Automobilisti tartassati, multe per dieci milioni
Ricco il bottino delle multe: gli incassi dei comuni della provincia sono saliti a 10 milioni. Fra i trasgressori anche Alberto Figaro, il sindaco dell'autovelox, che però ha vinto il ricorso. Incassi record Maissana, Riomaggiore e Borghetto
La Spezia, 11 febbraio 2009 - Il giudice di pace ha annullato la multa subita di recente da Alberto Figaro 'fotografato' dall’autovelox a Carrodano mentre passava un po’ troppo frettolosamente. Alberto Figaro non è un personaggio qualunque: è il sindaco di Maissana, il Comune entrato nella hit-parade nazionale per i più alti introiti da contravvenzioni. Un dato quest’ultimo che ha rivelato il Sole 24 Ore: Maissana un paese di neanche settecento anime, ha introitato nel 2007 la bellezza di 358mila euro grazie alle infrazioni della strada. Roba da far impallidire. Un terzo in più di quanto incassa il fisco comunale. Nella fattispecie sono tutte le infrazioni sono riferite all’occhio vigile dell’autovelox di Torza, sulla ex statale 523, dove scorre il traffico per Sestri e il Parmense.
Il sindaco di Maissana non sentirà un po’ su se stesso la sindrome di volere fare cassa a danno degli automobilisti? "Nient’affatto - risponde Figaro -. Anzitutto, a Torza l’autovelox fa la guardia alle auto che viaggiano su un rettilineo di un chilometro, in una strada larga solo sei metri, priva di marciapiede, fra due ali di case e teatro in passato di gravi incidenti. Non solo nel giro di pochi chilometri anche Varese Ligure, a Castiglione e a Casarza vengono effettuati controlli elettronici della velocità. Il pericolo è all’ordine del giorno". Il capo della giunta aggiunge a suo beneficio un dato: "Nel 2008 le multe si sono quasi dimezzate da 2.500 a 1.300. Significa che il rilevatore scoraggia gli automobilisti all’eccesso di velocità sopra il limite dei 50 chilometro orari. Dirò di più. Dobbiamo prevedere un assestamento di bilancio per minor incasso di multe".
Cosa avrà da dire, il sindaco dell’autovelox, rimasto a sua volta ferito di spada nella vicina Carrodano? "Ho presentato il ricorso e l’ho vinto perché la presenza del misuratore all’uscita del casello autostradale non è accompagnata da un provvedimento della Provincia proprietaria della strada. Così è la legge".
Sul fronte delle multe, sulle tasche degli ignari automobilisti, se la passa bene anche Riomaggiore che nel 2007 ha assicurato alla casse pubbliche qualcosa come 882mila euro. La manna-autovelox. Saranno piuttosto arrabbiate le centinaia di turisti che si sono visti recapitare a casa il verbale. Nel Guinness degli acchiappa-automobilisti c’è anche Borghetto Vara. Udite: dal fisco comunale arrivano 271mila euro, dagli autovelox 400mila. Non per niente, il comune della Val di Vara insieme a Maissana e Riomaggiore è fra i primi diciannove in Italia, non capoluogo, con i più alti introiti da multe accertate, calcolate pro capite.
"All’inizio - osserva il sindaco Claudio Delvigo - abbiamo ricevuto tante proteste. Ora non è più così. I nostri autovelox non tendono agguati agli automobilisti. Sono ben visibili all’ingresso del paese. E’ solo colpa di chi guida. E’ uno sbaglio correre veloce. Del resto, gli abitanti hanno invitato l’amministrazione a prendere provvedimenti nel segno della sicurezza". Il micidiale rilevatore fisso è sconosciuto al Comune della Spezia.
"Esistono strade e incroci poco sicuri, certo - afferma l’assessore alla mobilità Fabrizio Forma -. Ma l’amministrazione preferisce intervenire sulle strutture per togliere i pericoli del traffico". E’ pronto un piano che interessa nuove rotonde, interventi per gli attraversamenti pedonali (diventeranno a dosso) e lezioni di educazione stradale nelle scuole. "Il proliferare degli autovelox - è convinto Forma - è legato alla necessità di fare cassa. Il rispetto dei limiti di velocità non può dipendere dai controlli elettronici: per noi è un fatto culturale". Spezia in compenso mette a bilancio oltre tre milioni di multe per infrazioni al codice della strada, aumentate nel 2008 del 10 per cento. Quadruplicate quelle per violazione delle prescrizioni semaforiche.
A proposito di semafori, come è noto, Roberto Franzini, il comandante dei vigili di Lerici è balzato agli onori della cronaca per aver scoperto prima di tutti il trucco dei T-Red, finiti sotto inchiesta. "Le multe - sostiene Franzini - per quanto possibile vanno contestate immediatamente. Il credito e il rispetto degli automobilisti si ottiene confronto diretto. Non si può tralasciare l’aspetto educativo. Ecco perchè bisogna sempre procedere all’identificazione del trasgressore. In questo senso ritengo importante costituire un servizio intercomunale di polizia municipale". E guardando alle statistiche, pubblicate qui sotto, è sempre più ricco il bottino comunale delle multe salito in tutta la provincia a quasi 10 milioni.
Manrico Parma
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