ed eccomi qui ad inaugurare la mia personale esperienza di contatto con l'asfalto
oggi è toccato a me, purtroppo.
dopo 300 km (bordighera/milano) passati senza nessun problema, col sorrisone dentro al casco, a poco meno di dieci chilometri dall'arrivo, precisamente alla rotonda sulla varesina all'altezza di Turate, mi sono accorto troppo tardi che la corsia era letteralmente invasa dal brecciolino... più che brecciolino, vera e propria ghiaia, con residui tra l'altro di olio in mezzo alla curva..
andavo piano, ma mi sono accorto del brecciolino nel momento di riaprire l'acceleratore, la moto s'è imbizzarrita, sono anche riuscita a tenerla in piedi per qualche metro, ma sono finito desolatamente a terra quando ho incontrato (con la moto già scomposta) un'altra bella scia di ghiaia, ancora più consistente di quella incontrata prima!
la moto come si può immaginare s'è bella che grattata, la carena destra è tutta grattata, il carter è grattato in basso ma fortunatamente è integro, il pedale del freno dietro s'è tutto ripiegato, il terminale di scarico (praticamente nuovo, un arrow pro race) ammaccato e grattuggiato, i contrappesi rizoma e la leva freno davanti anch'esse grattuggiate..
a parte questo, la cosa che più mi ha sconvolto è l'inefficienza delle nostre FDO.. sono volato a terra alle 3 e 20, ho chiamato i vigili e i carabinieri per chiedere che mandassero una volante in primis per fare degli accertamenti che lì, la strada è davvero pericolosa, e per (spero per un'eventuale rivalsa di risarcimento, anche se con la burocrazia italiana) avere qualcosa in mano per l'assicurazione.. ma soprattutto per rendere noto che quel pezzo è MOLTO PERICOLOSO. E si sa, finchè non ci scappa il morto, nessuno fa nulla..
trovare ghiaia per le strade nelle rotonde non è proprio il massimo della sicurezza...
ebbene, sono rimasto lì sotto il sole a picco (non potevo andarmene, stavo aspettando la pattuglia che "arriva tra dieci minuti", non c'era assolutamente un punto d'ombra..) fino alle CINQUE E QUARANTASEI.
con la tuta addosso, gli stivali, un caldo devastante.
vi assicuro che è un'esperienza che non fa per nulla piacere.. nella caduta ovviamente non mi sono fatto nulla (tuta, stivali, guanti, paraschiena, velocità bassa), ma vi assicuro che c'è stato un momento in cui pensavo di rimanerci stecchito per la disidratazione.
GRAZIE A DIO, e ripeto, GRAZIE DAVVERO, fortunatamente viviamo ancora in un paese di gente civile.
non ho parole per ringraziare tutti i motociclisti che si sono fermati per accertarsi che tutto sommato stessi bene, per non parlare delle due sante donne che mi hanno addirittura comprato delle bottiglie d'acqua (ne avevo un disperato bisogno..), e soprattutto un GRANDE motociclista, di nome Oliviero, un customista, una persona splendida che ha aspettato con me i vigili, mi ha accompagnato al comando del comune, mi ha addirittura offerto un'acqua tonica.
Non ho davvero parole per ringraziare queste persone, in un pomeriggio decisamente da dimenticare, uno dei più brutti degli ultimi anni, mi hanno comunque fatto capire che di brava gente, fortunatamente, se ne trova molta in giro.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!
detto questo, io ora son qui che mi lecco le ferite.. la moto funziona, poverina, era stata assolutamente magica fino a quel momento, ha resistito con tutte le sue forze prima di cadere, e avrà mi sa un bel pò di danni in euro.. io sto bene, mi raccomando indossate sempre l'abbigliamento idoneo, io, caldo sahariano a parte, mi sono rialzato senza nemmeno un minuscolo fastidio, e anche se la caduta non è stata certo violenta, fossi stato in maglietta, jeans e scarpe normali, mi sarei sbucciato ben bene braccia e gambe e magari mi storcevo pure una caviglia..
so bene anche io che la moto si ripara, ma comunque cadere e fare danni ad una moto che trattavo come una figlia, NON PER COLPA MIA, brucia da morire..
molto..
lamps
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