Racconto di un'esperienza avuta con un concessionario poco onesto ed epilogo della vicenda grazie all'Unione Consumatori

Buongiorno a tutti, vi rendo partecipi di questa mia esperienza affinché qualcuno che si trovi nella mia stessa situazione o che potrà trovarcisi in futuro possa trarne consiglio e vantaggio per sapere come muoversi e quale strada prendere.

Tutto ha inizio nel giugno 2006, quando, dopo anni di vita motociclistica a 4 pistoni decido (invogliato da mio fratello che mi fece provare la sua 998) di passare al bicilindrico (di casa Ducati), acquistando da un noto concessionario piemontese una fiammante 916 sp del 95. Pago la moto 12000€, prezzo non proprio a buon mercato, ma giustificato a detta del venditore, dal fatto che il mezzo è fornito di cerchi Marchesini in magnesio, pompe radiali, dischi racing ecc.ecc. Il tizio ci mette 2 minuti a convincermi e concludiamo l'affare decidendo di pagarla metà in contanti e metà con finanziamento.

Fin qui tutto bene, ritiro la moto il venerdì successivo, e vado verso casa. Spettacolare, lungo tutto il tragitto mi si stampa in faccia un ghigno che non riesco a togliermi, il rombo è da pelle d'oca grazie anche agli scarichi Termignoni in carbonio, sembra persino più brutale della mia precedente Yamaha R1.

Il giorno dopo, di sabato vado a trovare mio fratello e gli faccio la sorpresona, bella bella sono i commenti, poi vado ad elencare tutti gli accessori, partendo dai cerchi in magnesio, e qui il primo intoppo, mio fratello, molto più esperto di me su pezzi Ducati mi dice subito che quelli non sono cerchi in magnesio, ma bensì i cerchi a 5 razze originali di una 996 verniciati d'oro, e mi mostra la differenza con i suoi.

Praticamente riparto senza neanche salutare e mi precipito dal concessionario. Arrivato lì, chiedo di parlare col venditore in presenza del titolare ed espongo le mie perplessità, il venditore indubbiamente imbarazzato cerca di dare qualche spiegazione, ma viene tempestivamente interrotto dal titolare, che dice "ormai la cazzata l'hai fatta" qui dobbiamo dargli del magnesio. Mi dice "lasciaci la moto" che provvediamo, io rispondo beh lasciatemela per il week end e lunedì ve la riporto, ci mettiamo d'accordo in questi termini. Fino a qui c'è l'intoppo, ma tanto di cappello al venditore che ci ha messo una pezza (ma saprà sputtanarsi in seguito!!).

Ok torno indietro sempre con il mio ghigno e vado ad organizzare la mia prima uscita bicilindrica con i compagni di sempre. L'indomani mi sveglio presto pronto a sciropparmi più di 300 km tra le montagne piemontesi. La giornata scorre veloce (nel senso letterale del termine) mi diverto come un matto e penso a quanti anni ho perso senza il bicilindrico sulle nostre belle strade tortuose di montagna. Ci salutiamo quasi a sera e ognuno fa per raggiungere la propria casa. Percorro circa un km, mi fermo ad un semaforo, aspetto il verde e riparto (tranquillamnte) 50/60 metri faccio per mettere la seconda e all'improvviso è come se entrasse in folle, gioco un po' col cambio (rigorosamente rovesciato come da mia abitudine) ma niente da fare. A questo punto mi accosto e scendo, mi accorgo subito che la catena è a terra!!!! cazz... nel mentre un'auto mi affianca e mi dice"guarda che hai perso un pezzo!!" mi giro e vado a recuperarlo.

Orrore, in mano mi ritrovo il pignone con il moncherino dell'alberino millerighe. Dopo i primi minuti di shock mi sovviene in mente che mio cognato ha un carrattrezzi e me la faccio portare direttamente nel cortile del concessionario. L'indomani prendo permesso dal lavoro, e di corsa mi reco dal rivenditore, anche perché avevo l'appuntamento per il cambio cerchi. Entro direttamente con il pezzo in mano e dico come può succedere? Mi dicono azz... qui il danno è grave, io rispondo menomale che l'ho appena presa, quindi c'è la garanzia!!! Il titolare mi risponde beh, non è cosi semplice, credo che la colpa sia tua perché forse non sei abituato al cambio rovesciato!! Gli dico che ho sempre modificato le mie moto in quella maniera quindi avevo già dimestichezza. Mi dicono che al massimo mi verranno un po' incontro con le spese, ma io non ci sto 12000€ non sono pochi, ho già avuto il problema dei cerchi, ora dopo 400km rimango a piedi!!!

Incominciavo ad alterarmi!!! Mi accusarono di aver sbagliato le cambiate troppe volte e l'albero ha ceduto (ditemi chi di voi non ha mai sbagliato scalando invece che aumentando la marcia? avete rotto? no? immaginavo e comunque non ho commesso errori. L'alberino in questione è un diametro 25 di acciaio temprato, quindi per rompersi con evidenti segni di torsione, deve subire una sollecitazione incredibile, e come minimo dovrebbe fare una macedonia all'interno del cambio, smontarono il motore in mia presenza e abbiamo constatato che il cambio e gli ingranaggi erano perfetti. Quindi il danno è avvenuto per difetto del pezzo e non per mia colpa (come mi è stato confermato da altri rivenditori Ducati e dalla casa in persona) ma niente da fare "paga e ti rimontiamo la moto".

Assurdo, lascio passare 2 settimane e vedo se casomai si sono ravveduti, ma idem come sopra"paga e ti rimontiamo la moto". Allora senza dire più niente mi rivolgo ad un legale è gli faccio recapitare una bella lettera nella quale li si invitava a rimontarmi e restituirmi la moto. Come un fulmine, appena ricevono la lettera mi chiamano e mi insultano dandomi del bastardo, bamboccio ecc. ecc., puntualizzando che non hanno problemi a bruciarsi 10000€ di avvocati, ma la moto se la tengono loro. Mi prende il panico (come faccio a competere con loro a livello economico? e oltretutto "io la moto la rivoglio subito") passano alcuni giorni e un amico mi fa presente che potrei rivolgermi all'unione consumatori. Mi sembra una buona idea e cosi faccio.

Prendo appuntamento per il lunedì successivo ed espongo il mio caso. Il consulente capisce subito la situazione e mi dice che si prenderà la giornata per organizzare il contrattacco. Il mattino seguente, mi richiama dicendomi" senta se non ha niente da fare, giovedì vada pure a riprendersi la sua moto!", stento a crederci sono felice come un bimbo e non so come ringraziarlo. Ci tengo a precisare che per tutto il servizio non ho speso neanche un €.

La morale è; se siete alle strette, non perdete tempo e denaro con avvocati, lettere, vertenze, per la mia esperienza personale l'unica soluzione è l'unione consumatori, e solo con delle telefonate. Loro un po' ci godono a poter bastonare un po' i furbacchioni e i furbacchioni abbassano di molto le alucce quando li sentono al telefono.

Spero di aver acceso una nuova speranza in coloro che come me sono caduti in questi problemi.