Gli inizi e lo spirito di questa disciplina:
Tutto cominciò quando la Honda ha iniziato a produrre una piccola moto da cross pensando ai bambini, la CRF50.
Da subito venne utilizzata dai meccanici Honda dell'AMA supercross per spostarsi all'interno dei paddock (da qui il nome PIT BIKE ovvero moto per la pit-lane).
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CRF50Come sappiamo agli americani piace la competizione, quindi in men che non si dica iniziarono delle vere e proprie sfide svolte all'inteno del tracciato supercorss nelle ore successive alle gare.
Lo spirito era quello del divertimento puro e semplice, e chi arrivava per ultimo pagava da bere!
Lo sviluppo:
Ovviamente nessuno era disposto a perdere la sfida e si è cominciato ad adattare queste motine ad un uso per "adulti" andando a modificare la ciclistica (mono, forcelle, manubrio,ecc..).
Il concetto era: si parte dal CRF50 e con una serie infinita di parti speciali si costruiscono delle vere mini-moto da competizione.
Così sono nate micro-aziende specializzate nella modifica dei CRF50, quali: la Five-O, la Sano, la RedBaron e tante altre.
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Telaio e forcellone cantilever SANOMotore base Honda
Carburatore Mikuni
Centralina Daytona
Lo sviluppo di nuovi progetti:
Il fenomeno è cresciuto ulteriormente quando ditte come la SDG (specializzata in selle) e altre che erano dell'ambiente AMA SX, hanno capito che poteva essere un business e si sono messe a produrre telai simili al CRF50 (ma di dimensioni leggermete maggiori), spostando la produzione in Asia al fine di abbattere i costi.
Con il passare del tempo altre aziende USA e JAP hanno iniziato a credere in questo settore, ma con un approccio rivolto alla competizione pura, dando vita a veri e propri "gioiellini" di ingegneria, ma sempre partendo dalle misure dettate dalla Honda CRF50 o dalla Kawasaki KLX110 e mantenendo cilindrate inferiori a 125cc.
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Telaio RedBaron G3 in alluminioForcellone mx e forcelle Red Baron
Mono FOX
Motore con dress kit RedBaron
Carburatore MikuniVM26
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Telaio cantilever e forcelle Five-OMotore Honda con testa Takegawa 88 big bore
Carburatore MikuniVM26
Freno anteriore Formula
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Telaio perimetrale BBRForcellone BBR Supercomp
Motore Honda
L'altra grande famiglia di pit bike deriva dal Kawasaki KLX110:
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KLX originaleimmagini visibili ai soli utenti registrati
KLX con qualche particolare “after merket”Parallelamente dall'Asia iniziavano a comparire i primi cloni, che pero' avevano perso la filosofia iniziale (trasformare il CRF50 o il KLX110).
L'obiettivo dei nuovi produttori di pit bike era quello di avere una piccola moto da cross a prezzi stracciati, tralasciando qualsiasi cosa potesse aumentarne i costi, come la ricerca di nuovi materiali o la qualità produttiva.
Ovviamente queste pit non si sono mai rivelate adatta ad un uso competitivo, ma adatte ad un vasto pubblico attirato perlopiù dal costo contenuto dei mezzi.
Anche in questi casi troviamo moto più o meno buone, la scelta della nostra pit andrà fatta in base alle aspettative che abbiamo e dal budget che siamo disposti ad investire.
Contenuti a cura di: Chiodo56
Impaginazione a cura di: MirCordolo
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