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Sei mesi di lavoro e sette anni di viaggi, questo è la Guida raccontata per Viaggiatori Indipendenti.
Era da tanto che volevo scrivere una libro in cui raccogliere le mie esperienze in Tunisia.
Volevo raccontare gli itinerari inconsueti scoperti in tanti viaggi, tutti i percorsi che mi hanno consentito di costruire una fitta ragnatela di tragitti che ritengo “speciali”. Perché lo sono?
Non ho mai cercato un deserto fatto solo di sabbia e dune e non mi è mai interessata la performance o il viaggio avventura, piuttosto mi sono sempre mosso cercando il contatto col territorio, con la sua storia e con la sua gente.
Così facendo ho imparato ad amarne ogni angolo, finendo con lo scoprire luoghi in cui il viaggio in moto risulta un’esperienza unica.
Chi è il viaggiatore indipendente a cui mi rivolgo? E’ colui che ha fame di scoperta, che inizia il viaggio mesi prima della partenza, leggendo libri che parlano della sua agognata meta e divorando pagine web alla ricerca di racconti di altri viaggiatori.
E’ chi vive con un viaggio nel cuore, un sogno spesso rimandato per i motivi più assurdi.
Entri in casa sua e inciampi in un mappamondo, vai in bagno e ci trovi mappe di ogni parte del globo scritte nelle lingue più impensabili.
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Una cosa distingue il viaggiatore indipendente da quello “dipendente”: il primo odia essere accompagnato, si muove da solo o con gli amici, ma la parola “tour operator” gli fa venire l’orticaria. Mi sto già grattando!
Succede a volte che il viaggiatore indipendente si scontri con la sua antitesi, quasi sempre capita sulle navi, e per le leggi di Murphy, in situazioni tali che il primo finisce per fare figure di M...A. Un esempio? Nel bagno pubblico, mentre l’indipendente si lava le ascelle o si fa il bidet - dato che quasi certamente non ha una cabina. Lo sguardo del dipendente lo fulmina con chiaro disprezzo, mentre lui tiene in una mano un flaconcino di sapone da hotel e nell’altra un rotolo di carta igienica sfilacciata.
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In questa guida ho cercato di descrivere in maniera dettagliata, con l’ausilio di roadbook e punti GPS ricavati da tutti i miei appunti, 45 itinerari per un totale di oltre 3000 km di piste, sentieri montani e percorsi fuoripista.
Ho raccolto tutti i percorsi adatti a moto “indipendentiste”, ovvero cariche di bagagli, di benzina, e di tutto il vettovagliamento necessario a cavarsela da soli. In queste 450 pagine ho cercato di spiegare, per ognuno di questi percorsi, quali sono le difficoltà che si possono incontrare e le precauzioni da prendere, inserendo tra le righe, le mie emozioni, le mie fatiche e a volte le mie “bestemmie”.
E’ una guida raccontata, quindi ogni itinerario è vissuto con la cronaca della mia esperienza, cosa che credo possa aiutare a capire meglio perché questa terra ha contribuito al mio Mal d’Africa.
Altre info sul libro le trovate qui: Link a pagina di Advrider.it
Devo molto la riuscita di questo Libro a Lucia, che mi ha sostenuto nei momenti in cui stavo per mollare e che mi ha sopportato nei giorni in cui ero tra le nuvole.
Senza di lei un viaggio avrebbe tutto un altro sapore.