Mi è arrivata una multa per divieto di sosta nel cui verbale sono state compiute diverse imprecisioni; in particolare:
- il modello della macchina è errato
- mancano numero civico e lato della via
- mancano qualifica e matricola del verbalizzante, ci sono solo nome e cognome
Mi servirebbero i riferimenti normativi (legge, articolo ed eventualmente comma e lettera) o di vecchie sentenze da inserire all'interno del ricorso. In particolare mi servono questi riferimenti:
- dove viene detto che non è necessario scrivere il modello (forse è una vecchia sentenza)
- qualcuno mi aveva accennato a delle sentenze in cui i giudici di pace davano torto al vigile che sbagliava a scrivere il modello di una macchina ferma (come per il divieto di sosta)
- dove viene scritto che il luogo deve essere bene identificato (se esiste)
- l'articolo nel quale è scritto che i cartelli devono essere ben visibili
- l'articolo (se esiste) nel quale è scritto che bisogna indicare il numero di matricola dell'accertatore nel verbale
- l'articolo che stabilisce che ad ogni cittadino devono essere garantiti 2 diritti: diritto alla difesa ed un'altro
- l'articolo che prevede la possibilità di essere ascoltati dal prefetto prima che questo respinga il ricorso
So che tutte queste cose sono già scritte altrove, le ho lette su questo stesso forum qualche mese fa, ma proprio non le trovo ora.
Ci tengo a precisare che il cartello in questione (io so qual'è) è totalmente immerso nella chioma di un albero e non ha un briciolo di senso, quindi lui è nascosto e nessuno lo cerca: immaginate una strada di campagna vicino al mare, con l'erba sul ciglio e le macchine che ci parcheggiano sopra; ogni tanto ci sta un cartello nascosto che vieta la sosta su un paio di posti perfettamente identici agli altri. Che senso ha? Se vietassero il parcheggio su tutta la via non ci sarebbe più quel minimo di parcheggi liberi, così preferiscono fare multe a raffica, in modo tale da "convincere" la gente a non parcheggiare sul ciglio della strada e ad andare ai parcheggi a pagamento. I giorni dopo che ho preso la multa ho controllato e non se ne accorge NESSUNO dei cartelli imboscati, li evitano solo quelli del posto o chi ha già preso la multa. A casa mia questa si chiama TRUFFA, quindi col cavolo che glie li dò sti soldi.
Ecco una bozza del riscorso:
Citazione:
Il sottoscritto xxx nato a xxx e residente a xxx in qualità di proprietario e conducente del veicolo Alfa Romeo 147 targata xxx propone ricorso per sospensione e annullamento del verbale di accertamento di violazione N. registro 2272/2009 N. verbale P82 Data 27/06/2009 redatto dal Comando di Polizia Municipale del Comune di Sabaudia in cui si ipotizza da parte del verbalizzante tale xxx la violazione del D.L.vo 285/92 Art.6 comma 4 LETT.D)14, perché, nella data di cui sopra, il conducente del veicolo indicato non rispettava le prescrizioni imposte dalla segnaletica relativa alla sosta in luogo vietato da apposito segnale.
PREMESSO CHE:
Nel periodo in cui è stato redatto il verbale l'autovettura era utilizzata principalmente da yyy, nato a yyy e residente a yyy, il quale è quindi da considerarsi il conducente dell'autovettura stessa al momento del fatto.
SI DICHIARA CHE:
Al sottoscritto è negata la possibilità di avvalersi del proprio diritto alla difesa, come stabilito dall'art.x.
INFATTI:
Come da documenti allegati, si evince che:
• il modello dell'autovettura targata DD 734 FD cui è intestato il verbale in oggetto (Alfa Romeo 147) non corrisponde al modello di autovettura indicato nel verbale stesso (Alfa Rome 145). Marca e modello dell'autovettura sono chiaramente leggibili sulla carrozzeria dell'autovettura stessa e, essendo l'oggetto del verbale un divieto di sosta con conducente assente, si desume che l'auto fosse ferma e quindi tali informazioni potessero essere facilmente ottenute. Qualora vi fosse incertezza sull'esatto modello dell'autovettura, l'accertatore ha la facoltà di non indicarlo nel verbale, specificando solo tipologia e targa del veicolo, come dall'art.x. In fine, nel caso l'accertatore non fosse sicuro di quanto riportato nel preavviso di verbale, aveva la possibilità di verificare i dati dell'autoveicolo sul database della motorizzazione al momento della redazione del verbale. Per tutte queste ragioni, si deduce l'assenza di qualsiasi dubbio del verbalizzante sui dati riportati; essendo palese però la presenza di un errore nel verbale in oggetto, tale errore può riguardare tanto il modello quanto la targa dell'autoveicolo, rendendo impossibile la sua identificazione in maniera univoca.
• nel verbale manca qualsiasi indicazione riguardo al punto esatto della Via Pedemontana o al lato della carreggiata dove è stata rilevata l'infrazione; essendo la suddetta strada abbastanza lunga e presentando un'alternanza di aree a sosta libera e sosta vietata, risulta impossibile senza un chiaro riferimento (numero civico o altro) stabile se l'autovettura si trovasse effettivamente in un tratto in cui la sosta fosse vietata da apposita segnaletica. Tale mancanza è in disaccordo con l'art.x.
• la segnaletica inerente il divieto di sosta lungo la Via Pedemontana risulta spesso coperta dalla vegetazione presente ai bordi della carreggiata, specialmente nella stagione estiva, infrangendo quanto prescritto dall'art.x. Senza un'indicazione precisa del luogo dell'infrazione, non è possibile stabilire se questa sia stata commessa in presenza di segnaletica regolarmente visibile o meno.
• nel verbale in oggetto sono assenti la qualifica ed il numero di matricola del verbalizzante, in contrasto con quanto prescritto dall'art.x.
Visti i numerosi vizi di compilazione del verbale, risulta impossibile per il sottoscritto stabilire se la propria autovettura abbia commesso l'infrazione di cui al verbale in questione, non essendo né chiarita univocamente l'identità dell'autovettura oggetto della contravvenzione, né individuato con precisione il luogo dell'infrazione stessa; viene così leso il diritto alla difesa di cui all'art.x.
Per tutto quanto sopra esposto
IN VIA PREGIUDIZIALE: si richiede la sospensione della sanzione pecuniaria di Euro 50,53 comprensivo delle spese postali e amministrative di Euro 12,53.
IN VIA PRINCIPALE: si richiede l’annullamento dell’impugnato verbale perché illegittimo per i motivi di ricorso sopra citati.
Si richiede, qualora si decidesse di non accogliere il presente ricorso, di essere convocato in udienza per esporre le proprie ragioni, come stabilito dall'art.x. Si riserva altresì la possibilità di portare ulteriori prove a sostegno della propria tesi.
Ringraziando anticipatamente per la comprensione che mi si vorrà dare, porgo i più distinti saluti .
Roma, lì 25.12.2009
In fede
PREMESSO CHE:
Nel periodo in cui è stato redatto il verbale l'autovettura era utilizzata principalmente da yyy, nato a yyy e residente a yyy, il quale è quindi da considerarsi il conducente dell'autovettura stessa al momento del fatto.
SI DICHIARA CHE:
Al sottoscritto è negata la possibilità di avvalersi del proprio diritto alla difesa, come stabilito dall'art.x.
INFATTI:
Come da documenti allegati, si evince che:
• il modello dell'autovettura targata DD 734 FD cui è intestato il verbale in oggetto (Alfa Romeo 147) non corrisponde al modello di autovettura indicato nel verbale stesso (Alfa Rome 145). Marca e modello dell'autovettura sono chiaramente leggibili sulla carrozzeria dell'autovettura stessa e, essendo l'oggetto del verbale un divieto di sosta con conducente assente, si desume che l'auto fosse ferma e quindi tali informazioni potessero essere facilmente ottenute. Qualora vi fosse incertezza sull'esatto modello dell'autovettura, l'accertatore ha la facoltà di non indicarlo nel verbale, specificando solo tipologia e targa del veicolo, come dall'art.x. In fine, nel caso l'accertatore non fosse sicuro di quanto riportato nel preavviso di verbale, aveva la possibilità di verificare i dati dell'autoveicolo sul database della motorizzazione al momento della redazione del verbale. Per tutte queste ragioni, si deduce l'assenza di qualsiasi dubbio del verbalizzante sui dati riportati; essendo palese però la presenza di un errore nel verbale in oggetto, tale errore può riguardare tanto il modello quanto la targa dell'autoveicolo, rendendo impossibile la sua identificazione in maniera univoca.
• nel verbale manca qualsiasi indicazione riguardo al punto esatto della Via Pedemontana o al lato della carreggiata dove è stata rilevata l'infrazione; essendo la suddetta strada abbastanza lunga e presentando un'alternanza di aree a sosta libera e sosta vietata, risulta impossibile senza un chiaro riferimento (numero civico o altro) stabile se l'autovettura si trovasse effettivamente in un tratto in cui la sosta fosse vietata da apposita segnaletica. Tale mancanza è in disaccordo con l'art.x.
• la segnaletica inerente il divieto di sosta lungo la Via Pedemontana risulta spesso coperta dalla vegetazione presente ai bordi della carreggiata, specialmente nella stagione estiva, infrangendo quanto prescritto dall'art.x. Senza un'indicazione precisa del luogo dell'infrazione, non è possibile stabilire se questa sia stata commessa in presenza di segnaletica regolarmente visibile o meno.
• nel verbale in oggetto sono assenti la qualifica ed il numero di matricola del verbalizzante, in contrasto con quanto prescritto dall'art.x.
Visti i numerosi vizi di compilazione del verbale, risulta impossibile per il sottoscritto stabilire se la propria autovettura abbia commesso l'infrazione di cui al verbale in questione, non essendo né chiarita univocamente l'identità dell'autovettura oggetto della contravvenzione, né individuato con precisione il luogo dell'infrazione stessa; viene così leso il diritto alla difesa di cui all'art.x.
Per tutto quanto sopra esposto
IN VIA PREGIUDIZIALE: si richiede la sospensione della sanzione pecuniaria di Euro 50,53 comprensivo delle spese postali e amministrative di Euro 12,53.
IN VIA PRINCIPALE: si richiede l’annullamento dell’impugnato verbale perché illegittimo per i motivi di ricorso sopra citati.
Si richiede, qualora si decidesse di non accogliere il presente ricorso, di essere convocato in udienza per esporre le proprie ragioni, come stabilito dall'art.x. Si riserva altresì la possibilità di portare ulteriori prove a sostegno della propria tesi.
Ringraziando anticipatamente per la comprensione che mi si vorrà dare, porgo i più distinti saluti .
Roma, lì 25.12.2009
In fede
P.S. In genere le lascio fare all'avvocato queste cose, essendo il mestiere suo, ma pagare 100 euri d'avvocato per 53 euri di multa non mi pare una furbata. Lo chiamerò quando il prefetto come al solito respingerà questo ricorso.