Moto
Guanti riscaldati: confronto (lungo) Gerbing vs altri
Scritto da londinese - Pubblicato 11/04/2016 17:39
Un confronto tra i guanti riscaldati Gerbing, Klan, Tucano Urbano e altri, tutti alimentabili sia dalla moto che con batterie portatili.

Sperando di fare cosa gradita, voglio sintetizzare la mia esperienza con i guanti riscaldati, descrivendo quelli che ho, e le alternative che ho considerato o escluso. In estrema sintesi:

i Gerbing XR-12 (gli unici che abbia comprato), riscaldano bene, ma ci sono un paio di cose che trovo scomode

i Klan sembrano i più promettenti www.klansrl.com

i Tucano Urbano Hot road sono molto simili ai Klan (li fa la Klan)

i Keiss x800i li scarto perché non hanno una tasca per contenere la batteria (se devo tenere la batteria nella giacca e fili volanti, tanto vale collegarli alla moto)

i Furygan sono troppo cari e mancano troppe informazioni che la ditta non fornisce


NB: i link potrebbero non funzionare più perché le aziende spesso aggiornano cataloghi e siti ad ogni stagione, ma con google si trova tutto.

Al massimo della potenza credo che i Gerbing scaldino di più dei Klas / Tucano (infatti al massimo la batteria Gerbing dura di meno), ma non dovrebbe essere un grosso problema perché raramente ho usato i Gerbing al massimo.

La premessa di fondo è che la tolleranza alle temperature è estremamente soggettiva, quindi chi legge dovrebbe cercare di capire quanto la propria 'freddolosità' sia simile o meno a quella di chi scrive. Non mi stupisce, ad esempio, che sui siti di alcuni negozi online inglesi lo stesso paia di guanti riscaldati a volte venga lodato come caldissimo e a volte criticato come freddo.

Io sono molto freddoloso alle mani: roba che, anche camminando da pedone (quindi senza l'effetto del vento che si ha in moto) con guantoni da neve e temperature di poca sopra lo zero, le dita mi si congelano lo stesso. Addirittura anni fa per un periodo smisi di andare sulle due ruote perché le mani letteralmente mi si spaccavano dal freddo; poi ho scoperto i guanti riscaldati, e la mia vita di motociclista invernale è cambiata da così a così!

Vado su due ruote tutto l'anno a Londra, moltissimo nel traffico cittadino; la lascio in garage solo quando nevica, c'è molta nebbia, o c'è vento forza 9 per qualche tempesta oceanica che sradica gli alberi nelle zone costiere del paese. L'inverno londinese è molto molto simile a quello milanese (no, d'inverno non fa più freddo a Londra che a Milano).

Ho escluso automaticamente quei guanti:

che si alimentano solo collegandoli alla batteria della moto, e non con batterie rimovibili; ad esempio quelli di www.exo2.co.uk o della Oxford che non riscaldano le dita (ad es i Weise Montana), che non hanno protezioni (alcuni della RST)

In base a quello che ho trovato in giro, mi rimangono questi guanti:
  • Gerbing Xr-12 (batteria da 12 volt; gli unici che ho comprato)
  • Tucano Urbano Hot road e Klan (batteria da 7.4 volt)
  • Keis X800i (batteria da 12 volt)
  • Furygan (non si capisce da quanto sia la batteria)

Non sono sicuro se siano tutti facilmente reperibili in Italia, ma molti negozi stranieri spediscono in Italia a poco prezzo (sportsbikeshop, getgeared e altri). La seccatura è che, se bisogna rispedirlo indietro perché non calza bene, la spedizione internazionale può essere casa – ma io trovo molto più facile comprare a distanza guanti che giacche o pantaloni. I Klan e i Tucano Urbano si trovano da vari negozi online italiani (motorama, wheelup, etc).


I Gerbing li ho da poco più di un anno, durante il quale li ho usati per circa 9-10 mesi su 12. Appena scaduta la garanzia, hanno cominciato a mostrare segni di cedimento su un dito (vedi foto qui sotto).


Ci sono principalmente tre cose che non mi sono piaciute di questi guanti:

A batteria si possono impostare 3 livelli di calore, ma nulla di intermittente. Se invece colleghi i guanti alla moto, con un affarino a parte puoi impostare un'accensione intermittente. Questa comunque è una caratteristica comune a tutti i guanti: non ne ho ancora trovato nessuno che operi in maniera intermittente da batteria. L'intermittenza mi sarebbe comoda perché mi capita di dover spegnere e riaccendere ogni tot i guanti: sempre accesi sono a volte troppo caldi, ma non appena li spegno la mana mi si gela di nuovo.

Le batterie rimovibili si infilano in una tasca sul dorso del guanto. La tasca ha una finestrella in plastica trasparente da cui si vede il bottone da premere per accendere/spegnere/cambiare potenza, e la lucetta che identifica la potenza scelta. Il problema è che la batteria 'balla' all'interno della tasca (vedi foto sotto): per essere sicuri del livello di potenza, il bottoncino lo si può premere solo quando si è fermi, e spesso dopo aver maneggiato un bel po' per riallineare la batteria con la finestrella. Altri guanti, invece, hanno bottoni/indicatori grossi sul dorso del guanto, sempre visibili e sempre accessibili. Usare bottoni di questo tipo è più rapido: a volte mi capita che, fermo a semafori brevi, vorrei cambiare la potenza ma non ne ho il tempo.


Sinceramente non sono sicuro se, in caso di caduta, sia meglio avere la batteria (che piccola non è: vedi foto) sul dorso, come i Gerbing, o sul palmo, come i Klan/Tucano; a naso direi sul palmo ma non ne sono certo, suppongo dipenderà dal tipo di caduta.


Gli aspetti positivi:

molto banalmente, questi guanti funzionano! Nell'ultimo anno la temperatura non è quasi mai scesa sotto lo zero, però, anche girando con temperature prossime allo zero, le mani non mi si sono mai congelate, e sono rimasto comodo. Le mani mi restano più calde usando questi guanti in moto, che usando guanti stra-imbottiti da pedone.

Hanno discrete protezioni sulle nocche e sul palmo.

Non mi impacciano troppo alla guida, nonostante siano belli grandicelli: per dare un'idea, nel bauletto da un casco della mia BMW F800R riesco a metterci il casco integrale (X-lite x702gT taglia XL) ed un guanto, ma non entrambi i guanti. Nel bauletto monocasco dell'SH 125 riuscivo a metterceli entrambi.

Hanno un gommino sul dito che è utilissimo per pulire la visiera del casco quando piove. Si può sempre comprare il gommino a parte, però averlo integrato è comodo.

Non ho mai misurato con precisione quanto tempo duri la batteria, ma diciamo che, considerando il tragitto casa – ufficio, mi dura da 1 a 2 giorni, cioè da 2 a 4 viaggi di 30-45 minuti l'uno. Per sicurezza cerco di ricaricare le batterie ogni sera. Su molte recensioni di questi prodotti c'è chi si lamenta della durata delle batterie, ma la fisica è quella che è: non è possibile mettere in un guanto delle batterie che durino una settimana.

Tucano Urbano Hot road

Normalmente non prenderei in considerazione prodotti Tucano, ma questi sono fatti dall'italiana Klan. Me l'ha confermato la Klan, inoltre il manuale d'istruzioni dei due sono pressoché identici.

Non li ho comprati quindi posso solo parlare di brevi impressioni provando il guanto in un negozio.

I Tucano sono omologati livello 1, hanno protezioni sulle nocche e sulle dita (escluso il pollice), ma sul palmo hanno meno protezione dei Gerbing. Come detto, le batterie si mettono dal lato del palmo, non del dorso. Hanno 4 livelli di potenza, e si azionano tramite un bottone grande sul dorso dei guanti, che cambia colore in base alla potenza – sistema più comodo di quello Gerbing. Mettendoli gli uni di fianco agli altri, i Tucano sono meno ingombranti: non sono sicuro quanto dipenda dalle protezioni e quanto dall'imbottitura termica.

Un'altra differenza è che i Tucano non hanno né cerniere né strap laterali per allargare il guanto e poterselo infilare più facilmente: infilare i Tucano Urbano è un attimo più scomodo che i Gerbing (che hanno un velcro laterale) o (immagino, mai provati) i Klan, che hanno una zip. I Tucano hanno un velcro sotto il polso, ma serve per stringere il guanto, non per allargarlo e infilarselo più facilmente. Ad esempio, quando parcheggio la moto, tipicamente mi sfilo i guanti, tolgo la chiave dalla moto, prendo il mazzo di chiavi dalla tasca, mi infilo di nuovo i guanti (per non sporcarmi), lego catenone o lucchetto a U, ed infine mi sfilo di nuovo i guanti.

Provandoli un attimo in negozio, ho avuto l'impressione che, alla massima temperatura, i guanti fossero meno caldi dei Gerbing: i Gerbing a massima potenza, provati al chiuso, dopo un po' li devo spegnere se no mi cuociono la mano; i Tucano no. Tuttavia la vera prova andrebbe fatta su strada.

Ah, i Gerbing e i Tucano hanno delle differenze speculari:

per accendere e spegnere i Tucano devi premere il bottone per 3 secondi: un'accensione accidentale è pressoché impossibile. Coi Gerbing, invece, basta una leggera pressione, quindi a volte mi è capitato di aver caricato i guanti, averli messi nello zaino e poi averli trovati scarichi, perché il bottoncino si dev'essere attivato accidentalmente andando a sbattere contro qualcosa nello zaino. Per questo motivo, quando non li uso, stacco i cavetti che collegano le batterie ai guanti

i cavi dei Gerbing sporgono di più al di fuori del guanto, ma hanno il vantaggio di poter essere attaccati immediatamente al caricabatteria. Nei Tucano i cavi sono nascosti meglio all'interno del guanto, ma la contropartita è che, per caricarli, ci vuole giusto qualche secondo in più per maneggiare col guanto e tirare fuori l'attacco che va collegato al caricabatteria

Trovo che avere la batteria sul dorso invece che sul palmo renda un po' più facile infilarsi i guanti, ma allo stesso tempo rende un pochino più fastidiosa la presenza della batteria in moto, però è soggettivo e andrebbe provato di persona

Mi sembra che i Gerbing abbiano un'apertura un po' più ampia che rende più facile indossarli al di sopra di più giacche, però, anche qui, bisognerebbe provare caso per caso perché dipende dalla giacca.

I fili che riscaldano il guanto si sentono al tatto nei Tucano, mentre sono più 'nascosti' nei Gerbing.

Klan

I guanti che la Klan fa a marchio proprio sono più belli di quelli che fa per la Tucano, ma non hanno il gommino per pulire il casco quando piove (che si può sempre comprare a parte). Ci sono vari modelli; a me piacciono i racing. A giudicare dalle foto sembrano avere un minimo di protezione in più sul palmo e sul lato del pollice, ma non si capisce molto bene. Non li ho mai visti dal vivo, ma ricordo che molti anni fa avevo un paio di Klan con cui mi trovai bene. Le batterie sono le stesse, quindi mi aspetto che generino lo stesso calore. Come detto sopra, hanno una zip di apertura che dovrebbe rendere più facile infilarseli rispetto ai Tucano. E, soprattutto, hanno lo stesso sistema dei Tucano con un pulsante grosso sul palmo per azionarli: molto più comodo del sistema dei Gerbing .



Keis x800i

Li scarto perché bisogna tenere la batteria in una tasca della giacca e usare dei fili: beh, a ‘sto punto meglio collegarli direttamente alla moto, secondo me. Ma li descrivo lo stesso qui perché ad altri potrebbero interessare.

Come i Tucano/Klan, si azionano con un bottone sul dorso, che si illumina in 3 colori diversi (3 livelli di potenza, non 4). Per azionare il bottone dei Keiss bisogna tenere premuto un secondo, non 3 come coi Tucano, quindi un'accensione accidentale è più probabile. A differenza dei Tucano sembrano avere più protezione sul palmo, e hanno anche un minimo di protezione sul pollicione. Però, a differenza sia dei Tucano che dei Gerbing, non hanno un velcro di regolazione all'altezza del polso, ma solo uno strap alla base del guanto. Inoltre non hanno il gommino per pulire la visiera del casco quando piove.



Furygan

Hanno un bottone come quelli Tucano/Klan, con 3 livelli di potenza. La potenza è visualizzata da 3 barrette sul bottone, mentre sui Tucano/Klan il bottone cambia colore. La rivista inglese Ride ne parla abbastanza bene, però, a giudicare da foto e recensioni online, non mi sembra ci sia nulla di particolare che giustifichi il costo maggiore di questi Furygan. Inoltre, la marca non mi piace perché trovo che sia molto scorretta con le certificazioni: pubblicizza come certificate varie giacche, ma dal sito non si capisce certificate in base a quale standard, se quelli europee o se quelli francesi, molto meno restrittivi. Visto che pubblicizza come “CE-approved” una giacca come la Scala, dal tessuto esterno tutto in cotone, mi sorge più di qualche dubbio su queste certificazioni. Motosicurezza ne aveva parlato, non a proposito di questa giacca ma di altri guanti, qui. Intendiamoci, non ho motivo di pensare che questi guanti riscaldati siano meno protettivi degli altri, sto solo dicendo che non trovo motivi per giustificare il prezzo più alto, e che il comportamento dell'azienda in materia di certificazioni non mi piace.



Recensioni / commenti che ho trovato altrove:

Klan

Keiss

Furygan: prova su Ride (rivista inglese), marzo 2015

Tucano Urbano Hot Road: video in inglese



Alternative ai guanti riscaldati:

Sottoguanti riscaldati: in teoria potrebbero consentire di usare i guanti che vuoi al di sopra, magari comprati una taglia più grande. In pratica bisogna vedere quanta sensibilità perderebbero le mani. Inoltre, a meno che non li si voglia collegare alla moto, resta il problema di dove piazzare una batteria portatile e relativi fili di collegamento

Coprimani da manubrio (moffole?); hanno il vantaggio di costare di meno, e di consentirti di usare i guanti che vuoi (la scelta di guanti riscaldati non è ampia), ma non mi convincono perché mi danno l'idea di restringere di molto i movimenti, come pulire la visiera del casco col gommino integrato nel guanto quando piove, o fare gesti di apprezzamento per la virtù delle nobildonne che hanno partorito chi si fionda nella mia corsia senza mettere frecce e come se io non ci fossi…

Manopole riscaldate: la mia BMW F800R ha manopole riscaldate (quelle originali BMW), con due livelli di calore impostabili. Anche qui, tutto molto soggettivo, ma io trovo le manopole riscaldate più utili in primavera che in inverno, perché in inverno è difficile che il calore delle manopole riesca ad arrivare abbastanza efficacemente alle mani, visti i guantoni tipicamente più spessi che si usano in inverno. In primavera, invece, tendo ad usare guanti meno imbottiti, quindi se acchiappo un momento di vento / freddo improvviso, le manopole sono un po' più efficaci. Ovviamente rispetto a dei guanti riscaldati il calore non arriverà mai in maniera uniforme alle mani, e in particolare le dita (che, in quanto estremità, si congelano prima) saranno sempre più fredde del palmo.

Paramani sul manubrio (più che un'alternativa, un'aggiunta): in teoria dovrebbero deviare un po' di vento, in pratica io, freddoloso come sono, non ho notato alcuna differenza con/senza paramani nemmeno quando avevo un miserrimo SH125
 

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Commento di: rei348 il 12-04-2016 09:51
Ottimo articolo, ci voleva proprio!
Sono interessato anche io ai guanti riscaldati, ho il tuo stesso problema di mani perennemente congelate da ottobre a maggio... Usare la moto in inverno mi è impossibile.
Dall'articolo io recepisco un gerbin vs klan, gli altri sono inferiori per motivi vari... Cercherò un modo di provarli!

Grazie Up
Lamps
Commento di: londinese il 12-04-2016 10:27
Se, come me, preferisci non collegare i guanti alla moto, allora sì, ti consiglierei di scegliere tra Klan e Gerbing. Se non ti secca avere una batteria in tasca o collegarli alla moto, allora anche i Keis non sembrano male - dico 'sembrano' perché non li ho mai visti dal vivo.
Commento di: ale182 il 18-04-2016 14:13
Complimenti davvero...
meno male che doveva essere un'estrema sintesi... ASD ASD recensione perfetta e dettagliata.
Detto ciò ti dico la mia opinione sulle moffole, io le ho messe e a parte i primi 2 giorni per farci l'abitudine mai avuto problemi...per il prossimo inverno stavo pensando di montare anche le manopole riscaldate perché come te sono molto freddoloso e spero che la combinata moffole manopole riscaldate possa permettermi parecchio calore
Commento di: londinese il 18-04-2016 17:28
Solo i primissimi righi erano una estrema sintesi :)

Che moffole hai messo (Tucano urbano?) e su che moto? Riesci lo stesso a tirar fuori le mani velocemente? Battute a parte, trovo che gesticolare nella giungla del traffico cittadino aiuti parecchio (per far segno di passare, per indicare ai ciclisti diversamente intelligenti e che non fanno caso alle mie frecce che sto girando a sinistra, etc) e non vorrei essere impacciato
Commento di: ale182 il 18-04-2016 21:01
Montate su uno scooterone ma provate anche su una moto per fare parecchia strada....
è questione solo di farci l'abitudine 2 giorni, io ho montato quelle per i controbilancieri...in città comodissime, i problemi potresti averli a velocità autostradale prolungate...
Commento di: Blackmamba91 il 18-04-2016 21:38
Ti ringrazio Londinese, davvero un ottimo articolo e personalmente molto molto gradito.
Come te uso la moto tutto l'anno con la differenza che abito in alta montagna e la moto non la mollo neanche con la neve, mi è capitato di girare con temperature prossime ai -20 gradi ed essendo freddoloso come te posso garantire che non esiste tipo di guanto "passivo" in grado di fornire protezione da temperature del genere.
La mia impressione è che i guanti proteggano per un periodo di tempo limitato, lentamente disperdono calore e le mani si raffreddano, al contempo si chiudono i capillari periferici e la mano smette di emanare calore... Tempo 30-40 minuti e nel guanto c'è la stessa temperatura esterna, posso capire bene ciò che dici, io sono arrivato spesso a dovermi fermare e a dover infilare le mani sotto la maglia per un po' di sollievo.
Se posso condividere io ho risolto con un "tris" magico: Manopole riscaldate, moffole e paramani.
Come dici tu le moffole sono molto limitanti, specie nella guida urbana, tuttavia posso garantire che con le manopole accese pochi minuti prima di partire (il tempo di scaldar la moto) la temperatura che si crea all'interno delle moffole è davvero gradevole, tanto da poter usare guanti da mezza stagione anche sotto lo zero.
Tuttavia, usando anche altre moto, sono sempre alla ricerca di una soluzione portatile come questi guanti, in merito mi son sorte un paio di domande, probabilmente stupide, che vorrei porti:
E' possibile metterli in lavatrice?
Sarà stupido ma sinceramente prendendo pioggia, insetti e quant'altro fa comodo...
Tu hai parlato molto di batterie, come mai prediligi questa alimentazione al collegamento col veicolo?
Hai notato se c'è una differenza di temperatura erogata con le due alimentazioni e, soprattutto, a batteria la temperatura cala man mano che la stessa si scarica o la differenza non è percepibile?
Buona serata.
Black
Commento di: londinese il 18-04-2016 22:31
I Gerbing operano a 12 volt sia con la batteria portatile che con quella della moto. I Klan e i Tucano operano a 7.4v con batteria porttaile e a 12v se collegati alla moto.

Tutti i guanti che ho citato hanno delle parti in pelle (I Klan credo siano tutta pelle), quindi no, niente lavatrice.

Coi Gerbing una volta dovetti restare sotto una pioggia intensa per più di 4 ore; le mani mi rimasero abbastanza asciutte ma i guanti si inzupparono e ci misero più di un giorno ad asciugarsi. Dico 'abbastanza asciutte' perché le sentivo un po' umide, ma non sono sicuro se i guanti avessero fatto entrare un po' d'acqua, o se la sensazione fosse semplicemente dovuta ad un po' di condensa.

La batteria dei Gerbing o funziona o è morta, non ha mezze misure: non ho notato differenze quando la batteria ha poca carica.

Ho preferito cercare guanti con batteria portatile perché mi piace l'idea di poterli usare su qualsiasi moto; non li ho mai usati collegati direttamente alla moto.

Che marca/modello di moffole hai usato?
Commento di: Blackmamba91 il 19-04-2016 19:49
Hm, peccato per la lavatrice... Visto che sono intenzionato all'acquisto opterò per dei sottoguanti in seta che si possano lavare.
Per la mia esperienza anche con quanti di qualità reggere per 4 ore sotto la pioggia non è affatto da poco, sull'impermeabilità direi che non ci son dubbi!
Sinceramente penso che opterò comunque per il collegamento alla moto, anche se da quanto mi descrivi non avrei problemi di durata della batteria le "limitazioni" di tempo, per quanto mi riguarda, sono fastidiose a livello psicologico ASD
Ho delle Tucano in nylon di cui ti lascio il link, posso garantire che sono completamente impermeabili, non esiste limitazione di tempo.
Come dicevi sono limitanti per quanto concerne la "gesticolazione" cittadina, tuttavia per ciò che riguarda l'azionamento dei comandi non ci son problemi; anche perché hanno una finestrella trasparente che ti consente di vedere i pulsanti che vai a premere.
Queste sono le mie:
http://www.tucanourbano.com/it/manopole-nylon.html
Ne esiste poi una versione riscaldata elettricamente tramite collegamento al veicolo:
http://www.tucanourbano.com/it/manopole-nylon-riscaldate-9266.html
Per quanto concernente le seconde non ho idea se il riscaldamento sia superiore od inferiore alla soluzione manopole+moffole, ad ogni modo considerando l'acquisto di entrambe le moffole riscaldate sono più economiche.
Ah, siccome so che a Londra ci sono problemi di furti per le moto (un po' come a Milano), entrambi i tipi di moffole hanno hanno una vite molto particolare che le fissa al manubrio; ha una chiave specifica che viene consegnata nella confezione, sono quindi impossibili da rubare se non rompendole e ciò penso sia un buon deterrente...
Lamps!
Commento di: Stefano149 il 22-04-2016 01:25
io ho i Klan INFINITY-i, collegai alla batteria della moto perchè le batterie al litio costano 50€ l'una e durano poco.

sono waterproof , interno in tessuto tecnico imbottito invernale con sistema di riscaldamento ad alimentazione Dual Power 7,4V/12V - comando con un interruttore elettronico per ogni guanto con quattro livelli di potenza, Indice sinistro dotato di tessuto conduttivo per poter utilizzare anche gli smartphone e i navigatori di ultima generazione.

a -10 sul Pordoi avevo impostato la seconda regolazione di riscaldamento e non sentivo freddo
Commento di: nonecolpamia il 24-05-2016 10:24
tutto molto utile, ti ringrazio.

Io ho una CBF600S con la quale giro anche d'inverno (perlomeno fino a questo inverno) e sono "freddoloso" come te.

Ho montato le manopole riscaldate della Oxford e confermo quanto hai detto tu, cioè che in "mezza stagione" sono molto utili, io ad esempio spesso esco con i guantini estivi e tengo le manopole al minimo con tipo 15 gradi di temperatura esterna e sto bene.
Quando la temperatura scende sotto i 15 (e poi sotto i 10) le manopole sono sono dei palliativi... Ai 100 all'ora anche solo con 15 gradi fuori, puoi mettere le manopole che vuoi a temperatura vulcano... le dita ti si gelano lo stesso!

Ho provato anche a montare le moffole e le sconsiglio.
Non perchè impediscono i movimenti. Danno un po' fastidio, è vero, ma una volta fatta l'abitudine non è un grosso problema ma perchè...
... IL VENTO LE PIEGA E TI TIRANO FRENO ANTERIORE DA UNA PARTE E FRIZIONE DALL'ALTRA!!! Shocked Shocked Shocked
Se superi i 90-100 all'ora il vento le fa piegare e in pratica ti tirano le leve! Non tanto la frizione ma il freno anteriore si!

Confermo anche quanto hai detto sui paramani... Se sei uno - come me e te - che ha freddo alle mani... quel 10-20% di vento (gelido) che deviano quando fuori fa freddo... non cambia un *****!!! ASD
Commento di: AlbertoSSP il 20-06-2016 16:32
Per quanto riguarda le moffole, dipende da quali monti.
Anche io avevo il problema che tiravano freno e frizione, ma poi ho acquistato un modello con struttura più "rigida" (io ho le Tucano R319, ma ce ne sono varie) e la cosa non è più successa. Le uso sempre d'inverno non perchè sia freddoloso (affatto), ma perchè nei lunghi viaggi invernali è l'unico modo per rimanere con le mani calde e in proporzione tengono più caldo di qualsiasi guanto riscaldato, soprattutto quando si tengono velocità autostradali.
E' vero però che creano un minimo di impaccio alla guida, soprattutto nei primi tempi in cui ci si deve abituare: mi è capitato di sfilare la mano e l'auto davanti ha frenato di colpo. Per una frazione di secondo non ho trovato il foro e per poco non la tampono. Bisogna quindi fare attenzione almeno finché non ci si abitua.

Tornando all'articolo, lo trovo molto interessante e ben fatto, ma soprattutto mi ha dato una possibilità di scelta qualora decidessi di acquistare dei guanti riscaldati dato che conoscevo solo i Klan e i Tucano Up
Commento di: rivetto90 il 22-06-2016 10:27
Complimenti per l'articolo.
Da parte mia posso confermare la qualità dei guanti Klan modello Excess Pro con il kit di batterie. Usando la moto tutto l'inverno a milano (pioggia compresa) ho sempre avuto il problema del freddo alle mani. A natale mi sono stati regalati questi guanti e vi posso garantire che risolvono il problema al 100%. Sono comodi, completamente impermeabili e soprattutto scaldano a sufficienza. Pur avendo 4 livelli di potenza, non sono mai andato oltre al secondo. Per l'autonomia sono contento in quanto al secondo livello, usandoli per circa 1 ora al giorno, riesco tranquillamente a fare tutta la settimana (sul libretto il secondo livello viene dato con un'autonomia di 6 ore, 9 per il primo, 4 per il terzo e 2,5 per il quarto).
Problemi ad indossarli non ne ho riscontrati, pur mettendoli sopra alla giacca pesante. Le batterie sono talmente sottili che non danno minimamente fastidio. Ottime le protezioni e la durata dei materiali. Niente da dire neanche sul sistema di accensione che evita le accensioni involontarie e che con il cambio di colore del bottone permette anche in pieno giorno di capire su che livello di potenza sono.
Gli unici aspetti negativi a parte il prezzo (con le batterie siamo circa a 250 euro), sono la mancanza di un led che dia un'indicazione dell'autonomia residua della batteria ed il fatto di dover tribolare qualche secondo per poter mettere in carica i guanti.
Penso di aver detto tutto!! Rotfl
Commento di: Belladigiorno il 27-06-2016 07:04
A causa della mia freddolosità uso calze e guanti riscaldati elettricamente da 18 anni con gli attacchi alla batteria, sia sullo scooter che sulla moto.
Utilizzo i Klan (già Gialì) e sono ottimi avendo varie possibilità di regolazione della temperatura.
Per quello che riguarda i guanti tengono l'acqua e ne ho due paia del tipo medio uno con dopo guanto lungo ed uno corto.
In questi anni il progresso è stato notevole ed anche l'esperienza guadagnata.
E' possibile che prenda un gilè riscaldato.
Ciao
Commento di: PaoloG il 27-06-2016 16:16
Davvero bella comparativa, grazie londinese!
Per portare anche la mia esperienza, anch'io sono molto freddoloso alle mani e quando andavo al lavoro in scooter mi presi un paio di Klan in tessuto, con cavi da batteria (trovate la recensione nella sezione abbigliamento). Anche per me furono risolutivi, abbinati a moffole rigide, che sullo scooter si prestano sicuramente meglio ed hanno l'indubbio vantaggio di riparare dalla pioggia. I miei guanti sono "antiquati", hanno solo due posizioni di potenza; ma di rado ho dovuto metterli al massimo, rimanendo intorno agli 0 gradi .
Commento di: londinese il 04-10-2016 12:17
Aggiornamento: alla fine ho comprato i Klan che dicevo. Li ho usati più o meno da maggio a inizio giugno, e ho ripreso ad usarli da poco, a fine settembre. Mi ci trovo molto bene: calzano bene senza impacciarmi (mentre i Tucano mi impacciano molto di più), sono comodi, riscaldano bene, e sono degli ottimi guanti anche quando, come adesso, li uso senza accendere la batteria. Non hanno il gommino sul dito per pulire il casco quando piove, ma ci ho attaccato un gommino comprato a parte. Insomma, non posso che raccomandarli caldamente! Up
Commento di: londinese il 05-01-2017 15:19
Aggiungo che ho trovato questi guanti di cui non avevo mai sentito parlare: Bering Vesuvio.
http://www.tranam.co.uk/product/bering-vesuvio-glove-blk-t9
Sono in tessuto, ma omologati, il che serve a chi li usa in Francia, che ha reso i guanti omologati obbligatori; non a caso Bering è francese.
Li ho provati in un negozio qui a Londra; la M mi calza come la M della Klan, cioè molto bene. Non sono eccessivamente voluminosi e lasciano una buona sensibilità. Hanno protezioni sulle nocche ma non slider sui palmi. Sembrano comodi; sono dichiarati impermeabili, ma non in goretex; hanno delle batterie in un taschino interno, ed un pulsante ben visibile che rende facile cambiare la potenza - operazione che sui Gerbing è complicata. Qui li vendono a £180 comprese batterie e caricabatterie.

Per quanto riguarda i Klan, devo dire che la mia esperienza finora è stata molto sfigata: li ho dovuti rimandare indietro per ben 3 volte, e adesso sto appunto aspettando che me li rispediscano riparati. La fattura mi sembra buona, migliore dei Gerbing, e infatti i guanti sembrano nuovi. Il sistema di riscaldamento, però, è andato in pappa per ben 3 volte: la prima volta un guanto si spegneva all'improvviso, la seconda volta un guanto restava bloccato alla potenza massima, e la terza volta un guanto non riscaldava più nonostante si accendesse la luce. Non so che pensare. Ho avuto Klan quando vivevo in Italia e mi ci ero trovato bene. La sfiga può capitare, ma 3 volte di fila? Devo riconoscere che alla Klan sono stati gentilissimi e sono sembrati genuinamente sorpresi e mortificati. Vedremo quanto mi durano ora che me li riparano per la terza volta.
Commento di: yota79 il 17-01-2017 20:07
Allora presi tucano urbano hot road con il kit batterie :

Prime impressioni ( usati solamente 1 giorno fin'ora). Devo dire che effettivamente tengono la mano molto più al caldo di quanto credevo... ora che a roma fanno tipo4-5 gradi e devo fare il raccordo sono sui 110/130 orari , arrivo a casa con le mani un pò freddine ( tucano al massimo della potenza livello 4) ma sicuramente MOLTO ma MOLTO meglio che i classici guanti invernali ( comunque pagati un fottio) .

L'unica pecca , un pò nel metterli e un pò scomdo effettivamente con le batterie nel polso ( dopo averli infilati non si sentono più) e poi i paranocche mi danno un pò fastidio. Io ho la M, ( dentro c'e scritto 9, con altri guanti invernali mi va bene anche la 8.5), ma la L mi sta troppo grossa. Cmq preferisco soffrire un pò sulle nocche che avere le dita congelate.