Ieri mattina (domenica) mi sono recato presso la sezione donatori sangue FIDAS del mio paese per effettuare una donazione, la 13° dal 2004.
Da quando ho iniziato a donare l'ho sempre fatto di domenica e tutti i miei amici mi hanno sempre preso in giro per questo dicendomi che se lo facessi in settimana avrei diritto ad un giorno di permesso speciale pagato.
Io questo lo so fin dall'inizio, ma ho sempre donato di domenica per mi volontà, perhcè anche se è vero che il giorno di permesso infrasettimanale è un diritto del donatore, io penso che non sia comunque un dovere! Mi spiego meglio: donare il sangue è un atto di volontariato, come tale non è imposto da nessuno e per questo atto non ci deve rimettere nessuno, quindi credo che non sia giusto che i miei vari datori di lavoro negli anni dovessero subire il disagio della mia assenza a causa di una mia scelta personale.
Credo inoltre che il gesto di volontariato acquisti ancor più valore etico se viene effettuato fuori dell'orario di lavoro, perchè così facendo invece di sacrificare il alvoro si sacrifica la propria vita privata: quando dono il sangue di domenica per la mia vita privata è un pò un giorno perso, perchè rimanendo un pò indebolito non hai voglia di far niente, non puoi fare attività fisica, sportiva, fare lavoretti in casa e soprattutto non puoi guidare la moto, quindi credo che la donazione di sangue acquista ancor più significato.
D'altra parte se ci pensate i volontari della croce rossa svolgono il serizio fuori dell'orario di lavoro, magari dopo aver smontato da un turno lavorativo.