Ed eccomi per raccotarvi il mio giro di venerdì pomeriggio...
Parto convinto di fare un 300 km totali, ne ho fatti poco più del doppio.
Sostanzialmente una endurance, un modo per sfidarmi e mettermi seriamente alla prova prima delle vacanze.
Tradotto: una sorta di tentativo di suicidio!
Venerdì la mia giornata inizia alle 6. Sveglia, colazione, un pò di cose da fare in casa e poi la mattina in ufficio. Alle 10 decido per questo giro e posto nel forum (ovviamente un pò in ritardo per raccogliere gente).
Alle 13 esco, corro a casa, pranzo veloce, preparo la moto e alle 15 parto.
Prendo la A7 fino a Busalla (spettacolo le mitiche curve della famosa Serravalle). Qui esco e prendo direzione Caselle e poi Laccio.
A Laccio svolto per Genova e continuo la discesa.
Strada larga, pulita, peccato solo per i troppi paesini che costringono a rallentare...

Arrivo a Chiavari in circa due ore (anche a causa del traffico feriale) e proseguo per Sestri Levante dove inizia il Bracco. Scivoloso ma divertente come al solito, diventa però impegnativo per gli aghi di pino accumulati ai lati o a centro strada.
Il ritmo è buono e arrivo all'imbocco dell'autostrada per raggiungere Aulla.
E' qui la mia prima sosta per fare benzina.
Pochi minuti per rifare il pieno e riprendo subito.
Ed è dall'inizio del Cerreto che inizia la parte più difficile.
Sono ormai le 18 passate, la testa pesa, mi sento un pò meno lucido ma cerco di tenere duro.
Salgo verso Fivizzano tranquillo, ma poco dopo iniziano i primi errori di concentrazione... Uno, due e al terzo mi accosto, tolgo il casco e mi siedo un istante stravolto!
Sono le 19... Mi rilasso 10 minuti e poi riprendo ad andare.
I primi km sono difficili... Non riesco a trovare il ritmo e a capire le curve.
Poi mi riprendo e inizio ad andare meglio.
Ho avuto uno svarione assurdo quando ho letto: Reggio Emilia 67km... Mi sono detto: "Non ce la posso fare...

Poi invece, abbassando un pò il ritmo, ce l'ho cmq fatta ma è stata durissima.
Arrivato a Reggio alle 20.30 circa ho preso l'autostrada e sono tornato a casa.
Ovviamente, tutto questo giro, l'ho fatto con moto carica: borsa da serbatoio davanti e zaino dietro. Entrambi pieni di asciugamani per fare le prove pre-vacanze.
Lo so che adesso chiederete che venga rinchiuso ma state certi che, prima o poi, una cosa così la propongo uguale uguale anche a voi
