BieMWuistaXcaso ha scritto:
Nonostante sia di Roma ho origini Dalignesi (di Ponte di Legno) e il Gavia l'ho fatto in bici, l'ho fatto con lo scooterino, l'ho fatto con l'RT (l'estate scorsa, in due, stracarichi perché in viaggio attraverso le Alpi e sotto il diluvio).
E' una strada da fare al massimo con le prime tre marce e sempre andando a velocità assolutamente prudenti.
Non posso dirti se è bello o meno il posto perché io ce l'ho nel cuore da che sono al mondo (la strada nuova, in parte, la realizzò mio nonno dopo la II guerra...), però leggendo i commenti ti sarai fatto un'idea.
Le raccomandazioni, per altro penso ovvie, sono:
1) informati prima di partire perché a volte il passo del Gavia resta chiuso per neve ben oltre la data che ci si potrebbe immaginare (parliamo sempre di uno dei 4 o 5 valichi alpini carrabili più alti, siamo quasi a 2700 m slm)
2) preparati bene perché li il meteo può cambiare bruscamente anche in 5 minuti!
Concludo citando un proverbio che mi diceva sempre mio nonno:
"
Chi vuol provare le pene dell'inferno, Gavia d'Estate, Tonale d'inverno"
mi piace il proverbio del nonno...
sicuramente vedrò se sarà aperto altrimenti cambio percorso a passerò un'altra volta!!!
a quelle quote il tempo cambia davvero in un secondo, ricordo sul Maniva che in 2 min è sceso il diluvio!!!