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Inviato: 29 Mag 2011 20:17
Oggetto: Report Dom29/05 Monza-Montespluga-Thusis-Silvaplana-Chiavenn
Ecco qu' il report del giro che ci siamo trovati a fare oggi.
Io e altri compagni abbiamo fatto quello lungo e cioè questo
Dom29/05 Monza-Montespluga-Thusis-Silvaplana-Chiavenna-Monza
Parte del tragitto però lo abbiamo fatto con i ragazzi del giro più corto, questo
Dom 29/05 Monza-Lecco-Montespluga-Lecco-Monza
e ognuno si è uniuto al gruppo dove più gli era congeniale farlo, quindi.. molti si sono radunati a Monza, altri a Molteno e poi hanno atteso ke passasse il gruppo e ultimo ma non meno importante un'altro compagno di avventura l'ho raccattato con un colpo di gas dentro Lecco .
Il tragitto da Lecco fino Colico è stato monotono a tratti noioso perchè si era optato per procedere sulla superstrada SS36, una volta oltrepassato Colico e i centri abitati con velox fissi l'andatura si è fatta un pò più allegra..certo nei centri abitati si è avuta l'accortezza di non strafare e...una volta a Chiavenna e cominciata la salita verso Campodolcino la faccenda si è fatta seria e dato che volevo controllare che ci fossimo tutti... ho dovuto rinunciare a divertirmi con chi stava davanti e mi sono accontentato della posizione guadagnata
raggiunto Campodolcino.... scuoto la testa e penso... 'menomale che avevo scritto: "appena vedete il cartello Campodolcino date indietro alla manetta" e invece hanno pensato bene di tenere spalancato ' ; poi a fine paese il gruppetto dei più scalmanati (meno 1 o 2 che erano già andati oltre...per la strada sbagliata ) sono lì..ad aspettare perchè non sanno se proseguire dritto o girare a sinistra, io gli indico la strada di sinistra e si prosegue..ognuno col suo passo e via verso un'altra mia sosta idraulica .
La salita verso Montespluga ha mietuto le sue vittime e una volta arrivati in cima si scopre che qualcuno si è perso, forse quelli che avevano preso l'altra strada a Campodolcino (che poi si congiungeva con la nostra..solo che l'altra è molto più stretta e solitamente più sporca ); al bar di Montespluga alcuni di noi che avremmo preseguito per la Svizzera hanno fatto rifornimento di viveri, tutti insieme abbiamo sacambiato battute e ci siamo goduti il posto ma...purtroppo dopo poco il gruppo che doveva tornare indietro ci avvisa che è già ora di inforcare le moto e rimettersi in cammino per la discesa, salutiamo i compagni di avventura e li guardiamo allontanasi mentre anche noi ci prepariamo per la salita verso la dogana del Passo Spluga dove pensiamo bene di fermarci per scattare un ricordo indelebile dell'attraversamento di questo valico ma senza troppi fronzoli ci ributtiamo sulle moto e via...in discesa, immersi in un panorama mozzafiato che ha lasciato tutti miei compagni d'avventura a bocca aperta tanto che oltrepassato Splugen e fermatici ad un benzinaio per effettuare un rabbocco al carburante mi sento ringraziare per il bel panorama in cui li ho trascinati, prendendo atto che il gruppo apprezzi la zona ripartiamo immediatamente per proseguire nel tratto che costeggia l'autostrada svizzera fino a raggiungere un piccolo ponte sospeso di legno dove la mascotte femminile del gruppo vuole a tutti i costi che mi fermi per scattarle una sua foto sul ponte e ovviamente ne approfitto per effettuare un'ennesima sosta idraulica.
Il gruppo riparte e finalmente qualcuno prende l'iniziativa e spinge l'andatura (che io tenevo bassa perchè uno dei centauri temeva che sarebbe stata troppo irruenta per tutto il tratto svizzero; ma ora la responsabilità dell'andatura non era più mia) e finalmente ci si comincia divertire nelle curve aperte che caratterizzano queste strade con un'asfalto mai nemico...purtoppo ad ogni centro abitato il limite di velocità puntato su 50 chilometri orari chi rompe il ritmo ma ad un certo punto riconosco una zona panoramicamente apprezzabile e mi fermo per permettere ai miei accompagnatori di godere dello spettacolo e dato l'orario discutiamo se fermarci a mangiare lì, su di una diga con un lago e le montagne innevate a fare da cornice, o proseguire fino allo Julierpass e siccome 2 di noi non avevano di che mangiare decidiamo di immortalaci lì in quel momento e ripartiver verso la sommità del del percorso.
Riprendiamo...e dopo poco ci troviamo in ambienti montani deserti, non che il resto del percorso vedesse poi molte case ma, ora ci trovavamo su una strada dove solo le roccie e poca erba ci circondavano e dopo una rapida salita, interrotta da un semaforo in mezzo al nulla causa lavori in corso, ci troviamo là..., davanti al cartello Julierpass 2284 metri sul livello del mare; parte del gruppo era riuscito a passare il semaforo prioma che scattase il rosso e si era già adagiato ma.., una volta che ci siamo riuniti decidiamo di pranzare su di una splendida terrazza naturale che dà quasi a strapiombo su di un lago che prendeva vita da un ghiacciao, tutto il gruppo è ancora una volta contento del luogo incantato in cui li ho spinti..anke se l'aria frizzantina dà un pò fastidio e spinge a pensare che anche in pianura (casa nostra) non faccia poi così caldo.
Pranziamo rendendoci il nostro tempo e dopo qualche foto rimontiamo in sella e cominciamo la discesa verso Silvaplana, la discesa è molto rapida e resto stupito di quanto vicina risulta la nostra prossima meta incastonata su di un lago azzuro dove soffia una brezza che sospinge un numeroso gruppo di kitesurfisti, ammirandoli intraprendiamo senza sosta la strada che ci porterà al Passo Maloja ed in un battibaleno siamo già in un'altra discesa tutta curve che ci porta rapidamente alla dogana di Chiavenna..., anche quì come a Spluga nessun controllo fortunatamente e, proseguamo ora nel tratto italiano che scende a Chiavenna ma deciciamo di sostare una decina di minuti sotto le cascate di Chiavenna..chi per un caffè chi per scattare foto alle casacate.., ed è quì che parte del gruppo decide ri ripartire rapidamente verso casa per non esagerare con l'orario di rientro, mentre noi restiamo ancora un pò a goderci l'aria fresca sotto qualche albero.
Ora però è giunta l'ora di ripartire e decidiamo di raggiungere Lecco per un gelato ma di percorrere la strada che costeggia il lago e quindi attraversare Colico.., Varenna.., Dervio.., Bellano.., Mandello.. fino ad arrivare a Lecco dove il lungolago è precluso al traffico automobilistico è cuindi optiamo per parcheggiare le moto in un parcheggio adiacente il Duomo, ci prendiamo chi il gelato chi una granita e dopo una pausa accaldata raggiungiamo le fedeli compagne gommate ma.., 2 di noi trovano un ricordino sulla moto.., multa per sosta vietata in zona riservata ai residenti (purtroppo l'unico neo di una splendida girnata), senza troppo accusare il colpo riprendiamo la strada di casa che però è lunga e tortuosa perchè il traffico è davvero sostenuto e e ci costringe a percorrere gran parte del tragitto in mezzo ad un lungo serpentone costituito da 2 corsie di auto praticamente ferme; all'altezza dell'uscita di Costamasnaga Nord rallento e permetto a chi ancora mi faceva compagnia di superarmi in modo da poterli salutare e poi uscire finalmente dalla super per raggiungere casa e riporre in garage la compagan che ha permesso a me e mia moglie di passare una magnifica giornata in splendida compagnia ed in scenari incantati.
Ultima modifica di Vince79 il 29 Mag 2011 21:37, modificato 1 volta in totale