enricopiozzo ha scritto:
che spettacolo!!
la galloni la fongri e la stucchi sono le mie preferite!!!
da torino però non si sono spostati in tanti, non so se ti ricordi quando ad automotoretrò un paio di anni fa han fatto l'esposizione delle moto torinesi, c'erano pezzi davvero da pelle d'oca come la dellaferrera canterina ... pensavo portassero un po di quella roba!
la guzzi targata CN da corsa di chi era? lo scorso anno mi pare ha partecipato alla regolarità di sommariva...
Il proprietario non lo conosco, più che dalla sua faccia non riuscivo a staccarmi da quella testa in bronzo con quattro valvole !
Quanto al resto devi considerare un paio di fattori:
- automotoretrò è una manifestazione che esiste da un po' di anni, questa era alla sua prima edizione
- automotoretrò è al coperto e le moto sono spesso transennate, questa era all'aperto e la gente poteva vedere le moto veramente da vicino e parlare con i proprietari che erano li apposta per soddisfare le curiosità di tutti.... a me un bambino che avrà avuto 3 anni ha chiesto come si chiamave la mia moto. Quando gli ho risposto MAS mi ha detto "grazie signore" e se n'è tornato dai genitori.
- automotoretrò dura più giorni e proprio per il fatto che i mezzi esposti sono al chiuso e transennati i proprietari possono lasciarli li ed andarsene a casa. Tu arrivi, vedi dei pezzi incredibili ma per la maggior parte di essi non puoi chiedere dettagli a nessuno.
- Il fatto di non dover stare li è un bell'incentivo per i proprietari, non tutti hanno voglia di stare una giornata intera su una piazza a parlare delle moto con gente che non ne sa praticamente nulla e quindi la moto ad automotoretrò ce la mettono, a Milano non ci vanno perchè si scocciano.
- spesso ad automotoretrò i mezzi vengono prelevati e restituiti ai propritari direttamente da una ditta specializzata (con tanto di assicurazione). I proprietari in questi casi alla mostra nemmeno ci vanno.
A mio avviso portare le moto nelle piazze a parlare con la gente è un modo per fare cultura molto migliore che portarle in una esposizione come automotoretrò.
Ricordo che a Torino ero in coda per fare il biglietto per entrare e ascoltavo i discorsi della gente che c'era nella mia fila e nellle due ai due lati, non ce n'era uno che non parlasse di una sua moto, o di un suo restauro, o di un pezzo che non riusciva a trovare. A quelle mostre ci vanno solo quelli che "ne sanno", nelle piazze ci passa la gente comune, che si interessa, scatta foto, porta a casa un bel ricordo e parla con gli amici di quello che ha visto.
In questo modo si può sperare di creare nuovi appassionati, all'altro modo a mio avviso no.
E comunque la "canterina" sarà sicuramente da pelle d'oca, come dici tu, ma qui c'erano moto come la Taura col Jap bicilindrico, la Porpora, o la Dollar che io non avevo mai visto dal vivo. Ed erano tutte funzionanti.