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Tre Pantere al fresco-freddo delle Dolomiti
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12183909 Inviato: 25 Lug 2011 21:58
Oggetto: Tre Pantere al fresco-freddo delle Dolomiti
 

Arka, LaSodi e LucaB76 a Canazei - 24..30 Luglio 2011

Link all'album dove caricheremo le foto strada facendo...

Carissimi amici Ting'avertiani, eccoci qua a commentare strada facendo il nostro giro sulle Dolomiti. Era già da almeno tre-quattro mesi che ci stavo rimuniginando con Arka, sull'idea di farci una settimanetta al fresco delle montagne della Val Di Fassa. Francesca (La Sodi) ha passato lassù tante estati della sua infanzia e per me (LucaB76) è la prima occasione di tornarci con lei, da sposati, in moto. Immancabile, nelle nostre uscite, il buon Arka, collega di lavoro e di avventure sulle due ruote.

E così, complice il solito albergo di "famiglia" che quest'anno ha deciso di aprire anticipatamente anche nell'ultima settimana di luglio, si decide di andare. Destinazione Canazei, obbiettivo i passi delle Dolomiti, più se ne fa e meglio è! 0509_up.gif

Il gruppo è composto da:
icon_arrow.gif Arka (Stefano) con la sua MV Agusta 990R;
icon_arrow.gif LucaB76 (Luca) con la sua Yamaha FZ6 Fazer S2;
icon_arrow.gif LaSodi (Francesca) con l'ammiraglia-appoggio, una Opel Agila che carichiamo con bagagli di varia natura e, soprattutto, la nostra gatta che, ovviamente, viene in vacanza con noi!! icon_cool.gif

Domenica 24 luglio: Si parte di domenica, con le previsioni non certo dalla nostra parte... si preannuncia acqua da tutte le parti... da Firenze in poi... acqua e solo acqua. E infatti... appena arrivati in appennino, ancora prima di Barberino, l'ammiraglia-appoggio allunga, mentre noi con le moto accostiamo... è già tempo di mettere gli antipioggia. 0509_down.gif Nonostante l'acqua, si fila abbastanza bene verso la prima sosta a Cantagallo. Arriviamo col sole, via gli antipioggia, un breve riposo e il rifornimento d'obbligo.

I chilometri scorrono e si arriva senza grossi intoppi alla seconda sosta tecnica. Subito prima di Affi, ci fermiamo per un rapido pranzo. Infine, l'ultimo tratto di autostrada, con tanto di incidente risolto e conseguenti rallentamenti. L'ammiraglia resta un po' indietro, ma con passo spedito torna rapidamente in testa al gruppetto. Poi, finalmente, dopo 400km, l'autostrada è finita, si esce a Egna/Ora e cominciano le curve e la salita!! 0509_up.gif

E con le curve, cominciano gli intoppi da traffico. Dietro ogni curva si cela il "montanaro di pianura", tipico individuo che prende l'auto 3 volte l'anno per andare al supermercato... tranne una volta l'anno che ti aspetta in un tratto pieno di curve e in salita... ti prepara una coda interminabile di macchine e te, in moto, non sai da che parte rifarti per passarle tutte.

Chiaramente, LaSodi non ha bisogno di consigli, la strada la conosce meglio di quella di casa e fare due curve e due tornanti non si dimostra un problema. La strada di fondovalle scorre via alla grande, per lo standard del posto c'è pochissimo traffico, e di lì a poco il viaggio di andata è fatto. Il piazzale dell'albergo accoglie le moto, i centauri icon_asd.gif e l'ammiraglia-appoggio. Il tempo di sfare le valigie ed è già ora di cena. Poi tutti a letto. Domani il meteo dovrebbe essere buono... e sarà tempo di curve e tornanti.

(continua...)

Ultima modifica di LucaB76 il 27 Lug 2011 17:17, modificato 1 volta in totale
 
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12184606 Inviato: 26 Lug 2011 7:02
 

ma la gatta che ha detto del viaggio??? icon_asd.gif

buona vacanza a tutti e 4..... 0509_up.gif

vado a vedere le foto icon_wink.gif






fatto.... icon_biggrin.gif
bellissimo posti....e vedo che avete marcato il territorio 0509_doppio_ok.gif
 
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12193357 Inviato: 27 Lug 2011 17:13
 

tribalfazer ha scritto:
ma la gatta che ha detto del viaggio??? icon_asd.gif

Se l'è goduta per tutto il viaggio... icon_wink.gif

...dormendosela per lunghi tratti!! icon_cool.gif
 
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12193695 Inviato: 27 Lug 2011 18:05
 

Lunedì 25 luglio: la giornata è incerta, come sempre da queste parti, ma l'obbiettivo è già deciso da giorni: Giro intorno al Sella "anda e rianda" (in entrambe le direzioni). Francesca ha scelto di rimanere in albergo per far acclimatare la miciona nella nuova casa temporanea.
Si parte dalla base a Canazei e si sale al bivio sopra il paese: Passo Sella a sinistra, Passo Pordoi a destra. Un pullman salve verso il Pordoi... e noi, ovviamente, prendiamo per il Passo Sella. In pochi chilometri il bosco lascia il posto alla scarna vegetazione degli over 2000mt e in poche curve e tornanti arriviamo al Passo Sella (2244mt). Nulla di più di una strada, un negozio di souvenir e un albergo, ma un panorama da favola. Il tempo di scattare un paio di foto ricordo e un "simpaticissimo" addetto ai lavori di rifacimento del manto stradale ci "invita caldamente" a levarci dalle xxxxx. icon_rolleyes.gif



Proseguendo il giro attorno al Gruppo del Sella, percorriamo una strada tutta in discesa subito al di sopra del bosco e risaliamo rapidamente di quota per raggiungere il Passo Gardena (2137mt). Gli efficientissimi operatori trentini sono al lavoro anche qua, stavolta impegnati nel taglio dell'erba! eusa_clap.gif E noi proseguiamo...

Si scende verso Corvara e Colfosco in una vallata costellata di impianti sciistici. Intorno al Gruppo del Sella tutti gli impianti sono raccordati per dar vita al Sella Ronda, un percorso appositamente pensato per girare con gli sci ai piedi senza (quasi) mai toglierli che attraversa gli stessi passi del nostro giro in moto. Ricordo diversi inverni passati su quelle piste e mi fa un certo "senso" riguidarli in estate icon_biggrin.gif Il traffico si mantiene a livelli accettabili e in pochi minuti siamo già a valle, pronti, dopo una rapida sosta benzina, a risalire per la prossima meta.

Il Passo Campolongo unisce Corvara ad Arabba. Non è altissimo (1875mt) e anche il fondo stradale non è il massimo, ma è abbastanza guidabile con tratti anche veloci. In pochi minuti siamo ad Arabba, punto di partenza per i tornanti che portano al Passo Pordoi.

Ce ne sono ben 33!! Ti passa anche la voglia, specie se hai qualche imbranato alla guida che ti precede e non riesci a superarlo in fretta. Lascio a Stefano il compito di tirare icon_asd.gif e lui non se lo fa ripetere due volte... In un paio di curve la sua MV allunga... la rivedrò in cima! eusa_whistle.gif Io, con il mio passo, mi libero di un po' di macchine, faccio un paio di allunghi (ma proprio un paio!!) tra un tornante e l'altro, e alla fine arrivo anch'io in cima ai 2239mt del Passo Pordoi.






E' ancora presto e il sole splende... raro da queste parti. Meglio approfittarne... Si risale in moto, ma il giro attorno al Gruppo del Sella ormai è quasi al completo. Scendiamo al bivio trovato all'inizio della giornata e i 52km dei quattro passi sono fatti. E adesso??

Semplice, torniamo indietro nell'altro senso e rifacciamo il giro! 0509_banana.gif
Risaliamo il Pordoi (da questa parte sono "solo" 27 tornanti!!) e scendiamo ad Arabba. Breve sosta al bar del paese, un salutino agli amici del forum con l'Iphone di Stefano e si riparte. Passo Campolongo, Corvara, Colfosco e Passo Gardena scorrono via in un attimo. Scesi dal Gardena la fame si fa sentire... Scegliamo un pratino, ci appostiamo, ma... ahia... inizia a piovere!! eusa_wall.gif 0510_sad.gif Panini sotto l'acqua? Giammai! Si rimonta in moto e raggiungiamo anche il Sella, per poi scendere di quota verso Canazei. Il nuvolone si sposta e smette di piovere. Adesso possiamo anche mangiare! Un rifugio lungo la via, con tanto di laghetto a bordo strada (Pian Frataces) è il luogo ideale. I panini vengono fagocitati in un attimo e c'è tempo anche per una bella tisana (anche perché fuori fa decisamente freddino). Poi decidiamo di rientrare, anche perché Francesca ci avvisa, dall'albergo, che in paese diluvia... inutile cercare altre vie. Rapida discesa in albergo e la prima giornata giunge al termine.

Canazei - Passo Sella - Passo Gardena - Passo Campolongo - Passo Pordoi e ritorno: 122,6km

(continua...)
 
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12194604 Inviato: 27 Lug 2011 20:15
 

la parte più bella??!


quella cosa pelosa calda e miciolosa dentro la gabbietta che se la gode 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif
 
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12201243 Inviato: 28 Lug 2011 22:43
 

Martedi 26 luglio: Anche oggi il tempo si preannuncia abbastanza favorevole, anche se, come sempre, il rischio di una pioggerellina ogni tanto c'è. Oggi Francesca ci onora della sua presenza: il giro ci porterà in zone che non conosce, troppo belle per rimanere in albergo. Lasciato l'albergo si comincia subito a salire di quota, un po' di tornanti nel mezzo al bosco, una salita costante a mezza costa e siamo al cospetto del Passo Fedaia (2054mt). Le acque cristalline del lago artificiale omonimo rendono il passo veramente spettacolare.

Siamo ai piedi del ghiacciaio della Marmolada, che con i 3343 metri di Punta Penia fatti di roccia e ghiaccio, costituisce una meta ideale per escursioni impegnative in alta quota. Per noi scatta la foto di rito, con diga e senza diga, con lago e senza lago, con cartello e senza cartello...



E si riparte... in discesa... e che discesa!!
Quella che dal Fedaia scende verso Rocca Pietore è una "picchiata" che mette in crisi, spesso e volentieri, gli impianti frenanti delle auto della domenica (non a caso c'è anche un meccanico specializzato in freni alla fine della discesa!!). Noi ci affidiamo a "San Brembo" e tra curve e tornanti arriviamo a valle: da Rocca Pietore raggiungiamo Caprile e da lì risaliamo verso Selva di Cadore, il punto di partenza per la salita al Passo Giau. Che strada!! Si parte dal bosco e si arriva in vetta tra tornanti in sequenza e brevi allunghi. Non siamo i soli su questa strada: sciami di tedeschi salgono e scendono tenendo alti i giri dei loro motori e ci "sverniciano" senza troppi complimenti. Io e Fra lasciamo strada a Stefano che dà la via alla MV e "si sfoga" sulle curve della salita. Evitati anche un paio di autovelox piazzati strategicamente in mezzo a un paio di tratti più veloci, si arriva in vetta: altro scenario mozzafiato. Dalla cima del Giau siamo circondati da un 360° di monti fantastici: il Gruppo del Sella, il Cristallo che sovrasta Cortina, il Monte Civetta e la Marmolada. E' incredibile girare per queste strade: dietro ogni curva il panorama cambia, anche se hai fatto solo pochi chilometri dal precedente stop. Sul Giau (2236mt) fa decisamente freddo. Il cielo si è coperto completamente e comincia a piovere... ma non è acqua... è nevischio. Meglio fare qualche scatto al volo e rintanarsi in fretta nel rifugio per un rapido break rifocillante. Fa un po' strano prendere una cioccolata calda al 26 di luglio, ma viste le temperature, è d'obbligo. Anche in questo caso marchiamo il territorio in un angolino del cartello e facciamo una foto per documentare.





Per proseguire verso Cortina ci vuole il kit anti-pioggia, nostro compagno "intermittente" per le strade delle Dolomiti. Lasciamo le mucche al pascolo e scendiamo di quota. A Pocol, bivio con Cortina d'Ampezzo da una parte e il Falzarego dall'altra, prendiamo a destra, verso la città di montagna "fashion". Passiamo in città un'oretta "al pascolo" nel corso principale... Ma la moto chiama... si riparte!

Per tornare verso Canazei, la strada è obbligata: si risale a Pocol e si prosegue verso il Passo Falzarego. Anche in questo caso la salita è divertentissima (anche se un po' impallata da turisti e bus di linea!!): la natura ha dato il meglio di sè. La strada è una linea sottile che divide prati verdissimi e montagne brulle, boschi di sempreverdi e rocce. La prima parte della salita è molto veloce, l'ultima parte un calvario (specie in due sulla Fazerina) di tornanti, ma si arriva comunque in vetta (2117mt). E' tempo di un rapido pranzo al sacco seguito a ruota da una bella tisana calda nel rifugio del passo. Qualche foto di rito e si riparte... Anche perchè il meteo minaccia guai. Meglio filarsela!



La via del ritorno ci porta su una strada ancora "nuova": il Passo di Valparola (2192mt). Lo scenario è lunare, siamo circondati da un panorama roccioso veramente da lasciarti senza fiato. Peccato che scorra via troppo velocemente! Alla fine di un paio di tornanti la strada lascia il "nulla" della vetta e ci introduce al verde della Val Badia: c'è anche il tempo per uno scatto ai tornanti sottostanti senza scendere dalla moto.

In pochi minuti si scende repentinamente di quota fino a raggiungere La Villa. Da lì, rotta per Corvara e Colfosco.

A questo punto, per chiudere il giro e rientrare a Canazei la scelta è quasi obbligata: Passo Gardena e Passo Sella.

Riusciamo a evitare altri nuvoloni e altra acqua... in compenso c'è tutto il tempo per farsi impallare da un bel po' di automobilisti della domenica (che ci fanno fuori casa di martedì??) e un simpaticissimo autobus gran turismo che ha scelto di salire ai 2000 e passa metri del Passo Sella. Da lì in poi è ordinaria amministrazione: le ultime curve e gli ultimi tornanti e siamo di nuovo in albergo a Canazei, dove, tanto per cambiare, piove!!

Canazei - Passo Fedaia - Rocca Pietore - Selva di Cadore - Passo Giau - Cortina - Passo Falzarego - Passo Valparola - La Villa - Passo Gardena - Passo Sella - Canazei: 133,0km

(continua...)
 
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12219226 Inviato: 1 Ago 2011 19:07
 

Mercoledì 27 luglio: Le previsioni della giornata, non certo buone, ci impongono di fare un giro breve. Così ipotizziamo di fare il Passo San Pellegrino, il Passo Valles e la discesa verso Predazzo, per poi rientrare subito alla base di Canazei. Almeno in mezza giornata un po' di curve si fanno lo stesso, ma, rientrando per l'ora di pranzo, riduciamo le probabilità di prenderci la pressochè certa pioggia pomeridiana. Anche oggi il terzetto è al completo, Luca, Fra e Ste. 0509_up.gif

Si parte: scendiamo da Canazei a Moena (accompagnati da decine di altre macchine in coda per i consueti spostamenti mattutini in valle) e iniziamo a salire verso il Passo San Pellegrino (1918mt). Dopo un breve tratto di curve ripide e altre più veloci nel bosco, la strada si allunga e invita ad aprire di brutto il gas. A noi basta per alzare un po' il ritmo e raggiungere in pochi minuti la spianata degli impianti di risalita e il Passo.

La discesa verso il bivio per il Valles è bella ripida. Freno motore e anteriore sono obbligatori per non finire giù in vallata prima del tempo! L'asfalto è da dimenticare, ma i trentini sono al lavoro e, proprio mentre passiamo, sono intenti a riasfaltare alcune zone messe male. Giunti al bivio, alziamo gli occhi in direzione del Passo Valles... una pesante coltre di nubi avvolge le vette che dovremmo scalare. Sono troppo minacciose per sfidarle. Occorre trovare una deviazione. L'unica è ampliare, e di molto, il percorso originario e così proseguiamo nella discesa, raggiungendo dapprima Falcade, poi, in sequenza Cencenighe e Agordo. E' tutta strada di fondovalle, ma davanti a noi il cielo è più aperto e contiamo di evitare l'acqua.


Da Agordo parte la SR n.347 che ci porta prima al Passo Forcella Aurine (1299mt) e poi al Passo Cereda (1369mt). Deviazione si, ma con gusto! La strada non è larghissima, ma, in compenso è molto divertente da guidare. La salita al Passo Forcella Aurine è quasi tutta in mezzo ai boschi, con qualche tornante e qualche allungo. Il traffico è pressochè inesistente e le moto, specie di tedeschi e austriaci, la fanno da padrone. Anche il Passo Cereda ci regala delle belle curve e, specie al valico, si apre su una sella naturale circondata da monti a 360 gradi. Scendendo dal Passo Cereda raggiungiamo Fiera Primiero, dove la SR n. 347 lascia il posto alla SR n. 50.

Da qui comincia la scalata al Passo Rolle. Non avrei mai creduto che potesse essere così divertente!! La prima parte è costituita da un percorso rapido tra i boschi in leggera salita, solo un paio di tornanti a rompere il ritmo. Per il resto sono tutte esse raccordate, molto veloci, ampie e con ottima visuale. Anch'io, che me la prendo sempre comoda, specie con Francesca dietro, apro un po' di più, approfittando anche del fatto che di macchine ne passano veramente poche.

Alla fine del primo tratto si incontra e si attraversa tutto il centro di San Martino di Castrozza. Poi la "musica" cambia. Il bosco e la strada filante lasciano il posto a spianate di prati con vegetazione rada e tornanti raccordati da allunghi. C'è tempo per mettere la 4a in accelerazione per poi scalare in 2a e affrontare il tornante. Adesso si sale rapidi di quota e alla fine di una sequenza ininterrotta di 5 tornanti siamo quasi in vetta. C'è tempo per altre due facili curve circondati da un gruppo di monti avvolto dalle pesanti nubi che avevamo evitato in mattinata. Il Passo Rolle (1984mt) è conquistato. Adesso foto di rito e sosta per il pranzo a base di pasta ai formaggi di valle, speck, uova e patatine fritte.






Adesso si scende, in compagnia, neanche a dirlo, dell'immancabile scroscio d'acqua pomeridiano. Gli ultimi 20km del tratto sono caratterizzati da una decisa discesa che in pochi minuti ci riporta a valle. Lungo il percorso, sin da subito immerso nei boschi, incontriamo dapprima il Parco di Paneveggio sotto le Pale di San Martino e poi il lago artificiale di Forte Buso (con un asfalto veramente pessimo e sede di lavori in corso). Ma ormai siamo a valle, nel centro di Predazzo. Adesso tutta strada di fondo valle per raggiungere Canazei e un po' di meritato riposo.

Quello che doveva essere un itinerario da mezza giornata è diventato un tour tra svariate valli da oltre 160km.

Canazei - Moena - Passo San Pellegrino - Falcade - Agordo - Passo Forcella Aurine - Passo Cereda - Fiera di Primiero - San Martino di Castrozza - Passo Rolle - Predazzo - Canazei: 166,1 km
 
12219840
12219840 Inviato: 1 Ago 2011 21:13
 

Giovedì 28 luglio: la situazione meteo tocca il fondo. Si annunciano piogge e temporali per tutta la giornata. 0510_sad.gif Meglio fare un po' di shopping in valle e riposarsi. 0509_up.gif

Venerdì 29 luglio: Ultimo giorno di itinerari tra valli e passi, visto che sabato si torna alla base toscana. Dobbiamo trovare il modo per salire al Passo Valles, rimediando all'abbandono di mercoledì. Per farlo, ci inventiamo un altro bel giro.

Partiamo da Canazei e scendiamo a Vigo di Fassa accompagnati dal solito traffico e coda di fondo valle. Giunti a Vigo si sale al Passo di Costalunga (1752mt). Il tratto è talmente breve che neanche ce ne accorgiamo. Proseguendo lungo la strada incontriamo e ci fermiamo al Lago di Carezza. Incantevole! Acqua cristallina, mille tonalità di azzurro. Le acque che riflettono il profilo del bosco e del gruppo montuoso del Catinaccio. Le foto si sprecano!








Arrivati a Nova Levante prendiamo in direzione di Cavalese per affrontare il Passo Lavazè (1808mt): sono meno di 23km, ma sulla carta sembrano interessanti. E, in effetti, c'è da divertirsi. La strada ha qualche zona un po' rovinata, ma offre curve veloci e molti allunghi nel pieno del bosco. In un attimo siamo nell'ampia vallata che contraddistingue il passo.


E' tempo di scendere verso Cavalese. Quasi in valle attraversiamo il piccolo borgo di Varena, degno di nota per il salto nel passato che ci fa compiere. Gli abitanti del paese sono in perfetta tenuta trentina, praticamente in costume storico, e la via principale che lo attraversa è ancora fatta con pietrisco e mattonelline grezze. Pochi minuti dopo siamo in valle a Cavalese, rapido trasferimento a Predazzo e si torna a salire in direzione del Passo Rolle, ma, subito dopo il lago di Forte Buso e Paneveggio, prendiamo a sinistra per "vendicarci" del Passo Valles (2032mt).

Per lasciare Paneveggio, salire al Passo Valles e scendere a Falcade vengono percorsi solo 13km, ma la strada è divertente e valeva la pena di farla. A salire verso il Valles si lasciano quasi subito i boschi della bassa valle per incontrare un paesaggio più aspro, fatto di prati, vegetazione più rada e torrenti. Non ci sono molte curve a salire e arrivare in cima è piuttosto semplice. Il panorama che si gode da lassù è veramente notevole, perchè si riesce ad abbracciare con lo sguardo tutte le principali catene montuose della zona: le Pale di San Martiono e il Monte Civetta, ma anche le vette che fanno da spartiacque alla vicina valle di San Pellegrino.






Nel salire al Valles s'è fatta anche ora di pranzo. Meglio fermarsi al rifugio sul passo (consigliatissimo!!) per gustare un ottimo Gnoccone di pane al Puzzone di Moena su letto di fonduta! eusa_drool.gif

Dopo pranzo, accompagnati da qualche goccia d'acqua, iniziamo la discesa verso Falcade, ma non dura più di tanto... dobbiamo risalire al Passo di San Pellegrino (1918mt), lo stesso fatto mercoledì, ma in direzione opposta. E' una strada "nota", quindi la affrontiamo senza troppi complimenti e scendiamo a Moena. Il giro giunge alla sua conclusione, mancano solo pochi chilometri di strada di fondo valle per tornare a Canazei e chiudere anche questo bellissimo capitolo "dolo-mitico"!

Canazei - Vigo di Fassa - Passo di Costalunga - Passo Lavazè - Cavalese - Predazzo - Passo Valles - Passo San Pellegrino - Moena - Canazei: 142,3 km
 
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