che vuoi che ti dica: proprio riguardo questi due oli ho delle esperienze diametralmente opposte!
ma azzardo un paio di spiegazioni logiche al tuo riscontro:
1) hai provato il C60, un olio completamente diverso dal precedente, senza effettuare una carica di lavaggio: quando si cambia tipo d'olio sostanzialmente diverso come base dal precedente, è opportuno utilizzare una carica del nuovo olio "a perdere" per soli circa 200km e poi procedere al riempimento definitivo.
ciò perché oli con basi diverse possono risultare non miscibili nel senso chimico e formare
emulsioni, ovvero sospensioni instabili e non del tutto omogenee dei due prodotti, spesso contenenti aria.
ancor più succede se i due prodotti non hanno lo stesso peso specifico.
capisci che un'emulsione di oli sarà buona tutt'al più per... raffreddare l'utensile di un tornio ma sarà ben poco adatta a lubrificare un cambio e sopratutto una frizione;
è la frizione infatti che spesso denuncia per prima una cattiva miscelazione tra il nuovo olio ed i residui del vecchio: spesso per farla ri-funzionare bene bisogna addirittura smontarla, sgrassare i dischi uno ad uno e rimontarla ben oliata col nuovo lubrificante!
quando si miscelano due oli, in generale (ed è questo quello che si fa se sono presenti residui del vecchio in quantità "sufficiente") non si ottiene un lubrificante dalle caratteristiche medie tra i due ma un qualcosa che racchiude le peggiori caratteristiche dei due!
un pò come la teoria del comportamento delle masse: le masse si comportano sempre come si comporterebbero da soli i loro componenti più idioti...
...ma lasciamo la psicoanalisi e torniamo alla motoristica pratica;
seconda ipotesi:
2) quello che hai provato non era un vero Bardahl C60 ma un falso.
---
adesso non mi viene in mente altro, escludendo la possibilità che a determinate meccaniche siano più "simpatiche" certe marche d'olio invece di altre...
per inciso, il Bardahl C60 mi pare utilizzi una base minerale riorganizzata, con modificatori d'attrito a base di
fullerene, elemento che è costiuito da microsfere indistruttibili composte da 60 atomi di carbonio, da cui la nomenclatura chimica "C60", stato allotropico del carbonio;
il Motul 300V utilizza invece una base vegetale (tratta dalla polpa di noce di cocco, se ciò può interessarti...) idrogenata secondo la tradizione dell'alta gamma della Casa francese con un processo detto di esterificazione, da cui la definizione di "100% Sintetico Estere"
(manco a farlo apposta, sono stato rivenditore, e utilizzatore diretto, di entrambe le marche)