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MOTOCICLISTI: perché tante differenze con gli automobilisti?

Risultati del sondaggio

si
63% [ 30 ]
no
36% [ 17 ]

Voti Totali : 47

12502285
12502285 Inviato: 4 Ott 2011 11:11
 

marta1987 ha scritto:

Sarà mica che il motociclista pensa che tutto gli sia dovuto? o è la particolare conformazione di una moto (agilità, statura piccola e non ingombrante) che permette al conducente di infrangere alcune regole?

In parte, la risposta alla domanda e' "SI'".
Anche se per approfondire il discorso occorrerebbe differenziare (non so se sia stato fatto negli studi che citi) gli utenti a due ruote in due tipologie primarie:
1) Chi utilizza la moto o lo scooter perche' ama quel tipo di mobilita' e le sensazioni che ne ricava
2) Chi utilizza la moto o lo scotter perche' ne sfrutta l'agilita' e la praticita' che ne deriva dall'uso nel traffico.

Nel primo caso c'e' una sorta di autocompiacimento, che sublima in concetti come "vado in moto per passione", "noi motociclisti siamo come i cavalieri medievali" e in comportamenti associativi (come il saluto tra sconosciuti, similmente agli appassionati di montagna).
Questa elezione a categoria "eticamente superiore" agli automobilisti porta ad una sorta di autoassoluzione nei confronti delle piccole (e grandi!) infrazioni al cds... vedi anche concetti come "se usassi la macchina inquinerei di piu', quindi mi merito un trattamento di riguardo".
Quest'ultimo concetto, se noti, lo trovi anche fra i ciclisti urbani che viaggiano sui marciapiedi o in contromano ("Sono ecologico, non inquino... QUINDI dovreste chiudere un occhio sul mio comportamento e prendervela con quelli che inquinano")

Nel secondo caso, invece, l'infrazione alle regole e' una diretta conseguenza delle motivazioni che hanno portato a scegliere le due ruote al posto delle quattro.
Tipicamente ti sentirai rispondere "Eh, se volevo stare in coda usavo la macchina che almeno se piove sto all'asciutto".




marta1987 ha scritto:
in altri studi invece, i motociclisti non hanno mostrato alti livelli di percezione del rischio, ma alti livelli di preoccupazione. Perché il motociclista è preoccupato se non ha paura del rischio??

Perche' OGGETTIVAMENTE in caso di incidente tra un motociclista ed un altro utente della strada (che in 9 casi su 10 e' un'automezzo) il motociclista e' quello che subisce i maggiori danni.... se so che se un altro fa una manovra sbagliata sono io ad avere la peggio, ovviamente mi preoccupo.

La scarsa valutazione del rischio e' invece dovuta ad un fattore diverso, che non riguarda solo i motociclisti ma tutte le tipologie di utenti della strada.
Un sondaggio di qualche anno fa (perdona, non ho la fonte, ma me lo ricordo bene) rivelo' che l'80% circa dei guidatori italiani si ritiene un utente della strada MIGLIORE DELLA MEDIA.
Ora... questo e' matematicamente e statisticamente impossibile, ma e' sufficiente ad instillare nel guidatore la convinzione che se dovesse mai avere un sinistro, la colpa sara' molto probabilmente "dell'altro", e non propria, perche' lui non tiene comportamenti a rischio, o almeno lo fa molto meno degli altri.

Ma opinione, ovviamente.... nessuno studio dietro... solo anni si guida e osservazioni.
icon_wink.gif
 
12504915
12504915 Inviato: 4 Ott 2011 19:27
 

sapete dirmi quali campagne sulla sicurezza stradale si sono rivolte ai motociclisti, sia a livello europeo che italiano??? magari che siano anche recenti
io sono riuscita a trovare soltanto quella dell'ACEM del 2008, per sensibilizzare i motociclisti ai pericoli dovuti alla conformazione della strada...
 
12504918
12504918 Inviato: 4 Ott 2011 19:27
 

Fondamentalmente cambia la "percezione" che automobilisti e motociclisti hanno della strada, mi spiego meglio: il motociclista, sente sulla propria pelle, nel vero senso della parola, ogni centimetro di asfalto che percorre in sella alla sua moto, si sente parte del viaggio che sta facendo, insomma sente su di sé se fa freddo o caldo, se piove o c'è vento, gli odori, i rumori, sente direttamente tutto ciò che lo circonda.
Essendo direttamente esposto a tutto ciò che lo circonda il motociclista medio (normale intendo) agisce di conseguenza, cercando di proteggersi il più possibile.L' automobilista invece ha una percezione ridotta di ciò che lo circonda perché è isolato dalla macchina.

Ora so di aver banalizzato, ma in parole povere il concetto è questo: la percezione del pericolo cambia in funzione della protezione che il veicolo guidato offre.
Tuttavia a fronte di una percezione del pericolo più alta per il motociclista, l'agilità della moto porta a tenere comportamenti quanto mai pericolosi...

Quando guido la macchina mi rendo conto di non tenere conto di tante cose: la buca che per poco non mi aveva fatto volare passa con un leggero tonfo, i binari infami quasi non si sentono, i furboni della nettezza urbana che sparano foglie a destra e sinistra possono essere ignorati, l'altro furbo che ha tanta fretta si deve mettere l'anima in pace perché tanto non c'è posto per sorpassarmi, e tanto altro...
 
12505820
12505820 Inviato: 4 Ott 2011 21:39
 

marta1987 ha scritto:
sapete dirmi quali campagne sulla sicurezza stradale si sono rivolte ai motociclisti, sia a livello europeo che italiano??? magari che siano anche recenti
io sono riuscita a trovare soltanto quella dell'ACEM del 2008, per sensibilizzare i motociclisti ai pericoli dovuti alla conformazione della strada...


Questi sono alcuni...

Slow down. Take it easy [campagna sicurezza stradale]
Link a pagina di Motoclub Tingavert
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Ma se cerchi nella sezione video con parole chiave come "campagna" o "sicurezza" ne trovi altri

Un piccolo contributo ho cercato di darlo anch'io, con questo articolo: Lasciamoci (e facciamoci) vedere
 
12505897
12505897 Inviato: 4 Ott 2011 21:53
 

42 ha scritto:
marta1987 ha scritto:

Sarà mica che il motociclista pensa che tutto gli sia dovuto? o è la particolare conformazione di una moto (agilità, statura piccola e non ingombrante) che permette al conducente di infrangere alcune regole?

In parte, la risposta alla domanda e' "SI'".
Anche se per approfondire il discorso occorrerebbe differenziare (non so se sia stato fatto negli studi che citi) gli utenti a due ruote in due tipologie primarie:
1) Chi utilizza la moto o lo scooter perche' ama quel tipo di mobilita' e le sensazioni che ne ricava
2) Chi utilizza la moto o lo scotter perche' ne sfrutta l'agilita' e la praticita' che ne deriva dall'uso nel traffico.

Nel primo caso c'e' una sorta di autocompiacimento, che sublima in concetti come "vado in moto per passione", "noi motociclisti siamo come i cavalieri medievali" e in comportamenti associativi (come il saluto tra sconosciuti, similmente agli appassionati di montagna).
Questa elezione a categoria "eticamente superiore" agli automobilisti porta ad una sorta di autoassoluzione nei confronti delle piccole (e grandi!) infrazioni al cds... vedi anche concetti come "se usassi la macchina inquinerei di piu', quindi mi merito un trattamento di riguardo".
Quest'ultimo concetto, se noti, lo trovi anche fra i ciclisti urbani che viaggiano sui marciapiedi o in contromano ("Sono ecologico, non inquino... QUINDI dovreste chiudere un occhio sul mio comportamento e prendervela con quelli che inquinano")

Nel secondo caso, invece, l'infrazione alle regole e' una diretta conseguenza delle motivazioni che hanno portato a scegliere le due ruote al posto delle quattro.
Tipicamente ti sentirai rispondere "Eh, se volevo stare in coda usavo la macchina che almeno se piove sto all'asciutto".




marta1987 ha scritto:
in altri studi invece, i motociclisti non hanno mostrato alti livelli di percezione del rischio, ma alti livelli di preoccupazione. Perché il motociclista è preoccupato se non ha paura del rischio??

Perche' OGGETTIVAMENTE in caso di incidente tra un motociclista ed un altro utente della strada (che in 9 casi su 10 e' un'automezzo) il motociclista e' quello che subisce i maggiori danni.... se so che se un altro fa una manovra sbagliata sono io ad avere la peggio, ovviamente mi preoccupo.

La scarsa valutazione del rischio e' invece dovuta ad un fattore diverso, che non riguarda solo i motociclisti ma tutte le tipologie di utenti della strada.
Un sondaggio di qualche anno fa (perdona, non ho la fonte, ma me lo ricordo bene) rivelo' che l'80% circa dei guidatori italiani si ritiene un utente della strada MIGLIORE DELLA MEDIA.
Ora... questo e' matematicamente e statisticamente impossibile, ma e' sufficiente ad instillare nel guidatore la convinzione che se dovesse mai avere un sinistro, la colpa sara' molto probabilmente "dell'altro", e non propria, perche' lui non tiene comportamenti a rischio, o almeno lo fa molto meno degli altri.

Ma opinione, ovviamente.... nessuno studio dietro... solo anni si guida e osservazioni.
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mah,sarà che io sono troppo di parte,nel senso che penso davvero che buona parte di chi guida una macchina sia da levargli subito la patente,però penso davvero,oggettivamente,che tra un motociclista e un automobilista sia il primo a potersi permettere qualche piccola "sbavatura" nella guida,tra zig-zag nel traffico intenso o magari camminare a sinistra sulla linea di mezzavia quando è tutto bloccato,ovviamente nei limiti del ragionevole,senza fare prepotenze e sempre con la massima attenzione...
premesso che tutto è sbagliato e che si dovrebbe rispettare il cds,penso che comunque ci siano delle "attenuanti" per le motociclette...

uno perchè il mezzo,la moto,occupa in volume 1/8 della macchina,e può facilmente "sparire" tra le macchine se deve passare ad esempio un mezzo di soccorso(mi viene in mente chi passa a destra sull'autostrada quando è tutto bloccato...sbagliato,ma pensiamo quando lo fa una macchina che fastidi può provocare)...

due perchè,personalmente,odio,ma dico ODIO a caratteri cubitali,la moda italiana di una macchina nel traffico per persona,perchè è ovvio che poi si creino le file e si inquini di piu'..se permetti,io che sto in moto,e lo dico,anche se è un pò troppo "idealista",inquino di meno e non intralcio come te,non sto ad aspettare te in macchina che stai al comodo a leggere il giornale o ad ascoltare la musica...non è giusto,se io dovessi quotidianamente recarmi al lavoro e farmi due ore di traffico in macchina la mattina e due il pomeriggio per tornare a casa,con senso civico prenderei i mezzi pubblici...inquinerei di meno,risparmierei,e si contribuerebbe a non creare traffico...

tre perchè quando piove io non sto a fare la fila in mezzo alle colonne di macchine...ma siamo scemi?ma davvero ci vogliamo prendere in giro dicendo che si deve rispettare la fila?
cosa costa,a te automobilista,spostarti leggermente piu' a destra e farmi passare per andare a casa a farmi una doccia calda? ti rode il culo perchè sei bloccatoin mezzo al traffico da 1 ora?AFFARI TUOI,io non ho contribuito a tale situazione,ma sono stati tutti i signori come te che girano con un suv da 7 metri in una persona per il centro di Roma...quindi spostati,se sei una persona educata,sennò ti passo e ti faccio sentire il rombo dello scarico nell'abitacolo!!!conosco troppe persone che si comportano così in mezzo al traffico,tra cui amici automobilisti,e troppe discussioni c'ho avuto...
cosa ti cambia se al semaforo mi metto in testa alla fila e quando scatta il verde do gas e parto velocemente senza rallentarti?ti rode perchè vedi che arrivo a casa prima?grattatelo!!!

LA RISPOSTA E' SEMPLICE,AMICO AUTOMOBILISTA:FATTI UNA MOTO!!! doppio_lamp.gif
 
12506597
12506597 Inviato: 5 Ott 2011 8:32
 

wingsoftime ha scritto:
Fondamentalmente cambia la "percezione" che automobilisti e motociclisti hanno della strada, mi spiego meglio: il motociclista, sente sulla propria pelle, nel vero senso della parola, ogni centimetro di asfalto che percorre in sella alla sua moto, si sente parte del viaggio che sta facendo, insomma sente su di sé se fa freddo o caldo, se piove o c'è vento, gli odori, i rumori, sente direttamente tutto ciò che lo circonda.
Essendo direttamente esposto a tutto ciò che lo circonda il motociclista medio (normale intendo) agisce di conseguenza, cercando di proteggersi il più possibile.L' automobilista invece ha una percezione ridotta di ciò che lo circonda perché è isolato dalla macchina.

Ora so di aver banalizzato, ma in parole povere il concetto è questo: la percezione del pericolo cambia in funzione della protezione che il veicolo guidato offre.
Tuttavia a fronte di una percezione del pericolo più alta per il motociclista, l'agilità della moto porta a tenere comportamenti quanto mai pericolosi...

Quando guido la macchina mi rendo conto di non tenere conto di tante cose: la buca che per poco non mi aveva fatto volare passa con un leggero tonfo, i binari infami quasi non si sentono, i furboni della nettezza urbana che sparano foglie a destra e sinistra possono essere ignorati, l'altro furbo che ha tanta fretta si deve mettere l'anima in pace perché tanto non c'è posto per sorpassarmi, e tanto altro...


Direi che lui ti ha fatto il miglior riassunto di tutti.
sono pienamente d'accordo con wing!

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12506790
12506790 Inviato: 5 Ott 2011 9:31
 

42 ha scritto:
marta1987 ha scritto:
sapete dirmi quali campagne sulla sicurezza stradale si sono rivolte ai motociclisti, sia a livello europeo che italiano??? magari che siano anche recenti
io sono riuscita a trovare soltanto quella dell'ACEM del 2008, per sensibilizzare i motociclisti ai pericoli dovuti alla conformazione della strada...


Questi sono alcuni...

Slow down. Take it easy [campagna sicurezza stradale]
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Forse si potrebbe anche far riferimento non solo alle campagne "motociclista stai manzo e guida con prudenza" ma anche quelle "Stato, dai al motociclista la possibilità di guidare sicuro"... mi riferisco alle campagne contro in guardrail killer che fanno i motociclisti per ottenere un cambiamento su quel fronte e cose del genere... non sono un'esperta, ma ci sono (in particolare mi torna in mente Guido Meda e il suo discrso sul "bastardo" dopo l'incidente a Kubitza... o come diavolo si scrive! Link a pagina di Youtube.com
 
12509981
12509981 Inviato: 5 Ott 2011 20:12
 

La Moto e' Liberta'.

Liberta' di veder scorrere l'asfalto sotto i piedi, e alzando la testa vedere il cielo, liberta' di presentarsi per primo, fra tanti, ad un semaforo rosso, liberta' di sentire l'odore del muschio quando passi in un bosco.

La Moto e' potenza pura, un motore, due ruote e poco piu', ne senti il rombo possente, l'adrenalina ti pervade nelle vene quando spalanchi il gas, ti muovi assieme a lei quasi in un gioco d'amore mentre disegni curve sull'asfalto.

Sei un corpo unico, il mito del Centauro incarnato.
 
12523999
12523999 Inviato: 9 Ott 2011 3:39
 

Ciao, parto da lontano cercando di essere breve: l'uomo è nato per muoversi, a 6 mesi ti mettono nel girello, a 10 inizi a cadere da solo, a 3 anni la prima bici con le rotelline, a 5 te le levano e ti dicono: vai tesoro, vai! E giù altri colpi, ginocchia spellate, il cattivissimo "spirito", scopertosi poi inutile disinfettante. Con la bici si apre il mondo, io ho 47 anni e ai "miei tempi" non c'erano le piste ciclabili, ma i pericoli erano minori ugualmente, dopo 8 anni di bici ( e qualche giornata sul carretto in legno e cuscinetti a sfere) con la quale impari a conoscere benissimo tutte le stradine della tua città, le fontane, le chiesette dalla parte opposta alla tua, le corse nelle piazze con le vecchiette, scialle e ferri in mano a gridare: chiamo le guardie!, arriva il motorino, poi la vespa, poi la macchina e poi....... LA MOTO!!!
Allora ripetiamo: ho guidato il girello, il triciclo, la bicicletta, il carretto, il motorino a pedali, con il quale ho preso il primo colpo a 12 anni, motorino a 4 marce, la vespa con le marce a mano, la macchina, lo scooter automatico e la moto! Tutto qui? No, ho avuto anche la possibilità di guidare furgoni, camion piccoli, il trattore (primo mezzo a motore a 6 anni, io guidavo e mio zio caricava l'uva), la barca (ecco li sono a rischio!), sono salito in cabina con un macchinista del treno e...ho anche pilotato un aereo da turismo! In pratica mi manca solo la motoslitta e il sommergibile icon_biggrin.gif
In questo momento sono automobilista, scooterista con la vespa 125 e ritornato motociclista da 4 mesi, dopo 16 anni di pausa ! In macchina vige una regola, un modo di pensare, che, sono sicuro, tutti possiate condividere, anzi quotare, questo è il linguaggio del forum: chi va più piano di te è uno scemo, chi ti supera è un deficiente!! A indicare che solo la nostra andatura, sarebbe quella giusta, tutti gli altri sbagliano! Ma sei in coda e ...ci devi rimanere, lasciando passare quei matti, me compreso, che hanno lo scooter e vogliono arrivare in prima fila, quei matti, me compreso, che vanno in giro con le ciabatte e la canottiera. Poi ricompri la moto ( dopo 16 anni!!), il casco integrale, il giubbotto tecnico con le protezioni su gomiti spalle e schiena, i guanti, ma non basta lo stesso perchè sono scivolato in città, il 19 agosto, a 30 all'ora e mi è rimasta la caviglia sotto, niente di rotto , ma un 40 giorni di problemi, stampelle comprese! Ora ci sono risalito, con l'aggiunta degli scarponcini tecnici, ( li avessi avuti!) domani vado a comprare anche le ginocchiere e via!! In moto si soffre il caldo in estate e si congela in inverno, ma non ti interessa niente perchè .....SEI FELICE! E scusa se è poco!! Questa è la moto, tutto il resto è NOIA!
 
12524728
12524728 Inviato: 9 Ott 2011 11:18
 

A me personalmente iniziare ad andare in moto e anche scooter a 29 anni (ora ne ho 32, ebbene inizio ad essere vecchietto icon_asd.gif icon_asd.gif ) mi ha aperto un mondo e mi ha fatto realmente comprendere tante cose...in pratica mi ha fatto maturare nella guida sotto un profilo tecnico e comportamentale nell'approccio dell'auto...in pratica la moto mi e' servita per migliorare a guidare l'auto...e dire che di auto terribilmente veloci le ho avute, ma ero sempre un fermone...la moto mi ha aiutato a fidarmi del mezzo meccanico (non puo' essere diversamente) e cosi' , sempre nel rispetto dei limiti, sono diventato anche piu' veloce su 4 ruote, imposto meglio le traettorie...insomma ho scoperto la velocita',sempre relativa e' inteso 0509_up.gif inoltre ho capito cosa prova un motociclista quando si lamenta del comportamento degli automobilisti,infatti su strada sono sempre il primo ad agevolare un amico su 2 ruote...quindi consiglio a tutti quelli che ancora non lo fanno...ANDATE IN MOTO...non serve diventare piegatori, basta andarci nelle proprie possibilita',apre un mondo nuovo di concepire la strada, per davvero 0509_up.gif
 
12535721
12535721 Inviato: 11 Ott 2011 17:24
 

Ciao Marta, visto che sei una mia coetanea ti saluto con una citazione che mi è sempre rimasta impressa:

"Se fai la vacanza in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso.
In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV"



Buona tesi 0509_up.gif
 
12538976
12538976 Inviato: 12 Ott 2011 12:35
Oggetto: Re: MOTOCICLISTI: perché tante differenze con gli automobilisti?
 

marta1987 ha scritto:
salve a tutti

Benvenuta tra noi Marta, io sono Maurizio.. quasi da subito come sono salito in sella e successivamente iscritto al Forum ho preso a cuore il tema della sicurezza stradale, nel Forum potrai trovare molti dei miei interventi e articoli in proposito.. al proposito hai un mio MP da leggere.

marta1987 ha scritto:
premetto che non sono una motociclista...o meglio 2 - 3 anni fa in realtà guidavo il mio scooter 125...che poi pian piano ho abbandonato

E questo non ti aiuta.. mi spiego meglio se fossi una motociclista o meglio se usassi quotidianamente lo scooter anche solo per andare al lavoro/Università a tante domande troveresti da sola la risposta.

marta1987 ha scritto:
comunque devo dire che questo è finalmente il forum che stavo cercando.

Sembra che ci hai trovato!!!

marta1987 ha scritto:
Mi spiego meglio. Sono una laureanda alla Sapienza di Roma su una tesi che tratta il tema della sicurezza stradale e in particolare gli stili di guida, gli atteggiamenti verso le norme e le percezioni del rischio nei giovani motociclisti. Tutto quello che ho letto finora mi è sembrato molto interessante, anzi da spunto per le conclusioni finali.

Premetto che concordo con quanti hanno espresso le loro perplessità in merito alla tua tesi per tanti motivi riportati. Quindi se sto qui a risponderti e solo per poterti aiutare nel tuo lavoro anche se credo che alla fine a poco ti serva.

marta1987 ha scritto:
Però, dato che ormai mi sono iscritta mi piacerebbe conoscere la mentalità del centauro, le sensazioni ed emozioni che prova in sella e soprattutto in cosa la moto si differenzia da un'auto...a parte ovviamente le palesi differenze estetiche.

Chi va in moto si differenzia sostanzialmente in 3 categorie, poi ognuna di esse ha una sotto categoria.. C'è chi usa la moto per alimentare la sua grande passione, si va da chi usa la moto 365 giorni l'anno, per fare il tragitto casa/lavoro e nel fine settimana per le uscite con gli amici; altri usano la moto preferendo lunghi viaggi che vanno da pochi giorni ad alcune settimane, preferendo escursioni Estere. Veniamo alla seconda categoria, che è quella degli automobilisti stressati dal traffico.. in genere optano per uno scooter, convinti che questo li autorizzi a fregarsene delle regole, del C.d.S., sono i meno attenti e i più pericolosi sia per loro stessi che per altri.. da evitare accuratamente. L'ultimo gruppo sono i neo patentanti ovvero i neofiti motociclisti che per molti versi si avvicinano molto alla categoria degli scooteristi... cercano di prendersi subito una moto abbastanza potente pur privi della necessaria esperienza e questo li porta a rischiare molto, si sentono dei campioni di moto GP/SBK su strada.. senza alcuna minima conoscenza di base che vada da come doversi vestire con i capi d'abbigliamento tecnici e relative protezioni alle basi della tecnica di guida, anche quest'ultimi sono restii a rispettare le regole e il Cd.S. ma a differenza della categoria degli automobilisti stressati questi ultimi con il tempo spesso passano alla prima categoria.. imparando l'importanza dell'abbigliamento tecnico, delle protezioni, cercando di capire e percepire le basi per ottimizzare la guida e rispettando nel limite del possibile il C.d.S. ma promettono bene dotati di buon senso.

Perchè non usare l'automobile in alternativa alla moto? Semplicemente perchè siamo appassionati motociclisti, ci piace quell'ammasso di ferro con due ruote, la praticità della moto rispetto all'auto, se c'è una cosa che odiano i motociclisti e stare chiusi dentro una lattina con 4 ruote, a noi ci piace prendere il vento, essere bagnati dalla pioggia e asciugati dal sole (mi rifaccio a una citazione letta e che mi è piaciuta molto).

Il Ting'Avert negli ultimi anni sta dando molto risalto alla sicurezza stradale ed è vicino ai neofiti motociclisti con dei veri propri raduni a loro dedicati. Ogni fine settimana si organizzano delle uscite tra gli iscritti del Forum, quello che salta subito all'occhio e che tutti hanno abbigliamento e protezioni idonee per andare in moto. Questo lo apprendono leggendo sul Forum, può anche capitare che qualcuno si presenti alle uscite in maglietta, già vedendo gli altri partecipanti si rende conto da solo che è un pesce fuor d'acqua.. poi con i consigli dei più esperti non ripeterà più lo stesso sbaglio in futuro.

marta1987 ha scritto:
Ogni vostra risposta (sperando che ce ne siano) mi sarebbe veramente d'aiuto e rappresenterebbe un'informazione in più e un'idea nuova che potrei sviluppare per la tesi.

Ti suggerisco di venire un martedì sera al Donegal (la serata fissa del Gruppo Lazio) dove potrai parlare direttamente con noi e farti un'idea più reale e meno virtuale.

marta1987 ha scritto:
Mi piacerebbe anche sapere che tipo di formazione secondo voi sarebbe più adeguata per i giovani motociclisti che si sono appena affacciati nel grande palcoscenico veicolare.

A questo ti ho parzialmente risposto sopra. Molto dobbiamo fare del nostro.. le istituzioni carenti, la mancanza di corsi adeguati.. va bene, ma il buon senso e il rispetto civico sono cose che uno dovrebbe avere già ancora prima di prendere una moto.. come ti ho scritto precedentemente il Ting'Avert molto sta facendo in questo senso... poi io rimpiango la scalata alla grande cilindrata dei miei anni 80', oggi non si inizia più con la bicicletta per passare a un ciao, da questo a una vespa, al primo 125 da strada.. per passare a un 350/500.. e infine alle grandi cilindrate di quei tempi che al massimo poteva essere un 900; oggi si punto subito a un 600 se non a un 750.. in alcuni casi mi è capitato di sentire di persone che avendo la "vecchia patente" e qualche anno, pur senza alcuna esperienza si sono presi subito un 1000 di cc.

marta1987 ha scritto:
non posso che aspettare ....e sperare di leggere tanto altro ancora
Marta

Con la speranza di esserti stato utile icon_wink.gif
 
12554953
12554953 Inviato: 15 Ott 2011 21:43
 

La differenza di fondo fra moto e auto? E' semplice e breve: con la macchina di sposti da A a B, mentre con la moto viaggi. E spesso diventa molto piu' importante il viaggio in se che la destinazione.




marta1987 ha scritto:




In più, sono stati somministrati dei questionari a motociclisti e automobilisti su atteggiamenti vari nei confronti delle violazioni del codice: per entrambi gli utenti sono stati ottenuti più o meno gli stessi risultati. Ma quando agli stessi soggetti veniva chiesto di immaginare una situazione in cui dovevano raggiungere un posto, nonostante fossero in ritardo...i motociclisti hanno dimostrato una maggior propensione a commettere infrazioni.
Allora perché???
Sarà mica che il motociclista pensa che tutto gli sia dovuto? o è la particolare conformazione di una moto (agilità, statura piccola e non ingombrante) che permette al conducente di infrangere alcune regole?

La seconda: La sensazione di fondo e' che il codice stradale sia stato fatto per le automobili, e poi adattato anche alle moto: ma molte regole diventano stupide quando sono applicate ad una moto, ed e' il buon senso stesso a spingerti a infrangerle.
Anche perche' in moto si e' obbligati ad essere molto piu' consapevoli di cosa ti succede attorno...si deve prevedere cosa farà ogni singolo mezzo intorno a te, e soprattuto si deve individuare quelli che non ti danno la precedenza perche' sei una moto etc. e l'individuazione di queste dinamiche porta a maggiore sicurezza, e quindi all'infrangere il codice della strada
Vuoi allargare la tua ricerca? Prova ad indagare sui ciclisti semi professionisti in allenamento e il loro rapporto col codice...


Citazione:

in altri studi invece, i motociclisti non hanno mostrato alti livelli di percezione del rischio, ma alti livelli di preoccupazione. Perché il motociclista è preoccupato se non ha paura del rischio??


Perche se hai paura del rischio, non vai in moto.
Perche si e'preoccupati? Perche' si e' sempre la parte debole in un incidente, e spesso si e' preoccupati per quello che possano fare gli altri.

Inoltre una situazione di richio viene vissuta molto diversamente a seconda del mezzo. In macchina il 99% delle volte premi a fondo il freno e finisce li. In moto non puoi farlo... Devi cercare di capire rapidamente una soluzione, trovare una via d'uscita, sforzarti di non frnare troppo, e usare ogni centimetro del tuo corpo per far fare alla moto quello che vorresti... davvero, sono cose che entrano molto piu' in profondità...
 
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