif 0509_si_picchiano.gif
 
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13774417 Inviato: 20 Set 2012 16:51
 

La regione è molto bella. Ho pensato che, tra i vari posti che ho visitato, questo è uno dei pochi dove potrei vivere a lungo.
La fauna è assolutamente di prima qualità ma non mi è riuscito di fotografarne alcuna senza rischiare di farmi beccare. icon_lol.gif
 
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13796561 Inviato: 27 Set 2012 17:25
 

Altre foto di Siviglia icon_wink.gif














 
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13797570 Inviato: 27 Set 2012 21:56
 

Bel viaggio e nel report!! Io personalmente preferisco paesaggi più verdi e freschi, ma questo giro è da tenere in considerazione!
 
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13797625 Inviato: 27 Set 2012 22:22
 

In effetti Claudio, questo giro ha avuto poco di verde e proprio niente di fresco !!
Però lo avevo messo in preventivo. I posti meritano, però 2000km per arrivarci, sono davvero tanti...
 
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13798078 Inviato: 28 Set 2012 7:45
 

Bel giro e che costanza nonostante i malesseri e la pioggia eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
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13798625 Inviato: 28 Set 2012 11:10
 

Per i malesseri è vero...ci ho messo due giorni per riprendermi e a Siviglia camminavo 15 km al giorno pur senza forze per vedere tutto.
Per la pioggia invece è andata meglio, l'ho beccata sul serio solo durante le prime due tappe, poi stop icon_wink.gif

Ultima modifica di estel82 il 28 Set 2012 21:23, modificato 1 volta in totale
 
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13799830 Inviato: 28 Set 2012 17:50
 

Dopo tre giorni riparto da Siviglia con il progetto di vedere lo stretto di Gibilterra.
Parto allegro imboccando l'ennesima autostrada. Qua apro una parentesi a proposito delle strade spagnole. Avevo preso l'autostrada da Saragozza, quasi per sbaglio e col timore di pagare una schioppettata in pedaggi. Invece scopro che alcune tratte sono interamente gratuite !!
Infatti, da Saragozza fino a Siviglia (circa 850 km) non pagherò neanche un euro....
Come questa manna sia stata possibile è per me un mistero. Ho ipotizzato che, lungo zone in cui siano assenti strade statali valide, le autostrade siano gratuite. Infatti lungo altri percorsi incontrerò le segnalazioni che indicano il pedaggio da pagare (ad esempio da Valencia a Barcellona).

Percorro l'autostrada più o meno fino a Cadice, poi esco per la statale che passa vicino all'Oceano, anche se non lo costeggia in tutta la sua lunghezza, come io speravo per gustarmi maggiormente il panorama.
Giungo trottando fino a Tarifa, che era il mio obiettivo preannunciato. Qui faccio due passi attorno al porticciolo della città, dal quale si intravede l'Africa sull'altra sponda.
Questo si che è viaggiare !!










Qua si intravede l'Africa sullo sfondo


Mi fermo per pranzo in una trattoria sul lungo porto, dove assaggio del pesce magnifico !!
Finisco con un caffè e dopo una lunga e meditabonda digestione, mi ributto in viaggio con un solo dubbio: questa sera dove dormirò ?? A Malaga o a Granada ?
Avere questo genere di dubbi mi fa sentire incredibilmente libero. Mi restituisce il senso dell'andare senza una meta.
Non avevo ancora deciso tra le due città in quanto hanno caratteristiche diverse che mi attraggono in ugual modo. Malaga è una città di mare, e niente mi fa godere come svegliarmi in un albergo che si affaccia alla spiaggia e bere un caffè ascoltando in sottofondo il riverbero delle onde. Granada aveva come frecce al suo arco una grande quantità di monumeti da visitare, oltre all'intero quartiere dell'Albaicin.
Lascerò decidere ai chilometri che riuscirò a reggere. Malaga resta più vicina, se mi sentirò stanco mi fermerò lì. Altrimenti, via fino a Granada !!
Alla fine, opterò per quest'ultima...

Percorro di un fiato la strada litoranea fino a Malaga. Senza che me ne accorga ho percorso 150km da Tarifa e sono ancora a metà pomeriggio. Gli ultimi dubbi su quale città visitare si dissolvono: e sia per Granada !!
Uscito dalla zona oceanica e da quella mediterranea, che mi hanno stordito per la quantità di vento che mi quasi mi spostava di carreggiata, mi lascio non troppo volentieri riabbracciare dall'atmosfera calda dell'Andalusia e i suoi semideserti. L'andatura è costante, l'asfalto è perfetto e il traffico ancora una volta, nullo.
Tengo la media dei 120, nè troppo lento nè troppo veloce e sento che sto cavalcando alla conquista della prossima città. Da queste parti l'autostrada (ancora una volta gratuita) si snoda attraverso delle brulle colline e mi ritrovo diverse volte ad affrontare pendenze anche del 10%. Non poco considerando la tipologia di strada. Qualche sorpasso all'esterno sui tir mi tiene col fiato sospeso, mi riprometto di non rifarlo ma so già che non potrò mantenere la parola datami !!
Tra oceno, Mediterraneo, raffiche di vento e saliscendi vari ho percorso quasi 500km quando giungo a Granada. Ormai sto facendo il callo alle distanze. A Malaga il contachilometri segnava 360 percorsi e mi sembrava di essere a metà strada per quanto poco ero stanco.
Buon per me dunque. A Granada trovo facilmente un albergo e faccio due chiacchiere col receptionist che mi consiglia dove andare a mangiare per cena. Non lo ascolterò ma la sua mappa mi sarà comunque d'aiuto per consumare i miei pasti !!
Dopo aver scaricato la moto ed essermi fatto una doccia, è tempo di chiudere i battenti per la giornata e prepararmi a visitare Granada in tutto il suo splendore.
Fondamentalmente sono due le attrattive della città: la roccaforte semi-saracena dell'Alhambra, che sorge sulla collina che torreggia sulla città, e il quartiere dell'Albaicin, che sta invece ai piedi della collina stessa.
Comunque tutto il centro si rivelerà all'altezza delle aspettative, essendo Granada più a misura d'uomo di Siviglia (700'000 abitanti contro i 300'000 di Granada).
 
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