4390328
Inviato: 8 Mag 2008 11:15
Oggetto: Report MUGELLO 5 maggio
Ed eccomi finalmente a “tentare” di raccontare la giornata di lunedì 5 maggio, passata tra i cordoli di una delle piste più adrenaliniche del MONDO… il mitico Mugello.
Per chi ha avuto la fortuna di metterci le ruote non c’è bisogno di presentazione, per gli altri non posso far altro che invitarli a provarla il prima possibile perché il mio vocabolario non è abbastanza fornito per riuscire a rendere giustizia al tripudio di emozioni che si provano dal momento in cui, al mattino, si varca l’ingresso dell’autodromo fino a quando, a fine giornata, ci si avvia verso casa distrutti dalla stanchezza.
Il grande giorno arriva dopo una settimana di agitazione, fatta di notti insonni ed allenamento su tapis-roulant e cyclette ad occhi chiusi per ripassare le curve del circuito e relative traiettorie (siamo proprio malati!).
Lo sconforto ci prende quando, imboccata l’autostrada degli appennini, all’altezza di Rioveggio, il cielo si fa talmente scuro da non far presagire niente di buono. Pochi chilometri più tardi la situazione peggiora e la pioggia cessa di cadere solo quando spegniamo il motore dopo aver parcheggiato il furgone nel paddock del circuito, ma il nostro ottimismo non ci ha abbandonato e cerchiamo di scrutare l’orizzonte per scorgere qualche segnale di miglioramento. Sono le 9,45 del mattino e tra un quarto d’ora aprono la pit lane, c’è una leggera brezza che ci fa sperare in una lenta ma inesorabile asciugatura dell’asfalto. Senza farci troppo prendere dal panico e dalla smania di entrare subito, sbrighiamo le operazioni di accreditamento e preparazione delle moto e di noi stessi con una calma apparente ma sotto la pelle della tuta il sangue comincia a fluire più rapidamente, il cuore aumenta i battiti, le ghiandole salivari smettono di funzionare, i colori e gli odori sembrano amplificati. Concluso il rituale dei preparativi, ultimi controlli a moto, trasponder, benzina, tuta, guanti, casco, stivali… timidamente infiliamo la corsia box, ancora umida, verso l’omino baffuto che controlla l’ingresso in pista. Con uno splendido accento toscano il commissario ci invita a non fare troppo i “bischeri” che l’asfalto è scivoloso. Mentre scorrono sulla sinistra i birilli che delimitano l’accesso alla pista, il ritmo cardiaco si fa più tranquillo, il respiro non è più così affannoso, sistemo la mia posizione sulla moto e cominciano le visioni celestiali: San Donato, sei ancora qui dove t’ho lasciato l’anno scorso; Luco, Poggio Secco, Materassi, Borgo san Lorenzo le quattro gemelle diverse; Casanovasavelli due curve da pronunciare e percorrere tutto d’un fiato; arrabbiata 1 e 2 il mio NIRVANA motociclistico, da qui si decolla per atterrare nella Scarperia-Palagio; La bucine: una vera fionda che ti catapulta nel pif-paf delle Biondetti, l’anticamera del manicomio che ci accoglie con la picchiata del Correntaio in cui non è mai troppo presto per spalancare il gas. Il rettilineo, se non fosse per quello che leggi sul display e la mega staccatona finale, è forse la parte meno emozionante del circuito, ma confesso che “sverniciare” tante millone a due e quattro cilindri compreso sua maestà Desmosedici RR ti dà una certa soddisfazione. Questo è il mio Mugello, solo per la cronaca un accenno ai tempi: partendo da un 2e13 dell’anno scorso come bagaglio, ho iniziato la giornata intorno al 2e30 sull’umido del mattino (anche per fare da apripista al mio socio col cbr1000 alla sua prima volta al Muggio) sono passato ad un dignitoso 2e10 nonostante il grande traffico del pomeriggio con uno strepitoso (per me) best lap in 2’08”32 nell’unico giro completamente libero. Alle cinque e mezza del pomeriggio la lucidità non era più al massimo e vedendo che cominciavano a sdraiarsi in parecchi (presumo proprio per la stanchezza), dopo un totale di 380 kilometri e quasi tre pieni di benzina ho deciso che era abbastanza. Ci sarebbe molto altro da raccontare ma posso solo ribadire che consiglio a tutti gli appassionati di guida in pista, veloce o meno, di organizzare un PELLEGRINAGGIO al Mugello almeno una volta nella vita, il costo non è bassissimo, ma al ritorno, porterete a casa con voi dei ricordi che vi rimarranno impressi per tutta la vita!
Ultima modifica di Dik75 il 10 Mag 2008 10:17, modificato 2 volte in totale