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Cultura motociclista: dov'è finita?
Scritto da Maurizio60 - Pubblicato 15/06/2007 16:49
Ogni giorno, sia frequentando il Forum, sia quando sono in sella alla mia moto, in città o fuori non fa differenza, mi rendo conto di quanto poco buon senso anima la stragrande maggioranza di chi va in moto...

Partecipando alle discussioni del Forum, mi capita di leggere, cose per me incomprensibili. Sia chiaro, non voglio passare per l’esperto motociclista che prodiga consigli come benedizioni, ma sarà l’età, sarà il fatto che una certa idea di come vivere la moto me la sono fatta, ora che sia giusta o sbagliata questo non sta a me dirlo, ma di certo ci sono comportamenti di certi pseudo motociclisti che mi sconcertano e non poco.

Leggo nel Forum di “centauri” che si vantano di come abbiano affrontato una curva a velocità supersonica, e di come successivamente sono riusciti ad evitare un frontale con un Tir, la cosa che mi sconcerta di più e che ci sono altri frequentatori del Forum che approvano un comportamento del genere, gratificando lo “sconsiderato” di turno con complimenti di vario genere. Per fortuna non tutti i frequentatori del Forum rispondono gratificati, al contrario e giustamente a mio avviso, chi con toni più morbidi, chi con toni più duri, deplorano tale comportamento. E’ capitato anche, che a seguito di queste bravate vantate da un minorenne con il suo scooter, io abbia risposto testualmente: “Se voi siete il futuro del motociclismo, mi vien da piangere”, per tutta risposta: “Ma che c...o centra”. La prossima volta risponderò anche io gratificando ma in maniera ironica il “centauro” di turno, d’altronde come si dice? Non c’è più sordo di chi non voglia sentire.

Parlando di questo con amici comuni, si e cercato di dare una minima giustificazione al fatto che sono ragazzi di 15/16 anni... cosa vuol dire? Che un ragazzo di tale età non possa usare il cervello? Anche io ho vissuto i miei 15/16 anni, anche io ho fatto le mie bravate, penso sia un percorso più o meno fatto da tutti, ma non mi sembra onestamente, che fossi stato così idiota, perché di idioti si parla e bisogna dirlo chiaramente e a caratteri cubitali, se vogliamo evitare altre croci al merito. Scusate la franchezza, ma spesso mi imbatto in interminabili discussioni pro-sicurezza, anche per cercare di far riflettere i più restii ad usare sempre il buon senso quando siamo alla guida della moto, e certi ragionamenti proprio non li accetto.

Altro comportamento incomprensibile di vari motociclisti incontrati nel traffico quotidiano, ma anche in gite fuori città, che sono alla guida delle loro moto in maglietta e calzoncini e scarpette da tennis, qualcuno di questi anche alla guida di moto iper-sportive. Capisco che in estate il caldo non porti ad usare tutto l’abbigliamento con relative protezioni, idoneo alla guida in moto, ma almeno un minimo oltre al casco peraltro obbligatorio per legge, bisogna pur usarlo.

Vorrei invitare questi motociclisti, a passare un giorno presso il pronto soccorso dell’Ospedale della loro città, ed aspettare (non tarderà ad arrivare) il primo caduto dalla moto o scooter, vestito solo con una maglietta, pantaloncini o pantaloni leggeri e scarpette da tennis. Nel migliore dei casi, quando le conseguenze non sono gravi, la pelle di braccia, spalle e gambe è grattata via fino all’osso, lasciando cicatrici che non andranno più via, sempre tralasciando il dolore che prima o poi passa. Non starò qui a ribadire l’importanza di portare sempre tutto l’abbigliamento idoneo, anche perché non è detto che pur portando tale abbigliamento siamo immuni da conseguenze più o meno gravi, in caso di incidente, ma almeno una grattugiata alla nostra pelle ce la saremo risparmiata.

Spesso ci si lamenta (giustamente) della inadeguatezza delle strade italiane, della cattiva manutenzione delle infrastrutture inadeguate, ma meno spesso si parla dei cattivi comportamenti che alcuni “centauri” adottano alla guida della loro moto. Velocità di parecchio superiore al C.d.S., sorpassi azzardati, al semaforo quando neanche è scattato il verde, violente partenze con staccate da Valentino Rossi alla prima curva, facendo il “pelo” all’asfalto. Nel week-end flotte di “smanettoni” vanno a caccia di belle strade collinari, meglio se con tante curve, scambiandole per le varie Vallelunga, Monza, Imola e via dicendo, mettendo a rischio la propria e altrui incolumità.

Meno grave, ma non meno dolente, è constatare come certe buone abitudini stiano scomparendo. Mi riferisco allo scambio di lampeggio in segno di saluto quando si incontra un altro motociclista, sempre più spesso quando incrocio un altro motociclista il mio saluto finisce snobbato.

Per quanto scritto, mi sorge spontanea una domanda, a cui vorrei che si tentasse di dare una risposta; dov'è finita la tanto citata CULTURA MOTOCICLISTA?

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Commento di: florenz il 15-06-2007 17:08
Quarda la cultura del motociclista ormai sta sparendo perchè tutti si sentono motociclisti ma la gente deve capre che il motocliclista ha una passsione per le moto e ce l'ha sempre quando piove nevica fa freddo sempre mentre ora per la gente basta avere lo scooter e usarlo quando fa comodo quarda anche io ho lo scoter causa i miei 17 anni ma lo uso sempre sono pazzo del mio veicolo lo lavo lo tratto bene e quando sto su quelle due ruote mi scordo tutti i probblemi mi sento libero e per me questa è la cultura del motociclista
Commento di: Maurizio60 il 16-06-2007 08:29
Sei giovane con i tuoi 17 anni florenz, quella che tu chiami cultura motociclistica e solo una grande passione per la moto, come giustamente la descrivi. Ma credimi la C.M. è altra cosa, crescendo e facendo esperienza lo capirai. ;-)))

Doppio lamps
Cento40
Commento di: bigpenna il 21-06-2007 19:57
La base della tua cultura motociclistica è sana, i chilometri la completeranno.
Vai avanti così.
Commento di: nortek2004 il 15-06-2007 17:49
tanti anni fa la moto era destinata ad un pubblico particolare, i motociclisti appunto. Ed erano loro, che hanno iniziato a fare quei gesti che ancora adesso in pochi facciamo.
Oggi la moto ce l'hanno tutti o quasi, ci sono scooteristi che non sono altro che automobilisti giustamente stressati da un traffico sempre più opprimente, modaioli che prendono l'ultima versione della yamaha r1 perchè ci sono zavorrine che valutano probabilmente la virilità di un maschio in base ai cavalli che porta fuori dal bar, ci sono finanziamenti inncredibili, ti porti a casa una ninja 1000 con 50 euro di acconto, la prima rata la paghi tra 6 mesi e poi 130 euro al mese per qualche annetto.... ci sono una moltitudine di fattori che hanno fatto della moto un mezzo solo per saltare il traffico, solo per fare i buffoni con gli amici, solo per rimorchiare,..... ed ecco perchè di motociclisti veri sembra ce ne siano meno, dico sembra perchè in realtà siamo più di prima (grazie anche alla rete e ai mezzi di comunicazione sempre più potenti) ma in mezzo a una mandria di non motocilisti che però sono su due ruote.... sembra che stiamo scomparendo.
Commento di: Maurizio60 il 16-06-2007 08:36
Questo aspetto nortek, è solo una parte a mio avviso del problema. Non è detto che un ragazzo di oggi, che per la prima volta compra una moto o uno scooter con un lungo finanziamento, non possa essere in futuro un buon motociclista. Sembra che avere la moto sotto il C***O dia diritto a comportamenti oggettivamente "idioti" non portando rispetto per nessuno e nulla. Concordo con te che sembra che tutto stia scomparendo.. ma voglio ben sperare. In fondo qualche vero motociclista, animato da quella fratellanza che contrdistingue chi della moto ne fa uno stile di vita esiste ancora, o no? ;-)))

Doppio lamps
Cento40
Commento di: ven il 17-06-2007 22:28
Oggi gli utilizzatori delle due ruote si possono dividere in Motociclisti e "Motociclari" e purtroppo i secondi sono quelli che si notano di più, ma è proprio grazie a siti come il Tinga ed alle discussioni sul forum che si può sperare nell'evoluzione della specie.
Lamps
Commento di: TonioSan il 15-06-2007 21:55
Io la vedo così:
come in tutte le cose , aumentando il numero di persone che praticano aumenta la possibilità che ci siano persone più vicine "all'ideale motociclista" e persone che lo siano meno. Come è più probabile che ci siano sia persone con più testa sulle spalle e anche più cretini.
L'importate secondo me è spiegare e tramandare quello che comunemete è detto spirito motociclista, alla fine come in tutte le cose chi capisce bene, chi non capisce che ci vuoi fare.


A proprosito di spirito motocilista, da bmwista mi son sempre chiesto perchè la maggior parte di bmwisti non saluta e se ne fregano alla grande, questa cosa non mi è mai piaciuta....
Commento di: Maurizio60 il 16-06-2007 08:38
Non solo i BMWisti non salutano più, purtroppo molti altri. Da parte mia, una parola a favore dello spirito motociclista la spenderò sempre ben volentieri. ;-)))

Doppio lamps
Cento40
Commento di: mirgrafica il 22-08-2007 22:37
Che tristezza leggere che il saluto scompare... come cambiano i tempi... quand'ero "giovinastra" ho imparato il SALUTO (da un bmwista) e mi è sembrato un gesto così bello.... tanto che ancora oggi mi da un senso di gioia. il pensiero che qualcosa unisca persone che forse non si reincroceranno mai.. ancora sorrido mentre scrivo!

e siccome sono "pazza" talvolta saluto anche se da qualche anno guido solo l'auto o un povero scooter 50!!!


Allungo le mie dita a "V" dietro lo specchietto.. a volte con imbarazzo e a volte più sicura... e mi dico "tanto io so che vuol dire!"
Commento di: mirgrafica il 22-08-2007 22:38
Che tristezza leggere che il saluto scompare... come cambiano i tempi... quand'ero "giovinastra" ho imparato il SALUTO (da un bmwista) e mi è sembrato un gesto così bello.... tanto che ancora oggi mi da un senso di gioia. il pensiero che qualcosa unisca persone che forse non si reincroceranno mai.. ancora sorrido mentre scrivo!

e siccome sono "pazza" talvolta saluto anche se da qualche anno guido solo l'auto o un povero scooter 50!!!


Allungo le mie dita a "V" dietro lo specchietto.. a volte con imbarazzo e a volte più sicura... e mi dico "tanto io so che vuol dire!"
Commento di: mambo90 il 16-06-2007 00:18
ottimo articolo e sono perfettamente d'accordo...io penso che bisognerebbe rendere più severo l'esame del patentino perchè ..prevedendo solo la parte teorica..mette in mano a dei 14 scooter, che in molti casi arrivano perfino a 90 km/h, senza che questi abbiano mai guidato un qualsiasi tipo di mezzo..!!!è chiaro che poi sia scooteristi che motociclisti dovrebbero guidare con la testa prima ke con il polso.....
Commento di: Maurizio60 il 16-06-2007 08:45
Presto anche in Italia, le cose cambieranno per conseguire la licenza per portare ciclomotori e moto, appunto il patentino. Dovremmo accomunarci all'Europa, e come già ho avuto occasione di spiegare in un'altro mio articolo, personalmente sono favorevole a questo cambiamento, poichè presuppone una crescita adeguata per arrivare a guidare tanti CV. Ma così comè presentata questa legge, lascia un grande buco, poichè è previsto che a 24 anni puoi accedere direttamente a conseguire la licenza per portare qualsiasi potenza... quindi le cose possono addirittura peggiorare. Ma questo esula dal discorso della cultura motociclista... Con la parte finale della tua risposta concordo pienamente. ;-)))

Doppio lamps
Cento40
Commento di: Giz il 16-06-2007 00:18
Mi dispiace dirlo, ma " La Cultura del Motociclista" anche per me sta sparendo, in fondo sembra proprio che la moto stia diventando un fenomeno commerciale che causa la scomparsa dei veri motociclisti!
Molti si comprono la moto per comodità, o per fare il fighetto di turno.
Ma quando li incontri per strada e gli sprogi il braccio sx con le due dita fuori per salutarli, ti guardano come dire ma cosa vuole sto... a me è capitato + di qualche volta, e ci sono rimasto un po' amareggiato, per fortuna di tanto in tanto c'è anche qualche vero biker che saluta al di là che hai una supersportiva, un custom, una naked, un 125 cc o un Bmw, raramente si trovono anche zavorrine Doc che salutano (poche ma ci sono per fortuna).
Per non parlare del soccorre i colleghi in panne o infortunati causa caduta, ormai queste abitudini nel mondo "commerciale" della moto sta sparendo o addirittura non esistono.

Grazie a persone come Cento 40, Davide, crazy-cbr e molti altri che scrivono articoli utili e interessanti per i neo-motociclisti e non!
Concludo dicendo: "Motociclisti, strana meravigliosa gente e ne vado fiero di esserlo"!

Ciao e lamps V
Commento di: Maurizio60 il 16-06-2007 08:46
Ottimo ;-))) e grazie.

Doppio lamps
Cento40
Commento di: patrick70 il 16-06-2007 10:30
Bellissimo articolo! Sono pienamente d'accordo con te, purtroppo la "decadenza" della nostra società si è ripercossa anche sul "nostro piccolo mondo" dei centauri.
Il "fair play" e "le savoir vivre" che una volta caraterizzava la famiglia dei motociclisti è andato perso come è andata persa la buona educazione in buona parte della gente...

Ma quando qualcuno risponde al tuo saluto con le dita a V, o si ferma per vedere se tutto è Ok quando fai una sosta, ti rendi conto che pur essendo un'eccezione, la cultura motociclista non è ancora morta per qualcuno. (Solo per qualcuno)
Lamps Patrick
Commento di: Maurizio60 il 20-06-2007 10:58
Pochi ma buoni ;-) speriamo solo di aumentare con il tempo.

Doppio lamps
Cento40
Commento di: Cesco92 il 18-06-2007 14:25
ciao ho 15 anni....volevo dirti che hai scritto un artilcolo molto giusto e concreto...spesso mi vengono descritti (da una amica di mia madre che lavora al pronto soccorso) come sono ridotti i motociclisti dopo una caduta e sinceramente questi racconti mi fanno gelare il sangue al solo pensiero che anchio potrei essere uno di loro...io uso la moto tutti i giorni pero non metto mai abbigliamenti tecnici anche perchè non ne possiedo(ovviamente il casco sempre in testa)...qui da me le persone che guidano in quella maniera vengono altamente disprezzate....per quanto riguarda al saluto mi è capitato che un motociclista mi facesse a lampeggi però io non sapendo cosa significasse sono andato avanti..poi raccontando il fatto mi è stato spiegato che esso voleva salutarmi, allora tornando a casa(perchè ero andato fino da mio zio) ho avuto la fortuna di reincontrarlo e ricambiargli il suo saluto....sarò patetico ma mi sento fiero di me stesso perchè mi sento un po più motociclista.

scusate se mi sono dilungato troppo spero di non avervi annoiato
Commento di: Maurizio60 il 20-06-2007 11:01
Tranquillo non hai annoiato affatto... Stai facendo le tue esperienze e stai crescendo con il giusto spirito.. continua così ;-)

Doppio lamps
Cento40
Commento di: DieciOrsi il 20-06-2007 14:02
Ottimo articolo Cento. Purtroppo ormai vige la cultura dell'apparire piuttosto che quella dell'essere... quindi si preferisce "apparire" motociclista perchè è molto più comodo che esserlo. Per me essere motociclista significa essere il viaggio stesso che sto facendo... chissà quanti riescono ancora a capirlo.
Bell'articolo come sempre.
Lamps
Commento di: Maurizio60 il 21-06-2007 08:42
;-))) Grazie

Doppio lamps
Cento40
Commento di: kevin il 21-06-2007 10:27
Io penso, almeno vale per me, che ci siamo dimenticati di quanto siamo stati idioti a 16 anni. Io ho 42 anni e sono motociclista da quando ne avevo 14, e a 16 anni possedevo una Cagiva 125 e ti assicuro che di idiozie no ho fatte parecchie; la differenza sostanziale, secondo me ,è che innanzitutto le potenze in gioco erano ben diverse quindi c'era un maggior margine di sicurezza, e che i mezzi in circolazione ( sia moto che auto ) erano molto inferiori numericamente a quanto lo sono oggi.
Insomma non mi sento di giudicare i sedicenni di oggi perchè le stesse cose le ho fatte anch'io, e come me tanti altri. Forse siamo stati solo fortunati.
Commento di: Peter56 il 21-06-2007 11:16
Quoto. Credo però che si possa aggiungere qualcosa.
Se parliamo di incoscenza, quella c'è sempre stata, in grado maggiore o minore a seconda della persona, esattamente come oggi.
La maleducazione, invece, mi pare sensibilmente aumentata, ma si tratta di un problema che non investe solo i motociclisti, ma - a mio parere - tutti i rapporti sociali. In questo campo credo proprio che la"cultura" vada letteralmente costruita, con pazienza e con l'esempio.
Lo stesso discorso vale per le protezioni.
Io credo - a occhio - di essere anche più vecchio di Cento40 e posso dire che negli anni della mia gioventù le protezioni non si indossavano semplicemente perchè non c'erano.
Chiaramente, oggi, con le maggiori potenze in gioco e soprattutto con l'aumento del traffico, visto che di protezioni ne esistono quante ne vuoi sarebbe bene indossarle.
Ma anche qui è un problema di educazione. la maggior parte dei motociclisti - e non solo i più giovani - nemmeno ci pensa. Basta vedere quanta gente gira in moto o in scooter senza guanti, quando le mani sono la parte del corpo che sempre viene a contatto con l'asfalto quando cadi.
Però mi chiedo: sono solo i motociclisti gli incoscenti? Avete fatto caso, per esempio, a quanta gente al mare si tuffa dagli scogli senza preoccuparsi di vedere cosa c'è sotto?
Commento di: Maurizio60 il 22-06-2007 09:32
Peter 56, siamo quasi coetani, sono del 60 quindi credo che le nostre esperienze in qualche modo si somiglino. Chi più chi meno alla nostra età abbiamo fatto fesserie con i nostri motorini e in seguito le prime moto. Solo cha ad un certo punto si è presa una strada, quella del buon senso, dell'educazione verso gli altri, e a noi queste cose davvero non le ha dette mai nessuno. Ora con il prolificare di M.C. organizzati e della rete sono alla portata di tutti i giovani futuri motociclisti. Ma non mi sembra che ascoltino, anzi al contrario mostrano quasi sempre segni di insofferenza, prendendo questi consigli come ramanzine. Possiamo solo portare il buon esempio sperando che qualcuno di questi motociclisti in erba con il tempo venga voglia di emulare anche il motociclista "sano", anche se purtroppo è più intrigante e spettacolare emulare colui che si esibisce in una impennata, una piega con il ginocchio a terra ecc. La coltura motociclista si forma con noi fin dai nostri primi Km in moto e ci accompagna nel resto della vita... è uno stile di vita!

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Cento40
Commento di: Barone_Rosso il 21-06-2007 17:21
Mi piacerebbe rispondere alla tua domanda con un: C'è, è viva e prolifera in mezzo a noi con immutato spirito...
Ma poi, esco sul GRA e puntualmente cerco di far finta di non accorgermi quanti "aspiranti suicidi" incontro ogni giorno.
Ritengo che, se di ciò si può parlare, la colpa sia anche nostra (noi con i capelli bianchi ed anni di esperienza=c@zzate fatte a cui si è sopravvissuti, per "legge di coulomb" o altro che sia...), perché spesso restiamo inerti al cospetto di taluni atteggiamenti "leggeri".
Non voglio intentare un processo all'incoscienza di chi non sa o non vuol sapere, bensì alla nostra inerzia...
Se tutti noi denigrassimo in automatico e per default, le acrobazie inutili (si vada in pista e si combatta col cronometro se si pensa di esser veramente qualcuno) che ogni giorno creano proseliti al CTO se non peggio... molto probabilmente cambierebbe l'approccio sboroncello dei presunti immortali.
Il rischio di passare come pedante e "rinco" è ben poca cosa confronto al rapporto "costo/beneficio" di vite guadagnate... anche se fosse una soltanto.
In buona sostanza... ritengo che se veramente si vuole cambiare l'andfazzo di un certo "stato di cose", noi siamo i primi a dover necessariamente cambiare il nostro stato d'inerzia (da me presunta, eh), cominciando ad essere "parte attiva" di questo "cominciare"...e, nel caso, cercare di essere incisivi (a brutto muso, ndr) ad oltranza potrebbe essere un inizio di inversione di tendenza.
Lo so, i sogni son desideri... ma se ognuno di noi, nel suo "piccolo mondo" riuscisse ad essere un minimo efficace in questo... i conteggi "NERI" son convinto che diminuirebbero... branco o non branco che sia.
Ottimo post anche questo Cento40! (ancora un bel voto per te, ndr)
Perdonatemi la prolissità.
Lamps
Commento di: Maurizio60 il 22-06-2007 09:37
Quoto in pieno quanto da te scritto e non ho proprio nulla da perdonarti, al contrario ti devo ringraziare per aver integrato questo mio articolo. Il pensiero è comune come comune è l'impegno... grazie Barone Rosso ;-)

Doppio lamps
Cento40