Dopo il rinvio a causa del maltempo che non c'è stato ( ) i prodi ViterBikers hanno provveduto a smarcare numerosi passi appenninici!
Dato che c'è qualche tossico che ormai è preda di dipendenza ed assuefazione da curve, la sera prima, davanti ad un pantagruelico piattone di pasta dopo l'obbligatorio aperitivo sempre al Crazy, era stato deciso che i suddetti tossici sarebbero partiti all'alba per fare la Millecurve e ritrovarci poi tutti a Todi. Alla fine, considerato che il gruppo avrebbe tenuto un'andatura abbastanza turistica e che saremmo passati da Orte ad incontrare i romani, si è poi deconvenuto che non era necessario partire all'alba. Con grando sollievo di Data80 e PaulDog che non vedevano di buon occhio gli orari antelucani proposti da Nero!
Fatto sta che ci si vede tutti al Crazy alle 08:00 per una robusta colazione e le presentazioni con Francesco, Luca e Maria Pia, amici di TroyBIRBO che ci fanno compagnia in questa avventura. Dopo poco Nero, Data80 e PaulDog partono per la Millecurve mentre noi ci incamminiamo verso Orte.
Perso nei pensieri, il neurone mi gioca un brutto scherzo e clamorosamente manco il bivio per il casello continuando sulla superstrada per Terni. Per fortuna chiamo Bombernet avvisandolo dell'errore e ci si trova poco più avanti.
Usciamo a Nera Montoro e percorriamo la stretta valle del Nera fino a Narni da dove poi prendiamo per Sangemini per poi prendere la E45 fino all'appuntamento all'altezza di Ripabianca dove ci raggiungono i curvaioli.
Prendiamo un caffé tutti insieme e prendo Cinzia come zavorrina per dare sollievo alla sua schiena che è già provata... Poi si riparte verso Città di Castello. Dopo pochi kilometri, TroyBIRBO ci ferma per avvertirci che Luca e Maria Pia hanno avuto un calo di pressione alla ruota anteriore, per fortuna senza conseguenze. Cercheranno quindi di farla riparare e ci raggiungeranno più avanti.
Continuiamo quindi fino a Città di Castello per poi imboccare Bocca Serriola dove gli scalmanati vanno avanti mentre noi ce la prendiamo più comoda. Dopo una decina di kilometri di salita ci fermiamo ad un bar ristorante per aspettare Luca e Maria Pia. Telefonando a chi era andato avanti scopriamo che purtroppo hanno incontrato un motociclista che aveva fatto una scivolata e quindi erano fermi con lui in attesa dei soccorsi. Per un motivo o per l'altro, quindi, siamo in attesa di buona parte del gruppo!
Dato che ormai l'ora di pranzo incombe, che il posto non sembrava malaccio e che di lì a poco sarebbero arrivati 35 motociclisti famelici che avevano prenotato per il pranzo, decidiamo di fermarci anche noi.
Alla fine rientrano i soccorritori e dopo un pò arrivano anch Luca e Maria Pia che non avevano neanche forato! Pare fosse un blocco dello spillo della valvola che faceva perdere lentamente aria. Il povero Luca si è pure dovuto sistemare la gomma per conto suo perché i gommisti di Deruta facevano i preziosi e non si sporcavano le mani con una moto!
Per ingannare l'attesa c'è chi torna bambino
e chi getta la maschera di rude motociclista e mette a nudo il proprio animo gentile
Comunque, tutto è bene quel che finisce bene. Il pranzo è niente di eccezionale, ma dà l'occasione a TroyBIRBO di scovare un nuovo mollone per il suo Ohlins!
Verso la fine del nostro pranzo, arrivano i 35 motociclisti e, sorpresa n. 1, sono tutti BMWisti di Quelli dell'Elica e, sorpresa n. 2, c'è una nostra vecchia conoscenza!
Com'è piccolo il mondo! La mandria di mukkone parcheggiata fuori del ristorante fa una certa impressione:
A pancia piena il mondo sembra decisamente migliore e quindi si riparte verso Apecchio da dove prendiamo la strada per S. Angelo in Vado. La carta la segna OK ma scopriamo poi che il fondo è pessimo, pieno di buche e breccino. A S. Angelo in Vado vengo redarguito per la strada che ho fatto percorrere... Meschini, non sanno quello che li aspetta!
Da S. Angelo in Vado risaliamo per Bocca Trabaria e giungiamo poi a S. Giustino dove ci fermiamo per una bibita e riprendere fiato dato che il caldo incombe, specie ritornando a valle!
Da S. Giustino prendiamo per Sansepolcro ed il Passo di Viamaggio. A Svolta del Podere prendiamo per Arsicci e Balze dove saliamo sul Monte Fumaiolo
Non possiamo mancare la visita alle sorgenti del Tevere e quindi, vincendo la resistenza di Bombernet, lo convinciamo a venire con noi
Da lì prendiamo per il Valico di Montecoronare, Verghereto e Bagno di Romagna da dove, superando il Passo Mandrioli, giungiamo infine a Bibbiena, nostra meta per il pernottamento. La cena organizzata da Mooncry è ottima e non troppo pesante: quello che ci vuole per una notte ristoratrice.
Beh, notte ristoratrice per chi se l'è potuta permettere:
maxstirner, dopo cena, inforca la sua Z1000 e torna a Magliano Sabina dove giunge alle 01:40!
Nero, Mooncry e PaulDog decidono di accompagnarlo per un tratto ma lo perdono dopo poche curve perché, incurante degli autovelox, il nostro è partito a palla di cannone! Decidono quindi di andarsi a prendere un birrino ad Arezzo. Il ritorno, con gli autovelox che incombevano, è stato particolarmente "ragionato" e quidi sono arrivati in hotel a notte fondissima
il povero padistr, fermatosi a chiacchierare con Polipa, Scenic e gli altri, è arrivato in camera che la segheria, cioè io, era già in piena attività Esilarante il racconto di Nero al rientro in hotel
Il seguito a più tardi!