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modifiche carene moto
12770605
12770605 Inviato: 8 Dic 2011 15:13
Oggetto: modifiche carene moto
 

ciao a tutti icon_cool.gif
ho una domanda che mi affolla il cervello da mesi..
ho visto su internet gente che elabora la propria moto sostituendo alle proprie carene originali, carene racing!
o addirittura sostituisce intere parti con quelle di altre moto..esempio ducati 749 con codino della 1198.
a crearmi ulteriori domande è stato un articolo sulla rivista Motociclismo di questo mese(dicembre 2011) su un'r1 completamente stravolta nell'estetica, ciclistica e meccanica pur restando una moto omologata x strada e di seguito cito una frase riportata direttamente dalla rivista:
"questa R1 nasce per compiacere una moto unica, riconoscibile, fatta su misura, ma pensata solo per la strada".

questa moto ha montato: il codino di un'r6 opportunamente lavorato per incastonarci lo stop a led della ktm rc8. scarico SOTTOMOTORE stile desmosedici, i fari anteriori...uno è stato coperto completamente dalla vtr come le moto da pista l'altro invece è libero da ogni cosa per circolare su strada e quindi fare luce.

insomma andiamo al dunque: la mia domanda è?
icon_arrow.gif è possibile tutto ciò? il codice della strada cosa dice approposito? è possibile fare copia e incolla di pezzi da una moto all'altra senza alterare il suo funzionamente senza avere problemi ai controlli della polizia/carabba?

insomma es: vorrei modificare un zx6r 2009/2011 ma vorrei metterci il codone della zx10r e farmi fare artigianalmente uno scarico sottomotore, coprire un faro ma lasciare quello che è sempre acceso...si puo?

0510_help.gif
 
12770727
12770727 Inviato: 8 Dic 2011 16:03
 

bella domanda , sono curioso di sentire il parere tecnico di qualcuno che sà.!!!! e non che pensa che sia icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif
 
12770870
12770870 Inviato: 8 Dic 2011 16:56
 

se non è stato stravolto tutto da cambi recenti di normativa,la risposta è qui

Link a pagina di Patente.it

quindi,a occhio,direi che il semplice cambio di codone e carene,nel rispetto delle norme previste,non costituisce un problema.

diverso il discorso per scarico e luci:

-nel primo caso,il pezzo aftermarket dev'essere omologato,meglio se prodotto per lo specifico modello di moto.Per l'omologazione deve fare fede la punzonatura sullo stesso;dovrebbe comunque esser possibile farsi rilasciare un certificato d'omologazione dalla casa costruttrice del pezzo,da mettere assieme ai documenti della moto,in caso si voglia andar sul sicuro davanti ad un'eventuale "pignoleria" delle Ff.d.Oo.

Va da se,che se intendi autocostruirti lo scarico,questo non sarà mai omologato finchè non deciderai di impiegare molta parte del tuo tempo e dei tuoi soldi nel portarlo a valutare presso le sedi competenti.

-nel secondo,non puoi fare nulla del genere "a gusto",perchè significa andare in giro con un qualcosa relativo alle caratteristiche funzionali del mezzo,modificato e non sottoposto a previsti accertamenti. (art.72)
Possibile che la moto di cui parli presentata sul giornaletto,abbia in qualche modo ottenuto il risultato che hanno i due fari di serie sfruttandone uno solo (immagino,perchè non ho idea della moto specifica cui fai riferimento),ma anche che abbia semplicemente "chiuso un occhio" alla moto di serie,senza preoccuparsi della fattibilità reale della cosa.

0510_saluto.gif
 
12772534
12772534 Inviato: 9 Dic 2011 1:13
 

grazie 0509_up.gif
sei stato gentilissimo a rispondermi icon_wink.gif
ora ci vedo un po piu chiaro 0509_up.gif
 
12801297
12801297 Inviato: 16 Dic 2011 19:32
 

Tacchino ha scritto:
se non è stato stravolto tutto da cambi recenti di normativa,la risposta è qui

Link a pagina di Patente.it

quindi,a occhio,direi che il semplice cambio di codone e carene,nel rispetto delle norme previste,non costituisce un problema.

diverso il discorso per scarico e luci:

-nel primo caso,il pezzo aftermarket dev'essere omologato,meglio se prodotto per lo specifico modello di moto.Per l'omologazione deve fare fede la punzonatura sullo stesso;dovrebbe comunque esser possibile farsi rilasciare un certificato d'omologazione dalla casa costruttrice del pezzo,da mettere assieme ai documenti della moto,in caso si voglia andar sul sicuro davanti ad un'eventuale "pignoleria" delle Ff.d.Oo.

Va da se,che se intendi autocostruirti lo scarico,questo non sarà mai omologato finchè non deciderai di impiegare molta parte del tuo tempo e dei tuoi soldi nel portarlo a valutare presso le sedi competenti.

-nel secondo,non puoi fare nulla del genere "a gusto",perchè significa andare in giro con un qualcosa relativo alle caratteristiche funzionali del mezzo,modificato e non sottoposto a previsti accertamenti. (art.72)
Possibile che la moto di cui parli presentata sul giornaletto,abbia in qualche modo ottenuto il risultato che hanno i due fari di serie sfruttandone uno solo (immagino,perchè non ho idea della moto specifica cui fai riferimento),ma anche che abbia semplicemente "chiuso un occhio" alla moto di serie,senza preoccuparsi della fattibilità reale della cosa.

0510_saluto.gif


Ok per lo scarico ma non sono d'accordo per il faro.
Nel libretto non c'è specificato quanti fari ha la moto, poi nelle moto moderne solo un faro rimane sempre acceso mentre l'altro funziona solo da abbagliante, quindi se lui tappa l'abbagliante perchè dovrebbe essere a rischio?
Questo è un ragionamento che mi sono fatto io leggendo la tua risposta, non sto dicendo che è sbagliata.
 
12801674
12801674 Inviato: 16 Dic 2011 21:09
 

anto_scara ha scritto:


Ok per lo scarico ma non sono d'accordo per il faro.
Nel libretto non c'è specificato quanti fari ha la moto, poi nelle moto moderne solo un faro rimane sempre acceso mentre l'altro funziona solo da abbagliante, quindi se lui tappa l'abbagliante perchè dovrebbe essere a rischio?
Questo è un ragionamento che mi sono fatto io leggendo la tua risposta, non sto dicendo che è sbagliata.

sul libretto non c'è.. ma sulle fiches d' omologazione altro che
 
12837847
12837847 Inviato: 28 Dic 2011 19:12
 

concordo ... l'articolo 78 del codice della strada dice che non possono essere effettuate modifiche di nessun tipo! poichè parla di carta di circolazione e di certificato di omologazione , la carta di circolazione indica ad esempio dimensione pneumatici, codice scarico, ecc...
mentre il certificato di omologazione è quello presentato dalla casa madre in sede di omologazione del veicolo. Per cui anche solo sostituire le frecce con altre di forma diversa , rende il mezzo non più uguale a quello presentato in sede di omologazione.

Art. 78 - Modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione e aggiornamento della carta di circolazione


3. Chiunque circola con un veicolo al quale siano state apportate modifiche alle caratteristiche indicate nel certificato di omologazione o di approvazione e nella carta di circolazione, oppure con il telaio modificato e che non risulti abbia sostenuto, con esito favorevole, le prescritte visita e prova, ovvero circola con un veicolo al quale sia stato sostituito il telaio in tutto o in parte e che non risulti abbia sostenuto con esito favorevole le prescritte visita e prova, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 343,35 a euro 1.376,55.

4. Le violazioni suddette importano la sanzione amministrativa accessoria del ritiro della carta di circolazione, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI."

Inoltre l'art. del regolamento cui si fa riferimento nell'articolo del c.d.s. dice:

"Art. 236 - Modifica delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione e aggiornamento della carta di circolazione (art. 78 c. s.)

1. Ogni modifica alle caratteristiche costruttive o funzionali, tra quelle indicate nell'appendice V al presente titolo ed individuate con decreto del Ministero dei trasporti e della navigazione - Direzione generale della M.C.T.C., o che determini la trasformazione o la sostituzione del telaio, comporta la visita e prova del veicolo interessato, presso l'ufficio della Direzione generale della M.C.T.C. competente in relazione alla sede della ditta che ha proceduto alla modifica. Quando quest'ultima è effettuata da più ditte, senza che per ogni stadio dei lavori eseguiti venga richiesto il rilascio di un certificato di approvazione, l'ufficio della Direzione generale della M.C.T.C. competente per la visita e prova è quello nel cui territorio di competenza ha sede la ditta che ha operato l'ultimo intervento in materia. In tale caso la certificazione dei lavori deve essere costituita dal complesso di tutte le certificazioni, ciascuna redatta dalla ditta di volta in volta interessata dai diversi stadi, con firma del legale rappresentante autenticata nei modi di legge.
 
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