biondob ha scritto:
Nella tua tessera sanitaria c'è tutta la tua storia clinica?
Figo, nella mia non c'è.
Il posto migliore per mettere questo codice a barre è insieme con i documenti, poi se uno se li dimentica a casa....amen.
L'utilità di questo codice io però la vedo di più nella vita "quotidiana" piuttosto che in un incidente, mi spiego:
In un caso di emergenza credo che la priorità sia salvare la vita dell'infortunato, e credo che allergie, malattie croniche, cure antibiotiche ecc vengano un attimo dopo.
Mentre mi sembra una grossa comodità nella vita quotidiana, per esempio supponiamo che in questo codice a barre ci possa stare proprio tutto, ogni mia malattia con le medicine relative, ogni visita medica, esame, analisi, lastra, tac o risonanza che abbia mai fatto.
Vado a fare una visita medica e non ho bisogno di portarmi dietro ogni volta tutto, una strisciata sul codice a barre ed il medico di turno vede tutto, sarebbe secondo me una grossa comodità, sopratutto quando hai una certa età e quindi una discreta "storia clinica" alla spalle.
Nella mia tessera sanitaria non c'è tutta la mia storia clinica, ma ci sono già un bel po' di dati che basterebbe implementare. E il mio medico di base ha già tutta la mia storia clinica a PC inserendo solo il mio codice fiscale (che corrisponde al numero di tessera sanitaria).
Non servono QR o altri nuovi sistemi a pagamento, basterebbe implementare e centralizzare quelli che già abbiamo.
Mary_74 ha scritto:
... Una grande differenza tra molti Europei e gl'Italiani sta nell'essere autonomi e comportarsi in modo responsabile. Un Francese, uno Svizzero, un Tedesco, un Inglese, a sentire tali obiezioni farebbe solo questa faccia:
la moto, l'auto si presta se l'assicurazione lo permette. Un DPI NON si presta. Un non Italiano va dalla ragazza a prendere suo casco, ma stiamo scherzando..? Un paramedico poi è generalmente in grado di riconoscere dai dati personali (nome, sesso, altezza, peso) che la tua ragazza non sei tu, sopratutto in un paese dove Claude può essere maschio o femmina, e così anche Dominique, Camille, ecc...
Questo lo dici tu generalizzando oltremodo in maniera imprecisa, per dirlo con un eufemismo Io parto per andare a prendere il casco della mia ragazza (abita a 51km da casa mia, quindi 102km tra andata e ritorno) quando ho quello di mia sorella che le calza a pennello? Neanche un tedesco o francese lo farebbe.
E soprattutto neanche il tedesco che ho incontrato dal mio concessionario sabato mattina che si è ciliegiato in un tornante del Monte Grappa.
E francamente in Francia ci sono stato più volte e anni fa ho avuto anche una ragazza francese per quasi un anno... beh, mi pareva che gli indumenti tecnici nelle zone tra Tolosa, Montpellier e Carcassonne non andassero per la maggiore
Senza contare che se vai in qualche motoraduno in Germania-Austria vedì più gillet pieni di patch che giubbotti in pelle.
Noi pensiamo che i tedeschi portino sempre DPI solo perchè vediamo i mototuristi che vengono qui. Anche un tedesco credo penserà la stessa cosa di noi italiani
Cat ha scritto:
... sai le difficoltà anche solo a comunicare con la centrale operativa perchè le zone dove si va a soccorrere qualcuno non hanno copertura cellulare e radio? Magari doversi spostare di vari km prima di avere una tacchetta di segnale?
Logico, vedo che avere già il mio iphone personale a disposizione in servizio dà grandi vantaggi... ma penso che prima di pensare a simili innovazioni bisogna darsi da fare per recuperare carenze gravissime a bordo di ogni ambulanza.
Quoto.
Io penserei a migliorare e ad implementare i servizi che abbiamo in Italia senza prendere sempre per oro colato tutto quello che fanno all'estero