E basta con questa storia degli attriti... O non leggete o non capite ciò che ho scritto.
Ma son sicuro che non leggete, quindi vi chiedo cortesemente di leggere attentamente.
sero92 ha scritto:
comunque la miscela è sotto forma di gas non è fluida!!!!
Si definisce fluido una sostanza che si deforma illimitatamente (fluisce) se sottoposta a uno sforzo di taglio, indipendentemente dall'entità di quest'ultimo; è un particolare stato della materia che comprende i liquidi, i gas, il plasma e, in taluni casi, i solidi plastici.
Sextamarcia ha scritto:
tu hai detto che a 1000 rpm si parla di millisecondi, se tu studiassi fisica sapresti che anche la più piccola frazione di tempo è fondamentale anche il miliardesimo di secondo.
Io HO studiato fisica ; ). Alla mia età ho già completato gli studi.
Il mio discorso serviva per spiegare che il "tempo di stasi" è infinitesimale (pensa a quando stai sugli 8000rpm) ma non è questo il punto. Se un motore non riesce ad aspirare la quantità di miscela necessaria non rende. Le turbolenze che si creano nei condotti creano un impedenza al transito della miscela, non sono semplici perdite di carico ma delle vere e proprie micro ostruzioni che aumentano di entità proporzionalmente alla quantità di miscela aspirata, quindi aumentano con il numero di giri.
Ad ogni giro completo il motore "sposta "un volume di miscela equivalente alla sua cilindrata.
Qesto e' valido pero' solo trascinando molto lentamente il motore.
All'aumentare del numero di giri del motore ,il tempo concesso alla miscela per accedere al cilindrodiminuisce e d'altro canto aumentano le turbolenze peggiorando le caratteristiche respiratorie del motore. Durante il suo moto, la miscela acquisisce una certa energia cinetica che opportunamente sfruttata permette di aggirare i problemi di attriti fluidodinamici, però se si creano turbolenze di una certa entità queste comportano una certa resistenza al passaggio della miscela.
Sextamarcia ha scritto:
quindi lo scopo del mio discorso era farti capire che eventualmente una differenza nell'aspirazione che si possa ripercuotere minimamente sulle prestazioni, sarebbe se questa fosse a livello di travasi ( mi spiego maeglio, se il tratto differente da un motore all'altro foose quello che va dal carter alla camera di scoppio, appunto i travasi) perchè dal momento che la miscela è entrata nelcarter " sosta per un attimo " li dentro e poi riparte sotto la spienta del pistone; quindi la velocità con cui questi gas entrano nella camera di manovella è influente sulle reali prestazioni.
Ecco il punto, il problema sta nella quantità di miscela che riesce ad entrare nel carter a regimi elevati dove sia il tempo necessario e le condizioni fluidodinamiche comportano un grosso ostacolo da sormontare, non mi addentro di più nel discorso perchè occorrono conoscenze di acustica e di fluidodinamica, è necessario lo sviluppo di algoritmi di calcolo di estrema complessita ed una conoscenza profonda del motore specifico (non del tipo di motore ma del "pezzo" in se).
Sextamarcia ha scritto:
seconda cosa, hai detto che allora secondo il mio ragionamento non ci sono differenze tra un 2t ed un altro!!! cavolo ma hai letto il mio post precedente!!! ho fatto un poema con tanto di calcoli per dirti che a causa di attriti, coppie e forze che gravano in modo differente i motori si caratterizzano... NON PER LA VELOCITà DEI GAS NEL TRANSITARE DAL CARBURATORE AL CARTER!!!! quindi non è vero che tutti i 2t sono uguali.
per il discorso del collettore dritto.... stiamo parlando di un booster non di una Bugatti Veyron
i miglioramenti di questo tipo si ottengono su motori spinti QUATTRO TEMPI, dato che i gas in un quattro tempi hanno una sollecitazione diversa dal 2t che si chiama appunto... colpo d'ariete. ti spiego cosa è; quando i gas freschi partono per andare nel condotto di aspirazione ( parliamo del 4t ) generano un flusso fluidodinamico cha ha la propria pressione e la propria portata. quando la valvola di chiude interrompe bruscamente il flusso e genera un onda di pressione ( colpo d'ariete ) a causa dell'inerzia dello stesso. la stessa cosa succede quando la valvola si riapre, il flusso tende a rimanere nello stato che è ( quiete ) e necessita quindi di un secondo colpo d'ariete da parte dei nuovi gas freschi in arrivo che lo spingono nella camera di scoppio. chiaramente in questo caso più arrivano velocemente i gas " spingenti" e migliore sarà il riempimento della camera. ecco perchè nei 4 t con un immissione diverse le cose cambiano; ma qui parliamo di un 2t, senza valvole ne colpi d'ariete duerante l'immissione ( infatti se ne preducono solo nel collettore di scarico, ma è un altro discorso). perciò non ostinarti a dire queste cose.
Giustissimo il discorso sui 4T ma allora, spiegami perchè esistono i collettori dritti per 2t e a che cosa servono?
P.S. la Veyron non è aspirata ma ha un bel 7993cc con quattro grossi turbocompressori ; )
Il "dramma" della fluidodinamica impeccabile è relativo ai motori aspirati. Cioè, a parità d'imperfezioni un aspirato ne risente maggiormente rispetto un motore turbo. Ma questo è un'altro discorso.
Sextamarcia ha scritto:
allora il picco di potenza massima cosa sarebbe,
Perdonami, sono abituato a riferimenti nelle curve di potenza ottenuti con i banchi di prova.
Il picco di potenza corrisponde alla massima potenza espressa in cavalli erogati ad un dato regime.
Sextamarcia ha scritto:
o meglio, se ti riferisci al momento in cui il motore produce il massimo di lavoro e sviluppa la potenza massima, sappi che questo è nell'istante isocorico della detonazione in cui la pressione sale a volume costante ( ciclo otto ) poi durante la fase di espansione il motore trasmette l'energia acquistata e produce il lavoro che fa spostare il veicolo. l'aspirazione in un due tempi ( ma anche nel 4t) avviene nella fase morta ovvero in cui il pistone è spinto solo dalla sua inerzia.
Ok, ok, d'accordo.
Sextamarcia ha scritto:
sono d'accordo con te che la fluidodinamica sia importantissima, ma a livelli ben superior ad un booster 50,
No, fidati, più piccolo è il motore, maggiore dovrà essere la perfezione dei condotti. Dovresti vedere i travasi dei modelli rc, ti ci puoi specchiare ; ). Del resto un'imperfezione di un millimetro è trascurabile in condotti grossi, mentre al contrario il discorso cambia per motori più piccoli.
Sextamarcia ha scritto:
ma non dire che il motore raggiunge la massima capacità di aspirazione durante il picco di potenza massima perchè è una bestemmia...
,
Fidati, non è una bestemmia. Come già scritto, ad ogni giro completo il motore "sposta "un volume di miscela equivalente alla sua cilindrata ma durante il suo moto acquisisce una certa energia cinetica che opportunamente sfruttata permette di far aspirare al motore per un ristretto numero di giri una quantita' di miscela superiore alla sua cilindrata.
Ciò avviene però solo nel momento di massima potenza erogata a pieni giri. MA se ci sono carenze nel sistema, si verificano turbolenze o altro, si vanifica questo effetto.
Sextamarcia ha scritto:
infine come ha gia detto sero, una curva a 180 in camera di manovella non è un ostacolo nel flusso, ma un reindirizzamenteo DOLCE dei gas verso il travaso. e poi comunque ogni 2t fa un curva a 180 per andare nel travaso quindi qui non è la differenza...
Si ma il punto è che (lo avrò ripetuto 100 volte) se ci son troppe curve ed irregolarità agli alti regimi si creano consistenti turbolenze.
Per quanto riguarda il peso dei componenti... Si, in fase di compressione ci sarà una resistenza ma in fase di espansione tale peso aumenterà la forza "della spinta in basso" (o meglio nota come coppia motrice o momento torcente), perchè alla forza prodotta dall'espansione dei gas nel cilindro si somma la gravità, quindi in un certo senso è in parte compensato.
Ergo, non può essere solo una questione di "peso dei componenti" ma bisogna guardare anche gli altri aspetti e ripeto, senza calcoli complessi ed approfonditi non si può affermare nulla con certezza.
Non dico che avete torto, vorrei soltanto farvi notare che forse state sottovalutando troppo alcuni aspetti.