alexm ha scritto:
mmm il protossido di azoto non è proprio inerte.
prima di tutto, protossido di azoto non è nemmeno il suo nome corretto del tutto, se vogliamo essere precisi secondo la nomenclatura IUPAC dovrebbe chiamarsi ossido di diazoto.
detto questo ricaviamo la formula bruta:
essendo O^2- e N+ => N2O
il protossido di azoto contenuto nelle bombole non è sotto forma di gas, bensì di vapore, dato che la fisica ci dice che l' unica "cosa" che si può liquefare solo per compressione è un vapore (infatti il protossido non si trova allo stato criogenico).
la sua pressione di "autopressurrizzazzione" è di 70 atmosfere circa a 20°, l' innalzamento della temperatura provoca una dilatazione del gas, se il gas si trova in una bombola l' espolosione è data dalla pressione, che esercita una forza sulle pareti della bombola superiori al sigma di snervamento del materiale * lo spessore della bombola.
il protossido quando entra in camera di combustione atomizza, il raffreddamento si ha a valle dell' iniettore, infatti il gas dilatandosi si raffredda => di conseguenza entra in camera freddo e raffredda anche ciò che vi è intorno... quindi quanto raffredda dipende dal flusso sull' iniettore.
il protossido in camera atomizza:
2N2O => 2N2 + O2 (penso sia così)
la resa in ossigeno del protossido è superiore a quella dell' aria, quindi una mole di aria contiene meno ossigeno di una mole di protossido
in questo modo si risparmia volume (l' aria è costituita da altri gas, solo al 20% di ossigeno). questo volume può essere sfruttato per essere "riempito" da + miscela ossigeno/benzina
questo è quello che ho appreso leggendo testi di fisica/parlando con professore di chimica/peparatori/internet
era quello che volevo sentire!!!