Eccomi qui a raccontare il mio "battesimo" sulla regina delle piste italiane: il Mugello....
La sera sono d'accordo per dormire a casa della mia donna a Padova, partirò da lì. La mattina inizia con la sveglia che suona alle 7.20 (calcolata millimetricamente per dormire il più possibile.... 
); colazione, mi preparo e verso le 8.30 arriva Fabio (FabioeTerry) con le moto già caricate nel furgone.... Caffè salutino alla mia metà e alle 9 si parte
La strada scorre tranquilla, chiaccheriamo per più e del meno, del per e del diviso (che pirla!!
), e in un paio d'ore siamo davanti al piazzale d'entrata all'autodromo internazionale del Mugello!! Piccolo giramento di ****: il fatto che devi pagare 5€ per accedervi.... Come se girare lì costasse poco!! 
Entriamo, parcheggiamo e subito saldiamo il conto con Rossocorsa (organizzatore della giornata), poi dato che è ancora presto decidiamo di salire un pò in alto per vedere chi stava girando.... Non vi nascondo che ero leggermente nervoso: ero sulla terrazza sopra i box, e vedere tutto quel rettilineo (dalla Bucine allo scollinamento, sapendo che poi continuava....) non era cosa cui sono abituato. Ad ogni modo, non vedo l'ora di entrare, per me è un sogno che si sta per realizzare....
Ore 13.15, iniziamo a prepararci con calma e tranquillità, nel circuito tutto tace perchè c'è un'ora di sosta per la pausa pranzo (così chi fa tutta la giornata può mangiare con calma).... Alle 13.45 è previsto un breve briefing con l'organizzatore per spiegare le regole base di sicurezza, regole già note ma che va sempre bene sentirsi ripetere
Torniamo alle moto, ultima controllatina e poco più tardi si parte.... Primo giro, mi sembra un sogno: tra me e me dico: "c***o Niko sei dentro al Mugello, è un sogno che si realizza...." ed un sorriso affiora sulla bocca.... Ma ora è meglio concentrarsi: la pista è per me sconosciuta. Il tempo è nuvoloso ma non c'è minaccia di pioggia, la temperatura intorno ai 17° (quindi non si suda 
): in pratica abbiamo girato con un grosso problema in meno, a patto di scaldare per bene le gomme
A parte qualche bandiera gialla dovuta ad innocue scivolate, le quatto ore di prove libere volano in fretta senza intoppi: pian piano conosco sempre meglio il circuito provo qualche traiettoria un pò diversa (tra cui una sulla seconda arrabbiata, cancellata in fretta e furia
). Alla fine, stanchi ma felici, ci cambiamo, carichiamo nuovamente le moto sul furgone e ripartiamo alla volta di Padova.... Ed ora sono qui, seduto davanti al pc scrivendo a voi, non riuscendo a togliermi dalla testa la sequenza delle sue 15 splendide curve....
Io, comune mortale, sulla San Donato sono arrivato a staccare ai 200 mt., loro fanno davvero paura!!
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punti di riferimento ancora da trovare 
ma ci si diverte davvero tanto lo stesso... 
ma ci si rende conto benissimo che questa pista non è come le altre 
sia per la velocità sia per le curve cieche 
i sali e scendi e l'infinito rettilineo... 
...conseguenza migliaia di euro di danni 
s.dunlop davanti che tenga anche questa volta i miei 115 kg...poi le arrabbiate la prima tutta bella in vista la seconda che ti nasconde l'uscita e preghi 
...preghiere esaudite... 
