Mi ficco in mezzo alla discussione anche se non ho mai partecipato a questo forum.
Chi va di fretta salti questo mio messaggio perché anche se cercherò di essere breve la storia è lunga.
Sono un over 50 (58 a marzo) ho quattro discopatie ed una stenosi alla colonna vertebrale, vado in moto tutto l'anno, quando le mie condizioni fisiche lo permettono. Ho problemi alla colonna da quando ho avuto la prima moto (Ducati Scrambler 450 comprata di seconda mano, è un mio pallino comprare moto usate) a 21 anni, mio padre non mi ha mai permesso di salire su una moto ma una volta diventato maggiorenne, appunto a 21 anni, dopo un paio di mesi, ho avuto la moto. Ma la mia passione è molto più antica prima dei 14 anni sognavo il ciclomotore. Mi ero raccolto 47.000 lire, tutti pezzi dal £.500 d'argento, per comprami, nel 1964, il Motoguzzi trotter , un antesignano del Ciao, ma mio padre me lo proibì. Per ripicca dilapidai tutti i miei risparmi nella sala da bigliardo. Il proprietario non vedeva l'ora di vedermi arrivare, le 500 lire d'argento, nel frattempo, erano diventate una rarità.
Dopo la Ducati ho comperato una Guzzi 850 T, sempre di seconda mano (come detto, non ho mai avuto moto nuove) poi un Morini 3 e 1/2 sport, due Benelli 906, due Honda VFR 750 mod.'91, tre Yamaha 750 Super Tenerè e poi ancora una Ducati 450 Scrambler, un Garelli Gulp Matic, una Honda Shadow 50 ed una Ganna 175 del 1932 targata
CT 26, del mio nonno paterno.
Tutte queste moto le ho ancora ad eccezione del Guzzi 850 T, del Morini 3 e 1/2 sport, della prima Ducati Scrambler e di un Super Tenerè che mi è stato rubato.
Il fatto che ho tutte queste moto la dice lunga sulla mia passione il motivo perché conservo tutte queste moto può essere duplice: perché non riesco a separarmi da loro e/o perché, in questo modo, in un certo senso, compenso il fatto che spesso non posso andare in moto per le mie precarie condizioni fisiche.
Comunque restando sull'argomento salute ho comperato la prima VFR ( posso dirvi che è un altro modo rispetto alle italiane che avevo avuto prima e, si badi, io ero e sono un nazionalista ma...) perché un primario di ortopedia molto gettonato perché veramente bravo, mi disse che se non potevo propio fare a meno di andare in moto dovevo usare una moto turistico-sportiva in modo che col busto piegato, ma non troppo, in avanti avrei ammortizzato meglio le asperità della strada; da evitare assolutamente i fuoristrada e le custom.
Mi sembrò un pazzo, invece aveva ragione; le mie condizioni fisiche ne hanno beneficiato nel senso che non sono peggiorate a causa dell'uso della moto.
Infine posso dirvi che le mie condizioni fisiche mi hanno costretto ad abbandonare la libera professione (facevo l'avvocato adesso sono relegato dietro una scrivania di un ufficio, la qualcosa che io, amante, tuttora, della vita dinamica, detesto) ma non la moto. Appena le mie condizioni fisiche lo permettono sono a cavallo e non c'è pioggia che tenga.
Buona cavalcata a tutti e più la pioggia è forte più bello. La sfida è più ardua.
littlewilliam