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Inviato: 25 Set 2011 9:19
Oggetto: Appuntamento rinviato
Salve a tutti voi che mi leggete. Questa, ve la voglio raccontare dopo un paio di mesi che è successa. Così,a mo' di rendimento di grazie. Sapete,le cose non capitano quasi mai quando te le aspetti. Capitano quando devono capitare. I primi tempi che andavo in moto (ho cominciato tardi,a 29 anni, ho imparato da me su una Suzuki DR 500,ottima) stavo attentissimo nei tornanti (abitavo in una regione piuttosto accidentata della Sardegna),ed una volta,effettivamente,rallentai subito prima che da dietro una curva cieca uscisse veloce un autoarticolato che con il rimorchio spazzò completamente la mia corsia. Se fossi andato più allegro -ero in discesa,il camion saliva- magari sbattevo contro le ruote posteriori o peggio ancora ci finivo sotto. Ma tutto ciò non è altro che elementare prudenza,ed io sono un tipo prudente,almeno in moto. Mi fanno sorridere (e non li invidio neanche un po') quelli che si vantano di strisciare in curva le pedane del loro GS. Io ho una ST,e se la sapessi portare in maniera adeguata a quello che è in grado di fare,riuscirei (in pista,inteso!) a strisciare anche i cilindri: ma il mio motto è "Primum non cadere",quindi quel centimetro intonso ai margini della gomma posteriore,sulle mie moto c'è sempre stato e continuerà a starci. Ora che spero d'aver descritto sommariamente la mia filosofia personale di guida (uso la moto per andare a spasso,per fare prima ed anche,se capita, per fare la spesa: è il sistema più divertente di muoversi. Come un tappeto volante. L'ho capito a 29 anni e da allora,tra moto -diverse- e Vespa -una sola,sacra!- non sono più sceso),vi spiego perché sono qui a farvi sorbire questa tirata. Come dopo una grazia ricevuta si va alla Madonna dell'Arco od a Montevergine,io appendo in questo forum un mio scritto in forma di ex-voto,perché sia di qualche utilità a chiunque lo legga. Non so dire che genere di utilità,perché il destino umano è frutto del connubio tra una maniacale attenzione ai minimi particolari (come mi pare dicesse Churchill) ed il CASO: ma ecco qua.
Ricordate il gran caldo di luglio? Non so più dire il giorno,ma dentro il giubbotto di pelle nera crepavo. Venivo via da Magione lungo la strada delle Sette Valli,diretto a Marsciano. Bella strada,ma stretta e pericolosa (ci ho perduto un amico e collega,anni fa,quando un anziano tagliò la strada alla sua Guzzi). Ore 13 e 40 circa,sole a picco,strada deserta. Arrivo a Castiglione della Valle,stop,volto a sinistra,90 kmh. Poca voglia di correre. Io e basta,neanche un cane in giro. Dopo 400 metri vedo venire in senso contrario una Fiesta nuova. Va regolare,70,80 al massimo. Ce l'ho a 50 metri quando fa una semicurva sterzando alla sua sinistra,sbanda (stacco il gas),controsterza MALE e s'intraversa completamente (freno!) presentandomi il fianco sinistro,mette le ruote anteriori in cunetta ed inizia (STOP!) a roteare su sé stessa AUMENTANDO la velocità. Penso: se non esce di strada mi prende. Esce di strada,fa quattro /cinque giri e casca sulle 4 ruote in un giardino. Scendo dalla moto (scena surreale: silenzio) e dopo un paio di minuti sento "Aiuto!". Un ragazzo,un colpo di sonno. Lui non s'è fatto niente grazie alla cintura. La Fiesta non la vorranno allo sfascio. Chiamo 118 e Carabinieri e resto a meditare. Se fossi andato un pelo più forte. Se la sua traiettoria fosse stata un'altra. Diceva (davvero) mio nonno: "Il se e il ma sono il paradiso dei c******i". Non era l'ora,e basta: l'appuntamento è rinviato,cara Signora,A DATA DA DESTINARSI.
In bocca al lupo a tutti da Huzdra.