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Sulla via di Damasco-Racconto in fondo al topic!
2136029
2136029 Inviato: 24 Lug 2007 19:37
Oggetto: Sulla via di Damasco-Racconto in fondo al topic!
 

ciao a tutti
questo fine settimana finalmente partirò con la mia fida Guzzi Nevada alla volta di Damasco via terra.
Damasco non è la destinazione vera e propria ma solo una delle tante tappe, una scusa per allungare ulteriormente il percorso.

dopo aver girato per anni con camper, auto moto, treni il nord europa la mia curiosità mi spinge verso oriente. sarà tutto una sorpresa, non sono mai stato in quelle zone, i timori sono niente in confronto alla voglia di vedere e scoprire!

come al solito mi ritrovo a pochi giorni dalla partenza con ancora una marea di robe da fare e la moto non è manco ancora pronta! so già che mi salirà l'ansia fino a venerdi, poi una volta in sella anche se mi aspettano circa 10.000 km finalmente mi potro rilassare.

siamo io, la mia guzzina con all'attivo 90.000 km e 10 anni di vita e la mia ragazza.

un'itinerario di massima dovrebbe partire da Vigevano attraversare slovenia croazia serbia bulgaria e entrare in turchia.

qua vorremmo viaggiare paralleli alla costa del mar nero nelle zone interne fino al confine iraniano, girare attorno al monte Ararat, scendere giu dritti e puntare verso la siria. in siria dovremmo fare palmyra, damasco e aleppo per poi rientrare in turchia passare per la capadocia e ricongiungerci al percorso dell'andata a instanbul e ritornare a casa per la medesima strada. logicamente questo è un programma di massima, quando siamo in giro non ci piace fare le corse per rispettare una tabella e se le condizioni lo richiederanno modificheremo il percorso!

se troverò qualche internet point cercherò di mandarvi qualche foto altrimenti al rientro vi racconterò un po come è andata!

ciau!

Ultima modifica di cipciop31 il 1 Ott 2007 14:51, modificato 3 volte in totale
 
2136090
2136090 Inviato: 24 Lug 2007 19:46
 

Grande come al solito.
Ma una normale gita fuori porta mai?
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Aspettiamo foto.
Perché non apri un topic di viaggio live, se vuoi usarmi come ponte sono a tua disposizione.
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Ultima modifica di bigpenna il 24 Lug 2007 19:49, modificato 1 volta in totale
 
2136117
2136117 Inviato: 24 Lug 2007 19:48
 

Porca miseria che invidia...le mie ferie sono già andate altrimenti vi seguivo di nascosto a distanza icon_mrgreen.gif

Questo viaggio fanno apparire i miei miseri 4000 in solitaria un nulla!
Quando torni aspettiamo il report!!! icon_wink.gif
 
2160623
2160623 Inviato: 27 Lug 2007 19:27
 

ma no non è una gara a chi fa il viaggio piu difficile. io non c'ho nemmeno pensato a fare una cosa solo per destyare scalpore. è che solo l' idea di andare in quei posti mi fa impazzire!

speriamo in bene e che la moto non mi molli! ehehe al max la lascio la insieme alla morosa e torno in cammello! ihihihi
 
2160763
2160763 Inviato: 27 Lug 2007 19:48
 

So che non è una gara...la mia è solo invidia...gran bel viaggio!

Ejoy!!! icon_wink.gif


PS: se dai dentro la ragazza forse torni con più di un cammello icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif ... icon_wink.gif
 
2162522
2162522 Inviato: 28 Lug 2007 9:14
 

sicarius ha scritto:
PS: se dai dentro la ragazza forse torni con più di un cammello icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif ... icon_wink.gif

Se poi è anche bionda torni a casa ricco (di cammelli ma sempre ricco !) icon_wink.gif
Comunque, come già detto, aspettiamo report e foto !
 
2162860
2162860 Inviato: 28 Lug 2007 10:59
 

Penso che uno dei problemi + paccosi da risolvere sia tutto l'ambito burocratico con i visti per passare la dogana.Hai già risolto? In che modo?
 
2176358
2176358 Inviato: 30 Lug 2007 20:35
Oggetto: maxpolenta
 

fratello un grande giro io l'ho fatto con una renault 4 nel 92..vai ad aleppo dove passava l'orient express e attento le strade fanno cagare,poi se arrivi a palmyra..un posto favoloso che vale tutta la siria..vedrai anfiteatri e una citta' romana ancora in buono stato ,beh ce' qualche ristorantino che ha freagato qualche capitello per farci un tavolo per i ristoratori..solo li possono succedere ste robe..ps.copricapo sulla testa d'obbligo per la zavorra se non vuoi rischiare un po' di sassate...report e foto di rigore ci conto..e come dico sempre INSHALLAH
 
2184149
2184149 Inviato: 31 Lug 2007 20:09
 

azz.. che viaggio.. e io che mi sentivo un figo per aver fatto 350km in un giorno eh eh..
complimenti !
piano piano ci arrivero' pure io.. 350 di qua 200 di la ...
 
2252125
2252125 Inviato: 12 Ago 2007 18:59
 

cıao ragazzı scusate se nn mı sono maı fatto sentıre ma ıl vıaggıo e' stato parecchıo ıntenso!!

vedıamo dı fare un breve rıassunto poı a casa faro un resoconto. ora sıamo ad ankara

ı postı sono semplıcemente stupendı e la gente fantastıca. ı turchı sono eccezzıonalı, completamente dıversı da come me lı aspettavo. e' ıncredıbıle quanto cı assomıglıno. hanno una genuınıta e un senso dell ospıtalıta pazzesca.

ma venıamo al vıaggıo: ıncredıbıle ma ıl prımo gıorno ho battuto ıl mıo record dı km e ın 22 ore cı sıamo sparatı 1800 km arrıvando gıa a dormıre la prıma sera ın turchıa!
poı abbıamo proseguıto per sofranbolu, hattusa, amasya erzorum. qua entrando un po troppo forte ın una voragıne dı buca ho spaccato pıastra del baule e ıl leveraggıo del cambıo.. meno male che ero ın quınta! qua dele persone stupende mı hanno prıma portato da un meccanıco che mı ha rıcostruıto ıl pezzo (che ho su ancora adesso) e poı offerto da mangıare. stupendı!!! poı sıamo andatı verso ıl lago dı van con paesaggı stupendı su un altopıano dı 2000 metrı e passa.

sıamo poı entratı ın sırıa e abbıamo fatto palmıra damasco e aleppo. ı sırıanı sono stranıssımı. ı prımı gıornı facevo molta fatıca a relazıonarmı. poı cı sıamo abbıtuatı e abbıamo capıto come rapportarcı. abbıamo anche pranzato con deı beduını che hanno voluto a tuttı ı costı presentarcı la loro famıglıa! che fıgata stesı suı tappetı a amngıare con loro ı loro prodottı!

damasco e' stupenda, ha solo un caos e un traffıco pazzesco!!

poı aleppo, che non mı e' pıacıuta partıcolarmente. rıentratı ın turchıa dove mı sono sentıto a casa e poı capadocıa e vıa verso ankara!

sıamo quası a 8000 km, credo che una volta a casa supereremo ı 10000 km! la stanchezza ınızıa a farsı sentıre, ma mı spıace troppo abbandonare questa terra e questa gente.

un po dı foto:

Link a pagina di Good-times.webshots.com

cıaooo!

Ultima modifica di cipciop31 il 20 Ago 2007 11:56, modificato 1 volta in totale
 
2252162
2252162 Inviato: 12 Ago 2007 19:13
 

Mitico macinatore di Km, di popoli e di civiltà!
0510_inchino.gif 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif
Un solo dubbio amletico: chi è il vero cipciop, quello sull'avatar o quello nelle foto?
0510_grattacapo.gif ... icon_lol.gif
 
2252236
2252236 Inviato: 12 Ago 2007 19:30
 

Complimenti...non c'è che dire....spettacolo!!!

Comunque sei un folle...goderti di più il viaggio?? 1800 sono da sfasciare il culo a chiunque!!!
 
2269924
2269924 Inviato: 17 Ago 2007 10:05
 

casaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!

dopo 10 000 km il mio sedere finalmente è a casa!!! ora sono stanco e un op a pezzi e per la prima volta nella strada del rientro non ho pensato a mete future!!

la moto ora ha bisogno di una sistemata, tutte le guarnizioni sono saltate con il calore della siria ma problemi meccanici nessuno. nemmeno nei sogni speravo un rendimento cosi buono della mia motina! e pensare che ora si sta avvicinando ai 100 000 km!!

ho fatto una marea di foto ora ne faccio una selezione e poi ne posto qualcuna.

quello nella foto sono io!


per i 1800 km lo so sono una tirata, infatti adesso non so proprio come abbiamo fatto, ma era solo per arrivare il prima posibile la e poi goderci il viaggio di piu.
 
2269998
2269998 Inviato: 17 Ago 2007 10:19
 

cipciop31 ha scritto:
casaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
quello nella foto sono io!
per i 1800 km lo so sono una tirata, infatti adesso non so proprio come abbiamo fatto, ma era solo per arrivare il prima possibile la e poi goderci il viaggio di più.


Bentornato!
Veramente una bella impresa, una delle tante da raccontare ai bambini quando avrai la barba bianca.
0509_campione.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_campione.gif 0509_doppio_ok.gif
E guarda che non lo dico per scherzo! Anzi estendo i complimenti alla tua zavorrina.

Certo che sei tu, ma hai l'aria molto più "regolare", be, una identità segreta ci vuole!
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E per i chilometri hai fatto benissimo, anzi scommetto che una volta tornato ne vorresti aver fatti anche di più.
Comunque fossi in te per un po' mi accontenterei.
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E aggiungo che, fosse per me, ti proporrei per una Tigamenzionespeciale!
Ma non ti gasare troppo.
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Per i trasudamenti non ti preoccupare troppo, con il caldo che avete sopportato i trasudamenti sono fisiologici.
Solo dopo una bella lavata, un cambio dell'olio e qualche chilometro con temperature "normali" ti renderai conto se qualche guarnizione è veramente andata.
Può anche darsi che dopo quelle scaldate ci sia bisogno semplicemente di qualche serraggio con i giusti kgm, ma prima ci farei un po' di strada così.
 
2270363
2270363 Inviato: 17 Ago 2007 11:32
 

complimenti e ben tornato in patria....a te e zavorrina
grandiiiiiii!!!!!!!!!!
 
2283071
2283071 Inviato: 20 Ago 2007 11:49
 

le foto sono nel racconto in fondo alla pagina

Ultima modifica di cipciop31 il 1 Ott 2007 14:49, modificato 1 volta in totale
 
2293056
2293056 Inviato: 21 Ago 2007 20:38
 

cavolo che figata di giro!!
mitica la foto con la famigliola (siriana immagino)!!

una esperienza indimenticabile, eh ?
ma perchè non sposti tutto nella sezione report?
ciaoo grande!!
 
2340641
2340641 Inviato: 29 Ago 2007 10:49
 

Splendido viaggio, complimenti per la meta e la scusa che ti ha dato. Sono sicuro che hai incontrato persone che ti hanno donato molto in termini di emozioni, sensazioni e quel bagaglio indescrivibile che forma le nostre esperienze.

Fabio
 
2351971
2351971 Inviato: 30 Ago 2007 13:57
 

Bellissimo viaggio, mi sono gustato le tue foto, davvero posti meravigliosi! Complimenti naturalmente anche alla zavorrina ed alla mitica Nevada! 0509_up.gif
Toglimi una curiosita: quando descrivi i Siriani, cosa intendi con “stranissimi”? Ci sono a tuo avviso dei rischi oggettivi ad avventurarsi come “turisti fai da te” da quelle parti? O semplicemente ti riferisci ad un innocuo atteggiamento di diffidenza?
Perdona la mia curiosità, ma sto cercando di carpire il tuo segreto di come relazionarsi con loro, non si sa mai che possa tornare utile in futuro… icon_biggrin.gif
Fil
 
2353486
2353486 Inviato: 30 Ago 2007 16:45
 

ral_pantone ha scritto:
cavolo che figata di giro!!
mitica la foto con la famigliola (siriana immagino)!!

una esperienza indimenticabile, eh ?
ma perchè non sposti tutto nella sezione report?
ciaoo grande!!


si proprio una esperienza indimenticabile! e faccio fatica a concentrarmi ora che sono a casa.. la testa è rimasta la!

la famigliola nella prima foto di gruppo (che in realtà era un gruppo di amici in un condominio) è turca, di erzorum per la precisione. gli adulti mi hanno aiutato quando ho rotto un pezzo del cambio, mi hanno scorrazzato in giro tutto il giorno per officine e alla fine alla sera quando ho finito di rimontare tutto ci avevano preparato una tavola imbandita! sono stati gentilissimi e le loro facce non me le dimenticherò.. ero veramente emozionato in quella foto.

Diecianove ha scritto:
Splendido viaggio, complimenti per la meta e la scusa che ti ha dato. Sono sicuro che hai incontrato persone che ti hanno donato molto in termini di emozioni, sensazioni e quel bagaglio indescrivibile che forma le nostre esperienze.

Fabio


si le persone mi hanno donato tantissimo, faccio fatica a descrivere la sensazione che ho pensando a quei giorni, non è stato una semplice vacanza ma un incontro con culture diverse che mi hanno lasciato una marea di cose.. per essempio che in ogni angolo del mondo c'è sempre qualcuno che ti puo insegnare qualcosa di bello e che non bisogna mai dare per scontato nulla! ma da come scrivi sono sicuro che hai perfettamente capito cio di cui parlo. spesso quando parlo con persone qua di Vigevano che non sono particolarmente interessate a queste cose faccio fatica a trasmettere quello che penso e sembra che il piu delle volte siano piu interessati all'aspetto tecnico(quanti km, strade, ecc..) che a quello umano!

FilippoCaliari ha scritto:
Bellissimo viaggio, mi sono gustato le tue foto, davvero posti meravigliosi! Complimenti naturalmente anche alla zavorrina ed alla mitica Nevada! 0509_up.gif
Toglimi una curiosita: quando descrivi i Siriani, cosa intendi con “stranissimi”? Ci sono a tuo avviso dei rischi oggettivi ad avventurarsi come “turisti fai da te” da quelle parti? O semplicemente ti riferisci ad un innocuo atteggiamento di diffidenza?
Perdona la mia curiosità, ma sto cercando di carpire il tuo segreto di come relazionarsi con loro, non si sa mai che possa tornare utile in futuro… icon_biggrin.gif
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eh si i complimenti vanno anche alla zavorrina che tanto era preoccupata prima della partenza e tanto è soddisfatta e contenta dell'esperienza fatta!
riguardo ai siriani: io non ho rescontrato nessun rischio nei 6 giorni che sono stato in siria, nessuna situazione sgradevole o preoccupante, proprio nessuna. ero anche io un po titubante sulla siria ma alla fine è andata meglio di qualsiasi previsione.
Il problema è stato passare da una cultura come quella turca, solare, casinara, aperta e disponibile ad aiutarti senza pensarci un attimo a una cultura completamente diversa. io non ero mai stato in uno stato arabo e l'impatto è stato forte. ho notato subito maggior formalita nell'approccio, cortesie e ospitalità che non riuscivo a capire se forzate o sincere. il turco ti aiuta e se tu gli offri una ricompensa si incazza, il siriano accetta senza farsi troppi problemi! comunque anche le persone che ho incontrato mi hanno lasciato molto, è stato piu difficile entrare in sintonia, ma una volta riusciti si sono sempre dimostrati di una gentilezza e di una ospitalità disarmante. come il beduino che a palmira prima ha provato a spennarci come i classici japponesi e a una mia reazione secca ha cambiato completamente attegiamento, invitandoci a casa sua, facendoci pranzare con tutta la sua famiglia sdraiati sui tappeti e al pomeriggio facendoci da guida turistica tra i reperti archeologici romani. io ero pronto anche a lasciargli qualcosina se me lo avesse chiesto ma alla fine lo ha fatto solo per amicizia e non ha voluto niente. a me non piace dare soldi in questi casi, e non è per i pochi spiccioli che darei ma perche mi piace entrare veramente a contatto con le persone per quello che sono. se se la sentono di darmi confidenza lo devono fare spontaneamente e non perche poi arriva la mancia.
no no nessun problema per la siria! e poi damsco è stupenda e solo quella varrebbe la visita!

segreti non ce ne sono io mi sono sempre comportato nella maniera piu naturale possibile. certamente aiuta moltissimo come ci si presenta, noi avevamo un aspetto un po da disadattati e forse anche il fatto di non essere arrivati vestiti in completo da moto, puliti e griffati ha aiutato, non bisogna dimenticarsi che sono persone che non stanno bene come noi e darsi un aspetti di umiltà aiuta molto. tanti sorrisi, non avere paura di aprirsi e stare a sentire quello che hanno da dire. poi vuol dire molto anche dove si alloggia e dove si mangia. noi siamo stati sempre in fascie molto basse, un po per una questione di budget un po perche solo cosi riesci a comunicare e combinare qualcosa. difficilmente un cameriere di un ristorante di lusso o un gestore di un hotel a 4 stelle ha tempo e volgia di conoscerti e stare a chiaccherare con te!
 
2406005
2406005 Inviato: 6 Set 2007 11:32
 

paura CipCiop... che posti magnifici !!!
 
2413720
2413720 Inviato: 7 Set 2007 0:46
 

la tua esperienza e le tue parole mi hanno lasciato senza parole!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
2415096
2415096 Inviato: 7 Set 2007 9:37
 

non c'è nulla da dire...
Uno spettacolo di giro e spettacolari le esperienze che avete avuto...

sono esperienze che ti cambiano e ti lasciano qualcosa di incommensurabile...
non c'è scuola o lavoro che possa insegnarti le stesse cose...

Saluti Desmo icon_biggrin.gif
 
2416417
2416417 Inviato: 7 Set 2007 11:41
 

grazie ragazzi! sono contento che abbiate apprezzato!

comunque è proprio vero, sono cose che ti rimangono dentro!
 
2443676
2443676 Inviato: 10 Set 2007 23:06
 

cipciop31 ha scritto:
grazie ragazzi! sono contento che abbiate apprezzato!

comunque è proprio vero, sono cose che ti rimangono dentro!


Mi accodo ai complimenti che già ti sono stati fatti, credo che altro non ci sia da aggiungere perchè rischierei di essere ripetitivo....

Ad ogni modo, ti ammiro tantissimo per il viaggio compiuto da te, dalla zavorrina e - soprattutto - dalla tua mitica moto: davvero grandi....!!!

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2451601
2451601 Inviato: 11 Set 2007 20:35
 

complimenti, bel giro, belle foto.
una grande esperienza!
ciaoo
 
2603720
2603720 Inviato: 1 Ott 2007 14:45
 

IL RACCONTO!
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Prima le premesse!

In primavera non avevo la minima idea di dove andare a parare mi stimolava l'idea di Samarcanda ma era decisamente troppo impegnativa per tempo e soldi.
Niente di niente per settimane, è cosi tutte le volte, vado di fantasia, mi immagino sperso da qualche parte, cambio continuamente meta e fantastico sugli itinerari fino a che qualcosa non mi colpisce e mi fa salire una scimmia pazzesca.
Mi viene cosi voglia di andare in Turchia, merito anche dei racconti e delle foto di un amico che me ne parla benissimo.
E cosi è deciso, Vittoria, la zovorrina, che ha il fondoschiena collaudato per le lunghe distanze in moto, è felice e entusiasta per la località esotica.
Oddio, come ricorderete in primavera e inizio estate non è che la situazione politica turca fosse delle migliori: scontri, repressioni della polizia in Kurdistan, manifestazioni imponenti di piazza, ecc ecc.. se poi si aggiunge un timore reverenziale per un paese a maggioranza islamica, potete immaginare la confusione che c'era in testa a una dolce pulzella di 24 anni ( giusto per non passare per il pervertito sottolineo subito che è mia coetanea!). Ormai la decisione l'ha presa e fa la dura con me per poi scoprire che confessa i suoi timori agli amici!!
Butto giù un cavolo di itinerario di massima su un pezzetto di carta stropicciato e la mia programmazione per il viaggio è finita! Non servono visti e permessi cosi posso beatamente fregarmene di qualsiasi altro pensiero! Il bello è che non avendo una cartina stradale della Turchia non ho minimamente idea delle distanze; uso le tabelle che riportano le distanze tra le città più importanti e comunque su strade principali. La cosa divertente è che nemmeno una volta arrivati in Turchia acquisteremo una cartina stradale!!
Cazzeggiando su un forum leggo di Antonio Tempora e del suo viaggio in Siria e Giordania. Mi manda un paio di messaggi e fa salire in me l’interesse per la Siria. È molto organizzato, viaggia da una vita e ha pianificato il suo viaggio anche nei dettagli più piccoli. Questo suo approccio mi mette fiducia e mi toglie parecchi dubbi sulla Siria.
Il caso vuole che una domenica pomeriggio io e Vittoria ci siamo sciroppati un documentario sulla Siria (mi ha cosi tanto colpito che me ne ricordo il nome: Paradossi siriani). Un po per scherzare provo a buttare li la cosa: "e se ci facessimo anche i visti per la Siria? cosi tanto per.. se vediamo che riusciamo ci andiamo se no amen.."
La risposta fu una delle più inaspettate che mi abbia mai dato! "pensa che volevo chiedrtelo io!
Facciamo i visti e pianifichiamo un itinerario di circa 1000 km. Il modo in cui è stato fatto l'itinerario è tragicomico! logicamente non abbiamo una cartina della Siria e su internet non si trovano (o almeno io non ho trovato) cartine online: davanti a una cartina politica misuriamo a spanne la larghezza e l'altezza della Siria e conveniamo che 1000 km siamo una distanza giusta per 6 giorni.. e qua finisce di nuovo la preparazione del viaggio.
Il tutto riprende improvvisamente una settimana prima della partenza, non avevo fatto ancora niente, la moto è completamente da preparare, non ho nemmeno guardato un albergo e non so nemmeno che vestiti portare!
sono 5 giorni pazzeschi, caos terribile in casa, in garage e nella mia testa!!


la moto me la sono preparata da me.. oddio.. ho cambiato gli olii, una controllatina all'impianto elettrico e nient'altro!!
giusto.. la moto..però per favore vogliatemi bene lo stesso!
Lei la mia Nevada 750 del 97 con all'attivo quasi 100.000 km, ribattezzata da me Bagnarola Smargiassa



È una Guzzi in tutto e per tutto, perde pezzi e piscia olio, ma non mi ha mai mollato e ha un cuore infaticabile! non sarà stra-confortevole, ne super-veloce, ma è efficiente e soprattutto si ripara con estrema facilità!

Mi ritrovo a ridosso della partenza stanchissimo, con mille pensieri e dubbi.
Incredibilmente riesco a lasciarmi un giorno di margine in cui non devo fare nulla, la moto è carica e pronta, e io posso rilassarmi un attimo.
Si è deciso di partire sabato notte verso le 00.00 per poter fare più strada possibile il primo giorno. Il traghetto è stato escluso a priori, le nostre finanze sono quello che sono e a mio parere di tempo non se ne risparmia (almeno da Milano).
Il venerdì sono in crisi pre-partenza, non riesco a stare fermo un secondo, sono agitatissimo continuo a rigirare intorno alla moto per controllarne lo stato "non sarà troppo carica? ce la farà a arrivare fino in fondo? e se mi si spacca qualche cosa? mi sa che stavolta ho fatto il passo più lungo della gamba..".
Adotto la mia classica strategia, ossia per dormire profondamente prima della partenza venerdì sera faccio tardi e mi prendo una ciuca indescrivibile!


Finalmente si parte!
sono le 23.40 di sabato sera e tutto bello pronto esco dal garage. prima tappa benzinaio.
arrivo e decido di fare benza con la carta, inserisco e... aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh non funziona la carta!
corro da un altro benzinaio ma la solfa non cambia, vado a uno sportello bancomat e il bancomat non funziona.
Ecco voi potete immaginare quale sia la reazione di un povero cristo che si è preparato mentalmente per una vacanza da mesi, è pronto alla partenza con la moto tagliandata da se e 10 minuti prima dell'appuntamento scopre che nel giro di 12 ore il bancomat si è fottuto!!! zio porcoooooooo!!
Attimi di smarrimento, non so che fare, tutto mi case addosso, faccio l'ultima prova: vado a uno sportello e prelevo con circuito internazionale: FUNZIONAAAA!!! ripeto l'esperimento a un altro sportello e effettivamente va!

La giornata è decisamente noiosa e ce la facciamo tutta in sella. Fortunatamente non troviamo traffico alle frontiere e dopo un'interminabile Croazia su un autostrada tutta dritta arriviamo a Belgrado per pranzo. A questo punto guardando l'orologio e l'atlante inizia a farsi largo un idea malsana: e se provassimo a arrivare ad Edirne in serata? sono 1800 km ma alla fine siamo già a Belgrado, ma si proviamo va!
Superiamo al volo la Serbia, entriamo in Bulgaria che è ancora presto, ora ci crediamo veramente!
A parte un simpatico inconveniente ( parte il tappo del flacone di olio che avevo posizionato sul bauletto innondando Vittoria) arriviamo alla frontiera turca, guardiamo l'orologio e sono le 20.30 ora italiana!! wow 20 ore per 1800 km! brava Vitti e brava Bagnarola Smargiassa!
La frontiera è stata massacrante, 3 ore per passare, credo che tutti i turchi residenti in Germania abbiamo deciso proprio quel giorno per tornare a casa. Ci sono una decina di km di coda prima dello sbarramento, li superiamo tutti ma una volta arrivati troviamo le sbarre chiuse. Fanno passare solo un po’ alla volta e non fanno eccezioni nemmeno per le moto. vabbè.. aspettiamo!
Primo assaggio del popolo turco: tutti, a intervalli regolari incominciano ad attaccarsi ai clacson, ma si vede che lo fanno per divertirsi! c'è chi ritma un tempo e chi un altro, chi si sganascia dalle risate e fa foto alla coda!! Be non male come benvenuto!
Finalmente passiamo la frontiera e arriviamo a Edirne. Albergo, doccia, pappa e a nanna. È la prima sera, non abbiamo ancora imparato l'arte del contrattare e paghiamo senza batter ciglio 40 euro per la stanza doppia.


La prima parte di Turchia che incontriamo non è niente di che, tiriamo dritto fino ad Istanbul. Subito dopo il famoso ponte un cartello ci da il benvenuto in Asia. È la prima volta che lo passo, oltre Istanbul mai mi ero spinto, per me è un sogno che si avvera, l'Asia! solo il pensiero mi riempie la testa di mille pensieri! In tanti mi avevano detto che da li in poi tutto sarebbe cambiato, ma mai potevo immaginare che spettacolo di paesaggi avrei incontrato!
Un benzinaio ci regala una cartina stradale, è ottima, sono segnate anche le strade bianche e i distributori, problema cartina risolto!!
Molliamo l'autostrada e ci inerpichiamo verso Safranbolu, una cittadina inserita tra strette vallate. Le soste sono continue, devo fotografare e fotografare, sono i primi paesaggi asiatici che incontro e anche se poi vedrò cose mille volte più belle per me sono già queste il massimo!






Le strade sono belle ma sono tutte ricoperte di sabbietta che aggiunta allo smog dei camion turchi rendono i vestiti sporchi già dopo pochi Km. Mi devo pulire più volte perchè con la visiera alzata mi trovo la faccia nera.
A Safranbolu alloggiamo in una pensioncina semplice ma pulita. Il proprietario ci avvicina mentre siamo fermi a consultare la guida, capisce che stiamo cercando una sistemazione e ci chiede di guardare la stanza. Trattiamo e alla fine ce la caviamo con l'equivalente di 25 euro per la stanza e la colazione. Chiaccheriamo un po’ e capisco che il tipo è particolarmente religioso, ci fa togliere le scarpe per entrare in casa e ci rimane un po’ male quando scopre che non siamo sposati. Ma non sembra infastidito anzi è particolarmente gentile e la moglie ha una faccia molto simpatica. Ci fa sedere nel salotto di casa sua e ci offre il primo degli innumerevoli te! La moto la lascio chiusa dietro il cancello di un autolavaggio.
Doccia, chiacchere con il nostro padrone di casa, cena e poi nanna!
Questo è il primo giorno vero in Turchia e fin da subito la sensazione è stata molto buona, anche al ristorante ci trattano bene e si prodigano a farci capire ciò che c'era scritto sul menu. I prezzi dei
Safranbolu è una bella cittadina piena di vita e di locali. È famosa per essere un posto per turisti turchi, quindi quando parlo di locali e ristoranti non immaginatevi una località turistica delle nostre.
Ha una bellissima centro storico con case ottomane ristrutturate e tante botteghe con laboratorio in vista. Proprio carina!


Vado a ritirare la moto all'autolavaggio e per sdebitarmi gli porto mezza anguria (si in effetti avrei potuto portarne una intera!!) e contentissimo il proprietario mi fa sedere sotto un pergolato insieme a dei suoi amici: logicamente te e sigaretta di rito!
Ci dirigiamo verso Boğazkale, paesino minuscolo famoso per essere vicinissimo al sito archeologico Ittita di Hattusa. Da Safranbolu riscendiamo verso sud e dopo qualche km di statale decidiamo di prendere quella che sulla cartina era segnata come strada bianca: è completamente deserta, con buche profonde decine di cm in continuazione, lunghi tratti di sterrato con fondo sabbioso, 90 km abbastanza da incubo soprattutto con la mia motretta! i paesaggi ripagano comunque la fatica fisica per tenere in piedi la moto, sembra di essere stati catapultati di botto in Finlandia con fittissimi boschi di conifere e vallate strettissime!




Alla fine sbuchiamo in un paesino fantasma, sembrava uscito da qualche racconto del far west, con i boscaioli che segavano i tronchi nelle aie delle case!



In Turchia i paesaggi cambiano continuamente, non ho trovato mai delle zone che si assomigliassero e soprattutto sono sempre belli!
Riscendiamo verso valle e lentamente ci avviciniamo verso Boğazkale.
Questa zone mi è rimasta molto impressa: villaggi tranquilli, con trattori sulle strade e un sacco di gente nei campi a raccogliere il grano.. certe volte mi sembrava di essere in Germania!!









Boğazkale è veramente un paesino di 4 anime di una tranquillità disarmante! Proprio come scritto sulla Lonely Planet gli unici rumori sono gli starnazzi delle oche che passeggiano tranquillamente nel vialone principale completamente deserto!
Ogni tanto passa qualche vecchio trattore o qualche ragazzino in motorino, ma niente più!
Ci sistemiamo in un bell'albergo (logicamente dopo aver trattato) per circa 40 euro la stanza, li merita proprio. Si nota che i proprietari sono abituati ai turisti e parlano bene inglese; sono appassionati di calcio e scambiamo 4 battute su Fatih Terim. Mi dice anche che aspettano per il giorno dopo una mega comitica di bmw da Torino. Che culo! (scherzo dai!)
Do un 'occhiata alla moto e mi accorgo che sono partiti un paio di dadi del telaietto delle borse, mortacci alla strada di oggi e alle sue buche! cerco un po’ nel borsello attrezzi e trovo due dadi che fanno al caso mio; ne approfitto anche per dare una stretta agli altri.
Cena nel ristorante dell'albergo e mi gusto una birra con la Bagnarola Smargiassa posteggiata in mezzo ai tavoli del ristorante.





Approfittiamo della mattina per visitare il centro archeologico di Hattusa prima che il sole incominci a picchiare. É molto suggestivo, ricordo di averlo studiato sui libri al liceo. Brulica di rumpiball che cercano di vendere di tutto, anche una guida cerca di portarci al suo negozio con la scusa di un te. non abbocchiamo e lo salutiamo.
Sarà che in Italia abbiamo ogni ben di dio di monumenti e resti archeologi, sarà che io mi annoio facilmente, ma preferisco di gran lunga gironzolare in moto e fermarmi ogni volta che mi va.; preferisco perdere tempo a prendere te con i turchi e a fare quattro chiacchere, preferisco perdere tempo a cercare di capire che mi stanno dicendo dei perfetti sconosciuti che parlano una lingua incomprensibile piuttosto che girare per filo e per segno tutte le attrazioni segnalate nella guida. Certo le cose più importanti non le evitiamo ma il gusto di conoscere attraverso le persone per me è impareggiabile. Chisssenefrega del museo quando sei seduto a bere te offerto da persone stupende, chissenefrega dei monumenti se un turco ti sta parlando della sua terra!!
ecco un benzinaio ci ha appena regalato nell'ordine: un'altra cartina, un asciugamano, te e succo di ciliegia a volontà!
Prendiamo di nuovo direzione nord est verso Hamasya, la strada è breve, un centinaio di km cosi abbiamo tutto il tempo di arrivare con calma e girare questa cittadina.
Nonostante iniziamo a spostarci decisamente verso la verso est questa città è particolarmente moderna e animata. C'è parecchio traffico e il tenore di vita sembra decisamente alto. Belle macchine, bei negozi, banche, un sacco di moto o motorini.
Amasya l'abbiamo trovata molto pulita e ordinata, sembrava di essere a Vigevano con tutto quel pavè nelle viette del centro. Alloggiamo in uno stupendo alberghetto, all'interno di una casa ottomana appena restaurata. Anche qua facciamo un po’ gli spendaccioni ma la location è veramente fantastica, siamo a ridosso del fiume in una zona pedonale tranquillissima (infatti il vigile che ci ha visto entrare in moto ci ha squadrato!!) e in giro si vedono un sacco di giovani.




La trattativa è stata più lunga del solito, seduti su un divano,ci sono voluti 3 te e numerose sigarette prima di arrivare ad un accordo, ma ormai ho capito l'antifona e mi diverto pure!! alla fine ce la sgancia per 70 lire turche ossia i soliti 40 euro. Vorrei spendere un po’ meno ma alla fine non abbiamo tutto questo tempo per girare alla ricerca dell'albergo più conveniente, l'unica possibilità è entrare in quello che ci ispira di più e trattare selvaggiamente!
Amasya è incastrata in una valle strettissima in cui scorre anche un fiume, nel poco spazio le case sono fitte una accanto all'altra e immediatamente dopo si inerpicano ripidissimi i pendii della valle. in alto è arroccata la cittadella, posizionata su più piani ma abbastanza abbandonata.
A Amasya ci sono anche le famose Tombe di roccia dei Re: si raggiungono dopo una bella scarpinata in salita ( e che salita) forse meritano più per il panorama che si osserva che per la loro particolare bellezza artistica!
facciamo in tempo anche a visitare la moschea, molto carina e con un ambiente rilassato.
Pappa al ristorante dell'albergo, mi ciuccio una birra che se no sto male e poi giretto in centro.
Uno struscio animatissimo con coppiette, famigliole, gruppi di ragazzi, suonatori da strada. Sembra di essere in una nostra località turistica!
Troviamo un bel locale all'aperto sotto un pergolato dove ci filtriamo un'altra birra ascoltando un trio di musicisti veramente bravi. Arrivano anche una giovane coppia di sposi con gli amici, piantano abbastanza casino e a noi non dispiace!










Lasciamo la città con non poco dispiacere, abbiamo respirato proprio una bella aria, una Turchia legata alle sue tradizioni ma che allo stesso tempo sa guardare avanti, giovani che sanno bilanciare i precetti religiosi e il loro impeto naturale.
La giornata sarà intensa, ci aspetta uno bello spostamento, dobbiamo arrivare nei pressi di Trabzon , Trebisonda, dove voglio a tutti i costi visitare il famoso monastero di Sumela. sulla carta i km sono parecchi, circa 500. Ottimisti sulle strade fino ad ora incontrate partiamo di buona lena. Subito ci accorgiamo però che di mezzo ci sono diversi passi di montagna e le condizioni dell'asfalto non sono delle migliori. La media e bassa e più volte finiamo dentro delle voragini di buche. Sono costretto a rallentare anche perchè ho paura di spaccare i telaietti delle borse.
In certi punti mi chiedo se sono in Turchia o in qualche paese alpino, le case sono di pietra con il tetto bello spiovente, proprio come le nostre case di montagna, ci sono pascoli e pastori, fuoristrada moderni e vecchi trattori. sembra proprio di stare in valtellina!
Purtroppo non ho foto perché per sbaglio abbiamo cambiato una impostazione cromatica della digitale e le foto della giornata sono venute tutte verdi!
Da Amasya fino al mar nero incontriamo un'altra Turchia, sembrano molto più conservatori, le donne che girano a capo scoperto sono ora la minoranza e quando passiamo nei paesini si girano tutti stupiti di tale insolita presenza. Supero parecchi camion che arrancano e sbuffano fumate nerissime, dentro il cassone si vedono gruppi di persone, penso intere famiglie, vecchi, giovani, bambini e donne, ogni volta mi salutano ma non hanno uno sguardo particolarmente felice, non hanno la vivacità negli occhi che ho incontrato anche in persone povere nelle altre zone. anche per questo non riesco a stare più di tanto dietro a questi camion. I volti immobili e senza espressione dei bambini sono un pugno. Tanto si sbracciavano nei giorni scorsi appena intravedevano la moto, con i loro sorrisoni sdentati, tanto hanno occhi tristi questi. Le foto oltre a essere verdi sono anche poche per gli sguardi di rassegnazione incontrati.
Scendendo dall'ultimo passo verso il mar nero ricomincia la vita, si incontrano tantissimi frutteti al bordo della strada, donne e bambini che vendono prodotti della terra e, soprattutto, sguardi più vivi.
Gli ultimi km verso Trazbon li facciamo tutti sulla costa, tutti su autostrada e veloci arriviamo a destinazione. A Trazbon traffico caotico sembra di stare a Marsiglia, mare e casino pazzesco! proseguiamo per Macka punto di partenza della strada per il monastero; i paesaggi sono spettacolari ma un po’ il brutto tempo e un po’ la stanchezza non ce li gustiamo a pieno. Dopo esserci arrampicati su una stradina disastrata arriviamo al monastero.
Lo scenario è veramente da film dell'horror! in mezzo ai boschi su una parete scoscesa è incastrato nella roccia il monastero, appeso nel nulla. La luce che inizia a scendere e i nuvoloni bassissimi metterebbero parecchia soggezione se non brulicasse di turisti!
L'interno vale decisamente il prezzo del biglietto con affreschi dai colori ancora vivissimi; si possono visitare alcune stanze e mi viene spontaneo chiedermi come facessero a vivere quassù senza niente, al freddo e in uno scenario da lupi! roba da matti!!







All'uscita del monastero conosciamo una famiglia turca. Si presentano, ci dicono di essere uno medico, una giornalista e una un’insegnante. Gli chiedo se conoscono una sistemazione ma mi dicono che anche loro sono turisti e non conoscono la zona.
Scendendo incontriamo, ancora in mezzo ai boschi un bed and breakfast, dalla guida sembra carino e ci fermiamo. Ci accoglie una donna sulla 40ina, molto rude, ci fa vedere la camera e per uno sgabuzzino con un mini bagno vuole un sacco di soldi. Provo a trattare ma niente, addirittura fa la risentita come se fosse il grand hotel. Siamo stanchi e dobbiamo accettare. Io sono incazzatissimo e gli ho riservato un sacco dei miei complimenti preferiti.
A cena sotto una tettoia ci porta una trota a testa e una insignificante insalatina di due giorni prima; sembra che addirittura si debba sparecchiare da soli.
Vabbe.. almeno il te prima di andare a dormire lo voglio, vado in cucina per chiederlo e chi mi becco? i tipi del pomeriggio, quelli che dicevano di essere medico e giornalista. Il fatto è che stavano lavando i piatti... ma allora siete due sfigati, ma proprio due sfigati contaballe!!!! prendo il te è ne approfitto del loro stupore nel vedermi per scroccargli le sigarette!
sempre più incazzati andiamo a cercare un pacchetto di sigarette nel vicino centro turistico che troviamo pero semi deserto e sprovvisto di tabacco... diamo la colpa alla nostra padrona di casa che data la sua simpatia usiamo come capro espiatorio per qualsiasi cosa!
La notte anche se fa parecchio fresco si dorme bene sotto le copertone di lana



Salutata la bagasciona ripartiamo alla volta di Erzorum
questa sarà una delle giornate più intense, difficili ma anche belle di tutto il viaggio.
Dobbiamo fare meno di 300 km e abbiamo una giornata intera davanti. Io vorrei riuscire a compierli alla mattina per poi girare il pomeriggio con tranquillità Erzorum. Il tempo è da lupi, un freddo boia, nuvole bassissime e nebbia; ci avviciniamo al primo passo e la nebbia si fa sempre più fitta, sul passo si mette anche a piovere e io non vedo una beneamata cippa, al tutto si aggiungono quei simpaticoni dei camionisti turchi che scendono dal passo a fari spenti!
Facciamo il passo, entriamo in una galleria e all'uscita.. tacchete! sole splendente e calduccio! ci asciughiamo e continuiamo per Erzorum attraverso paesaggi che mutano continuamente, da paesaggi alpini a scenari da Grand Canyion
Al secondo passo si scende di poco e ci ritroviamo su un bellissimo altopiano che poi continuerà per centinaia di km fino a Van. Si viaggia sui 1800 metri, tutto attorno pascoli e campi e a cornice, da qualsiasi parte si volga lo sguardo, ci sono montagne.






















Sull'ultimo passo incontrato decidiamo di fare una breve escursione su una strada sterrata, facciamo un po di foto qua e la e torniamo indietro. La strada è abbastanza disastrata e da il colpo di grazia alla moto, già segnata dalle buche di 2 giorni fa!
scendendo dal passo tutto un tratto mi trovo in 5a senza possibilità di cambiare, cazzooooooo!!non mi fermo nemmeno per vedere, andiamo avanti fino al prossimo distributore, ci facciamo una 30ina di km, per fortuna non ci sono incroci o rallentamenti, la strada è buona e si può tenere una velocità decente.
Arriviamo alla prima stazione di servizio, mi fermo, spengo la moto e scendiamo. Vittoria mi guarda con aria interrogativa e preoccupata, io non parlo, non ho nemmeno il tempo di farmi prendere dal panico che ho già smontato mezza moto! trovo il guasto: si è spaccato, un po’ per l'età e un po’ per tutti i colpi che ha preso in questi giorni, l'innesto delle marce nel cambio. Fa parte di una serie di snodi che partono dalla leva del cambio e arrivano al carter. Lo smonto e cazzarola si è rotto proprio nel punto dello snodo. Non faccio in tempo a chiedere dove possa trovare un saldatore al benzinaio, che mi si avvicina un signore sulla 60ina con un ragazzo giovane. Il tizio parla discretamente inglese e ci capiamo. Subito senza pensarci su due secondi si offrono di accompagnarmi alla ricerca di un meccanico. Accetto al volo e faccio per salire in auto ma il signore mi blocca e mi fa cenno di darmi una pulita che sono un po’ troppo sporco!! ehehehe pure qua mi dicono che sono un barbone!! ihihih! sono in piena foga meccanica e non penso a altro che a riparare il pezzo! tantè che lascio Vittoria a guardia della moto al distributore! povera!
giriamo un po’ e troviamo un officina aperta; all'interno ci sono delle 2 meccanici adulti e un ragazzino che aiuta. Mi fanno sedere e mi fanno capire di stare tranquillo che ci pensano loro! salta fuori il te e le sigarette, e mentre uno dei loro traffica con il saldatore si bisboccia. Chiacchero con il signore che mi ha accompagnato che ha proprio voglia di parlare. Mi da una lezione che non dimenticherò: mi stava dicendo che i turchi e gli italiani si assomigliano molto come testa e ci si comprende sempre al volo, io ribattevo che era verissimo e che anche se con culture e religioni diverse li trovavo molto simili a noi. Al che il tizio mi interrompe e serissimo mi fa:"la religione non conta nulla, io sono qua (e indica un punto sulla mano), tu sei qua ( e indica un punto opposto), basta che ci troviamo qua (a meta tra i due punti)" io non ho saputo ribattere nulla, gli ho solo detto che aveva perfettamente ragione. Una cosa che ho sempre pensato, che a furia di ripetere mi è diventata quasi banale, detta da un turco in quella situazione e in quel luogo, per me è stata una cosa bellissima!
Continuiamo a chiaccherare e gli confesso che se fossi stato in Italia forse non avrei risolto il mio problema cosi velocemente, lui è stupito e mi chiede il perché. Gli confesso un po’ a malincuore che abbiamo perso la capacità di aiutare e di ascoltarci e che oramai la gente pensa solo ai propri interessi.
Lui mi guarda serissimo, ci è rimasto male e si vede, non riesce proprio a capire come sia possibile.
Nel frattempo il meccanico che aveva saldato il pezzo mi fa capire che una saldatura su quel materiale non avrebbe retto e di fare attenzione. Alle sue spalle, intanto, un altro signore è già al lavoro costruendo un aggeggio che potesse sostituire il pezzo originale. Taglia, buca, salda, piega alla fine mi danno i due pezzi, non vogliono assolutamente una lira, io li abbraccio e li bacio più volte,sono felicissimo, mi hanno aiutato in un giorno di festa e non vogliono nemmeno nulla. Il meccanico mi sorride sembra felice anche lui, corre in ufficio e torna con un accendino per me. C'è una scritta e chiedo la traduzione: "io sono felice, tu sei felice, felicità per tutti". Ora, se becco uno che tenta di intascarsi questo accendino gli taglio le mani, è uno dei regali più belli che abbia mai ricevuto!
Torniamo al distributore, Vittoria è ancora intera e la moto pure; sembra che i ragazzi della pompa di benzina siano stati molto gentili e non le abbiano dato noie: le hanno offerto te, sigarette e fatto sedere al fresco. Rimonto tutto al volo decidendo di mettere comunque prima il pezzo originale saldato. Mi pulisco le mani per salutare il signore che mi ha accompagnato. Mi saluta, deve scappare dai parenti. Prima di andarsene mi dice: "remember, must help!" eh si, me lo ricorderò proprio come mi ricorderò della tua faccia saggia e serena!
Faccio per salire in moto, mi giro verso Vittoria ed è bianca, va in bagno a darsi una rinfrescata e torna ancora più bianca e barcollante... cazzarola Vitti! la prendo al volo e la porto al fresco. Un poliziotto consiglia di portarla all'ospedale vicino, portano una caraffa d'acqua, io le bagno la testa e le mani, accendono un ventilatore. Le faccio mangiare delle zollette di zucchero e in pochi minuti si riprende. Altra lezione: sono in giro con una persona e non posso pensare che abbia la mia stessa resistenza.
Riposiamo un po’ al fresco e intanto ne approfitto per comprare qualcosa da portare al meccanico: prendo delle bottiglie di Fanta e qualche gelato.
Vittoria sta bene e possiamo ripartire, arriviamo dal meccanico che mi sorride vedendomi arrivare in moto, gli porto il sacchetto con la spesa ma lui non la vuole, dice assolutamente no, che non se ne parla, io lo prego e gli dico che se vuole può darla ai bambini e che i gelati si sarebbero sciolti in moto! accetta, mi sorride e li passa al ragazzino dell'officina. mi stringe la mano e mi abbraccia di nuovo.... ma dove le trovo altre persone come queste? dove?
Ripartiamo verso Erzorum, mancano 50 km. Arriviamo in città e non facciamo in tempo a trovare un albergo che la saldatura parte e ci lascia di nuovo a piedi! mortacci!!!
Smonto tutto di nuovo, mille bestemmie, ora inizio a essere incazzato. Si avvicina un signore sulla 40ina, in carne, faccione simpatico, io sono sotto la moto che traffico e non lo seguo nemmeno. Parla in turco e non sa una parola di inglese. Cosi lui parla turco, Vittoria prova con l'inglese e io gli rispondo da sotto la moto in italiano! non molla e lo raggiunge pure un suo amico. Ok avete vinto, il pezzo che mi ha fatto il meccanico avrebbe bisogno di una molata perché cosi non entra, sono stanco, ditemi che c***o volete!!
mi tiro su e il nuovo arrivato spiaccica 2 parole di inglese, mi fa capire che vogliono aiutarmi. Sono obbligato ad accettare! Arriva pure un terzo che oltre a essere custode del palazzo affianco è anche tassista. Ci carica tutti e andiamo alla ricerca di un ferramenta. Troviamo una bottega che assomiglia più a uno sfasciacarrozze. Ha la mola, ma il vecchietto che c'è dentro non capisce una fava di quello che gli diciamo cosi faccio da solo, meglio!
torniamo al cortile del condominio, Vittoria è circondata dai bambini degli appartamenti e gli sta facendo lezione di inglese! i bambini sono divertiti e la stanno ad ascoltare: lei dice bike e tutti in coro BIKEEE! lei dice house e tutti in coro HOUSE!! Mi metto a ridere e sono felice che lei sia tranquilla. È tardi e fa buio, mi portano una torcia e finalmente alle 8 e mezza riesco a rimontare tutto: incredibilmente va! faccio un giro di prova e funzionaaaaaaa!!! evvai!!!
sono sfinito mi lavo le mani ma non faccio in tempo a rivestirmi che ci prendono di peso e ci portano a una tavola imbandita che ci aspetta!! ma daaaii! non faccio troppe storie e accetto volentieri: formaggio, insalata, pane buonissimo e anguria! si è radunata una piccola folla! tutti che ci chiedono e vogliono sapere, sono storditissimo, non capisco più niente di quello che succede! l'omone dal faccione simpatico del pomeriggio mi prende in giro sulla mia abbronzatura a pezzi e sul fatto che vada in giro in moto quando c'è l'auto!
Sono simpaticissimi, vogliono comunicare anche se non sanno l'inglese, scherzano e ci prendiamo in giro a vicenda! arrivano anche 2 ragazzi sui 18 anni sanno un pelo di inglese e ci aiutano nella traduzione.
Sono stravolto, sporco come non mai, ho olio pure in faccia ma va bene cosi! tutti vogliono fare foto insieme a noi e io non me lo faccio chiedere 2 volte!






Chiedo consiglio per un albergo semplice e economico: me ne consigliano uno, il problema è capire dov'è! i due ragazzi si offrono di accompagnarci cosi io e Vittoria in moto e loro a piedi andiamo a passo d'uomo in centro. L'albergo è ok ma non mi fido a lasciare la moto in strada e preferisco riportarla al condominio di prima davanti alla guardiola del custode. Vittoria rimane in albergo e io torno con i due ragazzi in moto, andiamo in tre e facciamo un po’ i tamarri in giro!
Mi riaccompagnano di nuovo in albergo e vorrebbero che andassi con loro a fare un giro in centro ma è tardi, sono stanco e vorrei darmi una lavata! dispiaciuti li saluto con un abbraccio e arrivo finalmente in stanza.
Si è stata proprio una giornata intensa! quanti casini ma anche quante belle facce conosciute!



Alla mattina andiamo a riprendere la moto al condominio e ripartiamo.
non siamo riusciti a visitare Erzorum ma va bene così, abbiamo conosciuto delle persone simpatiche e gentili. Intanto che guido mi do dell' incosciente: con un pezzo di fortuna ci stiamo dirigendo verso la Siria, siamo a 4000 km da casa e vado avanti lo stesso. Ma sono fatto cosi, chi non risica non rosica! prometto pero a Vittoria che se il pezzo non avesse retto ci saremmo fermati qualche giorno e fatti spedire dall' Italia il pezzo di ricambio.
Il paesaggio è simile a quello di ieri, un altopiano immenso circondato da montagne. il traffico è pochissimo e i centri abitati pure.
La moto regge e iniziamo a stare tranquilli. Controllo spesso nelle soste lo stato del pezzo sostituito ma è sempre ok. (vi preannuncio che il pezzo è ancora montato sulla mia moto e si è sciroppato altri 6000 km senza problemi! grande meccanico!)







Le condizioni delle strade non sono ottime, l'asfalto è stato rimosso per rifarlo per parecchi km e mi devo mangiare parecchia polvere oggi.






A un distributore il proprietario ci ospita nel suo ufficio per un te! vuole fare 2 chiacchere e tira fuori un dizionario di turco-inglese; è un boss!, ha soldi e gli piace farlo vedere ma è simpatico e per niente pesante. Ci fa servire il te da dei bambini, sono vestiti da festa e sono elegantissimi!
Alla fine il tipo ci saluta e se ne va in auto lasciandoci nel suo ufficio da soli! se si fida lui!
Nel piazzale del distributore conosciamo un ragazzo polacco, sta attraversando la Turchia in autostop e vuole andare in Iran; anche lui ha voglia di parlare e ci dice che il suo camionista è simpaticissimo. In effetti sono una bella coppia! il camionista esce dal ristorante e gli urla che è pronto in tavola, lui si gira e dice che arriva subito. Continua a chiaccherare con noi per altri 10 minuti fino a che non esce il camionista infuriato e gli urla qualcosa del tipo: alloooooraaaa è prontooooo!! . il ragazzo ci saluto e corre a mangiare!
Do ancora un occhiatina alla moto e mi accorgo che in tutte quelle buche si è spaccata anche la piastra del baule dietro.. certo se magari avessi evitato di caricarla cosi tanto non si sarebbe rotta. comunque nessun problema, con una cinghia la fisso.



Nell’ultimo pezzo di strada verso Van incontriamo un sacco di posti di blocco dell'esercito, con tanto di carri armati in strada, ma fermano solo le macchine dall'altro senso di marcia.
Arriviamo al lago di Van e lo costeggiamo per un centinaio di km.
Arriviamo finalmente a Van, bella città piena di vita e di ragazzi. Ci sono un sacco di ristoranti e di locali per la sera con musica dal vivo.
Troviamo un bell'albergo con garage e camere con aria condizionata e televisione; da queste parti sembrano apprezzare meno l'arte del contrattare!
Doccia e mi accorgo che in effetti il mio abbigliamento fa schifo per quanto è sporco. il gilet di jeans ha preso un colore indescrivibile e i pantaloni dopo una settimana che li ho su è meglio che vadano in pensione. Faccio un bel fagotto e vado a cercare una lavanderia; ne trovo una dentro un centro commerciale con due ragazze che si divertono a cinguettare, fanno le cretine e mi sbattacchiano le ciglia. Va bene ok però io voglio che entro domani mattina i miei vestiti siano pronti. patteggiamo il prezzo e me ne vado.
La sfiga non ci molla e scopro che la digitale si è rotta, ma cavolo.. proprio ora che stiamo andando verso la Siria... mi prendo parecchio male e non so che fare; giro qualche negozio ma hanno dei prezzi assurdi, la più economica che trovo è una canon per 150 euro.
torno in albergo abbacchiato.
alla sera cenetta in un bel ristorantino con tavolini bassisimi.
In albergo ci si accoppia selvaggiamente!



Questa volta in lavanderia vuole venire anche Vittoria che fa la gelosona. Arriviamo e la zozza della sera prima ci dice che i vestiti non sono pronti e non lo saranno non prima delle 4 di pomeriggio.
Seeeeeeee tu sei fuori come un balcone! Gli faccio capire che non ci sto manco morto e insistendo riusciamo a farceli preparare per mezzogiorno. Nell'attesa mi vado a comprare la digitale che avevo adocchiato la sera prima, è stata una spesa sofferta ma sarebbe stato veramente un peccato non fare foto con tutte le cose ancora da vedere. Ne approfittiamo anche per mandare a casa qualche foto da un internet point.
Ritirati i vestiti riprendiamo la nostra marcia, oggi abbiamo intenzione di arrivare a Midyat, che dista 50 km dal confine siriano. Da Van sono circa 400 km.
Il programma prevede la visita alla chiesetta situata su un isoletta nel lago e un giro all'interno del vulcano Nemrut Dagi, omonimo del più famoso monte con le gigantesche statue.
Costeggiamo il lago per un 170 km. È domenica e le spiagge del lago sono prese d'assalto da famiglie e comitive di amici, tutti con i loro gazebi, griglie per la carne, ombrelloni e provviste. Il lago ha un colore stranissimo, è di un azzurro chiaro chiaro vicino alla costa per poi diventare più scuro improvvisamente.



Arriviamo al porticciolo e saliamo sul battellino per l'isoletta. Noto che tanti dei passeggeri, che si portano dietro bagagli, attrezzi e provviste, non vanno sull'isola per la chiesetta ma per fare pic nic.
La chiesa è carina ma le dedichiamo non più di mezz'oretta.





Torniamo alla moto e ripartiamo. Smettiamo di costeggiare il lago e ci inerpichiamo su e giù tra le montagne per poi tornare al lago dopo una 60ina di km.






La strada per salire al vulcano non è delle migliori, sembra più una pietraia e sono costretto a andare veramente piano per non smontare la moto! 14 km percorsi a una media di 20-30 all'ora.
Ma ne vale la pena perché si sale di quota molto rapidamente e già dopo poco lo spettacolo è mozzafiato. Il lago mentre lo costeggiavamo sembrava immenso, dall'alto si fatica a riconoscerlo.
Lungo il percorso incontriamo due pastorelli che vogliono fare una foto. Ok la foto ma uno dei due è un po’ troppo interessato a Vittoria quindi ce ne andiamo. Volevano anche qualche cosa per le foto, io queste cose non le sopporto, li fanculizzo e ripartiamo!








Una volta entrati nel cratere del vulcano lo spettacolo è stupendo, l'ambiente a tratti è lunare, la vegetazione si limita a un fitto strato di muschio, c'è una calma incredibile e l'altitudine (3300 metri) si nota anche dalle nuvole basse.
Ci sono delle stradine che si diramano, tutte sterrate con fondo sabbioso, logicamente non ci sono cartelli e andiamo a caso. All'interno del cratere ci sono numerosi laghetti e uno più grosso che è dotato anche di un piccolo campeggio. Deve essere molto suggestivo dormire quassù in tenda, chissà che spettacolo di stellata si può ammirare.
Vorremmo rimanere ancora un po’ ma si sta facendo tardi e dobbiamo arrivare a Midyat.
Qualche foto e riscendiamo









Ci facciamo gli ultimi 200 km in una bella tirata e arriviamo a Midyat che è già buio. Troviamo un bell'albergo con tv satellitare, aria condizionata e frigorifero a buon prezzo. Pappa a un prezzo ridicolo e andiamo a nanna. Nella notte sentiamo dei colpi, Vittoria mi chiede se sono fuochi d'artificio, io la rassicuro affermando che sono spari!



Oggi è una giornata importante, dopo tanto fantasticare arriveremo finalmente in Siria! Abbiamo veramente poche informazioni riguardo questo stato, alla tv non se ne sente mai parlare se non in termini negativi, sappiamo solo che Damasco e la sua capitale e c'è un semi-regime. Sono ansioso di arrivare voglio vedere che facce hanno questi siriani!
Facciamo colazione velocemente e al volo ci fiondiamo verso la frontiera. Sarà che siamo arrivati che già era buio e faceva fresco ma stamattina fa già un bel caldo, mai cosi da quando siamo partiti. Si nota dalla vegetazione che queste temperature sono la normalità.




Abbiamo scelto come valico di frontiera Nusaybin, semplicemente guardando la cartina in quanto il più vicino da raggiungere dal lago di Van. Arrivarci non è stato nemmeno cosi facile, a Nusaybin nessun cartello, la gente ci diceva di andare avanti verso il centro, noi andiamo, superiamo il solito centro con negozi e botteghe e arriviamo a un cancello alto si e no 1 metro. ah.. questa è la frontiera?!
Entriamo lascio la moto e inizio le pratiche facendo il passo del gambero, uno avanti e due indietro! alla fine entro nello stanzone della polizia turca con il faccione di Ataturk che mi guarda. Mi accoglie un signore bello in carne con i baffi che guarda il passaporto e mi dice: "italiano? ah.. si.. bene.. bravo!" .ricordatevi bene di questo signore!
Passiamo dalla parte siriana, un militare ci fa lasciare la moto e ci accompagna in un ufficio. È gentile e ci fa saltare tutta la fila; nell'ufficio c'è l'aria condizionata e si sta da dio. Entra il capo e... è il tipo di prima! quello cicciotello con i baffi! mi prende il passaporto e indovinate che mi dice? : "italiano? ah.. si.. bene.. bravo!". bho io non ci credo, mi devo nascondere più volte il viso per non ridergli in faccia!!
E' mezzogiorno e siccome i siriani non sono come i turchi che quando hanno incominciato una cosa la finiscono, tutti fermi è ora di pranzo. I militari si siedono attorno a un tavolo e iniziano a mangiare. Io e Vittoria siamo li che ci guardiamo in giro quando uno di loro si gira, ci vede e corre a prendere 2 sedie! alla fine abbiamo mangiato con loro!
Sbrighiamo le pratiche e finalmente dopo 3 ore riusciamo a sbucare in Siria!
non sarà stata la frontiera più efficiente ma sicuramente la più simpatica!
Stretta di mano con Vittoria e pacca alla moto, è una mezza conquista, il fatto di essere riusciti ad arrivare in territorio siriano è già tanto per noi!
L'impatto è forte, fortissimo: vialoni a 4 corsie scassatissimi, case che sono dei ruderi, infrastrutture inesistenti. In giro si vedono solo uomini che sembrano fantasmi, pochissimo traffico e quel poco su mezzi assurdi. Logicamente codice stradale inesistente e ognuno fa quello che vuole. Sembra che tutto sia abbandonato a se stesso, non c'è traccia di quello che si possa definire città o almeno paese, solo case marroncine di 1 piano. ogni tanto qualche mulo magrissimo sotto il sole.









Ma dove siamo capitati? fa pure un caldo impressionante, siamo quasi a 50 gradi.
Fino a Deir Ezzor è uno scenario di guerra. Rischiamo anche di rimanere senza benzina e siamo pure senza cartina; usiamo la mappa che c'è nel retro della copertina della guida per farci un 'idea. io pensavo di acquistarla una volta in giunti qua ma sinceramente non saprei a chi chiedere!
Nei pressi di un villaggio chiedo a un ragazzo tassista dove posso fare benzina e cambiare qualche soldo. Ci accompagna davanti a un negozietto dove cambio 10 dollari e mi fa segno che più avanti c'è la benzina. Il distributore in realtà e un box con all'interno una vasca piena di benzina; dei bambini mi fanno il pieno, pago e prendo anche dell'acqua, mi sto veramente squagliando.
I bambini sono curiosi e ci chiedono da dove arriviamo. Non sanno bene dove sia l'Italia e uno corre a prendere un atlante. Lo aprono, gli indico e mi guardano con aria allucinata: per loro uno che arriva da cosi lontano in moto per andare a casa loro dove oltre a terra arida non c'è nulla è un pazzo! ripartiamo e il caldo è sempre peggio, stiamo facendo la cazzata di attraversare una zona semi desertica senza manco un albero alle 2 di pomeriggio. Il termometro arriva a segnare 53 gradi e poi si spegne, si viaggia con la visiera abbassata per evitare il vento caldo in faccia!
A Deir Ezzor decidiamo di fare una bella pausa, io sono alle cozze e faccio fatica a guidare. Inoltre dobbiamo cambiare ancora un po’ di soldi. Ci fermiamo a un chiosco e cambiamo sulla strada 100 dollari, il tasso è quello ufficiale, non ci guadagnano nulla se non avere in tasca "soldi buoni" . Il ragazzo che gestisce il chiosco ci ospita e ci offre 2 aranciate e sigarette. Chiama gli amici, vuole far vedere che ha due ospiti occidentali nel suo chiosco, si vede che si sta pavoneggiando!
Ripartiamo, dobbiamo raggiungere Palmira, ora fa un meno caldo, ci sono 42-43 gradi, e con la bottiglia d'acqua sempre a disposizione ci facciamo un bel po’ di km.
Alla sera capirò il perché di tanta desolazione guardando la cartina. eravamo a una 40ina di km dal confine irakeno e evidentemente questa è il primo approdo per i profughi. Il governo siriano che non ha mai amato molto l'Irak evidentemente preferisce destinare i fondi a altre zone e lasciare questi disperati nel nulla.
Più ci avviciniamo a Palmira e più le cose migliorano, le strade iniziano a essere praticabili, macchine decenti in giro e qualche cittadina dalle sembianze umane.
Nell'ultimo tratto di strada sembra di essere in un film! siamo in mezzo a un bel deserto roccioso e ogni tanto si vedono le tende in mezzo al nulla. Le auto che ci superano sono tutte macchinone nuove, europee o americane con a bordo sauditi in caftano. Mentre ci superano ci guardano come marziani!
A un distributore un ragazzo ci vuole offrire un te, chiaccheriamo e ci presenta il suo capo, un anziano saudita che stava riposando su un cuscino. Si nota subito l'eleganza di questi uomini, hanno poco, vivono non certo negli agi, ma hanno una raffinatezza incredibile. Anche troppo! il vecchiardo guarda un po’ troppo Vittoria!



ghiacciaia con blocchi di ghiaccio per i beduini che vivono nelle tende in mezzo al deserto






Il tramonto in mezzo al deserto è fantastico, dipinge tutto di rosso e il sole dietro alle alture sembra un gigantesco incendio.
Arriviamo a Palmira e mentre spulciamo sulla guida i possibili alberghi ci avvicina un ragazzo in tunicone e caftano. Gli chiedo l'indirizzo di un albergo e mi dice che se voglio ce ne un altro a buon prezzo e che se vuole ci fa vedere dov'è. É tardi e abbocchiamo; ci dice che sta arrivando un amico in auto e di seguirlo, in realtà arriva un taxi. Vabbè proviamo a vedere dove ci porta al massimo lo molliamo li e ce ne andiamo. Il personaggio non mi piace, ha un aria losca ma alla fine ci porta a un albergo esattamente davanti alle rovine. Effettivamente non sembra cosi male.
Vado a vedere la stanza e chiedo il prezzo. vuole 1100 lire siriane a notte per la camera; nel frattempo arriva il tassista che vuole essere pagato.. cosa? ti devo pagare? ma che vuoi? sparisci. Da bravo fessacchiotto ho abboccato all'inganno, il tipo si fa scarrozzare in taxi a mie spese! dopo un battibecco gli mollo 40 lire siriane ossia 50 centesimi di euro. sono incazzato nero sia con il tipo che ha provato a fregarmi sia con me stesso che ho abboccato.
Inizia la trattativa, io mi siedo sul letto e sparo 800 lire siriane per 2 notti(12 euro ). il tipo rifiuta ma io sono nero e non mollo!
Dopo 10 minuti di trattative finalmente siamo arrivati a 1100 lire per due notti!
Il proprietario prima di lasciare l'albergo mi confessa che quello che non ha preso da me lo ha preso con gli interessi da una comitiva japponese.. non oso immaginare come li ha fregati!!
Sono diventato paranoico e penso che l'albergatore sia d'accordo con il tipo del taxi per fregarmi tutto, soldi, moto e magari anche donna. Per fortuna vedo che nell'albergo ci sono altre persone e mi tranquillizzo un po’. Pretendo di mettere la moto dentro l'albergo e le circondo di bottiglie di vetro vuote. Cosi almeno se me la rubno faranno un po’ di casino!
Andiamo a mangiare e il proprietario dell'albergo si offre di accompagnarci, io lo guardo e lui immediatamente specifica che non vuole soldi! bene amico hai capito allora!
cena in un ristorantino stra-turistico con bambino cameriere rompiballe che ci parla in italiano. Dovrebbero però spiegargli che se vai da un italiano e dici "mafia, Baggio, pizza" non è propriamente una cosa carina!!
La prima sensazione sulla Siria non è delle migliori.. anzi, sia io che Vittoria li troviamo molto formali ma non genuini; non riesco a capire cosa pensano quando parlano,se la loro ospitalità è sentita o è una forzatura; il paragone con i turchi è immediato e per ora rimpiangiamo le loro maniere un po’ brusche ma tanto sincere.
Vabbè oggi è andata cosi.



Facciamo colazione nel giardino dell'albergo. Devo ammettere che nonostante l'incazzatura il posto non è male; è in una zona tranquillissima e gode di un ottimo panorama: siamo di fronte alle rovine e si vede il castello.
andiamo subito al castello a gironzolare un po’. È molto suggestivo e il panorama che si gode dall'altura su cui è posto è stupendo.
Palmira è veramente molto turistica, ci sono bus con frotte di turisti occidentali e japponesi ovunque. Questo fa si che da una parte la cittadina sia dotata di servizi ma allo stesso tempo crea un atteggiamento nei suoi abitanti abbastanza da predoni. Vedono i turisti come polli da spennare e a ogni angolo trovo qualcuno che cerca di vendermi qualche cosa. Comunque niente di opprimente, gli dici di no una volta e non insistono.






Scendendo dal castello qualcuno da un gruppetto di case ci saluta e ci fa segno di raggiungerlo. Ma si, andiamo a vedere chi è. Arriviamo e scopriamo che è il ragazzo furbacchione della sera prima che ci aveva scroccato la corsa in taxi. Vuole assolutamente presentarci dei suoi amici cosi lasciamo la moto e entriamo in casa. Ci presenta a tutti e sembra che questa volta non voglia fregarci. È una famiglia al completo con un anziano accovacciato su un divano che sembra Saddam Hussein, poi ci sono le sue due mogli e una schiera di figli da 5 ai 25 anni. Ci sediamo e arriva il te. Parlo con il ragazzo e si scopre che lavora con i turisti (mha va? Mica l'avevo capito!!), fa un po’ di tutto, dal procacciatore per gli alberghi alla guida turistica. Sono più tranquillo, ha messo le carte in tavola e sembra sincero. Ha sempre pero uno sguardo da volpe, mi confessa che ha lavorato per la polizia Siriana in Libano (appero!) ma ora ha smesso. Quando mi dice che è nostro coetaneo ci rimaniamo, è scaltrissimo, educato e sa bene come fare su la gente. Prova a vendermi prima un giro in dromedario, poi dei gioielli, vuole anche farci da guida. Io rispondo sempre con un no secco, cerco di fargli capire in maniera indiretta che non ho voglia di farmi trattare come il solito turista di passaggio. Quando gli dico che i posti dove ci sono tanti turisti ci rimane e non capisce.




Sta di fatto che Aid deve aver capito e cambia completamente atteggiamento. Si nota che il suo sguardo è più vero, ha voglia di scherzare e ci da confidenza. Vuole assolutamente presentarci la sua famiglia. Prende il suo motorino e lo seguiamo su una pista poco battuta. Arriviamo e entriamo in questa casa semplice ma curata con un giardino interno con alberi da frutto. Lo seguiamo nell'unico salone e ci presenta a tutta la famiglia. È incredibile ora è una persona completamente diversa. Mi dice che la sua famiglia è beduina ma non vive più nelle tende. A guardar bene la casa però assomiglia molto a una tenda. Non ci sono mobili, solo un piccolo mobiletto per la televisione, per terra un sacco di tappeti e tutti sono seduti o sdraiati su grossi cuscini. Ci mettiamo davanti alla tv. Il fratello di Aid anche lui guida turistica prova a venderci qualche cosa ma Aid gli dice di lasciare stare, siamo suoi ospiti e vuole fare bella figura. Ci spiega tutti i programmi che passano alla tv, dice che è affascinato da tante cose dell'occidente ma tante altre non gli piacciono e lo spaventano, non specifica però cosa e noi non insistiamo. Ci confessa che anche se musulmano mangia e beve quello che gli pare. È una persona stranissima, gira in caftano e tunicone bianco, è legatissimo alla sua famiglia e alle sue tradizioni, ma allo stesso tempo è moderno, ha un bel cellulare, occhiali da sole sportivi ed è decisamente smaliziato.
Si è fatta ora di pranzo e senza dire niente arriva una donna con un grosso vassoio.
È una scena bellissima, stiamo mangiando con una famiglia beduina tutti sdraiati sui tappeti! C'è dell'ottimo formaggio, dello yogurt, un'insalata di pollo e verdure, pane e peperoni freschi e una ciotola piena di latte di capra leggermente fermentato che ci passiamo tutti bevendoci direttamente. A quel paese l'igiene, quando mai mi capiterà una cosa del genere! Vittoria ogni tanto mi guarda e mi dice che ho una faccia da ebete.. è vero! Vorrei che ci fosse una telecamera per registrare tutto perchè nemmeno io ci credo. Non faccio foto perchè non mi sembra carino, sono ospite suo, mi sta trattando da amico e non da turista. È un peccato ma a mio parere sarebbe stato un gesto sgradevole.
È l'ora del pisolino per tutti e noi torniamo in albergo. Aid ci da appuntamento al pomeriggio, ci vuole far vedere un tendone e le rovine di Palmira.
Al pomeriggio dopo un te con la famiglia in giardino ci porta prima a vedere le rovine e le tombe e poi a un campeggio piccolissimo in mezzo a un boschetto fittissimo dove c'è una piscina e un tendone beduino. È un oasi nell'oasi, non è segnato sulle guide ma è pieno di camper-fuoristrada europei. Incontriamo anche un gruppo di italiani. Ci prendiamo tutti un succo di frutta e prenotiamo per la cena.








Si è fatto tardi e ci dobbiamo salutare. Accompagnamo Aid a casa e mentre guido penso che se al momento di salutarci mi avesse chiesto qualche soldo glielo avrei dato volentieri. Ci salutiamo ma non vuole nulla, mi guarda e si capisce che vorrebbe dirmi qualche cosa ma non riesce. Ce ne andiamo, arriviamo sulla strada principale e lo vediamo in lontananza ancora là fuori casa che ci guarda con il suo tunicone svolazzante.. un finale peggio di Via col vento. Sia io che Vittoria non abbiamo parole, tanto eravamo incavolati con lui la sera prima tanto ora siamo emozionati e colpiti da come si è comportato..
Dopo cena rientriamo abbastanza presto in albergo, Vittoria fa conoscenza con una ragazza francese, si chiacchera un po’ e esponiamo le rispettive sensazioni su Siria e Turchia. Sono esattamente opposte! Lei preferisce i siriani o noi i turchi! Esce il proprietario dell'albergo, Mohammed, un ragazzone con la faccia da diavolo! sa un sacco di lingue, devi stare sempre attento a quello che dici, è silenzioso e te lo ritrovi dietro senza nemmeno sentirlo! Ma è veramente simpatico, ora sta prendendo in giro la ragazza francese: le dice di chiudere bene la porta che la notte sarebbe passato a trovarla, che se vuole si fa una doccia prima. Sta scherzando ma la ragazza non riesce a capire dove finisce lo scherzo e dove incomincia la realtà quindi saluta tutti e se ne va!!
rimaniamo cosi al tavolo con lui e suo cugino Alà. Sono molto socievoli, Ala studia letteratura inglese all'università e corregge parecchi miei errori grammaticali! Gli chiedo se hanno un narghilè e corre a prepararlo, tornando anche con una teiera fumante. Oggi è un'altra giornata intensa con un sacco di conoscenze, cosi provo a fare discorsi un po’ più pepati con Ala che mi sembra molto disponibile e aperto. Parliamo della Siria agli occhi degli occidentali, di come loro ci rimangano male quando li dipingono come dei terroristi, del loro rapporto con gli stati confinanti e con l'Europa. Amano molto la Francia (ora capisco le parole della ragazza francese) e non è vero che odiano il Libano. Gli chiedo come è il rapporto con l'altro sesso per un ragazzo siriano e mi dice che è esattamente come da noi, l'unica accortezza e non farsi vedere! Mi confessa anche che non riesce a avere relazioni stabili e appena ne vede una più carina corre! Il suo amico invece dice di aver lasciato la ragazza una volta iscritto all'università, vuole laurearsi in fretta e non abusare dei soldi della sua famiglia. Sembra una serata tra amici a Vigevano, si scherza e ci si diverte.
Ecco forse ora abbiamo capito un po’ di più della Siria e del suo popolo.
Il narghilé è finito e si è fatto anche parecchio tardi.

Ultima modifica di cipciop31 il 1 Ott 2007 15:11, modificato 3 volte in totale
 
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2603823 Inviato: 1 Ott 2007 14:57
 

Partiamo presto e in breve ci avviciniamo a Damasco. Nonostante il paesaggio non lo faccia pensare, fino alle 11 fa decisamente freschino, sono in camicia a mezze maniche e mi metterei volentieri qualcosa, ma è tutto dentro la valigia.
Incontriamo un paio di cartelli per l'Irak e incrociamo l'autostrada che porta dritta a Bagdad. sulla strada ci sono parecchi autobus irakeni, carichi di bagagli e passeggeri che scappano dalla guerra. A una stazione di servizio conosciamo due autisti irakeni, mi guardano la moto e uno mi dice che anche lui ne aveva una a Bagdad; io mi immagino uno dei soliti motorini scassati che si vedono in queste zone ma prende il cellulare e mi fa vedere delle foto. è una Yamaha Dragster 1100, non proprio una moto del cavolo! mi dice che ci scorrazzava spesso con il figlio in giro per Bagdad, ma smette subito di parlare. Sono in imbarazzo e immagino cosa ci sia nella sua testa in questo momento. Mi prende in giro per le dimensioni delle mie gomme e mi chiede se non è pericoloso andare in giro con gomme cosi strette!! possibile che anche in Siria a un irakeno devo spiegare che avere le gomme larghissime non serve?!!





Siamo a Damasco prima di mezzogiorno; l'impatto è: traffico, terribile traffico! una cosa assurda! auto e motorini che sbucano da ovunque, semafori e precedenze inesistenti, sono obbligato a guidare pure io da zingaro, suono a più non posso, passo sui marciapiedi e alle rotonde segnalo con la mano la direzione. Man mano che ci avviciniamo al centro diventa tutto più civile ma il traffico caotico rimane; cerchiamo un albergo e scegliamo quello che sulla guida ci sembra il più carino. Illusi! uno dopo l'altro di dicono che sono al completo e dopo una decina mi fermo e inizio a telefonare: tutto occupato. Sti c***i. faccio un ultima prova e incredibile il tipo mi dice che ha una doppia. andiamo a vedere e è l'albergo più carino di tutti quelli che abbiamo visitato. Ha un bel salone per la colazione, aria condizionata anche nei corridoi e in camera c'è tv satellitare, frigo, un bel bagno e il condizionatore. Non ci credo, siamo in giro da tre ore e non provo nemmeno a trattare! 20 euro per una stanza cosi in pieno centro a Damasco mi vanno benissimo. Faccio un cenno positivo a Vittoria che aveva perso ogni speranza. Evvai! è pure a 20 metri da un ministero, zona tranquillissima, lascio la moto in strada sotto la guardiola dei militari.
Vittoria si riposa e io ne approfitto per una sgambettata per Damasco.
Senza una bionda affianco e con una bella abbronzatura non mi considera nessuno! ed e' proprio quello che voglio.. fermarmi agli angoli delle strade e osservare le persone passare sentendomi uno di loro. Che figata.
Damasco e' stranissima, non c` entra niente con la Siria che ho visto fino ad ora, e` una via di mezzo tra Milano e Parigi, caos terribile sui viali principali, macchine ovunque, se potessero si passerebbero sopra il tetto! ma basta addentrarsi nel suo centro storico che si entra in un mondo tutto diverso, il caos sparisce e la gente è bella tranquilla e rilassata. Un sacco di botteghe di artigiani e di stupende case damasciane con cortili da favola. É una città moderna, è piena di negozi di articoli tecnologici e a ogni angolo c'è un internet point. Entro in uno e mando foto a casa.




Alla sera andiamo a mangiare in un ristorante segnato sulla guida come uno di quelli storici. Si mangia bene ma lo trovo abbastanza turistico. Guardando i clienti si ha una panoramica completa della società siriana: dalle famiglie moderne con le donne con vestiti occidentali e capelli scoperti, alle coppie con lei con il velo, fino ai tavoli dei più conservatori. C'è anche una donna in burqa. La maggioranza sono comunque le donne con i capelli sciolti o un foulard in testa.
Girettino al suok che è animatissimo, gelato e poi nanna.





Partiamo presto dall'albergo e ci dirigiamo subito verso la cittadella; ci perdiamo per il souk più volte, vorrei prendere qualcosa di ricordo ma non riesco a trovare nulla di interessante. Il souk di Damasco è enorme ma a mio parere non raggiunge il fascino del gran bazar di Istanbul.






andiamo verso la moschea degli Omayyadi. È qualcosa di strepitoso, ogni parete del cortile interno è ricoperta di mosaici finissimi tanto da sembrare quasi tappeti. Ci sediamo un attimo e ci si avvicina un signore sulla 50ina; parla e non ci molla. Ha pure un alito fetente; fa un sacco di domande, sono abbastanza certo che si tratti di un qualche razza di agente o controllore che con la scusa di 2 chiacchere inizia a fare discorsi strani cercando di provocare delle nostre risposte sui musulmani, sulla Siria e sui curdi. Ci chiede dove dormiamo e se siamo sposati. Logicamente non abbiamo abboccato. Il problema è che non ci molla, nemmeno quando gli dico che ce ne andiamo. gli impedisco anche di farci una foto, sinceramente ho paura a mandarlo a quel paese.
A un certo punto smette di rompere i maroni e vuole a tutti i costi farci da guida nella moschea; vedo che ha addocchiato un`altra coppia di giovani occidentali, lo saluto al volo e ce ne andiamo..che zecca.








Facciamo un altro giro nel souk e ci dirigiamo verso il quartiere cristiano. Questa è la vera perla di Damasco: una quiete incredibile, macchine praticamente inesistenti, bambini che vanno in bicicletta tranquilli, donne che girano con enormi croci al collo.
mangiamo in un bel ristorante sotto un pergolato.
Finalmente trovo qualcosa da portare a casa: entriamo in una bottega di un artigiano che assembla scatole e mobili in legno intarsiato; prodotti bellissimi, ho quasi paura a chiedere il prezzo. E invece alla fine per 3 euro porto a casa una stupenda scatola ottagonale con intarsi in madre perla! mia madre sarà contentissima del regalo.





Ci cerchiamo un ristorante ma ci mettiamo un bel po perche io voglio assolutamente una birra! ne troviamo uno carino nel quartiere cristiano dotato di narghilè. Mi rendo conto che anche se siamo a 4000 km da casa la vacanza è in parte terminata; domani lasceremo Damasco, la meta finale del nostro viaggio, e sarà tutto un lento e interminabile ritorno verso casa. Certo, abbiamo tante tappe con cose interessanti da vedere, Aleppo, la Capadocia, il nostro amico Leandro che ci aspetta a Sofia e Damir dell'orfanotrofio di Tuzla ma dentro di me qualcosa mi dice che qualcosa si è compiuto ed è finito. non c'è più la foga e l'entusiasmo dei primi giorni, la tensione per posti sconosciuti e per le condizioni della moto. Questa sera mi sento ricchissimo, ho accumulato tante di quelle esperienze belle che non so se essere più felice per averle fatte o più triste per dover tornare indietro. Ma cosi è.. e domani si inverte la rotta!






Da Damasco a Aleppo percorriamo i 350 km che li separano in un niente. La parte occidentale della Siria è un altro mondo. Ci sono infrastrutture, il parco auto è più moderno, autobus nuovissimi e l'autostrada non è cosi lontana dai nostri standard. Si vedono anche parecchie fabbriche.
Dopo una gara persa con un autoarticolato a 160 km/h arriviamo a Aleppo.
Fatichiamo a trovare la zona degli alberghi, a differenza di Damasco qua i cartelli stradali sono messi a casaccio e non riusciamo a capire dove siamo. L'albergo non è niente di che ma non abbiamo voglia di cercare altrove.
Aleppo è segnata sulla guida come una città magica, piena di fascino e storia; si parla di alberghi e ristoranti elegantissimi addirittura superiori a quelli di Damasco.
Probabilmente devo avere visto un'altra Aleppo. A me a dirla tutta non è piaciuta particolarmente. I quartieri residenziali effettivamente sono molto puliti e ordinati, sembra di essere in certe zone di Milano attorno ai navigli ma avvicinandoci al centro incontriamo parecchio pattume per strada. Ho anche l'impressione di avere gli occhi addosso come mai fino ad ora e soprattutto Vittoria è costretta a tenere lo sguardo basso. La sensazione non mi piace ed è probabile che anche per questo il mio giudizio su Aleppo non sia eccezionale. Sfiga delle sfighe oggi il souk, segnalato come uno dei più belli di tutto il medio oriente è chiuso, ce lo percorriamo tutto , ma non c'è neanche un negozio aperto. Incute pure un po’ di timore, poca luce, nessun rumore e ogni tanto qualche personaggio losco che passa squadrandoci.
La cittadella devo ammettere che è molto bella ma è letteralmente invasa dai turisti.






Ceniamo in uno dei ristoranti più eleganti in cui sia mai stato. A dir la verità ho accettato anche per Vittoria come regalo di addio della Siria. Entriamo e i camerieri sono tutti in smoking. Inizio a preoccuparmi seriamente quando ci portano la carta e non sono indicati i prezzi. "Ahia qua mi spennano!"
Magniamo e beviamo senza scrupoli ma il conto è una sorpresa: 2000 lire siriane, ossia una 15ina di euro a testa.. bhe direi ottimo!
Fumiamo l'ultimo narghile e scriviamo le cartoline, insomma stiamo salutando la Siria.



La sfiga ci perseguita! dopo la carta bancomat che non funziona, il pezzo del cambio rotto, la piastra del baule spaccata, vari bulloni dei telai borse perse e rimessi, un convogliatore d'aria che si stacca e lo prendo al volo, la digitale ko, ci saluta il cavo del contagiri e poco dopo il cavo del contakm. tutte le cose inutili che potevano rompersi si sono rotte. Zozza di moto!
Stamattina anche il cellulare di Vittoria non da segni di vita.. bene!
Arriviamo alla frontiera di Kilis che appare molto moderna e efficiente, ma siccome alla frontiere se non ci mettiamo almeno un paio di ore non siamo contenti ci troviamo in fila dietro 2 autobus iraniani. Gli autisti piantano un casino che metà basta e il ragazzo nel gabbiotto sta diventando pazzo. Arrivano a prendergli i timbri da sotto il naso e farsi da soli i documenti. Fino al punto in cui il ragazzo turco finisce la pazienza e prende le pile di passaporti scaraventandogliele dietro!
nell'attesa trovo 10 dollari per terra che mi intasco rapidamente.
Bentornati in Turchia mi dice il l'ultimo militare che mi apre il cancello. Ed è proprio vero! la Siria è stata un'esperienza affascinante, posti e gente completamente nuovi, ma in Turchia in mezzo a questi baffoni taciturni ma tanto genuini io mi sento a casa; ci fermiamo in un chiosco a meta strada. Osservo la gente che passa: siamo in un paesino e ci sono trattori guidati da vecchietti con il cappello e moglie seduta di lato, bambini che scorrazzano in bicicletta, signore con la borsa della spesa. La scenetta non ha l'eleganza siriana ma mi ricorda tantissimo la frazione di campagna dove vivevo da bambino, cose semplicissime e sguardi veri come quello del vecchietto seduto affianco a me che mentre mi alzo per tornare alla moto mi saluta con un cenno del capo. Anche vittoria che è rimasta ancora più affascinata di me dalla Siria ammette che i rapporti personali qua sono un'altra cosa, le persone le parlano direttamente guardandola negli occhi, quando in Siria addirittura certi camerieri chiedevano a me cosa voleva ordinare lei. Queste riflessioni non devono sminuire la bellissima esperienza siriana, è solo che io mi sono innamorato della Turchia!









Ci aspetta una bella sgroppata, vogliamo arrivare da qualche parte alle porte della Capadocia in modo da poterla girare con comodo domani.
Ci fermiamo a Nigde appena pochi km a sud dalla valle di Goreme famosa per i camini delle fate.
Salgo a vedere una camera con le raccomandazioni di Vittoria sul bagno: do un'occhiata veloce, ci sono 2 letti, una tv, doccia e lavandino manca solo l'aria condizionata ma va bene cosi.
Avevo dato un 'occhiata un po’ troppo veloce e Vittoria mi cazzia perché manca il bagno e la pulizia non è il massimo!
Nidge è modernissima, in giro si vedono delle belle ragazze pochi vestiti addosso, ci sono un sacco di pub e ristoranti moderni. Mangiamo in uno di questi e facciamo la stupidata del secolo: ci portano una caraffa di acqua invece che la bottiglietta e noi beviamo senza farci scrupoli. Inizia qua un'influenza intestinale ad entrambi che dura per almeno una settimana.
Torniamo in albergo e mentre siamo in stanza qualcuno ci bussa alla finestra: sono 2 tipi che stanno passando la serata sulla terrazza.. ma porca miseria fa un caldo boia e non possiamo manco aprire le finestre! a questo punto andiamo fuori anche noi a conoscere i tizi. Sono due russi che si stanno alcolizzando sulla terrazza! anzi non è che sono proprio due russi, uno è ceceno. Che coppia! uno musulmano e l'altro ortodosso, uno filo comunista e l'altro ultra nazionalista e a dir la verità solo il russo si sta ammazzando col bere mentre l'altro si da un contegno. Mi fanno parecchia tristezza, si sono trasferiti in Turchia per lavoro ma si vede che sono due pesci fuor d'acqua. Vogliono assolutamente che rimaniamo sulla terrazza con loro, uno dei due scappa in strada a prenderci delle birre e qualcosa da mangiare; alla fine mi sembrano due persone buone e rimaniamo li con loro. Comunicazione a gesti, facciamo il gioco dei mimi, parlano solo russo e turco!
uno mi lascia anche il suo numero di cellulare, vuole assolutamente che quando torniamo in Italia gli mando un messaggio per dirgli che siamo arrivati!






Di buon ora ci dirigiamo verso Goreme, viaggiamo a naso, non abbiamo una cartina della Capadocia ma le cose interessanti da vedere sono tutte in un fazzoletto di terra. Logicamente ci perdiamo e finiamo in una contro-vallata deserta, traffico inesistente e paesini molto caratteristici.
Incontriamo una zona piena di grotte, ci fermiamo a caso in una e scopriamo un interno affrescato!








Ritroviamo la strade che segue l'itinerario canonico della Capadocia e arriviamo finalmente nella zona dei camini delle fate. Un po’ìperchè siamo stanchi un po' perchè l'infezione inizia a farsi sentire, non ce li godiamo più di tanto. É comunque un ottimo spettacolo. Ormai sono esaltato dal fuoristrada cosi ci avventuriamo in mezzo alla sterpaglia, attraversiamo il letto di un torrente in secca, brucio mezza frizione per uscirne e ci impantaniamo nella sabbia!
ultime foto e salutiamo anche la Capadocia.













Alla prima sosta per la benzina Vittoria inizia a non stare troppo bene; sono un po’ preoccupato, volevamo fare 450 km e arrivare a Bolu ma inizio a capire che non ce la faremo.
Fa parecchio caldo, oltre i 40 gradi, e dopo 20 minuti di marcia Vittoria mi chiede di fermarmi perché non si sente bene; ci mettiamo all'ombra in un'area di sosta. ha una faccia bella sbattuta e le faccio bere Polase a volontà. Si mette a pisolare e io guardo la cartina per capire come modificare le tappe, lei deve essere a casa per il 16 di agosto e siamo un po’ indietro. Nel frattempo vedo che il proprietario del distributore, un signore di 40 anni e un figlio sui 12-13 anni, apparecchiano una tavola affianco a noi per poi uscire con un grosso vassoio contenente 4 piatti di pasta al sugo, 4 pagnotte enormi, formaggio e anguria tagliata. Intuisco che forse c'entriamo anche noi e infatti ci invitano a mangiare con loro! il signore aveva notato che Vittoria non stava bene e ci ha preparato un bel pranzetto! che dire, sono ancora una volta stupito, sono passati da offrirci te a volontà a interi pranzi!
Non spiaccicano una parola di inglese, ma non gli interessa parlare, sono contenti di averci come ospiti al loro pranzo, ci guardiamo e li ringrazio, null'altro. E' incredibile!
Niente Vittoria non sta bene, decidiamo di fermarci ad Ankara, taglieremo la visita all'orfanotrofio di Tuzla, mi spiace Damir, ci vedremo in primavera.
Ad Ankara troviamo stranamente subito un albergo. Visto che ieri sera ho trovato una bettola e Vittoria sta pure male cerco un albergo decente, forse anche troppo! 75 euro per la stanza, ammazza! e mi guardano anche male! entro nella hall tutto sporco, ormai i miei vestiti sono un misto di grasso e polvere. Sembra un albergo di quelli seri! vabbè per amore si può fare anche questo!
Alla sera esco per andare a prendere qualcosa da mangiare e mi perdo, non mi ricordo l'indirizzo, nemmeno il nome dell'albergo e Vittoria non sente il cellulare!
per fortuna trovo a caso la via giusta.. stavo iniziando a preoccuparmi seriamente!

Da Ankara ci spostiamo a Edirne, poi Sofia dove siamo ospiti di Leandro guzzista incallito e della sua ragazza Billiana, sono gentilissimi e anche se è solo la seconda volta che ci incontriamo è come se ci conoscessimo da una vita.
Lo squarone non ci molla un attimo ma ormai siamo quasi a casa, tappa a Zagabria e poi finalmente.......
 
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