Ciao a tutti! Questo è il giro che ho fatto ieri, purtroppo monco dei 20 km di strada perfetta causa neve (ancora....).
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Ieri, come oggi del resto, è stata una gran giornata di sole e approfittando di un giorno libero mi sono fatto un bel giro in moto che tanto mi mancava tanto.
Allora.
Da Passo corese daje de 313, strada in ottime condizioni nelle ore più calde della giornata per cui guidabilità ottima, ideale per cominciare a prendere confidenza con le spalle del posteriore o zone limitrofe, in attesa di attaccare le spalle dell'anteriore ehehe... non volevo arrivare fino a Terni però, dato che la mia vera meta era quel nastro d'asfato da orgasmo che collega Leonessa a Posta, per cui ad un certo punto svolto seguendo le indicazioni per Rieti e COTTANELLO, strada mai fatta quindi perchè no.
Vengo premiato per la mia curiosità da una strada veramente bella, con alcune curve a vista e un ritmo tra una piega e l'altra che mi ha definitivamente trasportato nell'altra dimensione, quella del centauro indiavolato. Bellissima strada che certamente rifarò (a un certo punto seguendo le indicazioni per Rieti si attraversa un passo veramente suggestivo, che invoglia a chiudere un po'... beh quando i paesaggi meritano lo si fa (quasi) sempre con piacere, per non parlare dell'eremo che sta a Cottanello... uno scorcio abruzzese in Sabina...)
Arrivo nella piana di Rieti, tutto dritto per cui passo da crociera e riposo (nei limiti dell'ansia che ti mettono la quantità incredibile di autovelox che stanno in quella buca cazzarola!!!!).
Svolto in direzione Terminillo impaziente di scollinare, ma arrivato in vetta scopro che la strada che scende a leonessa è ancora chiusa causa neve... Dio!
Vabè, sigaretta, è l'una e mezzo, giro la moto e via di staccate in discesa sulla larghissima strada che sale (in questo caso scende) al terminillo, sempre bellissima e per la sua larghezza in grado di darti sempre belle soddisfazioni, anche se appunto è talmente larga che per godermela avrei bisogno del doppio dei cavalli, ma questo nulla toglie.
Imbocco la Salaria ma sono ancora affamato.
La lascio quasi subito per perdermi nei vari "poggi" che sorgono nelle colline a sud di Rieti, direzione poggio Moiano... ho un piano preciso in mente... da poggio Moiano a Orvinio, la mitologica "Licinense", me la godo come un riccio, resta sempre una strada bellissima con curve meravigliose, ma la vera, graditissima sorpresa arriva a Orvinio.
HANNO RIAPERTO LA STRADA!!!!!!!!!!!
nel tratto da Percile a Orvinio (o il contrario) che tutti i centauri Romani conosceranno, nei mesi di Dicembre gennaio c'era stata una frana che aveva costretto a chiudere il tratto con conseguente coro di bestemmie da sotto il caschi per tutti i motociclisti che arrivavano e si trovavano un CANCELLO (davvero) sulla strada, conosciutissima per le sue ottime curve unite a una vicinanza "facile" con Roma... "ha riaperto da 3 4 giorni" mi dice con una punta di fastidio la barista del baretto mitico di Orvinio che da giugno a settembre sembra un paddock.
Godo.
Saluto un bimbo che guarda affascinato la mia motina, e via di sensazioni e ricordi.
Ultime pieghe assassine sulla strada che mi ha "battezzato" motociclisticamente, e da vicovaro, lentamente e con l'atteggiamento di chi si è fatto una scorpacciata, rientro.
Bellissimo giro, in realtà abbastanza ordinario come percorsi, ma mi sento di consigliare a tutti il tratto che collega la 313 a Rieti passando per Cottanello e Contigliano, ottimo davvero.
, a meno che non faccia abbastanza caldo da sciogliere tutta la neve
