DerbiGPR50R ha scritto:
se veramente vogliamo essere più precisi, diciamo che la parte della candela che si affaccia nella camera di scoppio, generalmente definita radice, è sottoposta ad un notevole accumulo di calore che va smaltito se si vogliono evitare danni irreparabili al motore, oltrechè alla candela stessa. Infatti, se la candela si scalda troppo, si possano verificare fenomeni di preaccensione capaci di provocare perfino la foratura del cielo del pistone. D'altro canto, se la candela non si scalda a sufficienza si formano su di essa depositi carboniosi che non riescono a bruciare completamente: così tra gli elettrodi si forma il "ponte" che li manda a massa impedendo lo scoccare della scintilla. La candela deve quindi essere scelta in base alle caratteristiche del motore: un tipo "freddo" su motori che tendono a scaldare e una candela "calda" in caso contrario. In pratica, una candela fredda ha il piede interno dell'isolante (definito anche "becco") poco sviluppato e quindi poco esposto al calore della combustione; in una candela calda, al contrario, il piede o becco è piuttosto lungo e quindi maggiormente esposto al calore.
quoto, io stesso non avrei potuto spiegarlo meglio