Apro il report con delle informazioni generali cosi se si qualcuno lo volesse ripetere ha dei riferimenti.
Data 26/09/2011
Gruppo Sud partenza alle 8:47 arrivo a Sadali per caffè alle 10:07 ripartenza ( il gruppo di quelli un po' più lenti) alle 10:55 sosta a Seui per benza e ripartenza sosta a Gairo alle ore 12:00 arrivo a S.M Navarrese alle ore 13:05, presso il locale Mc puddu's
questo è l'itinerario effettuato
Link a pagina di Maps.google.it
garzie a tutti bellissimo giro e con un leggero freddino ma sopportabile, nella parte alta ma poi scendendo verso il mare un sole piacevolissimo ha riscaldato il corpo e l'anima.
vaì con foto e poi inserirò anche il video e le info del gruppo nord sardegna
Report by Cactus
Cactus ha scritto:
Come primo giro ufficiale Tingasardegna dopo l’estate non poteva che essere organizzato per un incontro tra i gruppi Sud e Nord in una località in posizione mediana dell’isola.
La location scelta è stata S.Maria Navarrese, località che si affaccia sulla costa orientale di imbarazzante bellezza e fascino.
I gruppi si dovEVANO congiungere a Seui, ma....
Il punto di incontro del guppo Sud è l’ormai collaudato parcheggio Mediaworld.
Non appena espletati i convenevoli di rito, i piloti setolati molti dei quali accompagnati da attente e vigili “sirboncelle”, sono MOLTO DEMOCRATICAMENTE invitati a versare allo sceriffo di Nottingham (alias Pledda) il contributo pro-becchime marchiato Mc Puddu’s Production .
Coadiuva il Coordinator nell’ingrato compito al botteghino tal nobildonna Lady Lia alla quale non sfugge 1 cent (non si sa mai cun certus imbrollionis).
Alle 08:50 con 5 min di ritardo sulla tabella di marcia…DOONGGG…DOONGG…azz…sono i rintocchi delle campane dell’orologio da polso di Giorgio Saleonica!
Tra lo stupore generale la banda cotechinica esordisce: Oh Giorgio ma sesi sempri in ritardoooo, per natale ti compriamo un nuovo RolloggioaCucù marca “Spinnia e Pappa”!
Ma non c’è tempo per le chiacchere e Pierone lo smilzo imperioso: Fatti…non pugnette!e subito dopo ordina: in sella “porci con le ali”! Al mio via, abbandonate il porcile e “scatenate l’inferno”!
Quasi all’unisono tra grugniti bestiali, peti e virgole marroncine sull’asfalto, la mandria sirbonica abbandona il parcheggio, lasciando dietro sé inequivocabili e maleodoranti tracce del proprio passaggio.
Si percorre ad andatura tranquilla il primo tratto della SS 131 fino al bivio con la SS 128 ove svolta in direzione Senorbì, supera rapidamente questo centro e poi Suelli e Mandas. Superata questa la mandria setolosa mototrasportata imbocca la SS198 direzione Sadali e ben presto iniziano le danze suine: dalle selle iniziano a sporgere a destra e a manca le culatte dei futuri cotechini più indisciplinati e qualcuno giura che dalle marmotte di qualcuno di essi volassero lenticchie!!! Siii…po’ annu nou! ^?3:Si supera in un batter d’occhio il ponte sul lago Flumendosa e si comincia a salire verso Sadali, la temperatura diminuisce rapidamente e anche sulla streghetta del Saguaro Spinoso le vibrazioni aumentano e non sono quelle del motore…qualcun@ a bordo è c*****disì de su friusu.
In men che non si dica si raggiunge il bivio per Sadali dove la sosta oltre che propizia è necessaria per calmare i tremori dal freddo dei, quanto meno ottimisti, in fatto di abbigliamento indossato.
Ma un giovinastro presente palestrato, brizzolato e tamarro, dal sangue caliente non ha certo bisogno di indumenti pesanti e, po’ scallai sa sella del suo nuovo bovino, mette in campo ben altri ATTRIBUTI
Piero, COMPLIMENTI!!! Si da portammo diaicci bivvemmu de prepotenzia!
Ad ogni modo al rifornitore Q8 bar-dotato di Sadali si riforniscono adeguatamente di biada gli equini da tiro e di ghiande i fantini-suini e si concede il tempo necessario ai “maschi dominanti” per la ricerca di Patroclo tra gli angoli più bui e reconditi del CALZON (Uhè come suona bene: sembra quasi il nome di una località turistica del Trentino).
Alle 10:45 alla notizia che i Nordisti sono ancora a Capo-Nord, le prime avanguardie del gruppo Sud riprendono il cammino seguiti 20min dopo dal resto della truppa che all’odore delle lepri si lancia ventre a terra al loro inseguimento.
Cactus, alla ricerca della zavorra dispersa, che poi nella fretta si intruppa nella vestizione, si attarda ulteriormente e scortato dall’impareggiabile Brugo, riesce a riunirsi al gruppo in sosta a Gairo Taquisara.
Nemmeno il tempo di una battuta che si riparte, gustando ad andatura tranquilla le meravigliose curve della SS 198, si superano nell’ordine, Gairo, Lanusei, Ilbono poi immessi sulla SS125 all’ingresso di Tortolì via verso Lotzorai e subito dopo a dx verso S.Maria Navarrese per godere panorami indimenticabili dominati da rocce di granito rosa da una parte e le coste orientali sul mare verde smeraldo che ai caraibi si sognano, dall’altra.
Parcheggiate le Porcociclette nei cipressi del Mc Puddu’s, il rumoroso branco suinico da il peggio di se nell’accaparramento di un posto al privè (vedi Pledda e Gio-K) e poi di un posto a tavola a raspare di tutto, praticando finanche il cannibalismo:sartizzu siccau, pancetta, prosciutto e poi formaggi, culurgiones, malloreddus la fanno da padroni e poi gustose e succulente bistecche che, per essere di una delle mezzena sinistra della vecchia mukka di Pierone, erano davvero tenere ed ancora commestibili.
Infine nessuno si è fatto mancare un pizzico di dolcezza in quella bolgia infernale e mentre gli amici Nordisti facevano l’ingresso al Mc Puddu’s accolti da un’ovazione del pubblico presente visto l’esiguo ritardo rispetto alla tabella di marcia , i maiali presenti con il garbo e l’eleganza delle grandi occasioni trangugiavano seadas con miele, tiramisù della casa, crema catalana e chi più ne ha, più ne metta!
Certo che questi sirboni…gi pappanta pagu! Ma unu cardaxiu de ghiandasa no?
Dopo il caffè di rito e qualche bicchiere di vino in più si intravede un suillo col tacco a spillo e petto nudo che filma motazze e parla ai caschi (della serie “il suillo che parlava ai cascalli”) iniziano i saluti di commiato e mentre un gruppo più cospicuo prende la strada del ritorno, un gruppetto composto dai Briciolini, Cactus, Randagio, Saleonica, Midnight, Franco59, Magico, Pingelo, Gradient e rispettive zavorre e l’inimitabile Pinno, non ancora sazi di curve si concedono una bevanda fresca al bar con belvedere di Baunei. E’ naturalmente una scusa per ammirare con vista simil-aerea il golfo di Arbatax ed iniziare la digestione dondolandosi sulle incredibili curve che precedono il centro abitato e che, fatte in salita, sono una vera libidine.
Dopo aver aspettato che Pinno consumasse la consueta cassa di birra ed aver discusso animatamente se rifornire a Bindua, Nebida o Baunei si taglia corto e si decide per quest’ultimo.
Impastoiati equini e bovini il gruppo dei più arditi riprende finalmente la strada del rientro, passando per la SS125 ad andatura turistico-allegra.
Giunti al bivio per Burcei il gruppo si divide: Franco59, Cactus e consorti preferiscono le curve di campuomu mentre gli altri proseguono per la nuova SS125 per rientrare dalla litoranea per Villasimius.
Al bivio di Quartucciu, spente le moto per saluti finali e qualche chiacchierata, Farnco59 e Cactus stanno per ripartire ma ecco in quel mentre arrivare Saleonica, Randagio, Magico e zavorre che si sono attardati per scortare Midnight e Roberta affetti di un incredibile attacco di fermonite.
Qui tra commenti, risate ed aneddoti della giornata appena trascorsa, si intavola un improvvisato quanto formativo briefing a Daniela con istruzioni, corretto uso ed utensili più idonei (calzascarpe,manine d’avorio, zeppe di fissaggio, spessori, rondelle, mascellame vario) utili per il rodaggio rapido dei caschi stretti e prevenire i padiglioni auricolari sgualciti.
Terminati il mini summit tra l'ilarità e sdegno ci si saluta auspicando presto una nuova avventura insieme ed ognuno raggiunge la propria destinazione.
Al termine di questo mio racconto, nato da personali sensazioni ed emozioni della piacevolissima giornata trascorsa e che spero siano gradite ai più, voglio come al solito ringraziare gli organizzatori (inclusi quelli del gruppo Nord in questo caso un po’sfortunati ), le staffette che con il loro instancabile lavoro hanno permesso a tutti di trascorrere una giornata all’insegna del puro divertimento, del sano spirito di gruppo e della comune passione per la moto.
Un grazie a tutti i partecipanti per aver reso questo giorno indimenticabile.
Infile un abbraccio tutto particolare a Stellina la mascotte del gruppo che con la sua presenza ha reso ancor più bella questa giornata.
A presto e al prossimo giro con i Sirbon Bickers
La location scelta è stata S.Maria Navarrese, località che si affaccia sulla costa orientale di imbarazzante bellezza e fascino.
I gruppi si dovEVANO congiungere a Seui, ma....
Il punto di incontro del guppo Sud è l’ormai collaudato parcheggio Mediaworld.
Non appena espletati i convenevoli di rito, i piloti setolati molti dei quali accompagnati da attente e vigili “sirboncelle”, sono MOLTO DEMOCRATICAMENTE invitati a versare allo sceriffo di Nottingham (alias Pledda) il contributo pro-becchime marchiato Mc Puddu’s Production .
Coadiuva il Coordinator nell’ingrato compito al botteghino tal nobildonna Lady Lia alla quale non sfugge 1 cent (non si sa mai cun certus imbrollionis).
Alle 08:50 con 5 min di ritardo sulla tabella di marcia…DOONGGG…DOONGG…azz…sono i rintocchi delle campane dell’orologio da polso di Giorgio Saleonica!
Tra lo stupore generale la banda cotechinica esordisce: Oh Giorgio ma sesi sempri in ritardoooo, per natale ti compriamo un nuovo RolloggioaCucù marca “Spinnia e Pappa”!
Ma non c’è tempo per le chiacchere e Pierone lo smilzo imperioso: Fatti…non pugnette!e subito dopo ordina: in sella “porci con le ali”! Al mio via, abbandonate il porcile e “scatenate l’inferno”!
Quasi all’unisono tra grugniti bestiali, peti e virgole marroncine sull’asfalto, la mandria sirbonica abbandona il parcheggio, lasciando dietro sé inequivocabili e maleodoranti tracce del proprio passaggio.
Si percorre ad andatura tranquilla il primo tratto della SS 131 fino al bivio con la SS 128 ove svolta in direzione Senorbì, supera rapidamente questo centro e poi Suelli e Mandas. Superata questa la mandria setolosa mototrasportata imbocca la SS198 direzione Sadali e ben presto iniziano le danze suine: dalle selle iniziano a sporgere a destra e a manca le culatte dei futuri cotechini più indisciplinati e qualcuno giura che dalle marmotte di qualcuno di essi volassero lenticchie!!! Siii…po’ annu nou! ^?3:Si supera in un batter d’occhio il ponte sul lago Flumendosa e si comincia a salire verso Sadali, la temperatura diminuisce rapidamente e anche sulla streghetta del Saguaro Spinoso le vibrazioni aumentano e non sono quelle del motore…qualcun@ a bordo è c*****disì de su friusu.
In men che non si dica si raggiunge il bivio per Sadali dove la sosta oltre che propizia è necessaria per calmare i tremori dal freddo dei, quanto meno ottimisti, in fatto di abbigliamento indossato.
Ma un giovinastro presente palestrato, brizzolato e tamarro, dal sangue caliente non ha certo bisogno di indumenti pesanti e, po’ scallai sa sella del suo nuovo bovino, mette in campo ben altri ATTRIBUTI
Piero, COMPLIMENTI!!! Si da portammo diaicci bivvemmu de prepotenzia!
Ad ogni modo al rifornitore Q8 bar-dotato di Sadali si riforniscono adeguatamente di biada gli equini da tiro e di ghiande i fantini-suini e si concede il tempo necessario ai “maschi dominanti” per la ricerca di Patroclo tra gli angoli più bui e reconditi del CALZON (Uhè come suona bene: sembra quasi il nome di una località turistica del Trentino).
Alle 10:45 alla notizia che i Nordisti sono ancora a Capo-Nord, le prime avanguardie del gruppo Sud riprendono il cammino seguiti 20min dopo dal resto della truppa che all’odore delle lepri si lancia ventre a terra al loro inseguimento.
Cactus, alla ricerca della zavorra dispersa, che poi nella fretta si intruppa nella vestizione, si attarda ulteriormente e scortato dall’impareggiabile Brugo, riesce a riunirsi al gruppo in sosta a Gairo Taquisara.
Nemmeno il tempo di una battuta che si riparte, gustando ad andatura tranquilla le meravigliose curve della SS 198, si superano nell’ordine, Gairo, Lanusei, Ilbono poi immessi sulla SS125 all’ingresso di Tortolì via verso Lotzorai e subito dopo a dx verso S.Maria Navarrese per godere panorami indimenticabili dominati da rocce di granito rosa da una parte e le coste orientali sul mare verde smeraldo che ai caraibi si sognano, dall’altra.
Parcheggiate le Porcociclette nei cipressi del Mc Puddu’s, il rumoroso branco suinico da il peggio di se nell’accaparramento di un posto al privè (vedi Pledda e Gio-K) e poi di un posto a tavola a raspare di tutto, praticando finanche il cannibalismo:sartizzu siccau, pancetta, prosciutto e poi formaggi, culurgiones, malloreddus la fanno da padroni e poi gustose e succulente bistecche che, per essere di una delle mezzena sinistra della vecchia mukka di Pierone, erano davvero tenere ed ancora commestibili.
Infine nessuno si è fatto mancare un pizzico di dolcezza in quella bolgia infernale e mentre gli amici Nordisti facevano l’ingresso al Mc Puddu’s accolti da un’ovazione del pubblico presente visto l’esiguo ritardo rispetto alla tabella di marcia , i maiali presenti con il garbo e l’eleganza delle grandi occasioni trangugiavano seadas con miele, tiramisù della casa, crema catalana e chi più ne ha, più ne metta!
Certo che questi sirboni…gi pappanta pagu! Ma unu cardaxiu de ghiandasa no?
Dopo il caffè di rito e qualche bicchiere di vino in più si intravede un suillo col tacco a spillo e petto nudo che filma motazze e parla ai caschi (della serie “il suillo che parlava ai cascalli”) iniziano i saluti di commiato e mentre un gruppo più cospicuo prende la strada del ritorno, un gruppetto composto dai Briciolini, Cactus, Randagio, Saleonica, Midnight, Franco59, Magico, Pingelo, Gradient e rispettive zavorre e l’inimitabile Pinno, non ancora sazi di curve si concedono una bevanda fresca al bar con belvedere di Baunei. E’ naturalmente una scusa per ammirare con vista simil-aerea il golfo di Arbatax ed iniziare la digestione dondolandosi sulle incredibili curve che precedono il centro abitato e che, fatte in salita, sono una vera libidine.
Dopo aver aspettato che Pinno consumasse la consueta cassa di birra ed aver discusso animatamente se rifornire a Bindua, Nebida o Baunei si taglia corto e si decide per quest’ultimo.
Impastoiati equini e bovini il gruppo dei più arditi riprende finalmente la strada del rientro, passando per la SS125 ad andatura turistico-allegra.
Giunti al bivio per Burcei il gruppo si divide: Franco59, Cactus e consorti preferiscono le curve di campuomu mentre gli altri proseguono per la nuova SS125 per rientrare dalla litoranea per Villasimius.
Al bivio di Quartucciu, spente le moto per saluti finali e qualche chiacchierata, Farnco59 e Cactus stanno per ripartire ma ecco in quel mentre arrivare Saleonica, Randagio, Magico e zavorre che si sono attardati per scortare Midnight e Roberta affetti di un incredibile attacco di fermonite.
Qui tra commenti, risate ed aneddoti della giornata appena trascorsa, si intavola un improvvisato quanto formativo briefing a Daniela con istruzioni, corretto uso ed utensili più idonei (calzascarpe,manine d’avorio, zeppe di fissaggio, spessori, rondelle, mascellame vario) utili per il rodaggio rapido dei caschi stretti e prevenire i padiglioni auricolari sgualciti.
Terminati il mini summit tra l'ilarità e sdegno ci si saluta auspicando presto una nuova avventura insieme ed ognuno raggiunge la propria destinazione.
Al termine di questo mio racconto, nato da personali sensazioni ed emozioni della piacevolissima giornata trascorsa e che spero siano gradite ai più, voglio come al solito ringraziare gli organizzatori (inclusi quelli del gruppo Nord in questo caso un po’sfortunati ), le staffette che con il loro instancabile lavoro hanno permesso a tutti di trascorrere una giornata all’insegna del puro divertimento, del sano spirito di gruppo e della comune passione per la moto.
Un grazie a tutti i partecipanti per aver reso questo giorno indimenticabile.
Infile un abbraccio tutto particolare a Stellina la mascotte del gruppo che con la sua presenza ha reso ancor più bella questa giornata.
A presto e al prossimo giro con i Sirbon Bickers