IL FENOMENO
In tutte le città c’è un luogo in cui è possibile trovare praticamente ogni modello di moto e scooter: no, non vi sto parlando del vostro salone di fiducia, vi parlo del deposito giudiziario.
Ogni provincia ha un deposito del genere, pieno di veicoli, perché in Italia, di scooter e di moto, se ne rubano ancora tantissimi.
Dati del ministero dell’interno dichiarano che il numero di furti commessi l’anno passato è stato,in media, di 116 al giorno.
116 al giorno significa che nell’anno 2012 sono 42340 i motociclisti ad essere stati privati della disponibilità del proprio veicolo.
Cosa è successo alle moto rubate? Molta della refurtiva è smantellata per ottenere ricambi, altre sono state esportate illegalmente per il mercato estero, e infine vengono le “due ruote” che, dopo la sottrazione al legittimo proprietario, sono state immesse sul mercato in Italia, diventando una minaccia per altri acquirenti .
La crescente crisi economica ha portato ad un’impennata dei reati contro patrimonio e proprietà, e i furti di moto non sono esenti da questa tendenza.
Quando i soldi in tasca sono meno, ma la voglia di moto rimane tanta, spesso i reparti dell’usato dei concessionari non bastano: a volte, per spuntare un prezzo migliore, si cerca di acquistare il mezzo dei propri sogni da un privato.
Questo articolo non vuole fare di tutta l’erba un fascio: non tutti i privati cittadini che decidono di vendere una moto per conto proprio sono malviventi che tentano di defraudare il prossimo, ma, visto che con la crisi il numero di reati aumenta, è giusto anche diventare più furbi: vediamo cosa rischia l’acquirente di un mezzo rubato e come possiamo “alzare la guardia” quando siamo a caccia di un’occasione.
ASPETTI LEGALI
Che cosa prevede la legge per chi acquista in buona fede una moto che risulterà poi rubata?
Acquistare, anche se in buona fede, un qualsiasi oggetto rubato costituisce il reato di INCAUTO ACQUISTO, previsto e sanzionato dall’articolo 712 del Codice Penale.
Il suddetto articolo dichiara : “Chiunque, senza averne accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose, che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per la entità del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengano da reato, è punito con l’arresto fino a sei mesi e con l’ammenda non inferiore a 10 €”.
Questo dovrebbe essere sufficiente per capire che non vale la pena scottarsi le dita con una moto rubata, visto che, una volta accertata l’origine illecita del bene, lo sprovveduto acquirente si ritroverà:
- Senza moto (confiscata)
- Senza soldi (andati al venditore disonesto che nel frattempo sarà sicuramente svanito)
- Costretto a pagare la parcella di un legale per tutelarsi
COME COMPORTARSI CON IL MEZZO…
Quando ci troviamo davanti alla moto che ci interessa:
- oltre alla moto, esigere di vedere il libretto di circolazione e
il foglio complementare: i dati riportati su questi documenti devono
corrispondere con quelli ritrovabili sul mezzo.
- Se il numero di telaio o di motore non corrispondono, andatevene
- Fate attenzione alle chiavi: un blocchetto d’accensione
nuovo di zecca su una moto con qualche anno d’età potrebbe
risultare sospetto
- Attenzione ai dischi freno: spesso per caricare la moto su un
camion i malviventi tagliano il disco anteriore per liberarla dal
blocca disco. Un disco anteriore nuovo e un posteriore vecchio sono un
campanello d’allarme
- Placche e punzonature che riportano i numeri di riconoscimento
sul veicolo non devono assolutamente riportare segni di abrasione,
saldatura, verniciatura e altri tipi di manomissione
- Mai comprare alla prima visione. La prima misura di sicurezza è, dopo aver visto la moto e aver preso nota del numero di targa, effettuare il migliore dei controlli: la visura al PRA.
La visura al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) ci permette di conoscere la storia del veicolo a cui siamo interessati, incluso:
- Se è rubato
- Se è stato radiato
- Se su di esso sono state accese ipoteche
- Dati del proprietario
Avere una visura PRA costa 13€ ma mette al riparo da brutte sorprese: fatela prima di acquistare!
…E COL VENDITORE
Un piccolo consiglio iniziale: se stabilite un contatto telefonico col venditore, presentatevi con la frase “telefono per la moto”, senza specificare quale. Se il vostro interlocutore vi risponderà “quale moto?” saprete che è un concessionario che cerca di spacciarsi per privato.
Come comportarsi con un privato da cui vorreste acquistare una moto? Il mio consiglio è di assumere lo stesso comportamento che terreste con una persona a cui intendete prestare dei soldi.
Dovrà essere una persona di cui vi fidate, di cui conoscete nome e cognome, telefono, indirizzo e soprattutto come e dove trovarla in caso di necessità.
- Prediligete venditori con un contatto telefonico di linea fissa
rispetto a chi offre solamente un numero di cellulare
- Non andate mai a vedere una motocicletta da soli, e non andate
mai a pagare e ritirare una moto da soli
- DIFFIDATE di chi non vuole ricevervi a casa propria dando
appuntamenti in parcheggi, piazzole, incroci, zone industriali e vie
poco frequentate.
- Se ottenete di vedere la moto a casa del venditore, fatevi
invitare in casa, magari con la scusa di vedere i documenti o il
libretto di manutenzione, e guardatevi in giro per capire se il
venditore vive realmente lì (corrispondenza e bollette lasciate
in vista col nome e cognome del venditore, bucato steso, giocattoli dei
bambini)
- Non abbiate vergogna di chiedere al venditore di mostrarvi la
propria patente e confrontare i dati con quanto riportato sui documenti
del mezzo in vendita
- Diffidate di chi vuole farsi pagare tramite agenzie di trasferimento (es. Western Union)
Fate domande mirate e diffidate di risposte vaghe , ad esempio
- Domanda 1: “dove ha comprato la moto ?”
Risposta sospetta 1: “ in un posto... da un amico... ”
- Domanda 2: “da quanto possiede la moto?”
Risposta sospetta 2: “da un sacco di tempo…” - Domanda 3: “quanto l’aveva pagata?”
Risposta sospetta 3: “tanti soldi..” - Domanda 4: “come mai la vende?”
Risposta sospetta 4: “ così… / me ne voglio sbarazzare..”
Se qualunque comportamento del venditore vi mette a disagio o vi sembra sinistro, andate via. Se nutrite sospetti fondati riguardo a un venditore particolarmente insolito o alla provenienza di una moto, oltre a richiedere la visura, avvertite le forze dell’ordine.
Acquistare una moto è, oltre che un consistente investimento di denaro, un sogno che diventa realtà: impediamo ai disonesti di infrangere il nostro sogno e di danneggiare le nostre finanze.
Un lampeggio a tutti