MAK1 ha scritto:
spesso i giornalisti sono inopportuni ed invadenti, dicono anche delle ca..te, ma meglio che se ne parli tanto che non che non se ne parli poco e niente.
i vertici sono sensibili all'oppinione pubblica e i media danno la possibiltà che da tutte le parti dell'Italia e del mondo la visione sia chiara e abbondante, al fine che ognuno sviluppi idee, considerazioni, e spirito i fratellanza.
Pienamente d'accordo che è meglio parlarne che non.
Solo, come dici tu, spesso sono inopportuni ed invadenti. Per me questo significa mancare di rispetto alle persone colpite da un dramma di proporzioni inimmaginabili, che in 30 secondi ha demolito sogni e certezze.
Per cui, piuttosto che fare servizi "rotocalco" come si vedono su una rete spesso memorizzata al canale numero 6 sulle nostre tv (ma non è la sola, eh?), è meglio nulla.
La notzia "a tutti i costi" pur di fare audinece, per riempire il Tg delle 12, non è più notizia. E' spettacolo.
Che giornalismo è, andare a rompere le palle alle persone che dormono in auto chiedendogli:"Scusi, cosa ci fa qui"?
Fossi io in quelle persone scenderei in silenzio dall'auto, aprirei il baule, estrarrei il crick e percuoterei ripetutamente la zucca di chi mi ha posto tale inopportuna e invadente domanda.