Ciao Marta, ho votato si al tuo sondaggio perchè ritengo che andare in moto sia una vera e propria passione e, entro certi limiti, valga la pena rischiare.
Bellissima la risposta di SIRIUS..concordo per essere più sottili direi che è come scegliere tra il guidare una biga o cavalcare il cavallo!!
Idem per quella di Demadev,ogni motociclista è un mondo a se e avrà ragioni diverse per cui ama andare in moto,l'unica cosa che ci accomuna è il fatto di utilizzare lo stesso mezzo; credo che per rendere meglio l'idea (e corregetemi se sbaglio) si possa dire che è come dire che amiamo lo "sport" ma all'interno di questo insieme c'è chi ama la frenesia del calcio (moto da pista),chi il tennis(naked),chi le bocce (custom) e chi il pincaro (scrambler)..etc etc
(esempi stralunati delle 2 di notte!!)
Non sono più tanto giovane ma in una scala di percezione del rischio da 1 a 10 ritengo che andare in moto meriti un bel 8. La questione è "semplice" oltre ai rischi che la strada di per se ci offre (buche,cordoli,chiazze d'olio,brecciolino,attraversamenti pedonali e segnalitica orizzontale in generale) agli occhi dell'automobilista siamo invisibili e,se per caso ci vedono non hanno idea di cosa possa significare dover cercare di evitare un ostacolo sulle due ruote.
Per farti un esempio semplice ma assai comune,stasera in giro in centro ero su una strada principale,metto la freccia per svoltare alla mia sinistra in una stradina laterale, allo stop di quella stradina c'era un'altra auto con un uomo di mezza età pronto ad impegnare la strada principale svoltando alla sua sinistra (impegnando la stessa corsia da cui provenivo io)..ebbene,siamo fermi tutti e due per dare la precedenza ad un auto che impegnava la corsia opposta alla mia,passata tale auto io comincio a svoltare ..ed il signore parte in quarta senza darmi alcuna precedenza..e non perchè volesse fare il gradasso o lo sbruffone,ma proprio perchè non si era reso conto della mia presenza,il suo cervello aveva bypassato me e la mia moto, e ci siamo sfiorati per un pelo.
Dalla sua faccia ho capito che non aveva alcuna intenzione di prendersi una precedenza non dovuta e si è pure scusato con la mano; ma..se non fossi stata pronta nel dare un colpo di acelleratore mi avrebbe messa sotto.
Se guidi un mezzo a due ruote devi nel contempo essere nella testa degli altri utenti della strada per poter intuire quello che potrebbero fare. Il numero maggiore di incidenti con moto coinvolte avvengono in città; e la peggio ovviamente ce l'ha il centauro. Quando sono in sella il mio sguardo cerca di anticipare di 200 metri ,laddove è possibile, l'andamento del traffico; in pratica,oltre a guidare la mia moto, è come se guidassi pure il Suv sulla mia sinistra,l'ape che viene in senso contrario,la panda che sta per svoltare a destra..e sono pure il pedone che è indeciso se attraversare o meno,quello che si lancia sulle strisce pedonali,il cane che vuole inseguire il gatto etc.. (non che in macchina io guidi ad occhi chiusi,ma tendo ad esser meno concentrata su queste cose o meglio,se qualcosa intralcia il mio cammino posso sempre inchiodare,al massimo tampono o mi tamponano ma tanto ho una scatoletta che mi protegge)
Ovviamente letto così può sembrare una situazione assai stressante ed invece mi ritrovo ogni volta a godere del viaggio perchè il fatto di guidare la moto mi fa sentire più libera,osservo la strada da un'altra prospettiva,il vento lambisce il volto,devo domare la bestiola e scarico la tensione accumulata a lavoro.
Mi piace molto anche guidare l'auto ma..se posso scegliere opto per le due ruote,non c'è paragone.
Per quanto riguarda il discorso delle norme beh..in città mi adeguo ai limiti di velocità. Il bello dell'avere una moto è il poter sgattaiolare nel traffico (con tutti i rischi connessi) ma sempre senza esagerazioni. Invece nell'extraurbano la media di percorrenza aumenta,diciamo che anzichè i 50 km/h gli i 70//80 sono nella mia "norma" con rallentamenti accennati laddove ci sono incroci a raso (vere e proprie trappole)[ho preso in cosiderazione solo la situazione quotidiana di percorso casa-lavoro-casa,circa 60 km A/R al giorno]
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Quale educazione per le nuove leve sulle due ruote? Innanzitutto le protezioni di base ,poi la presa di coscienza dell'essere pressochè invisibili e che le condizioni della strada variano ampiamente in base alle condizioni climatiche.. poi boh, a quest'ora della notte non me ne vengono in mente altre...domani aggiungo qualcosa se mi è sfuggito. Mi preme solo sottolineare che ci vorrebbe una maggiore campagna di sensibilizzazione degli automobilisti nei confronti degli altri utenti della strada,perchè sarà pur vero che esistono centauri cafoni e pericolosi ma è anche vero che in un buon 80% dei casi gli incidenti di una certa importanza avvengono per l'aver ignorato la presenza di una moto..e lo dico da persona che per questioni di lavoro vede quotidianamente i risultati fisici di tali "sviste"
P.S.:scusa per il papiro