13 marzo 2009
La Partenza
Ecco qui:
Animanera è pronta per la partenza. Quest'anno c'è una novità, non ci sono più i sacchi del pattume che raccolgono tenda e sacco a pelo, bensì un borsone lungo e stretto: stiamo diventando tecnologici..............
Sono quasi le nove, l'ora della partenza è ormai prossima, ma non sono ancora pronto e mi innervosisco, detesto arrivare tardi agli appuntamenti. Ho concordato nei giorni passati con Kart64, in arte Jacopo (ma d'ora in poi Jacopino), il viaggio al Meremmatreffen: abitiamo a 15km e l'appuntamento era in piazza a Faenza alle ore 09.00, quando arriva un suo messaggio avvertendomi di un ritardo. Lo chiamo, e mi assicura che non ci sono grossi problemi, e che l'orario sarà spostato alle 09.30: meglio così, termino le ultime cose e scendo le scale. Tiro fuori dal garage la moto, mi assicuro per l'ultima volta che il bagaglio sia ben fermo, metto in moto, infilo sottocasco, casco, guanti, ultimissimo controllo... manca il portafoglio con i documenti.....
Volata sù per le scale (bè un tempo si volava, ora sia ansima solo....
) recupero il portafoglio dall'altra giacca e giù di corsa......
Finalmente sono a posto, non devo aver dimenticato più nulla... metto in moto e parto....
Arrivo al punto di incontro ma di Jacopino non c'è traccia.......
Ritolgo il casco e i guanti: ci sono 19° e si muore di caldo... e aspetto...........
Alle 9.45 nuovo messaggio: stà per partire: e io aspetto...............
Alle 10.45 finalmente arriva..........
evviva si parte.......
Il viaggio di andata
L'itinerario deciso è: Faenza -> Brisighella -> Marradi -> Passo della Colla -> Borgo S. Lorenzo -> Polcanto -> Firenze -> Superstrada per Siena e giù giù fino al'uscita per Monticello... eppoi ci s'affida al Grande Spirito perchè ho lasciato la carta geografica a casa.
Ma il Grande Spirito ci vuol bene: la giornata è stupenda, abbiamo 18° di temperatura e io stò entrando nella dimensione del viaggio sempre più rapidamente. Il primo tratto, quello per arrivare a Brisighella, è costituito da strade di campagna della prima collina romagnola. Declivi leggeri, colture a kiwi, albicocchi e peschi che cominciano a sorridere con le loro gemme già colorate di rosa, quiete, quasi un bel quadretto di pittura realista....
E noi rompiamo questa quiete con il rombo delle motociclette, che si stanno scaldando.
Brisighella arriva presto. Si percorre un tratto di strada provinciale che, tra centri abitati e limiti di velocità, ci costrige ad un andatura da
calessino, tuttavia la strada , è stretta, i centri abitati, anche se composti da poche case, formano spesso strozzature viarie, testimonianze di un passato
militar/gabelliere, e arrivare sani e salvi è lo scopo prioritario del nostro viaggio.
Passiamo Marradi e siamo già a buon punto. C'è poco traffico a quest'ora, e ci possimo prendere il tempo necessario per viverci bene questa vacanza.
La temperatura comincia a diminuire, segno che stiamo salendo e con il calo della temperatura, aumentano le curve....................
Ormai siamo in viaggio da tre quarti d'ora, le moto sono calde, sono entrato bene nel ritmo del viaggio,
Animanera risponde ottimamente ai comandi e non chiede alrtro che un pò più di brio: come non accontentarla?..............
Ho solo un pò di timore per i bagagli: non avendo strutture rigide a cui fissarli, sono ricorso a procedimenti empirici e
istintuali per tenerli agganciati alla moto... non vorrei che qualche piega un pò pretenziosa si trasformasse in un guaio...
Ma il particolare sviluppo della strada, nel suo inerpicarsi su per la collina, mi spinge a non avere remore e seguire il ritmo sempre più incalzante di questa straordinaria danza che stò avendo con la mia motocicletta oggi 13 marzo 2009 in direzione del monte Amiata....
Controllo, tramite gli specchietti, che Jacopino stia seguendo il ritmo, lo vedo sempre dietro, bene! Vuol dire che anche lui si stà divertendo.
Le strade sono perfette, niente buche, niente o sporadico traffico, niente curve bagnate o con foglie secce, insomma: una pista perfetta che sembra aperta solo per noi e in un attimo siamo in cima.............
-------------->coffee break. Ci fermiamo. Chiedo a Jacopino se và tutto bene, e me ne dà conferma.... si beve il caffè, ci si libera della cose inutili e si riparte verso Borgo San Lorenzo scendendo giù per la collina. Da questa parte il versante è più ripido, e più impegnativo. Un'altra mezz'ora e siamo a Borgo San Lorenzo. Nonostante il ritardo sui tempi previsti, si decide di proseguire attraverso le strade provinciali anzichè l'autostrada, sicuramente più veloce ma meno divertente, eppoi siamo in vacanza, è una bella giornata, ci stiamo dirigendo verso un posto carico di magia, di fronte a noi solo tre giorni di piacere.............
E' bella la strada che da Borgo S.Lorenzo và a Firenze passando per Polcanto. Si attraversa una valle circondata da boschi e pascoli. Si entra già nel fascino di questa regione....
; anche qui il traffico è scarso, il ritmo di marcia può essere brioso prestando attenzione ai multavelox (peraltro abbastanza ben segnalati), alle insidie della strada e ovviamente al buon senso!
Anche Firenze arriva presto, eppure siamo in viaggio da circa due ore. Anche qui poco traffico (almeno rispetto a quello cui sono abituato). Penso sia una cosa buona affidarci al TomTom di Jacopino per uscire indenni dalla città e imbroccare la superstrada per Siena senza intoppi... ma mi accorgo subito che stiamo andando per la direzione sbagliata.
Riprendo la guida del viaggio e un pò per antiche conoscenze della città (un tempo venivo spesso a Firenze), un pò per instinto, e un pò perchè curiosamente troviamo le indicazioni giuste nei posti giusti....
, non perdiamo troppo tempo e nel giro di una mezz'oretta siamo nella superstrada per Siena.
Le riflessioni di un motociclista..
Tanti anni fà percorrevo spesso questa superstrada; andavo a trovare un amico che abitava oltre Volterra. Poi i fatti della vita ci hanno allontanto e non l'ho più percorsa da oltre 20 annni. La percorrevo in automobile, ora sono in moto. Sono un altro individuo, ma nel contempo lo stesso.
Animanera corre tranquilla e beata, con quel suono di motore che non sforza eppure và veloce e sembra non si debba mai fermare. Siamo nei limiti di codice. Il traffico è regolare e non troppo intenso. La natura intorno a noi è ancora addormentata e ci ricorda che siamo ancora in inverno. Anche la temperatura è piuttosto freddina siamo intorno ai 14°: faceva più caldo al nord!...
Io stò bene, viaggiamo da oltre due ore. Controllo spesso dagli spechietti la posizione di Jacopino.
Si può dire non lo conosca... Lessi il suo report di quando terminò la scuola il venerdì e si mise subito in partenza per l'Elefantentreffen....
. Poi ci siamo rivisti a Casina il dicembre scorso, ma a parte qualche battuta non abbiamo avuto particolari momenti comunicativi.
Fin qui ci siamo ci siamo scambiate solo alcune parole necessarie per il viaggio. Anche l'organizzazione della partenza è avvenuta tramie brevi e sporadici mp: quando le persone sanno quello che vogliono e ragionano in modo dritto, non hanno bisogno di tante parole per accordarsi .....
Ora lo vedo lì dietro di me sulla sua motocicletta e sembra a cavallo di un grillo....
Sembra appena uscito da n fumetto di Moebius
C'è una differenza d'età genitoriale tra noi, ha appena un anno in più di Lorenzo. Ha finito il liceo, studia a Forlì come pilota d'aereo, ed oltre all'Elefantetreffen si è cimentato in altre imprese motociclistiche, alcune riuscite altre no, ci ha comunque provato.
E' alle prese con le tempeste ormonali adolescenziali (come ogni ragazzino della sua età) eppure ha già l'attitudine al ragionamento adulto, quando, con pacata determinazione, decide di portare a termine le sue scelte. Così almeno lo vedo io e decido in segreto di adottarlo.....
Il viaggio prosegue liscio e regolare, abbiamo passato da poco Poggibonsi prossima uscita Colle Valdelsa. Un pensierino di uscire per farci un panino e una birrozza emerge nell'animo. Ormai è l'una, eppoi a Colle Valdelsa c'è una galleria composta da case lunga oltre cento metri, una spece di portico chiuso ai lati lungo 110metri: da vedere...
Ma stiamo andando così regolari che interrompere il viaggio sarebbe come interrompere un sogno. Infine mancano solo cento chilometri al campeggio, mangeremo là. Si prosegue: magari al ritorno....
Passiamo una galleria, e all'uscita il paesaggio è completamente cambiato. Il marrone dei boschi a foglia caduca, e della terra lavorata, che avevamo lasciato all'entrata, ha lasciato il posto al verde della conifere e dell'erba. Stiamo correndo dentro un bosco. Il cuore mi si allarga subito. Mi sento improvisamente esaltato, contento. La Toscana mi fà sempre questo effetto: all'improvviso mi svela delle bellezze che stimolano grandi emozioni. Amo questa regione che mi accoglie sempre con queste delizie.
Abbiamo appena passato Siena, non ci sono stati problemi di sorta. Jacopino è sempre là dietro e mi segue tranquillo. Sono rilassato e contento di questo viaggio: quasi felice. Guardo spesso indietro. sarei proprio felice se dietro, in mezzo a noi, ci fosse chi non è potuta venire: allora la felicità sarebbe proprio completa. E' bello andare in moto con le persone con le quali stai bene, sembra una cosa ovvia, ma quando queste non ci sono, non lo è più.
Sono le 14.00 decido il secondo coffee-brek e mi fermo in una piazzola.
Facciamo il punto della situazione, ci concentriamo bene su quale sia l'uscita giusta e si riparte. Ci vuole un'altra oretta prima di trovarla. Nessuno dei due lamenta fame o sete. Jacopino è docile, oppure abbiamo gli stessi ritmi mentali per quello che riguarda questo viaggio, e se è così siamo avvantaggiati........
Trovata l'uscita, sono completamente disorientato. Mando avanti Jacopino col suo Tom Tom.
Ad un certo punto vedo un cartello Cinigiano. Sono convinto (chissà perchè) che il campeggio si lì, ma Jacopino tira dritto. ....
Lo inseguo, lo supero e mi fermo. Si ferma dietro di me e gli dico le mie impressioni. Decidiamo di tornare. Arrivato alla deviazione giro a sinistra e mi avvio con decisione verso il paese. Mancono pochi chilometri e come spesso aviene in questi casi, il desiderio di arrivare ti fà andare più spedito. Ho dato un pò di distacco al mio compagno di viaggio. Nello specchietto lo vedo in difficoltà nell'affrontare l'incrocio... Eccolo, si è ripreso, rallento e lo aspetto per poi ripartire insieme.
Comincimo ad affrontare le curve e le strade dell'Amiata. Le strade sono strette, il fondo è spesso ondulato e bisogna procedere con un pò di prudenza. Finalmente arriviamo a Ciningiano. Non si vedono indicazioni di campegggi, ci fermiamo ad un distributore per chiedere informazioni: il benzinaio non sà nulla di campeggi....
Mentre ci guardiamo un pò incerti sul da farsi, arrivano due motociclisti. Si fermano. Jacopino và loro incontro e spiega la nostra situazione. Ci spiegano che fanno parte dell'organizzazione, che stanno provando il giro di domani, e che, se aspettiamo lì dieci miuti, ci ripassano a prendere e ci portano al campeggio.... il Grande Spirito ci vuole proprio bene.....
L'arrivo
Sono le 15.30 facciamo il nostro ingresso nel campeggio. Veniamo accolti da sorrisi e gradevoli benvenuto. Sbrighiamo prima di tutto le registrazioni di prassi. Sono emozionato, confuso, come ogni ogni volta che si raggiunge l'obbiettivo, mi sembra di aver compiuto un'impresa, anche se tuttosommato piccola come questa.
Mandrakone mi appicica il numero della moto sul parafango. Sono la moto n.4: sono tra i primissimi....
Posteggio la moto e mi metto a cercare la piazzola ideale. Trovo quella più panoramica e ne marco il territorio lasciando lì lo zaino che mi porto sulle spalle da 250 km.
Torno a prendere moto e Jacopino e iniziano i lavori di accampamento.........
Continua Alberto è sempre un piacere leggerti e vedo che stai proseguendo il tuo racconto nel tuo post iniziale.