cavalierenero ha scritto:
Ennesimo episodio di negligenza.
Giovedì sera tornando da Roma, mi imbatto nella solita pontina bloccata.
Esco per Pratica di Mare in modo da evitare il traffico, e fatto pochi Km mi trovo di nuovo fermo.
Cosa vedo?? Un autoarticolato affrontando una serie di curve, aveva perso oltre dieci bombole fra ACETILENE AZOTO OSSIGENO.
Forze dell'ordine assenti, i due tizi con indifferenza erano lì a raccoglierle tutte.
Io personalmente ne ho contate 12 di cui alcune con il rubinetto saltato per l'impatto.
Il peso di ognuna dovrebbe oscillare intorno ai 100Kg.
E se avesse colpito qualcuno?
SE FOSSERO ESPLOSE?
Se una di queste andava sul tetto di una vettura o un motociclista.
Sono rimasto basito più dal numero che dal fatto.
Ciao cavaliere,come autista,nello specifico trasporto merci pericolose,le bombole sono costruite in modo da reggere gli impatti,l'unica cosa veramente pericolosa,oltre al fatto che sarebbero potute carambolare addosso a qualcuno è che le miscele di acetilene ed ossigeno hanno bisogno di un innesco (scintille) l'azoto è pericoloso in quanto devi respirarne a pieni polmoni per rimanere soffocato,mentre tra l'acetilene e l'ossigeno il più pericoloso tra i due è sicuramente l'ossigeno,se sei sporco di grasso prendi fuoco come una torcia,l'acetilene,invece,deve uscire sotto pressione ... incontrare ossigeno puro ... ed avere un innesco mirato (scintilla o fiammella) sennò non prende fuoco manco a pregarlo,quello che mi lascia basito è che il trasporto in bombole è specificatamente regolamentato in ceste o in batteria (normative A.D.R. nell'autotrasporto) mi chiedo come mai fossero "sfuse",se ci fossero più controlli probabilmente quel "collega"avrebbe lasciato lì la patente perchè non si può trasportare combustibile e comburente oltre i limiti previsti,da quello che hai descritto tu c'erano tutti i presupposti per fare del male veramente a qualcuno e sapere di gente che lavora così mi fa venire la nausea,per non parlare delle F.d.O. che,quando dovrebbero essere presenti non ci sono mai,ciao.
Sergio