INTRODUZIONE
E' fuori da ogni dubbio che l'immagine della donna in moto sia di grande impatto, per quella combinazione di forza, passione per i motori e coraggio che, per errata convinzione comune, sembrano non poter far parte di un animo femminile, ma che invece sempre più spesso si incontrano nelle donne che scelgono di dedicarsi alla passione della moto, sia in strada che in pista.
Forse è proprio in virtù di questa convinzione comune che si è creata una cultura che ci porta a pensare alle donne in moto come alieni provenienti da un altro pianeta (sicuramente più evoluto!) e nell'ambito sportivo-agonistico non si creino le possibilità per dare il giusto risalto al talento, al coraggio ed alla passione delle donne che scendono in pista per confrontarsi con loro stesse e con gli altri.
Ma se c'è poca attenzione nei confronti delle motocicliste, come si può dimostrare, in ambito agonistico, se queste abbiano le capacità per poter gareggiare con i loro colleghi uomini?
Prendendo spunto dal recente titolo di Letizia Marchetti, Campionessa 2013 del National Trophy 1000 Superbike, oltre a rimanere sorpresi ed ammirati da questa donna e dalla sua impresa, ci domandiamo se l'affermarsi di questo talento sia un episodio straordinario ed isolato oppure se invece possa essere il risultato di anni di esperienza nelle gare, anche grazie all'istituzione di trofei interamente dedicati al femminile.
Non tutti conoscono la storia della promozione del motociclismo agonistico in rosa, che ha portato tante ragazze, come Letizia, a correre in competizioni di grande livello.
L'istituzione di gare per sole donne, non ha mai avuto lo scopo di isolarle perché inferiori o meno capaci (il motociclismo è uno dei pochi sport in cui non esiste differenziazione tra i sessi), ma al contrario, sono serviti per scoprire e favorire quelle ragazze che sentivano lo spirito di competizione ma che non avevano, per motivi economici o di scarsa esperienza, la possibilità di provare a competere in gare di livello troppo alto: a partire da questa idea, nel 2004 fu organizzato dalla community di motocicliste.net, il primo trofeo per sole donne, patrocinato dalla Federazione, che creava l'opportunità di gareggiare ufficialmente.
Ma... prima di fare un "salto" nel 2004, andiamo con ordine e partiamo da qualche anno prima!
LE "PIONIERE"ED IL FEMMINILE DAL 1991 AL 1993
La presenza femminile nelle gare risale, anche se nei toni dell'eccezionalità, da molto prima di quel che pensiamo: si parla addirittura del 1922 quando si deve risalire alla prima pilota italiana della quale abbiamo notizia, ovvero Vittoria Sambri; continuando le ricerche sul web in cerca di fonti, trovo un articolo sul "Gilera Ladies Cup" del 1989, nella cui classifica figurano ragazze che provenivano da altri trofei, come Aurora Sensi esordiente nel Trofeo Laverda, Graziella Gava dal monomarca Honda e Letizia Bagolini dalla Gilera MX 1 Cup; dunque ci sono state delle pilote, delle vere e proprie pioniere.
Scorrendo fino in fondo l'albo d'oro del femminile presente sul sito del campionato italiano velocità, scopro l'esistenza delle classifiche per gli anni che vanno dal 1991 al 1993, corso con le 125 SP.
Difficile trovare qualcosa di piú riguardo questi tre anni, a parte, ovviamente, le classifiche. Nel 1991 il titolo venne vinto da Daniela Tognoli, seguita da Susanna Chiatti e Michela Pasini.
La Tognoli fu anche la prima donna a vincere una gara di rilevanza nazionale, e più precisamente la quinta prova del Trofeo Italia, disputatasi a Misano Adriatico nel 1992; inoltre gareggiò nel motomondiale dal 1993 al 1994.
Nel 1992 e nel 1993 la classifica incoronò campionessa Susanna Chiatti, seguirono al secondo e terzo gradino Cristina Cristofolini e Marzia Carassai nel 1992 ed Ombretta Stizzoli e Luana Antonelli nel 1993.
Dopo questa iniziale e breve esperienza, dovremo aspettare 11 anni per avere nuovamente gare tutte al femminile.
CAMPIONATO ITALIANO MOTOCICLISTE (2004 - 2009)
Come già anticipato nell'introduzione, dal 2004 al 2009 si svolse un'intensa attività di promozione della velocità agonistica femminile, tramite l'istituzione di un trofeo (che divenne "Campionato" dal 2007 in poi), organizzato dal motoclub motocicliste.net.
Nel 2004 si partì con tre categorie: "Naked", "carenate fino ai 650cc" ed "over", nel 2005 le categorie si ridussero a due: "600" ed "over", ma dall'anno dopo, il 2006, si aggiungono altre classifiche: "Coppa speciale Kawasaki", prima, e poi nel 2007, altre 6 classifiche, tra cui quella per le straniere: difatti questo campionato, nel frattempo, riuscì ad attirare l'attenzione a livello europeo, diventando un vero e proprio richiamo per le pilote di altri paesi; del resto era già dal 2005 che il trofeo/campionato poté godere addirittura di una copertura televisiva che riuscì ad accrescerne la notorietà.
E' del tutto corretto affermare che in questi anni si creò un ambiente adatto alla scoperta ed alla formazione delle pilote, ed il loro livello, in termini di tecnica e competitività aumentò notevolmente, come testimoniano anche i record femminili stabiliti in quegli anni.
Nel 2009 ebbe termine l'organizzazione a cura di motocicliste.net, e subentrò la federazione.
Grazie all'impegno di questo motoclub, ci fu modo di far crescere molte ragazze che negli anni successivi presero parte a competizioni miste di ottimo livello, come, ad esempio, Alessia Polita, Paola Cazzola, Samuela De Nardi e la già citata Letizia Marchetti.
Per le classifiche e le vincitrici rimando alla sezione "FONTI E LETTURE PER APPROFONDIMENTI".
TROFEO FEMMINILE FMI "BEATRICE BOSSINI" (2010 - 2012)
Nel 2010 l'organizzazione del trofeo passò quindi alla Federazione, e fu intitolato a Beatrice Bossini, giovane promessa del motociclismo, scomparsa a diciotto anni a seguito di un incidente accaduto durante un allenamento nella pista croata di Rijeka, il 12 agosto del 2009.
Nonostante ci fu un importante passaggio del testimone, nel 2010 vennero disputate due sole prove: la prima dedicata alle esordienti il 27 giugno a Magione e la seconda, decisiva per il titolo, del 12 settembre, corsa in concomitanza dell'ultima prova della Coppa Italia FMI a Vallelunga, che vide trionfatrice Manuela La Licata.
Le esordienti di quell'anno furono impegnate dunque in un'unica gara e le prime cinque poterono correre a Vallelunga; la migliore esordiente fu Giulia Atzori.
Nel corso della stagione 2010, nell'ottica dell'avvicinamento alla pista delle neofite e delle aspiranti pilote, vennero organizzate due giornate di training organizzate dalla Federazione in collaborazione con la Scuola Federale Corsetti, il 19 Aprile a Magione ed il 24 Agosto a Franciacorta.
Nel 2011 il trofeo fu articolato su 4 date: Vallelunga in Aprile e Giugno, Misano Adriatico ed infine Franciacorta.
Le campionesse furono Letizia Marchetti nella classe superstock 1000 e Monica Jaworska nella superstock 600, mentre tra le esordienti spicca Morenita Ferrari.
Nel 2012 si prosegue con altre 5 gare: Misano Adriatico, Vallelunga, Varano, Franciacorta e Mugello.
L'ultima campionessa è Martina Fratoni, seguita dalla neozelandese Avalon Biddle e Ilena Faeckl.
Nel 2013 si interrompe l'esperienza del Trofeo Femminile a cura della federazione; da parte dell'organizzazione del Trofeo Amatori venne fatto un timido tentativo per non disperdere le pilote proponendo una classifica femminile all'interno della categoria "600 base", ma non si concluse nulla a causa dello scarso feedback da parte delle pilote esordienti: anzi, a causa della scarsità di iscritti la categoria stessa fu accorpata a quella superiore.
Purtroppo l'alto costo delle gare, la mancanza di sponsor (lamentato anche da piloti di maggiore esperienza), l'aumento della competitività e quindi l'incertezza della qualificazione , rende sempre più difficile esordire (e rimanere) nel mondo delle gare, non solo per le ragazze.
Le pilote più esperte, fattesi notare negli ultimi due anni, presero parte ad altri trofei.
OLTRE L'ITALIA: L'EUROPEAN WOMEN'S CHAMPIONSHIP (2005 - 2008)
Nel 2005 nacque ufficialmente l'"EUROPEAN WOMEN'S CUP", il primo Trofeo Europeo di Velocità Femminile, fortemente voluto da due organizzazioni di donne, il Motoclub italiano Motocicliste e l'Associazione francese Women's Sport Project, sotto il patrocinio dell'UEM e della Federazione Motociclistica Italiana.
Furono create due categorie: "600" (quattro cilindri fino a 600cc e due cilindri fino a 750cc) e "1000" (quattro cilindri oltre i 600cc e due cilindri oltre i 750cc) - nelle quali si poteva partecipare anche con moto non carenate.
Nell'anno di esordio, tre le date: Vallelunga (I), Rijeka (HR) e Schleiz (D); le campionesse per quell'anno sono le italiane Samuela De Nardi (cat. 1000) e Alessia Polita (cat. 600). Nel 2006 il campionato si arricchisce con una tappa in più: Vallelunga (I), Hengelo (NL), Rijeka (HR) e Cartagena (E). Le campionesse furono Paola Cazzola - nella categoria 1000 - e Chiara Valentini nella categoria 600.
Nel 2007 l'European Women's Cup diventò un Campionato ovvero l'"European Women's Championship", disputato su tre tracciati: Vallelunga (I), Assen (NL), e Oschersleben (D).
Le italiane vennero scalzate dal trono di campionesse da Nina Prinz nella Superstock 1000 ed Iris Ten Katen nella Superstock 600.
Il 2008 vide il concludersi dell'avventura europea con tre gare: Misano (I), Assen (NL), Albacete (E).
Per il gran finale, la gara del femminile si disputò in concomitanza dell'europeo, garantendo quindi alle ragazze una grandissima visibilità agli operatori del settore ed agli sponsor presenti. Fu permessa anche la partecipazione delle wild card per quella sola gara e per agevolare ulteriormente queste ultime, fu offerta la possibilità di ritirare una licenza per quella singola gara.
Le due pilote risultate campionesse sarebbero state ammesse alla gara maschile, sempre in considerazione del best realizzato: solo Nina Prinz riuscì a prendere parte alla superstock 1000 maschile.
Si riconfermarono le campionesse del 2007: Nina Prinz per la Superstock 1000 e Iris Ten Katen per la Superstock 600.
FIM WOMEN'S ROAD RACING TRAINING CAMP (OTTOBRE 2013)
Il tema della promozione motociclistica femminile è molto attuale, basti pensare che il mese scorso si è tenuto il primo "training camp" a carattere internazionale interamente dedicato alle pilote; questo evento è nato dalla volontà della Federazione Internazionale (FIM), sviluppato in collaborazione con la federazione spagnola (RFME) e sponsorizzato da BMW, Alpinestars e Pirelli.
L'evento si è svolto dal 4 al 6 Ottobre presso il circuito di Albacete, in corrispondenza dell'Europeo.
Le 26 partecipanti, provenienti da 14 diverse nazioni del mondo, sono tutte pilote licenziate e partecipanti a trofei di livello nazionale, e, a fronte di una cifra simbolica, hanno potuto partecipare ad un training con istruttori di tutto rispetto: Ismael Bonilla, ex pilota nella classe 250 dal 1996 al 2001 e Shelina Moreda, pilota californiana, prima donna ad aver corso all'Indianapolis Motor Speedway ed unica donna a gareggiare nell'AMA Pro Harley class.
Nita Korhonen, Direttrice della "Commission for Women in Motorcycling" della FIM ha dichiarato:
E' stato bello vedere la risposta estremamente positiva che abbiamo ricevuto da tutto il mondo per il nostro progetto. Sembra che ci sia un reale bisogno di investire di più nelle donne. E ora, avere BMW come partner per il nostro progetto è davvero sorprendente. Le loro S1000 RR sapranno rendere il nostro campo di addestramento ancora più attrattivo e stiamo già programmando altre edizioni per il 2014 ed il 2015, assieme ad un campionato dedicato alle donne. Non vedo l'ora di avviare questo incredibile progetto sul circuito di Albacete assieme a Dorna, BMW e RFME.
Ed ancora:
Sapevamo che le ragazze sono veloci, ma non avevamo idea che avrebbero potuto esserlo a tal punto, Ismael Bonilla, che nel 2010 è stato il primo pilota al mondo a vincere una gara ufficiale con una BMW S 1000 R in questa stessa pista, ha detto di aver dovuto spingere per stare al passo delle pilote più veloci. Ora sappiamo che siamo sulla strada giusta per portare più donne alle corse in pista, e che le donne sono in grado di affascinare gli spettatori perchè vanno davvero forte.
Sfortunatamente l'evento non ha visto alcuna pilota italiana tra le partecipanti, a causa di una fatale mancanza di scambio di informazioni tra la federazione italiana e la FIM; purtroppo questa è un'occasione persa per le ragazze italiane che sono state impegnate nei vari trofei nazionali nel corso di questa stagione!
Confidiamo che questi problemi comunicativi vengano risolti e che nelle prossime edizioni possano partecipare anche le nostre ragazze, che rappresentano un paese con una forte tradizione motoristica e che non meritano di essere messe in secondo piano.
Dispiace anche notare che, mentre a livello mondiale iniziano ad esserci importanti segnali di interesse nella promozione delle donne nel motociclismo, in Italia invece si registrino delle difficoltà nel continuare ad organizzare un trofeo in rosa che fino all'anno scorso era l'unico al mondo e quindi rappresentava un forte richiamo per le pilote estere.
CONCLUSIONE
A fronte di alcuni episodi ed esperienze positivi, sembra che promuovere il motociclismo femminile sia difficoltoso.
Molti ritengono ragionevole che non debba essere istituito un trofeo/campionato appositamente per le donne, ma è anche vero che un'iniziale "corsia preferenziale" favorirebbe una crescita tecnica fondamentale dato che da quel punto di vista si è spesso più carenti rispetto ai colleghi uomini, perché si parte tardi a praticare, spesso senza una guida valida e quindi non opportunamente supportate e incoraggiate.
Anche se le ragazze dotate di talento emergono ugualmente, mi domando a quale livello potrebbero giocarsi le loro carte se le loro abilità fossero da subito coltivate ed affinate! Per fare un esempio, in Spagna, in un campionato agguerrito come il CEV, Maria Herrera è in lotta per il titolo e quest'anno ha debuttato nel motomondiale (dove ricordiamo che corre una sua conterranea, Ana Carrasco), ad Aragon come wild card senza sfigurare.
Ma non è solo per questo fattore che si dovrebbero avere gare al femminile: avere uno spazio dedicato permetterebbe di creare "cultura" e far capire che il motociclismo è uno sport in cui anche le donne possono partecipare per dare un contributo importante; e questo è un messaggio che deve arrivare anche alle motocicliste stesse!
A mio parere questo sarebbe il momento ideale per portare avanti questo tipo di promozione, soprattutto perché in ambito amatoriale è in aumento il numero delle donne che stanno muovendo i primi passi in pista o che stanno affinando la loro guida: da motociclista frequentatrice di prove libere, negli ultimi due anni ho notato una presenza femminile più alta che nei miei primi anni di frequentazione; il livello tecnico non sarà elevato, ma basterebbe organizzare giornate mirate alla formazione ed all'introduzione all'agonismo, ed ovviamente ritornare a proporre quel trofeo che è stato eliminato da quest'anno.
Anche gli organizzatori delle prove libere per amatori, dovrebbero muoversi in tal senso, magari organizzando pareggiamenti o classifiche dedicate alle ragazze all'interno di queste giornate, per cercare non solo di far appassionare maggiormente le motocicliste, aumentando così il bacino di utenza, ma anche per favorire la creazione di uno spirito agonistico (appagato dalla gratificazione di un risultato) che possa poi crescere, svilupparsi e portare alla partecipazione nel mondo agonistico.
Una doverosa segnalazione va fatta per un'associazione tutta al femminile, le RacinGirls, che si occupa della promozione del motociclismo in rosa attraverso l'organizzazione di eventi in pista, siano essi eventi inseriti in prove libere oppure unicamente riservati alle motocicliste neofite e non, e di attività orientate al turismo, ai corsi di guida ed alla preparazione tecnica.
A testimonianza del loro carattere racing, un buon numero di ragazze iscritte nel motoclub hanno partecipato (come presenze fisse o wild card) nel corso delle ultime stagioni, a trofei di rilievo come motoestate, cbr600rr cup, hornet cup, Trofeo Femminile FMI, Roadster Cup, Continental Black Cup e Bridgestone.
Ed il loro impegno continua cercando di creare un gruppo sempre più esteso e di coinvolgere anche dal punto di vista competitivo.
Questo è tutto quel che ho da di dire su questo argomento... spero di aver esposto la mia argomentazione senza essere di "parte"!
Se così fosse, la colpa è solo del mio entusiasmo nell'apprendere delle pilote che hanno scritto nelle pagine della storia del motociclismo, dimostrando che anche le donne possano "dire la loro" in uno sport tradizionalmente considerato maschile.
E spero che nel mio articolo non ci siano eventuali dimenticanze e/o errori! in caso positivo, mi scuso fin d'ora e vi invito a farmelo notare!
Grazie!
POST SCRIPTUM
Nel corso delle mie ricerche e letture, ho trovato un'intervista alla pilota americana Shelina Moreda, che ha pronunciato parole che reputo interessanti ed incoraggianti, le voglio condividere con voi:
Credo non ci siano differenze tra piloti maschi e femmine: se vuoi fare qualcosa, falla. Se è una cosa che ami, ci metti tutto il tuo cuore. Da noi si dice "where there's a will, there's a way" e credo sia vero. E' uno sport dominato dagli uomini, ma per le donne è una sfida: noi non abbiamo la forza dei ragazzi, ma questo sport non è solo fisico, è mentale. Gli uomini sono più aggressivi, ma se sei una donna competitiva, puoi batterti anche con loro!
Non credo ci sia altro da aggiungere, se non una dedica, un paio di auguri ed un ringraziamento.
La dedica è per tutte le ragazze che vivono per la moto e per la competizione...
Gli auguri vanno invece ai 15 anni che saranno compiuti, a giorni, dal club motocicliste.net! Auguri!!!
...ed auguri anche a... a me! in questo mese festeggio il mio compleanno e la pubblicazione di questo articolo è una specie di regalo che faccio a me stessa!
Ed infine, il ringraziamento è per chi ha avuto il tempo e la voglia di leggere.
FONTI E LETTURE PER APPROFONDIMENTI
Ho passato molto tempo a leggere articoli, notizie e biografie delle pilote su:
Motocicliste.net
Per altre informazioni sul trofeo/campionato ITALIANO, sulle pilote, le gare e le classifiche dal 2004 al 2009 consultare:
Campionato motocicliste
Classifiche dal 2004 al 2009 (PDF):
Classifica 2004
Classifica 2005
Classifica 2006 e Esordienti 2006
Classifica 2007
Classifica 2008
Classifica 2009
Per altre informazioni sul trofeo/campionato EUROPEO, sulle pilote, le gare e le classifiche dal 2005 al 2008 consultare:
EWC
Record femminili sui principali tracciati italiani:
Record Femminili
Sul sito del CIV potrete trovare tantissimi articoli sulle gare e sulle protagoniste del Trofeo Bossini:
Campionato Italiano Velocità
Se siete curiosi di vedere l'albo d'oro del femminile dal 1991 al 2012:
Albo d'oro femminile (PDF)
Qualche informazione in più su Daniela Tognoli:
Articolo su "Riders"
Intervista su motowinners
Se volete leggere l'intervista a Shelina Moreda della quale ho preso la citazione con la quale concludo il mio P.S.:
Intervista a Shelina Moreda
Per capire di cosa si occupa la "Commission for Women in Motorcycling" della FIM, eccovi il sito di riferimento:
Commission for Women in Motorcycling
Per leggere in maniera approfondita l'esperienza del training camp di Albacete da chi l'ha vissuto:
Comunicato della FIM (PDF)
Il report di Ismael Bonilla (in Spagnolo)
Il report di Avalon Biddle (in Inglese)
Infine, ci tengo molto a segnalare la pagina FB della onlus dedicata ad Alessia Polita, uno dei talenti femminili del motociclismo italiano, purtroppo rimasta gravemente infortunata a seguito di un incidente durante le qualifiche del CIV nella stock 600 a Misano Adriatico il 15 giugno di quest'anno:
Lady Polita 51