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MOTOCICLISTI: perché tante differenze con gli automobilisti?

Risultati del sondaggio

si
63% [ 30 ]
no
36% [ 17 ]

Voti Totali : 47

12496324
12496324 Inviato: 2 Ott 2011 23:40
Oggetto: MOTOCICLISTI: perché tante differenze con gli automobilisti?
 

salve a tutti
premetto che non sono una motociclista...o meglio 2 - 3 anni fa in realtà guidavo il mio scooter 125...che poi pian piano ho abbandonato
comunque devo dire che questo è finalmente il forum che stavo cercando. Mi spiego meglio. Sono una laureanda alla Sapienza di Roma su una tesi che tratta il tema della sicurezza stradale e in particolare gli stili di guida, gli atteggiamenti verso le norme e le percezioni del rischio nei giovani motociclisti. Tutto quello che ho letto finora mi è sembrato molto interessante, anzi da spunto per le conclusioni finali.
Però, dato che ormai mi sono iscritta mi piacerebbe conoscere la mentalità del centauro, le sensazioni ed emozioni che prova in sella e soprattutto in cosa la moto si differenzia da un'auto...a parte ovviamente le palesi differenze estetiche.
Ogni vostra risposta (sperando che ce ne siano) mi sarebbe veramente d'aiuto e rappresenterebbe un'informazione in più e un'idea nuova che potrei sviluppare per la tesi.
Mi piacerebbe anche sapere che tipo di formazione secondo voi sarebbe più adeguata per i giovani motociclisti che si sono appena affacciati nel grande palcoscenico veicolare.
non posso che aspettare ....e sperare di leggere tanto altro ancora
Marta
 
12496353
12496353 Inviato: 3 Ott 2011 0:07
 

prima critica:

esistono riviste specializzate con cui farti una cultura, per un lavoro di tesi e li che dovresti cercare le tue fonti non qui, secondo me.

cosa farai poi nelle citazioni : tinga.com??? non mi sembra molto serio....

nelle riviste specializzate, trovi articoli di professionisti nel motociclismo da una vita, senza contare che li, gli interventi dei lettori (pubblico di massa, non meglio qualificato) sono commentate e discusse da professionisti e hanno miglior contenuto per un lavoro serio come una tesi!!!

(bassa serietà)

seconda critica:

laureanda in che??? ma ti vuoi presentare meglio??? (bassa serietà anche qui)


terza critica:

ma che domanda è quella del sondaggio????????????
conviene richiare che??????????? cosa? quando?

(domanda senza contenuto esplicito e molto vaga: mediocrità)


p.s
dunque mi sarei buttato nel "palcoscenico veicolare"????
ma che è??? lascia perdere...



non ti offendere, ma ricomincia da capo, leggiti queste riviste (vedi sotto) e poi ne riparliamo, non parlo dell'ultimo numero, ma di un bel po', intervista i redattori, i giornalisti, vai ai raduni per vedere che aria si respira, fai domande ai motociclisti sul codice della strada (quelli veri non quelli da "bar") e confranta le risposte con lo stesso questionario fatto agli scooteristi da traffico cittadino, o qualsiasi patentato automolistico, ti si aprirà un mondo!!!

[riviste]
motociclismo
special cafe (la mia preferita)
superbike
motociclismo d'Epoca
In moto
motociclismo FUORI strada
poi c'è ne saranno altre che non mi vengono in mente.....

lasica stare "in sella" e "due ruote" che sono ottimi giornali, ma si leggono solo per le ultime novità in uscita.....


0509_mitra.gif 0509_mitra.gif

Ultima modifica di mr_iena il 3 Ott 2011 0:37, modificato 2 volte in totale
 
12496356
12496356 Inviato: 3 Ott 2011 0:09
 

differenze? le stesse che ci sono tra una testa ed un'altra icon_asd.gif

cho va in moto trova in essa un qualcosa di diverso e migliore rispetto alla 4 ruote. di contro un appassionato di auto potrebbe addormentarsi una volta montato in sella icon_asd.gif

non esiste un centauro, esistono persone tutte diverse che se la vivono in modo diverso 0509_up.gif

io ad esempio adoro fare giri molto lunghi per godermi posti sempre nuovi, di contro c'è chi ama uscire per farsi una bella sparata icon_asd.gif

poi beh, parafrasando palahniuk: "siamo unici come le monete da 1€" icon_asd.gif però sono davvero così tanti (tutti diversi e nessuno sbagliato) i motivi che possono spingere verso la moto che individuare un'unica macro-categoria mi pare un po' (molto) restrittivo 0509_up.gif

-c'è chi la usa solo le domeniche assolate
-c'è chi la usa 365 giorni l'anno

-c'è chi preferisce andare in pista
-c'è chi adora viaggiare

-c'è chi ama uscire in gruppo con magari un passeggero sul sellino posteriore
-c'è chi vuole uscire solo in solitaria

-c'è chi la sceglie per motivi utilitaristici
-c'è chi la sceglie per sfoggiarla

etc etc etc...


anche se sinceramente faccio fatica a capire dove tu voglia andare a parare eusa_think.gif
 
12496363
12496363 Inviato: 3 Ott 2011 0:13
Oggetto: Re: MOTOCICLISTI: perché tante differenze con gli automobilisti?
 

marta1987 ha scritto:

Però, dato che ormai mi sono iscritta mi piacerebbe conoscere la mentalità del centauro, le sensazioni ed emozioni che prova in sella e soprattutto in cosa la moto si differenzia da un'auto...a parte ovviamente le palesi differenze estetiche.


è come scegliere tra andare a cavallo o in carrozza 0509_up.gif
 
12496373
12496373 Inviato: 3 Ott 2011 0:27
 

Ciao Marta, ho votato si al tuo sondaggio perchè ritengo che andare in moto sia una vera e propria passione e, entro certi limiti, valga la pena rischiare.
Bellissima la risposta di SIRIUS..concordo per essere più sottili direi che è come scegliere tra il guidare una biga o cavalcare il cavallo!!
Idem per quella di Demadev,ogni motociclista è un mondo a se e avrà ragioni diverse per cui ama andare in moto,l'unica cosa che ci accomuna è il fatto di utilizzare lo stesso mezzo; credo che per rendere meglio l'idea (e corregetemi se sbaglio) si possa dire che è come dire che amiamo lo "sport" ma all'interno di questo insieme c'è chi ama la frenesia del calcio (moto da pista),chi il tennis(naked),chi le bocce (custom) e chi il pincaro (scrambler)..etc etc icon_asd.gif icon_eek.gif icon_eek.gif (esempi stralunati delle 2 di notte!!)

Non sono più tanto giovane ma in una scala di percezione del rischio da 1 a 10 ritengo che andare in moto meriti un bel 8. La questione è "semplice" oltre ai rischi che la strada di per se ci offre (buche,cordoli,chiazze d'olio,brecciolino,attraversamenti pedonali e segnalitica orizzontale in generale) agli occhi dell'automobilista siamo invisibili e,se per caso ci vedono non hanno idea di cosa possa significare dover cercare di evitare un ostacolo sulle due ruote.

Per farti un esempio semplice ma assai comune,stasera in giro in centro ero su una strada principale,metto la freccia per svoltare alla mia sinistra in una stradina laterale, allo stop di quella stradina c'era un'altra auto con un uomo di mezza età pronto ad impegnare la strada principale svoltando alla sua sinistra (impegnando la stessa corsia da cui provenivo io)..ebbene,siamo fermi tutti e due per dare la precedenza ad un auto che impegnava la corsia opposta alla mia,passata tale auto io comincio a svoltare ..ed il signore parte in quarta senza darmi alcuna precedenza..e non perchè volesse fare il gradasso o lo sbruffone,ma proprio perchè non si era reso conto della mia presenza,il suo cervello aveva bypassato me e la mia moto, e ci siamo sfiorati per un pelo.
Dalla sua faccia ho capito che non aveva alcuna intenzione di prendersi una precedenza non dovuta e si è pure scusato con la mano; ma..se non fossi stata pronta nel dare un colpo di acelleratore mi avrebbe messa sotto.

Se guidi un mezzo a due ruote devi nel contempo essere nella testa degli altri utenti della strada per poter intuire quello che potrebbero fare. Il numero maggiore di incidenti con moto coinvolte avvengono in città; e la peggio ovviamente ce l'ha il centauro. Quando sono in sella il mio sguardo cerca di anticipare di 200 metri ,laddove è possibile, l'andamento del traffico; in pratica,oltre a guidare la mia moto, è come se guidassi pure il Suv sulla mia sinistra,l'ape che viene in senso contrario,la panda che sta per svoltare a destra..e sono pure il pedone che è indeciso se attraversare o meno,quello che si lancia sulle strisce pedonali,il cane che vuole inseguire il gatto etc.. (non che in macchina io guidi ad occhi chiusi,ma tendo ad esser meno concentrata su queste cose o meglio,se qualcosa intralcia il mio cammino posso sempre inchiodare,al massimo tampono o mi tamponano ma tanto ho una scatoletta che mi protegge)
Ovviamente letto così può sembrare una situazione assai stressante ed invece mi ritrovo ogni volta a godere del viaggio perchè il fatto di guidare la moto mi fa sentire più libera,osservo la strada da un'altra prospettiva,il vento lambisce il volto,devo domare la bestiola e scarico la tensione accumulata a lavoro.

Mi piace molto anche guidare l'auto ma..se posso scegliere opto per le due ruote,non c'è paragone.
Per quanto riguarda il discorso delle norme beh..in città mi adeguo ai limiti di velocità. Il bello dell'avere una moto è il poter sgattaiolare nel traffico (con tutti i rischi connessi) ma sempre senza esagerazioni. Invece nell'extraurbano la media di percorrenza aumenta,diciamo che anzichè i 50 km/h gli i 70//80 sono nella mia "norma" con rallentamenti accennati laddove ci sono incroci a raso (vere e proprie trappole)[ho preso in cosiderazione solo la situazione quotidiana di percorso casa-lavoro-casa,circa 60 km A/R al giorno]
'
Quale educazione per le nuove leve sulle due ruote? Innanzitutto le protezioni di base ,poi la presa di coscienza dell'essere pressochè invisibili e che le condizioni della strada variano ampiamente in base alle condizioni climatiche.. poi boh, a quest'ora della notte non me ne vengono in mente altre...domani aggiungo qualcosa se mi è sfuggito. Mi preme solo sottolineare che ci vorrebbe una maggiore campagna di sensibilizzazione degli automobilisti nei confronti degli altri utenti della strada,perchè sarà pur vero che esistono centauri cafoni e pericolosi ma è anche vero che in un buon 80% dei casi gli incidenti di una certa importanza avvengono per l'aver ignorato la presenza di una moto..e lo dico da persona che per questioni di lavoro vede quotidianamente i risultati fisici di tali "sviste"


P.S.:scusa per il papiro

doppio_lamp_naked.gif
 
12496432
12496432 Inviato: 3 Ott 2011 6:42
 

Maryj-Raptorina ha scritto:
Ciao Marta, ho votato si al tuo sondaggio perchè ritengo che andare in moto sia una vera e propria passione e, entro certi limiti, valga la pena rischiare.
Bellissima la risposta di SIRIUS..concordo per essere più sottili direi che è come scegliere tra il guidare una biga o cavalcare il cavallo!!
Idem per quella di Demadev,ogni motociclista è un mondo a se e avrà ragioni diverse per cui ama andare in moto,l'unica cosa che ci accomuna è il fatto di utilizzare lo stesso mezzo; credo che per rendere meglio l'idea (e corregetemi se sbaglio) si possa dire che è come dire che amiamo lo "sport" ma all'interno di questo insieme c'è chi ama la frenesia del calcio (moto da pista),chi il tennis(naked),chi le bocce (custom) e chi il pincaro (scrambler)..etc etc icon_asd.gif icon_eek.gif icon_eek.gif (esempi stralunati delle 2 di notte!!)

Non sono più tanto giovane ma in una scala di percezione del rischio da 1 a 10 ritengo che andare in moto meriti un bel 8. La questione è "semplice" oltre ai rischi che la strada di per se ci offre (buche,cordoli,chiazze d'olio,brecciolino,attraversamenti pedonali e segnalitica orizzontale in generale) agli occhi dell'automobilista siamo invisibili e,se per caso ci vedono non hanno idea di cosa possa significare dover cercare di evitare un ostacolo sulle due ruote.

Per farti un esempio semplice ma assai comune,stasera in giro in centro ero su una strada principale,metto la freccia per svoltare alla mia sinistra in una stradina laterale, allo stop di quella stradina c'era un'altra auto con un uomo di mezza età pronto ad impegnare la strada principale svoltando alla sua sinistra (impegnando la stessa corsia da cui provenivo io)..ebbene,siamo fermi tutti e due per dare la precedenza ad un auto che impegnava la corsia opposta alla mia,passata tale auto io comincio a svoltare ..ed il signore parte in quarta senza darmi alcuna precedenza..e non perchè volesse fare il gradasso o lo sbruffone,ma proprio perchè non si era reso conto della mia presenza,il suo cervello aveva bypassato me e la mia moto, e ci siamo sfiorati per un pelo.
Dalla sua faccia ho capito che non aveva alcuna intenzione di prendersi una precedenza non dovuta e si è pure scusato con la mano; ma..se non fossi stata pronta nel dare un colpo di acelleratore mi avrebbe messa sotto.

Se guidi un mezzo a due ruote devi nel contempo essere nella testa degli altri utenti della strada per poter intuire quello che potrebbero fare. Il numero maggiore di incidenti con moto coinvolte avvengono in città; e la peggio ovviamente ce l'ha il centauro. Quando sono in sella il mio sguardo cerca di anticipare di 200 metri ,laddove è possibile, l'andamento del traffico; in pratica,oltre a guidare la mia moto, è come se guidassi pure il Suv sulla mia sinistra,l'ape che viene in senso contrario,la panda che sta per svoltare a destra..e sono pure il pedone che è indeciso se attraversare o meno,quello che si lancia sulle strisce pedonali,il cane che vuole inseguire il gatto etc.. (non che in macchina io guidi ad occhi chiusi,ma tendo ad esser meno concentrata su queste cose o meglio,se qualcosa intralcia il mio cammino posso sempre inchiodare,al massimo tampono o mi tamponano ma tanto ho una scatoletta che mi protegge)
Ovviamente letto così può sembrare una situazione assai stressante ed invece mi ritrovo ogni volta a godere del viaggio perchè il fatto di guidare la moto mi fa sentire più libera,osservo la strada da un'altra prospettiva,il vento lambisce il volto,devo domare la bestiola e scarico la tensione accumulata a lavoro.

Mi piace molto anche guidare l'auto ma..se posso scegliere opto per le due ruote,non c'è paragone.
Per quanto riguarda il discorso delle norme beh..in città mi adeguo ai limiti di velocità. Il bello dell'avere una moto è il poter sgattaiolare nel traffico (con tutti i rischi connessi) ma sempre senza esagerazioni. Invece nell'extraurbano la media di percorrenza aumenta,diciamo che anzichè i 50 km/h gli i 70//80 sono nella mia "norma" con rallentamenti accennati laddove ci sono incroci a raso (vere e proprie trappole)[ho preso in cosiderazione solo la situazione quotidiana di percorso casa-lavoro-casa,circa 60 km A/R al giorno]
'
Quale educazione per le nuove leve sulle due ruote? Innanzitutto le protezioni di base ,poi la presa di coscienza dell'essere pressochè invisibili e che le condizioni della strada variano ampiamente in base alle condizioni climatiche.. poi boh, a quest'ora della notte non me ne vengono in mente altre...domani aggiungo qualcosa se mi è sfuggito. Mi preme solo sottolineare che ci vorrebbe una maggiore campagna di sensibilizzazione degli automobilisti nei confronti degli altri utenti della strada,perchè sarà pur vero che esistono centauri cafoni e pericolosi ma è anche vero che in un buon 80% dei casi gli incidenti di una certa importanza avvengono per l'aver ignorato la presenza di una moto..e lo dico da persona che per questioni di lavoro vede quotidianamente i risultati fisici di tali "sviste"


P.S.:scusa per il papiro

doppio_lamp_naked.gif



bel discorso 0509_doppio_ok.gif
 
12496485
12496485 Inviato: 3 Ott 2011 7:24
 

mah,io penso che la differenza principale tra chi porta un auto e chi una moto sia il grado di attenzione e concentrazione...

portare una moto richiede una guida molto piu' attenta,innanzitutto per una questione intrinseca al movimento,ovvero l'equilibrio,e poi per mille altri motivi quali le irregolarità del manto delle nostre strade,dei pericoli rappresentati da altri utenti della strada,dalla coscienza che se si sbaglia si è consapevoli di farsi male...inoltre la moto richiede una guida fisica,e consente una migliore visuale di ciò che ci circonda,secondo me...

in auto,invece,si è portati ad uno stile di guida piu' rilassato,a causa di mille distrazioni,quali la musica,la possibilità di parlare con altre persone,il fatto di stare comodamente seduti su una poltrona...e poi la macchina non offre la stessa visibilità di ciò che ci circonda...pensiamo ai montanti posteriori,a tutti gli angoli ciechi degli specchietti retrovisori,al fatto che stiamo seduti in un mezzo molto piu' grande di noi,mentre con una moto si ha un contatto "aderente" col mezzo...
se in moto vuoi vedere chi hai dietro ti volti un attimo,in auto che fai,ti slacci la cintura di sicurezza e vedi se hai un povero motociclista dietro a cui potresti tagliare la strada?

infine,secondo me,chi va in auto tende a comportarsi piu' prepotentemente di chi va in moto,nei confronti degli altri utenti della strada(altri automobilisti,camion,autobus),e soprattutto di noi centauri...intanto,se ci prendono,sanno che loro hanno 2 tonnellate di acciaio a proteggerli,mentre noi soltanto un casco e una giacca...quindi a chi conviene fermarsi e dare precedenza in caso di dubbio o di pericolo? a noi,purtroppo....
senza contare la tipologia di automobilisti che girano:vecchietti che farebbero meglio a starsene a casa,donnette purtroppo poco capaci,signore che pensano che la precedenza sia di chi è piu' anziano,frustrati di turno con il loro suv da 2 km/l...

anche io guido regolarmente la macchina,e devo ammettere che,nonostante tenda sempre al massimo dell'attenzione,in moto guido meglio e piu' attentamente...


W LE 2 RUOTE!!! 0509_doppio_ok.gif
 
12496509
12496509 Inviato: 3 Ott 2011 7:38
 

Ragazzi non vedo il motivo di "attaccarla" così... si ok un forum non è il luogo ideale da citare su una tesi ma credo che lei si sia già documentata è che ora voglia scambiare 2 chiacchere con dei veri motociclisti! non può mica andare in giro a fermarli per un intervista icon_asd.gif
io ho votato che vale la pena rischiare... e mi sono stupito non poco di aver visto dei no nel sondaggio per un semplice motivo... uno che è su questo forum o è un motociclista o ne ha la passione... quindi trovo quanto mai strano che abbia votato NO... ma vabbe... detto questo concordo con i miei "colleghi" che paragonano cavalli a bighe... io sono un appassionato di macchine è moto ma non esiterei a scegliere queste ultime perchè, secondo il mio parere, sono più fisiche ed impegnative da guidare di una semplice auto utilitaria (che per questioni economiche appartiene a quasi tutti noi) e di conseguenza il divertimento di guida è su un altro pianeta... per il fattore rischio c'e da dire che una moto è pericolosa tanto quanto una bici o una macchina per chi non la guida con la testa... è quoto chi dice che per guidare una moto devi "immedesimarti" nella testa degli automobilisti e pensare a quale assurda cazzata omicida potrebbero fare perchè... beh... il 90% delle volte la faranno... tirando le somme la moto è pericolosa ma non come tutti vogliono far pensare... lo diventa se guidata da irresponsabili o "minacciata" da gente senza rispetto e cervello... io quando guido la moto (e come me credo tanti altri) sono molto più concentrato che alla guida della macchina... e non voglio dire che guido a caso! vi posso dire che in 3 anni suonati di patente B mai e ribadisco MAI ho esso in condizioni di pericolo una moto o uno scooter... anzi se li vedo li faccio passare e se in colonna mi sposto di lato per farli scorrere tranquilli... mentalità da motociclista esaltato dirà chi di moto non sa nulla... mentalità da appassionato dico io e chi, come me, ama questo mondo che spesso fanno diventare pericoloso... ma che io e i miei compagni motociclisti non abbandoneremo mai!
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12496634
12496634 Inviato: 3 Ott 2011 8:21
 

Mi sono sempre piaciute le auto, ne ho cambiate parecchie anche per motivo di lavoro. Poi finalmente sono andato in pensione. Ho due auto vecchiotte ora, ma la prima cosa in assoluto ho acquistato 2 moto, una a mio figlio ed una tutta mia.
La moto ti dà un assoluto senso di libertà ed a questo è collegato anche il rischio.
Ed io da ho votato per il rischio

Però ,come detto anche da altri, in un sito di veri e puri motociclisti ,fare una tesi basandoti sulle nostre emozioni,.............. bè...........credo sia un pò a senso unico .
Comunque............buon lavoro ed in bocca al lupo
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p.s. Qualche motociclista NON molto appassionato alla moto lo troverai sempre, anche in questo forum.
 
12496816
12496816 Inviato: 3 Ott 2011 9:07
 

Io possiedo un'auto e, odio le auto, ma mi serve per andare al lavoro. Non ne avessi bisogno probabilmente avrei più moto icon_asd.gif . In macchina tengo sempre velocità che possono essere definite intralcio alla circolazione ma sono sempre attento. Penso che le auto degli ultimi 20 anni abbiano una visibilità sempre più limitata e ingombri maggiori che, uniti a equipaggiamenti tecnologici (cellulari, gps, sistemi di bordo vari) causano forti distrazioni. E poi avere auto più sicure non vuol dire andare più forte o tenere meno le distanze di sicurezza, però è quello che succede"
 
12496972
12496972 Inviato: 3 Ott 2011 9:55
 

Ciao Marta

Non ho capito quanto ti manchi alla laurea né che tipo di indirizzo universitario tratti di "stili di guida", ma in ogni caso, se non lo hanno fatto i tuoi professori al liceo e se non lo fa il tuo tutore che ti segue nella tua tesi, ma la validità di qualsiasi indagine statistica si appoggia sull avalidità del campione analizzato.

Il campione deve essere rappresentativo, perciò se 8 smenttoni e 2 fermoni ti danno un loro parere (suggetsivo), non significa che la popolazione sia composta da 80% di smanettoni e 20% di fermoni, quanto poi a determinare il numero di persone da interrogare per ottenere un campione valido...

Ulteriore punto: il questionario. Deve contenere un determinato numero di domande chiuse ed aperte. Tu fai solo due domande, poste male, perciò tu le ritieni forse chiuse ma sono apertissime...

In ogni caso, non puoi prendere conto di quello che ti risponderemo tutti per utilizzarlo a fini statistici... quyi metti anche due ulteriori paletti: ti appoggi solo ad informazioni di chi non solo ha internet, ma si collega, ma anche risponde. Nulla di "serio".

Che possa accontentare la tua curiorità è un conto, ma metterlo a scopo di studio... non te la prendere, ma rivedrewi proprio il metodo di studio... magari leggendo qualche libro base di marketing per darti il metodo giusto per mettere in piedi un questionario/sondaggio... in ogni caso, come già suggerito da qualcuno, è meglio che tu prenda le informazioni di indagini convalidate e degne di essere citate. I sondaggi ad hoc non valgono molto...

Il modo di vivere la moto dipende da tanti fattori:
- uomo/donna
- età
- esperienza: neofita, chi è nato in sella, chi sta in mezzo
- skill/abilità: livello al momento dell'indagine (e poi il livello è determinato da chi? uno è bravo solo perché piega col ginocchio a terra o è bravo perché sa evitare un capriolo all'ultimo momento senza uccidersi?)
- capacità: c'è chi non ce la farà mai come Valentino ROssi, anche dopo 20 anni
- stato familiare: celibe/nubile, figli o no...
- il passato della persona: cadute, paure, cari feriti e/o morti, famiglia di centauri, famiglia che te ne inculca il terrore...
- lo scopo ricercato: liberarsi dal traffico, farsi due giri, farsi tante pieghe, velocità, appagamento ormonale (adrenalina, testosterone), rimorchiare (sì, sì... unpo' come i surfisti che piantano la tavola sulla sabbia e si piantano davanti con i pettorali di fuori ci sono quelli che appostano la Ducati in ottima vista e tirano fuori l'ambaradam Dainese icon_xd_2.gif )...
- il beneficio che ne trae: per questi ultimi comincia con la f e finisce con la a, sennò per quelli normali diciamo risparmio tempo, facoilità di parcheggio, aria aperta, divertimento...
- il peso dei pregiudizi sulla percezione individuale della moto: la donna a moto è una zocca, le madri che vanno a moto sono delle madri indegne, immagine easy rider o immagine Fangio caffone che slalomma, la moto ti uccide...

Tutto questo influenza il modo di vedere e vivere la moto... "stile di guida" non mi piace... non esistono stili di guida... esistono un'infinità di caratteri alla guida

Ciaooo
 
12497121
12497121 Inviato: 3 Ott 2011 10:32
 

mr_iena ha scritto:
prima critica:

esistono riviste specializzate con cui farti una cultura, per un lavoro di tesi e li che dovresti cercare le tue fonti non qui, secondo me.

cosa farai poi nelle citazioni : tinga.com??? non mi sembra molto serio....

nelle riviste specializzate, trovi articoli di professionisti nel motociclismo da una vita, senza contare che li, gli interventi dei lettori (pubblico di massa, non meglio qualificato) sono commentate e discusse da professionisti e hanno miglior contenuto per un lavoro serio come una tesi!!!

(bassa serietà)

seconda critica:

laureanda in che??? ma ti vuoi presentare meglio??? (bassa serietà anche qui)


terza critica:

ma che domanda è quella del sondaggio????????????
conviene richiare che??????????? cosa? quando?

(domanda senza contenuto esplicito e molto vaga: mediocrità)


p.s
dunque mi sarei buttato nel "palcoscenico veicolare"????
ma che è??? lascia perdere...



non ti offendere, ma ricomincia da capo, leggiti queste riviste (vedi sotto) e poi ne riparliamo, non parlo dell'ultimo numero, ma di un bel po', intervista i redattori, i giornalisti, vai ai raduni per vedere che aria si respira, fai domande ai motociclisti sul codice della strada (quelli veri non quelli da "bar") e confranta le risposte con lo stesso questionario fatto agli scooteristi da traffico cittadino, o qualsiasi patentato automolistico, ti si aprirà un mondo!!!

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motociclismo FUORI strada
poi c'è ne saranno altre che non mi vengono in mente.....

lasica stare "in sella" e "due ruote" che sono ottimi giornali, ma si leggono solo per le ultime novità in uscita.....


0509_mitra.gif 0509_mitra.gif



Tu non fai il ricercatore, vero? Io si! e ti assicuro che quel che leggi sulle riviste ti darà pure il punto di vista ufficiale, ma non quello "reale" dei motociclisti!
Io stessa faccio una tesi di dottorato (in linguistica) tutta sulla percezione che gli utenti del sistema che studio hanno del sistema stesso.
Questa laureanda sta solo cercando di capire cosa pensiamo noi motociclisti dell'andare in moto, non le serve certo l'opinione di un esperto di motori, ma di un motociclista!
Smontarla non mi sembra carino!
Per quanto riguarda il valore statistico... se fa psicologia, filosofia, linguistica... le analisi qualitative sono accettabilissime e comunque puoi anche corroborare le ipotesi che fa qui sul Tinga con poi un'indagine più seria e quantitativa!

Marta: Per rispondere dnq alle tue domande... che cosa differenzia l'andare in macchina dall'andare in moto? Io sono automobilista da 10 anni, zavorrina da 2 anni, scooterista da 1 anno e motociclista da 2 mesi... non sono proprio il massimo per un case study ma va bho! ti do la mia visione!
Quel che cambia è tutta la visione del mondo mentre vai! Ci son strade che ho fatto 100 volte in macchina e che mi han solo portato a destinazione, mi è bastato farle una volta in moto per godermele! E' una cosa difficile da spiegare... dovresti provare... anche solo a farti portare da zavorrina... sulla moto... sei tu, la moto e la strada... mentre ti godi il piacere di guida vedi i paesagi sotto una luce nuova... non c'è paragone con la macchina, che in fondo, come lo scooter, è solo un mezzo per portarti da un posto all'altro!
Vale la pena rischiare per queste sensazioni? Direi che vale la pena viverle cercando di rischiare il meno possibile... evitando di andare vestiti in modo inadatto, evitando di fare casssate tipo andare a 250 fuori da una pista o lisciando le macchine bloccate nel traffico svicolando senza prestare attenzione!
Credo che comunque sia come tutte le passioni: c'è chi si butta col paracadute e chi va in moto... nessuno dei due vuole farsi male e farà di tutto per proteggersi... in fondo ci si può tendenzialmente anche far male cadendo dalle scale andando a prendere le carte per giocare a briscola! Non esiste nulla nella vita che non sia un po' pericoloso, l'importante è esserne consapevoli e cercare di evitare che il rischio si trasformi in realtà... e chi non ha questa consapevolezza in moto, dovrebbe acquisirla o lascia perdere!

Ti auguro di riuscire nel tuo intento tesistico! icon_smile.gif
 
12497144
12497144 Inviato: 3 Ott 2011 10:39
 

ripeto: non è sbagliato in se...

ma sentori di poca professionalità ci sono tutti!! tutto qui...

se leggi bene prima di criticare, le ho detto di guardare i commenti degli utenti sulle riviste, oltre quelli dei giornalisti, e di andare ai motoraduni....

altrimenti facciamo le tesi del mulino bianco.....

banalità su banalità, non mi sono dilungato tanto altre cose potrei dire, per esempio, ognuno di voi prima di lasciare un commento, dovrebbe fare una spece di presentazione approfondità

sesso, età, livello di istruzione, professione ecc...

altrimenti non si è professionali, il lavoro non avrebbe basi serie....

vogliamo crescere o no????

il destino è nostro, poi facciamo come ci pare....
 
12497295
12497295 Inviato: 3 Ott 2011 11:09
 

Un motociclista con la testa ti dirà sempre che vale la pena divertirsi ma mai rischiare la vita per il divertimento.
Io, dalla mia, ti posso dire che ho sempre preferito l'aria attorno al corpo per sentire il movimento e l'emozione.
L'auto la uso per fare
da punto A a punto B
La moto per godermi tutti gli altri punti.
 
12497447
12497447 Inviato: 3 Ott 2011 11:48
 

OT rimossi: chi non ha niente da dire sull'argomento o è ifnastidito dal suo argomento può benissimo restare fuori da questo thread e concentrarsi sugli altri. grazie.
 
12498349
12498349 Inviato: 3 Ott 2011 14:41
 

mr_iena ha scritto:
prima critica:

esistono riviste specializzate con cui farti una cultura, per un lavoro di tesi e li che dovresti cercare le tue fonti non qui, secondo me.

cosa farai poi nelle citazioni : tinga.com??? non mi sembra molto serio....

nelle riviste specializzate, trovi articoli di professionisti nel motociclismo da una vita, senza contare che li, gli interventi dei lettori (pubblico di massa, non meglio qualificato) sono commentate e discusse da professionisti e hanno miglior contenuto per un lavoro serio come una tesi!!!

(bassa serietà)

seconda critica:

laureanda in che??? ma ti vuoi presentare meglio??? (bassa serietà anche qui)


terza critica:

ma che domanda è quella del sondaggio????????????
conviene richiare che??????????? cosa? quando?

(domanda senza contenuto esplicito e molto vaga: mediocrità)


p.s
dunque mi sarei buttato nel "palcoscenico veicolare"????
ma che è??? lascia perdere...



non ti offendere, ma ricomincia da capo, leggiti queste riviste (vedi sotto) e poi ne riparliamo, non parlo dell'ultimo numero, ma di un bel po', intervista i redattori, i giornalisti, vai ai raduni per vedere che aria si respira, fai domande ai motociclisti sul codice della strada (quelli veri non quelli da "bar") e confranta le risposte con lo stesso questionario fatto agli scooteristi da traffico cittadino, o qualsiasi patentato automolistico, ti si aprirà un mondo!!!

[riviste]
motociclismo
special cafe (la mia preferita)
superbike
motociclismo d'Epoca
In moto
motociclismo FUORI strada
poi c'è ne saranno altre che non mi vengono in mente.....

lasica stare "in sella" e "due ruote" che sono ottimi giornali, ma si leggono solo per le ultime novità in uscita.....


0509_mitra.gif 0509_mitra.gif


Secondo me sei troppo duro, non c'è bisogno di essere così critico, semplicemente stà chiedendo un parere.

il modo in qui li utilizzerà poi sono affari suoi icon_smile.gif
 
12498397
12498397 Inviato: 3 Ott 2011 14:51
 

non ho risposto all'ultima domanda e questa non va lasciata senza risposta:

Per giovane intendiamo debuttante, chi deve prendere la petente.

Dalla mia esperienza in Italia (4 volte 20 minuti di piazzale, tanto per fare l'otto, nessun'uscita per strada, nessun evitamente di ostacoli, nessuna frenata di emergenza, nessuna curva, nessuna partenza in salita.... dicono che intanto tutto viene da sé... icon_rolleyes.gif )

Incredula per il poco "offerto" mi sono confrontata col sistema di casa, cioè quello francese, e lì ho scoperto che prima di dare la patente vanno fatte un minimo di 8 ore di piazzale (con slalon lento, manovra spingendo la moto a motore spento, controlli meccanici, slalom veloce, evitamento ostacoli) e ben 12 ore di strada. Ho approfittato di una trsferta in Guyana per farmi 4 ore e tornare con abbstanza fiducia da presentare l'esame, ma li ero una schiappa, nello slalom veloce (in terza), io stavo al punto 0... e vogliamo parlare di psingere la moto da ferma?

Qui due cosette e abbiamo la patente, preparazione inesistente, si va alla mattanza. Chi vuole fare un corso di guida sicura se lo paghi da sé... io lo includerei alla formazione, che in sé correderei di circolazione si strada nel traffico e in giro.

Sabato scorso, mentre sulla statale non seguivo più il gruppo perché non mi piacione certi sorpassi e non supero di tanto il limite di velocità (sto bene a 90-110, non ho la spinta né intendo averla i sorpassare per forza), nella strada di montagna e le sue infinite curve, tecnicamente non ero preparata: difficoltà tecnica, ritado sugli altri, stanchezza, ansia da prestazione (più pensi che gli altri sono arrivati o che la scopa dietro si sta addormentando, più ti blocchi), ebbene veramente la figura non era un gran che... i limiti erano di 30 km/h, io andavo a 40-50 in quelle curve, ma gli altri vi erano passati tanto èprima e a molto di più... è un fatto che, con tutto quello che da sola sarei andata bene (a mio ritmo), volendo spingere di più, anzì cercando di farlo per allinearmi e nonritardare nessuno, non ce la facevo. Una brutta caduta di 10 anni mi condiziona, i due bimbi piccoli che ho mi condizionano, li devo e li voglio rivedere la sera... ma per mancanza di istruzione, formazione per esperienza limitata, non ce la facccio,. sono rigida... non sono sicuramente un pericolo per gli altri, ma avendo ricevuto una formazione, avrei già più tecnica, non richierei di finire col sedere per terra in certe curve. Alcuni fattori personali m'impediscono di fare esperienza "buttandomi", io non posso mìpermettermi di rischiare. Sono una che deve prima ricevere istruzione ed allenarmi, non una che improvvisa e vede come va. Non è così che si cresce bene, non è così che è accettabile rilasciare in libertà neofiti con una farsa di esame.

Per me ovviamente non vale la pena rischiare, avere due ruote non è avere superpoteri e passare per forza prima, non è aprire il gas e vedere una fila di macchine (anche in movimento) come sfida da rilevare... è un piacere, ma come tutti i piaceri si applica il vecchio detto di Saint Exupéry: la libertà degli uni si ferma laddove inzia quella degli altri.

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12498972
12498972 Inviato: 3 Ott 2011 16:52
 

Mary_74 ha scritto:
Dalla mia esperienza in Italia (4 volte 20 minuti di piazzale, tanto per fare l'otto, nessun'uscita per strada, nessun evitamente di ostacoli, nessuna frenata di emergenza, nessuna curva, nessuna partenza in salita.... dicono che intanto tutto viene da sé... icon_rolleyes.gif )
Qui due cosette e abbiamo la patente, preparazione inesistente, si va alla mattanza. Chi vuole fare un corso di guida sicura se lo paghi da sé... io lo includerei alla formazione, che in sé correderei di circolazione si strada nel traffico e in giro.

In effetti la patente in Italia è un po' ridicola... io stessa presi la A2 ormai anni fa (nel 2006), sapendo a malapena stare dritta sulla vespa... dopo 2 anni in cui nn ho guidato ho ottenuto una bellissima A3 tutta pronta con cui avrei potuto guidare un bolide!
Infatti poi nn ho mai guidato nulla fino all'anno passato, in cui il mio ragazzo si è applicato a farmi scuola guida nei parcheggi, poi per le strade senza traffico, poi in quelle col traffico etc... fino a darmi un minimo di competenza ad andare in giro senza rischiare di cadere ad ogni stop e mettere sotto qualcuno ad ogni passaggio pedonale!
Comunque per fortuna poi ci sono i corsi di guida sicura, certo non son gratis, ma neanche la scuola guida in francia lo è (io son francese!)... e poi una mia amica ha fatto la scuola guida per la moto in francia appena presa la patente le faccio "allora, che moto ti prendi" "una come quella della scuola guida" "ok, che era??" "una k... ka... kaqualcosa"... le avranno pure insegnato a guidare, ma una che nn distingue una kawasaki (quale poi, nn l'ho ancora capito!) da un motorino farebbe meglio ad andare in bici! Se non capisce cos'è una moto è solo un pericolo per se e per gli altri, perché difficilmente capirà quali sono le sue caratteristiche e il comportamento corretto da tenere con un potenziale bolide sotto il sedere!
 
12499025
12499025 Inviato: 3 Ott 2011 17:06
 

mr_iena ha scritto:
ripeto: non è sbagliato in se...

ma sentori di poca professionalità ci sono tutti!! tutto qui...

se leggi bene prima di criticare, le ho detto di guardare i commenti degli utenti sulle riviste, oltre quelli dei giornalisti, e di andare ai motoraduni....

altrimenti facciamo le tesi del mulino bianco.....

banalità su banalità, non mi sono dilungato tanto altre cose potrei dire, per esempio, ognuno di voi prima di lasciare un commento, dovrebbe fare una spece di presentazione approfondità

sesso, età, livello di istruzione, professione ecc...

altrimenti non si è professionali, il lavoro non avrebbe basi serie....

vogliamo crescere o no????

il destino è nostro, poi facciamo come ci pare....


Quel che non capisco è l'accanimento contro la poverina... e poi... ti potrei portare ad esempio innumerevoli casi di studi compiuti su forum... qualche anno fa ho assistito ad un convegno sulla lingua (si era svolto proprio in Sapienza)... c'era uno studio che sa di igNobel ma in verità era interessante... e valutava la percezione e il modo di parlare della birra da parte di assassionati di birra. Per farlo la tipa spagnola che aveva condotto la ricerca aveva spulciato per anni da cima a fondo svariati forum sull'argomento, ed era arrivata a fare uno studio sui modi in cui si parla della birra... una specie di raccolta di frasi idiomatiche anche inventate per parlare della "bionda". E ti assicuro che il suo lavoro era scientificamente validissimo e aveva in bibliografia: gli indirizzi dei forum!
naturalmente, se uno vuole fare uno studio sui neutrini, non è certo su un forum che può farlo... ma se vuol fare uno studio sulla percezione che gli italiani hanno avuto dell'evento andare sui forum è più che legittimo, se la procedura poi è spiegata e giustificata chiaramente nella metodologia.
Non puoi criticare la sua metodologia se non sai esattamente com'è!
comunque rimane il fatto che a Marta si potrebbe consigliare, ma con estremo garbo e non aggredendola come han fatt alcuni di noi, di postare sul forum, o almeno mandare a noi che le abbiamo risposto, un questionario più dettagliato pregandoci di rispondere a domande più mirate sulla nostra esperienza e uso della moto. Se lo avesse previsto sarei contenta di darle una mano rispondendo, nonostante, come dicevo, non sono proprio la più esperta dei motociclisti!
 
12499269
12499269 Inviato: 3 Ott 2011 17:58
 

mr_iena ha scritto:
prima critica:

esistono riviste specializzate con cui farti una cultura, per un lavoro di tesi e li che dovresti cercare le tue fonti non qui, secondo me.

cosa farai poi nelle citazioni : tinga.com??? non mi sembra molto serio....

nelle riviste specializzate, trovi articoli di professionisti nel motociclismo da una vita, senza contare che li, gli interventi dei lettori (pubblico di massa, non meglio qualificato) sono commentate e discusse da professionisti e hanno miglior contenuto per un lavoro serio come una tesi!!!

(bassa serietà)

seconda critica:

laureanda in che??? ma ti vuoi presentare meglio??? (bassa serietà anche qui)


terza critica:

ma che domanda è quella del sondaggio????????????
conviene richiare che??????????? cosa? quando?

(domanda senza contenuto esplicito e molto vaga: mediocrità)


p.s
dunque mi sarei buttato nel "palcoscenico veicolare"????
ma che è??? lascia perdere...



non ti offendere, ma ricomincia da capo, leggiti queste riviste (vedi sotto) e poi ne riparliamo, non parlo dell'ultimo numero, ma di un bel po', intervista i redattori, i giornalisti, vai ai raduni per vedere che aria si respira, fai domande ai motociclisti sul codice della strada (quelli veri non quelli da "bar") e confranta le risposte con lo stesso questionario fatto agli scooteristi da traffico cittadino, o qualsiasi patentato automolistico, ti si aprirà un mondo!!!

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poi c'è ne saranno altre che non mi vengono in mente.....

lasica stare "in sella" e "due ruote" che sono ottimi giornali, ma si leggono solo per le ultime novità in uscita.....


0509_mitra.gif 0509_mitra.gif



Carissimo Mr-Iena...un nome un perché mi verrebbe da pensare!!! icon_wink.gif
comunque, vuoi che mi presenti e ti accontenterò: Marta, 23 anni di Lecce. Studio a Roma e sto per laurearmi alla magistrale di Psicologia della comunicazione e del marketing su un argomento tesi che riguarda la sicurezza stradale.
Sull'aspetto fisico posso sorvolare giusto??? icon_cool.gif
Guarda ci sono rimasta male leggendo la tua risposta, non per la poca serietà che mi hai attribuito, semplicemente per il fatto che è stato il primo commento in assoluto e ho subito pensato che l'idea non era stata delle migliori.
Fortunatamente sotto di te persone più comprensive hanno capito lo scopo di questo topic....e ne sono grata.
Per quanto riguarda la mia tesi....ti ringrazio per avermi consigliato tutte quelle riviste...ma la parte teorica l'ho già trattata con parecchi riferimenti INTERNAZIONALI, mentre la parte analitica è già bella e pronta con questionari specifici che sono stati somministrati.
Io in questo forum chiedo solo di conoscere un po' del mondo dei motociclisti, magari pensieri che possono farmi comodo per le conclusioni e il sondaggio l'ho inserito con la speranza di riuscire a coinvolger-VI (tranne te a quanto pare) nella discussione.

Detto questo, scusami se non ho saputo usare le parole giuste per convincerti e poi.... se non provi "gusto" a raccontare di te, della tua moto e del "sentimento" che vi lega..... secondo me la tua non è una vera "PASSIONE"!!!

Ps. Se vorrai essermi di supporto ti dirò data e luogo della discussione della mia tesi. icon_xd_2.gif
 
12499391
12499391 Inviato: 3 Ott 2011 18:21
 

Lascialo perdere,a quanto parte la buona educazione e il dare il benvenuto ai nuovi arrivati non sono questioni che lo riguardano. Il mondo è bello perchè è a tratti anche aVARIatO rotfl.gif
 
12501073
12501073 Inviato: 3 Ott 2011 22:28
 

chiadu14 ha scritto:

In effetti la patente in Italia è un po' ridicola... io stessa presi la A2 ormai anni fa (nel 2006), sapendo a malapena stare dritta sulla vespa... dopo 2 anni in cui nn ho guidato ho ottenuto una bellissima A3 tutta pronta con cui avrei potuto guidare un bolide!
Infatti poi nn ho mai guidato nulla fino all'anno passato, in cui il mio ragazzo si è applicato a farmi scuola guida nei parcheggi, poi per le strade senza traffico, poi in quelle col traffico etc... fino a darmi un minimo di competenza ad andare in giro senza rischiare di cadere ad ogni stop e mettere sotto qualcuno ad ogni passaggio pedonale!
Comunque per fortuna poi ci sono i corsi di guida sicura, certo non son gratis, ma neanche la scuola guida in francia lo è (io son francese!)... e poi una mia amica ha fatto la scuola guida per la moto in francia appena presa la patente le faccio "allora, che moto ti prendi" "una come quella della scuola guida" "ok, che era??" "una k... ka... kaqualcosa"... le avranno pure insegnato a guidare, ma una che nn distingue una kawasaki (quale poi, nn l'ho ancora capito!) da un motorino farebbe meglio ad andare in bici! Se non capisce cos'è una moto è solo un pericolo per se e per gli altri, perché difficilmente capirà quali sono le sue caratteristiche e il comportamento corretto da tenere con un potenziale bolide sotto il sedere!


beh, Chiadu, sono francese anch'io e convinta che il sistema nostro di libretto di formazione non sia altro che una "pompe à fric". Detto ciò, l'apprendimento è di gran lunga superiore in quantità e qualità, insomma si impara a guidare prima di prendere la patente. Qui ti si dà la patente e impari da solo, sulla strada. Indecente.... e criminale da parte da ingegnieri con tanto di iscrizione all'albo che regalano una patente... è regalare una pistola carica ed armata... a volte scappa il morto, ops... chi si rivale sull'ing. che NON ha appurato le reali abilità? Nessuno, ovviamente... come dimostri la loro colpa? E le scuole guida, come le si valuta lato utente? Le migliori sono quelle che ti DANNO la patente, non quelle che ti formano. A Pomezia, qualcuna ti manda all'esame senza nemmeno avere fatto una lezione. Mezz'ora prima, sul piazzale, intanto l'ing. è un amico... no comment icon_rolleyes.gif

Dissento sull'ultima parte, ma andrei troppo OT icon_xd_2.gif

Ciaoooo
 
12501106
12501106 Inviato: 3 Ott 2011 22:37
 

Mary_74 ha scritto:

behe criminale da parte da ingegnieri con tanto di iscrizione all'albo che regalano una patente... è regalare una pistola carica ed armata... a volte scappa il morto, ops... chi si rivale sull'ing. che NON ha appurato le reali abilità? Nessuno, ovviamente... come dimostri la loro colpa?


io all'esame della A2 il primo ing che ho incontrato era una persona seria... infatti mi ha bocciata! ho fatto l'8, la frenata e tutti gli esercizieti stupidi... mi ha detto "brava, lei ha imparato a fare gli esercizi, ma comunque lei non sa guidare e le vedo negli occhi che ha una paura fottuta di queste 2 ruote, dunque la boccio, torni quando avrà meno paura"... il mese dopo naturalmente lui non c'era, e a me han dato la patente che poi non ho usato per anni perché si... avevo dannatamente paura!
Ora invece ho imparato... ma effettivamente nn a scuola guida!
 
12501308
12501308 Inviato: 3 Ott 2011 23:31
 

chiedo scusa a tutti quelli/e a cui ho urtato la sensibilità, le mie volevano essere critiche costruttive, non puoi dire che tutto quello che ho detto è da buttare, ma va bene cosi.....
 
12501319
12501319 Inviato: 3 Ott 2011 23:42
 

Ho 20 anni, guido la macchina dai 18 e la moto dai 19.

Guidare un'auto è ciò che ogni 18enne sogna, il "grande momento", la patente, l'indipendenza..le prime volte, quando guidare l'auto era una cosa nuova, non desideravo fare altro, lo trovavo molto divertente!
Ora che ho la patente da un anno e 9 mesi guidare la macchina non mi eccita per niente. Odio il traffico, odio il fatto di avere una carretta di 10 anni che consuma ed è lenta, con la quale se viaggio un po' allegro è più perchè ho fretta di giungere a destinazione che per la sensazione di velocità e di ebrezza nell'affrontare una curva più forte solito.

Non nego che l'auto possa essere divertente da guidare, ma di certo non su strada! Fossimo in pista o in un rally a bordo di un mezzo decente sarebbe tutta un'altra cosa..

Guidare la moto è totalmente diverso. La prima volta che sono salito ero molto agitato, avevo una paura boia e dicevo a me stesso "la prima settimana vado in giro ai 30km/h.." (ho un 125 a marce) poi sono salito, ho fatto il mio primo giretto di neanche 10km ed alla mia prima accelerata e mi sono accorto che dentro al casco mi era spuntato un sorriso enorme, mi è salita una gioia dentro che è indescrivibile..non ti dico poi le prime volte che ho iniziato a piegare semi-decentemente con la moto, anche là felicità al massimo.

E mi diverto ancora. Se non ho traffico e non giro in città (traffico? MAI!) ma vado su strade di montagna mi diverto come un matto. Non sono uno che tira come un pazzo, anzi, tiro le marce solo per superare..però anche andando in tutta sicurezza vado mediamente più veloce di un'auto. Mi godo la strada, il paesaggio, la sensazione di libertà e l'essere tutt'uno con la moto quando imposto e percorro una curva (sempre di non sbagliare l'impostazione, sulle strada che non ho mai fatto mi capita a volte icon_mrgreen.gif ).

Andare in auto può essere divertente solo andando veloci, perchè l'unica cosa che ti puoi godere in macchina è l'accelerazione, la staccata all'ultimo, la curva con le gomme che stridono..in moto ci si diverte anche senza portare al limite il mezzo e sè stessi, anche se poi questo dipende da persona a persona.

Il motociclista di organizza con gli amici (o anche da solo a volte) per andare a farsi un giro col proprio mezzo, anche di qualche centinaio di km. Per il gusto del viaggio, dell'emozione delle 2 ruote. Quanti automobilisti fanno questo..?
 
12501378
12501378 Inviato: 4 Ott 2011 0:57
 

ringrazio tutti per le risposte date....alcune molto esaustive, altre brevi ma intense icon_wink.gif
ripeto: lo scopo di questo forum non è analizzare successivamente le vostre risposte.
Il questionario relativo alla parte analitica è già stato somministrato e i dati analizzati.
Semplicemente volevo conoscere il vostro punto di vista su strada (non essendo una motociclista).
e tutto quello che leggo qui sopra mi aiuta ad immedesimarmi e a dare delle risposte magari a certi dati che è difficile capire se non vissuti di prima persona.
Ad esempio sono stati fatti studi sugli automobilisti che tendono a vedere solo i loro simili su strada ( e voi me ne avete dato conferma).
In più, sono stati somministrati dei questionari a motociclisti e automobilisti su atteggiamenti vari nei confronti delle violazioni del codice: per entrambi gli utenti sono stati ottenuti più o meno gli stessi risultati. Ma quando agli stessi soggetti veniva chiesto di immaginare una situazione in cui dovevano raggiungere un posto, nonostante fossero in ritardo...i motociclisti hanno dimostrato una maggior propensione a commettere infrazioni.
Allora perché???
Sarà mica che il motociclista pensa che tutto gli sia dovuto? o è la particolare conformazione di una moto (agilità, statura piccola e non ingombrante) che permette al conducente di infrangere alcune regole?
in altri studi invece, i motociclisti non hanno mostrato alti livelli di percezione del rischio, ma alti livelli di preoccupazione. Perché il motociclista è preoccupato se non ha paura del rischio??
Spero di esser stata chiara, ma purtroppo il letto mi chiama eusa_doh.gif
e poi più leggo più mi vien voglia di avere una moto icon_biggrin.gif ... o magari essere il passeggero di una moto che forse è meglio e non metto in pericolo nessuno icon_asd.gif 0510_saluto.gif
 
12501495
12501495 Inviato: 4 Ott 2011 7:23
 

marta1987 ha scritto:
ringrazio tutti per le risposte date....alcune molto esaustive, altre brevi ma intense icon_wink.gif
ripeto: lo scopo di questo forum non è analizzare successivamente le vostre risposte.
Il questionario relativo alla parte analitica è già stato somministrato e i dati analizzati.
Semplicemente volevo conoscere il vostro punto di vista su strada (non essendo una motociclista).
e tutto quello che leggo qui sopra mi aiuta ad immedesimarmi e a dare delle risposte magari a certi dati che è difficile capire se non vissuti di prima persona.
Ad esempio sono stati fatti studi sugli automobilisti che tendono a vedere solo i loro simili su strada ( e voi me ne avete dato conferma).
In più, sono stati somministrati dei questionari a motociclisti e automobilisti su atteggiamenti vari nei confronti delle violazioni del codice: per entrambi gli utenti sono stati ottenuti più o meno gli stessi risultati. Ma quando agli stessi soggetti veniva chiesto di immaginare una situazione in cui dovevano raggiungere un posto, nonostante fossero in ritardo...i motociclisti hanno dimostrato una maggior propensione a commettere infrazioni.
Allora perché???
Sarà mica che il motociclista pensa che tutto gli sia dovuto? o è la particolare conformazione di una moto (agilità, statura piccola e non ingombrante) che permette al conducente di infrangere alcune regole?
in altri studi invece, i motociclisti non hanno mostrato alti livelli di percezione del rischio, ma alti livelli di preoccupazione. Perché il motociclista è preoccupato se non ha paura del rischio??
Spero di esser stata chiara, ma purtroppo il letto mi chiama eusa_doh.gif
e poi più leggo più mi vien voglia di avere una moto icon_biggrin.gif ... o magari essere il passeggero di una moto che forse è meglio e non metto in pericolo nessuno icon_asd.gif 0510_saluto.gif


Per capire meglio questo mondo ti consiglio di prendere una moto e imparare a guidarla... poi ne riparliamo 0509_up.gif
 
12501524
12501524 Inviato: 4 Ott 2011 7:37
 

Mary_74 ha scritto:

Per me ovviamente non vale la pena rischiare, avere due ruote non è avere superpoteri e passare per forza prima, non è aprire il gas e vedere una fila di macchine (anche in movimento) come sfida da rilevare... è un piacere, ma come tutti i piaceri si applica il vecchio detto di Saint Exupéry: la libertà degli uni si ferma laddove inzia quella degli altri.

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12501702
12501702 Inviato: 4 Ott 2011 8:41
 

marta1987 ha scritto:
i motociclisti hanno dimostrato una maggior propensione a commettere infrazioni.
Allora perché???
Sarà mica che il motociclista pensa che tutto gli sia dovuto? o è la particolare conformazione di una moto (agilità, statura piccola e non ingombrante) che permette al conducente di infrangere alcune regole?


Ti dirò, io cerco di essere il più ligia al codice possibile, però...
Però quando ti trovi dietro a un camion, che fai? Sapendo che potrebbe tornare indietro senza vederti?
Io posso dirti cosa ho fatto: messo la prima, mi son spostata a destra (a sinistra c'erano i lavori in corso) e a passo di lumachina artritica ho compiuto un sorpasso. Poi i camion erano più d'uno e sono andata avanti alla mitologica velocità di mezzo all'ora. Così lenta che potevo frena' coi piedi.
Ero sempre con la paura che qualcuno decidesse di superare la fila a destra come me, però andando a velocità maggiori.
Se fossi stata in auto
- non l'avrei fatto (tanto poi incioccava l'auto, non il mio corpo direttamente)
- non ci sarei passata
 
12501823
12501823 Inviato: 4 Ott 2011 9:13
 

marta1987 ha scritto:
i motociclisti hanno dimostrato una maggior propensione a commettere infrazioni.
Allora perché???
Sarà mica che il motociclista pensa che tutto gli sia dovuto? o è la particolare conformazione di una moto (agilità, statura piccola e non ingombrante) che permette al conducente di infrangere alcune regole?

Dipende di quali infrazioni parli: passare col rosso, bruciare lo stop, andare a 200... No, non lo faccio! Anzi, io ero un'automobilista che amava superare i limiti... Da quando ho la moto ci ho ripensato!!!
Se invece parli di: Risalire lungo una fila di macchine se non viene nessuno, superare in linea continua se ho una buona visibilità e non arriva nessuno, svicolare un po' nel traffico... Si, mi capita! Ma passo la fila di macchine con gli occhi spalancati per controllare che nessuno decida di svoltare senza usare le frecce, supero solo se ho veramente una buona visibilità e non sono in prossimità di un incrocio... Svicolo a "velocità lumachina" (per quotare Ariadne) perché anche li qualcuno davanti potrebbe farmi una manovra azzardata!
In macchina non lo farei, perché nonostante tu possa avere la stessa visibilità sei enorme e dnq se dovesse arrivare una macchina in senso inverso non potresti mai rientrare, mentre una moto/motorino si riaccosta molto più facilmente! Il tutto comunque in moto/motorino va fatto in moto attento e valutando i rischi, perché tra te e le auto e l'asfalto hai solo un casco e dell'abbigliamento tecnico (che personalmente uso anche, tutto!, quando vado in scooter)
Crediamo che ci sia tutto dovuto? No! Il tipo che se ne sta "diversamente allineato" impedendoci di passare tra due file ha tutto il diritto di stare lì, certo però che se mi agevola il sorpasso (da fare a poco più della velocità generale del traffico) io son più felice ed a lui non è costato nulla!
 
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