Sperando di fare cosa gradita, voglio sintetizzare la mia esperienza con i guanti riscaldati, descrivendo quelli che ho, e le alternative che ho considerato o escluso. In estrema sintesi:
i Gerbing XR-12 (gli unici che abbia comprato), riscaldano bene, ma ci sono un paio di cose che trovo scomode
i Klan sembrano i più promettenti www.klansrl.com
i Tucano Urbano Hot road sono molto simili ai Klan (li fa la Klan)
i Keiss x800i li scarto perché non hanno una tasca per contenere la batteria (se devo tenere la batteria nella giacca e fili volanti, tanto vale collegarli alla moto)
i Furygan sono troppo cari e mancano troppe informazioni che la ditta non fornisce
NB: i link potrebbero non funzionare più perché le aziende spesso aggiornano cataloghi e siti ad ogni stagione, ma con google si trova tutto.
Al massimo della potenza credo che i Gerbing scaldino di più dei Klas / Tucano (infatti al massimo la batteria Gerbing dura di meno), ma non dovrebbe essere un grosso problema perché raramente ho usato i Gerbing al massimo.
La premessa di fondo è che la tolleranza alle temperature è estremamente soggettiva, quindi chi legge dovrebbe cercare di capire quanto la propria 'freddolosità' sia simile o meno a quella di chi scrive. Non mi stupisce, ad esempio, che sui siti di alcuni negozi online inglesi lo stesso paia di guanti riscaldati a volte venga lodato come caldissimo e a volte criticato come freddo.
Io sono molto freddoloso alle mani: roba che, anche camminando da pedone (quindi senza l'effetto del vento che si ha in moto) con guantoni da neve e temperature di poca sopra lo zero, le dita mi si congelano lo stesso. Addirittura anni fa per un periodo smisi di andare sulle due ruote perché le mani letteralmente mi si spaccavano dal freddo; poi ho scoperto i guanti riscaldati, e la mia vita di motociclista invernale è cambiata da così a così!
Vado su due ruote tutto l'anno a Londra, moltissimo nel traffico cittadino; la lascio in garage solo quando nevica, c'è molta nebbia, o c'è vento forza 9 per qualche tempesta oceanica che sradica gli alberi nelle zone costiere del paese. L'inverno londinese è molto molto simile a quello milanese (no, d'inverno non fa più freddo a Londra che a Milano).
Ho escluso automaticamente quei guanti:
che si alimentano solo collegandoli alla batteria della moto, e non con batterie rimovibili; ad esempio quelli di www.exo2.co.uk o della Oxford che non riscaldano le dita (ad es i Weise Montana), che non hanno protezioni (alcuni della RST)
In base a quello che ho trovato in giro, mi rimangono questi guanti:
- Gerbing Xr-12 (batteria da 12 volt; gli unici che ho comprato)
- Tucano Urbano Hot road e Klan (batteria da 7.4 volt)
- Keis X800i (batteria da 12 volt)
- Furygan (non si capisce da quanto sia la batteria)
Non sono sicuro se siano tutti facilmente reperibili in Italia, ma molti negozi stranieri spediscono in Italia a poco prezzo (sportsbikeshop, getgeared e altri). La seccatura è che, se bisogna rispedirlo indietro perché non calza bene, la spedizione internazionale può essere casa – ma io trovo molto più facile comprare a distanza guanti che giacche o pantaloni. I Klan e i Tucano Urbano si trovano da vari negozi online italiani (motorama, wheelup, etc).
I Gerbing li ho da poco più di un anno, durante il quale li ho usati per circa 9-10 mesi su 12. Appena scaduta la garanzia, hanno cominciato a mostrare segni di cedimento su un dito (vedi foto qui sotto).
Ci sono principalmente tre cose che non mi sono piaciute di questi guanti:
A batteria si possono impostare 3 livelli di calore, ma nulla di intermittente. Se invece colleghi i guanti alla moto, con un affarino a parte puoi impostare un'accensione intermittente. Questa comunque è una caratteristica comune a tutti i guanti: non ne ho ancora trovato nessuno che operi in maniera intermittente da batteria. L'intermittenza mi sarebbe comoda perché mi capita di dover spegnere e riaccendere ogni tot i guanti: sempre accesi sono a volte troppo caldi, ma non appena li spegno la mana mi si gela di nuovo.
Le batterie rimovibili si infilano in una tasca sul dorso del guanto. La tasca ha una finestrella in plastica trasparente da cui si vede il bottone da premere per accendere/spegnere/cambiare potenza, e la lucetta che identifica la potenza scelta. Il problema è che la batteria 'balla' all'interno della tasca (vedi foto sotto): per essere sicuri del livello di potenza, il bottoncino lo si può premere solo quando si è fermi, e spesso dopo aver maneggiato un bel po' per riallineare la batteria con la finestrella. Altri guanti, invece, hanno bottoni/indicatori grossi sul dorso del guanto, sempre visibili e sempre accessibili. Usare bottoni di questo tipo è più rapido: a volte mi capita che, fermo a semafori brevi, vorrei cambiare la potenza ma non ne ho il tempo.
Sinceramente non sono sicuro se, in caso di caduta, sia meglio avere la batteria (che piccola non è: vedi foto) sul dorso, come i Gerbing, o sul palmo, come i Klan/Tucano; a naso direi sul palmo ma non ne sono certo, suppongo dipenderà dal tipo di caduta.
Gli aspetti positivi:
molto banalmente, questi guanti funzionano! Nell'ultimo anno la temperatura non è quasi mai scesa sotto lo zero, però, anche girando con temperature prossime allo zero, le mani non mi si sono mai congelate, e sono rimasto comodo. Le mani mi restano più calde usando questi guanti in moto, che usando guanti stra-imbottiti da pedone.
Hanno discrete protezioni sulle nocche e sul palmo.
Non mi impacciano troppo alla guida, nonostante siano belli grandicelli: per dare un'idea, nel bauletto da un casco della mia BMW F800R riesco a metterci il casco integrale (X-lite x702gT taglia XL) ed un guanto, ma non entrambi i guanti. Nel bauletto monocasco dell'SH 125 riuscivo a metterceli entrambi.
Hanno un gommino sul dito che è utilissimo per pulire la visiera del casco quando piove. Si può sempre comprare il gommino a parte, però averlo integrato è comodo.
Non ho mai misurato con precisione quanto tempo duri la batteria, ma diciamo che, considerando il tragitto casa – ufficio, mi dura da 1 a 2 giorni, cioè da 2 a 4 viaggi di 30-45 minuti l'uno. Per sicurezza cerco di ricaricare le batterie ogni sera. Su molte recensioni di questi prodotti c'è chi si lamenta della durata delle batterie, ma la fisica è quella che è: non è possibile mettere in un guanto delle batterie che durino una settimana.
Tucano Urbano Hot road
Normalmente non prenderei in considerazione prodotti Tucano, ma questi sono fatti dall'italiana Klan. Me l'ha confermato la Klan, inoltre il manuale d'istruzioni dei due sono pressoché identici.
Non li ho comprati quindi posso solo parlare di brevi impressioni provando il guanto in un negozio.
I Tucano sono omologati livello 1, hanno protezioni sulle nocche e sulle dita (escluso il pollice), ma sul palmo hanno meno protezione dei Gerbing. Come detto, le batterie si mettono dal lato del palmo, non del dorso. Hanno 4 livelli di potenza, e si azionano tramite un bottone grande sul dorso dei guanti, che cambia colore in base alla potenza – sistema più comodo di quello Gerbing. Mettendoli gli uni di fianco agli altri, i Tucano sono meno ingombranti: non sono sicuro quanto dipenda dalle protezioni e quanto dall'imbottitura termica.
Un'altra differenza è che i Tucano non hanno né cerniere né strap laterali per allargare il guanto e poterselo infilare più facilmente: infilare i Tucano Urbano è un attimo più scomodo che i Gerbing (che hanno un velcro laterale) o (immagino, mai provati) i Klan, che hanno una zip. I Tucano hanno un velcro sotto il polso, ma serve per stringere il guanto, non per allargarlo e infilarselo più facilmente. Ad esempio, quando parcheggio la moto, tipicamente mi sfilo i guanti, tolgo la chiave dalla moto, prendo il mazzo di chiavi dalla tasca, mi infilo di nuovo i guanti (per non sporcarmi), lego catenone o lucchetto a U, ed infine mi sfilo di nuovo i guanti.
Provandoli un attimo in negozio, ho avuto l'impressione che, alla massima temperatura, i guanti fossero meno caldi dei Gerbing: i Gerbing a massima potenza, provati al chiuso, dopo un po' li devo spegnere se no mi cuociono la mano; i Tucano no. Tuttavia la vera prova andrebbe fatta su strada.
Ah, i Gerbing e i Tucano hanno delle differenze speculari:
per accendere e spegnere i Tucano devi premere il bottone per 3 secondi: un'accensione accidentale è pressoché impossibile. Coi Gerbing, invece, basta una leggera pressione, quindi a volte mi è capitato di aver caricato i guanti, averli messi nello zaino e poi averli trovati scarichi, perché il bottoncino si dev'essere attivato accidentalmente andando a sbattere contro qualcosa nello zaino. Per questo motivo, quando non li uso, stacco i cavetti che collegano le batterie ai guanti
i cavi dei Gerbing sporgono di più al di fuori del guanto, ma hanno il vantaggio di poter essere attaccati immediatamente al caricabatteria. Nei Tucano i cavi sono nascosti meglio all'interno del guanto, ma la contropartita è che, per caricarli, ci vuole giusto qualche secondo in più per maneggiare col guanto e tirare fuori l'attacco che va collegato al caricabatteria
Trovo che avere la batteria sul dorso invece che sul palmo renda un po' più facile infilarsi i guanti, ma allo stesso tempo rende un pochino più fastidiosa la presenza della batteria in moto, però è soggettivo e andrebbe provato di persona
Mi sembra che i Gerbing abbiano un'apertura un po' più ampia che rende più facile indossarli al di sopra di più giacche, però, anche qui, bisognerebbe provare caso per caso perché dipende dalla giacca.
I fili che riscaldano il guanto si sentono al tatto nei Tucano, mentre sono più 'nascosti' nei Gerbing.
Klan
I guanti che la Klan fa a marchio proprio sono più belli di quelli che fa per la Tucano, ma non hanno il gommino per pulire il casco quando piove (che si può sempre comprare a parte). Ci sono vari modelli; a me piacciono i racing. A giudicare dalle foto sembrano avere un minimo di protezione in più sul palmo e sul lato del pollice, ma non si capisce molto bene. Non li ho mai visti dal vivo, ma ricordo che molti anni fa avevo un paio di Klan con cui mi trovai bene. Le batterie sono le stesse, quindi mi aspetto che generino lo stesso calore. Come detto sopra, hanno una zip di apertura che dovrebbe rendere più facile infilarseli rispetto ai Tucano. E, soprattutto, hanno lo stesso sistema dei Tucano con un pulsante grosso sul palmo per azionarli: molto più comodo del sistema dei Gerbing .
Keis x800i
Li scarto perché bisogna tenere la batteria in una tasca della giacca e usare dei fili: beh, a ‘sto punto meglio collegarli direttamente alla moto, secondo me. Ma li descrivo lo stesso qui perché ad altri potrebbero interessare.
Come i Tucano/Klan, si azionano con un bottone sul dorso, che si illumina in 3 colori diversi (3 livelli di potenza, non 4). Per azionare il bottone dei Keiss bisogna tenere premuto un secondo, non 3 come coi Tucano, quindi un'accensione accidentale è più probabile. A differenza dei Tucano sembrano avere più protezione sul palmo, e hanno anche un minimo di protezione sul pollicione. Però, a differenza sia dei Tucano che dei Gerbing, non hanno un velcro di regolazione all'altezza del polso, ma solo uno strap alla base del guanto. Inoltre non hanno il gommino per pulire la visiera del casco quando piove.
Furygan
Hanno un bottone come quelli Tucano/Klan, con 3 livelli di potenza. La potenza è visualizzata da 3 barrette sul bottone, mentre sui Tucano/Klan il bottone cambia colore. La rivista inglese Ride ne parla abbastanza bene, però, a giudicare da foto e recensioni online, non mi sembra ci sia nulla di particolare che giustifichi il costo maggiore di questi Furygan. Inoltre, la marca non mi piace perché trovo che sia molto scorretta con le certificazioni: pubblicizza come certificate varie giacche, ma dal sito non si capisce certificate in base a quale standard, se quelli europee o se quelli francesi, molto meno restrittivi. Visto che pubblicizza come “CE-approved” una giacca come la Scala, dal tessuto esterno tutto in cotone, mi sorge più di qualche dubbio su queste certificazioni. Motosicurezza ne aveva parlato, non a proposito di questa giacca ma di altri guanti, qui. Intendiamoci, non ho motivo di pensare che questi guanti riscaldati siano meno protettivi degli altri, sto solo dicendo che non trovo motivi per giustificare il prezzo più alto, e che il comportamento dell'azienda in materia di certificazioni non mi piace.
Recensioni / commenti che ho trovato altrove:
Klan
Keiss
Furygan: prova su Ride (rivista inglese), marzo 2015
Tucano Urbano Hot Road: video in inglese
Alternative ai guanti riscaldati:
Sottoguanti riscaldati: in teoria potrebbero consentire di usare i guanti che vuoi al di sopra, magari comprati una taglia più grande. In pratica bisogna vedere quanta sensibilità perderebbero le mani. Inoltre, a meno che non li si voglia collegare alla moto, resta il problema di dove piazzare una batteria portatile e relativi fili di collegamento
Coprimani da manubrio (moffole?); hanno il vantaggio di costare di meno, e di consentirti di usare i guanti che vuoi (la scelta di guanti riscaldati non è ampia), ma non mi convincono perché mi danno l'idea di restringere di molto i movimenti, come pulire la visiera del casco col gommino integrato nel guanto quando piove, o fare gesti di apprezzamento per la virtù delle nobildonne che hanno partorito chi si fionda nella mia corsia senza mettere frecce e come se io non ci fossi…
Manopole riscaldate: la mia BMW F800R ha manopole riscaldate (quelle originali BMW), con due livelli di calore impostabili. Anche qui, tutto molto soggettivo, ma io trovo le manopole riscaldate più utili in primavera che in inverno, perché in inverno è difficile che il calore delle manopole riesca ad arrivare abbastanza efficacemente alle mani, visti i guantoni tipicamente più spessi che si usano in inverno. In primavera, invece, tendo ad usare guanti meno imbottiti, quindi se acchiappo un momento di vento / freddo improvviso, le manopole sono un po' più efficaci. Ovviamente rispetto a dei guanti riscaldati il calore non arriverà mai in maniera uniforme alle mani, e in particolare le dita (che, in quanto estremità, si congelano prima) saranno sempre più fredde del palmo.
Paramani sul manubrio (più che un'alternativa, un'aggiunta): in teoria dovrebbero deviare un po' di vento, in pratica io, freddoloso come sono, non ho notato alcuna differenza con/senza paramani nemmeno quando avevo un miserrimo SH125