frozenfrog ha scritto:
Permettetemi di non essere affatto d'accordo con le considerazioni qui sopra. Non so quale sia in generale l'approccio alla moto (ed al modo ci condurla) ma posso assicurare che una 600 (ma anche una 1000) è fruibile e gestibile anche in città. Io tra le moto che possiedo utilizzo una 636/03 tutti i giorni anche in città (a Roma, non in un piccolo centro...): ha elasticità e coppia a sufficienza per essere condotta a velocità da codice e, volendo, anche in sesta marcia.
Diciamocela tutta: qualsiasi moto (anche la 600 meno dotata) tende a sollevare la ruota anteriore se gli si danno manate di gas in prima marcia... e altrettanto se non si sa gestire la frizione qualsiasi moto diventa "ruvida" a bassa veocità specie se il rapporto utilizzato non è quello corretto/adatto.
Cosa vuol dire? Che ci vuole esperienza, cosa che in generale mi pare evidente che manchi, ma soprattutto ci vuole il giusto approccio mentale; certo io ho la fortuna di poter attingere da trentotto anni di esperienza sulle due ruote ed un considerevole numero di chilometri percorsi (il traguardo del milione si avvicina a grandi passi) e forse potrei essere considerato una eccezione (o un presuntuoso privilegiato) ma questa è la realtà: in pratica nessuno nasce con la capacità di saper guidare da subito una moto (e, soprattutto, di saperlo fare bene). Tempo (molto tempo) e chilometri (tantissimi chilometri) sono i due ingredienti principali di una ricetta che richiede anche pazienza e molta umiltà.
Vi lascio con una domanda volutamente un po' provocatoria: perchè si continuano ad acquistare moto teoricamente inadatte alle proprie esigenze/capacità e poi ci si fa prendere da mille dubbi (o, peggio, ci si lamenta)? Non è meglio seguire un percorso più consono e graduale?
Meglio di così non si poteva rispondere