rasco ha scritto:
ciò che dici riguardante l'impiego di resine bicomponenti, magari caricate con microsfere di vetro che hanno funzione riempitiva, so che ne esistono diversi tipi e ho avuto la possibilità di utilizzare qualche volta per quanto riguarda la carena delle imbarcazioni (resina epossida-microsfere). Per quanto riguarda i rinforzi strutturali ne ho eseguito qlc ma sempre utilzzando il compensato (es. prolungamento della plancetta di poppa), so che è possibile anche sui metalli a pro che siano inossidabili altrimenti con la formazione dell'ossido tende a esplodere prima o poi, ma non ho mai fatto niente del genere.
Quì si sta parlando di applicare resine epossidiche bicomponenti sui metalli o su leghe.
Non è assolutamente vero che una resina vada applicata solo su metalli inossidabili.
Se così fosse, in carrozzeria non si dovrebbero fare stuccature di nessun tipo.
Cosa pensi che siano i vari stucchi poliestere o epossidico che si usano in carrozzeria se non delle resine bicomponenti?
Logicamente, quando si stucca si deve pulire la lamiera dall'ossido ed è per questo motivo che dopo aver pulito il lamierato, prima della stuccatura si deve applicare un primer epossidico bicomponente e poi stuccare.
Lo stucco (resina), durante la fase di catalizzazione sviluppa calore e se stucchi sul lamierato nudo e non protetto dal primer, la reazione fa condensare l'umidità presente nell'aria intorno alla stuccatura con conseguente immediata formazione di ruggine.
Questo non avviene, se prima è stato applicato un primer epox bicomponente, che al momento attuale rappresenta il miglior antiruggine esistente, fosfatazione a caldo a parte.