Quante volte ci è capitato di assistere ad un incidente, ci siamo fermati istintivamente per portare soccorso e presi dal “panico” del momento, non sappiamo bene cosa fare, cercando di fare del nostro meglio. E’ meglio sapere preventivamente a cosa andiamo incontro per essere davvero utili.
Niente scongiuri: un incidente può sempre capitare. Ma per soccorrere davvero chi sta male, bisogna sapere cosa fare e come comportarsi. Ecco qualche consiglio…
Domenica mattina, il sole splende, l’aria è tiepida, è il giorno perfetto per una gita. Fino a che… Bhè, è inutile elencare i possibili rischi che corriamo ogni giorno in moto, li conoscete tutti. Ed è altrettanto inutile fare scongiuri e strofinare amuleti prima di mettersi in sella. Quello che serve davvero, in questi casi, è possedere qualche nozione “base” di pronto soccorso, mantenendo la calma anche se è un amico quello coinvolto nell’incidente. Il 90% dei motociclisti vittime di un incidente riportano traumi che devono essere medicati: si va dalle contusioni fino a ferite più gravi. Gli incidenti aumentano nei mesi estivi con il crescere delle moto in circolazione, ma i momenti più critici sono l’inizio della stagione, quando molti riprendono la moto dopo mesi di inattività, e l’autunno, quando il tempo e le strade peggiorano.
Sulla scena dell’incidente:
Quando si è tra i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente bisogna rispettare sempre due regole: mantenere la calma e anche le distanze. In concreto ecco cosa fare.
- Parcheggiate ad almeno 10 metri dall’incrocio
dall’incidente per lasciare lo spazio necessario ai mezzi di
soccorso.
- Le moto non hanno a bordo un triangolo, perciò
in attesa dell’arrivo di auto che ne sono dotate mettete a
terra il vostro casco (meglio se di colore chiaro o con grafiche
rifrangenti) almeno 50 metri prima dell’incidente.
- Spegnete il motore e parcheggiate la moto sul ciglio della strada con le frecce accese (se avete il dispositivo del lampeggio di emergenza). Controllate subito la moto incidentata, potrebbe essere ancora accesa: in quel caso spegnetela subito.
Carta e penna:
Se l’incidente è stato provocato dall’imperizia o da un’errata manovra di un altro conducente, registrate le targhe dei veicoli coinvolti, nomi e numeri di telefono dei conducenti e se possibile eventuali testimoni, se l’incidente si mostra di una certa gravità, evitare di rimuovere le moto da terra, nel caso non fosse possibile, per problemi di viabilità, prima di questa operazione, se avete una macchinetta fotografica o un telefonino dal quale è possibile fare le foto, fotografate la scena dell’incidente così come si presenta, da più punti di vista e tutti i veicoli coinvolti (fondamentali se ci sono divergenze sulla ricostruzione dei fatti) che potrete confrontare con l’eventuale verbale dei Carabinieri.
Prevenzione:
La prevenzione di un incidente e la riduzione di eventuali gravi conseguenze comincia prima di montare in sella. Casco (allacciato), guanti e indumenti tecnici con protezioni per gomiti, spalle, schiena e ginocchia sono il primo passo.
Ma un piccolo kit di pronto soccorso, da tenere sempre a bordo, può essere utile per risolvere i problemi meno gravi, che non necessitano di un trasporto in ambulanza, In Austria e Germania questi kit (contenuti in piccole borsette di plastica) sono obbligatori e fanno parte della dotazione di ogni moto, molti negozi sportivi li propongono anche in Italia, già confezionati, a costi variabili dai 30 ai 50 euro.
Ma ci vuole poco per prepararne uno da soli; in un astuccio bisogna mettere: 2 rotoli di cerotti, 2 flaconcini di disinfettante senza alcol, 5 cerotti di piccole dimensioni, 5 medi e 5 grandi, 5 garze sterili, un pezzo di stoffa tagliato a triangolo o un ampio fazzoletto (per sostenere al collo un braccio traumatizzato), 4 paia di guanti sterili in lattice, un paio di pinzette metalliche, forbici chirurgiche, 10 salviette sterili, una fascia elastica (per immobilizzare traumi articolari) e crema antiustioni.
I primi soccorsi:
Aprite la visiera del ferito, ma non cercate di sfilare il casco o altri indumenti perché potreste aggravare le lesioni. Altrettanto importante: non spostate l’infortunato o la moto, se non è necessario per evitare un pericolo più grande (in questo caso ricordatevi di fare le foto).
Tenete il ferito al caldo, se possibile con una coperta in alluminio (se l’avete nel kit di pronto soccorso, ovviamente), con un maglione o un giubbotto.
Niente acqua ne farmaci:
Avvicinatevi al ferito e informatevi sulle sue condizioni, ma soprattutto tranquillizzatelo non dategli da bere e non somministrategli alcun farmaco, caramelle o altro.
Appena possibile chiamate il 118 per richiedere un’ambulanza, specificando in maniera precisa dove siete, la gravità dell’incidente, le condizioni ambientali (eventuale presenza di rottami, benzina o altro sul fondo della stradale) e il numero di persone coinvolte. In caso di ferite aperte, profonde escoriazioni con sanguinamento o fratture chiedete consiglio sul da fare. Prima di riagganciare precisate il numero di telefono dal quale chiamate in modo che possano ricontattarvi e mantenete la linea libera. Non sarà necessario chiamare i carabinieri al 112, perché sono normalmente in ascolto e arrivano comunque in caso di incidenti stradali con feriti. Ricordate che una richiesta tempestiva e precisa può salvare una vita.
Intervenire è obbligatorio:
In caso di incidente la priorità è il ferito, ma è bene sapere cosa dice la legge. Di fronte a un malore o a un incidente, il Codice Penale stabilisce che ogni cittadino è obbligato a intervenire, altrimenti rischia l’accusa di omissione di soccorso. Non si è obbligati a intervenire direttamente, ma bisogna fermarsi e chiamare i soccorsi.
Attenzione: chi presta soccorso direttamente deve sapere che se causa un peggioramento della situazione potrebbe essere accusato di lesioni personali colpose (art. 590 C.P) o peggio di omicidio colposo (cioè quando si provoca la morte di qualcuno senza però che ci sia la volontà), anche se l’articolo 54 del Codice Penale, riduce questi rischi, stabilendo che non è punibile chi provoca dei danni in “stato di necessità”. Comunque il mio consiglio è di non intervenire direttamente, se l’incidente è grave.
Corsi di pronto soccorso per motociclisti:
Questo tipo di corsi, non ne vengono organizzati molti. Comunque quasi in tutte le sezioni della Croce Rossa Italiana organizzano corsi di pronto soccorso stradale, sicuramente interessanti. Se poi volete conoscere una struttura all’avanguardia per la cura dei traumi dei motociclisti (e non solo quelli fisici) andate a conoscere meglio la Clinica Mobile del dottor Costa.
Info: www.clinicamobile.com
Info: www.cri.it
A questo proposito, sarei intenzionato ad organizzare un corso di soccorso stradale per motociclisti all’interno del M.C. Ting’Avert, coinvolgendo sia le pubbliche amministrazioni preposte, sia la Croce Rossa Italiana, sia l’ente ospedaliero che ospiterà tale corso.
Per questo motivo chiedo la preventiva disponibilità di quanti di voi interessati per organizzare al meglio tale mio progetto. Chi fosse interessato può scrivermi via MP o al mio indirizzo di posta elettronica: cento40 CHIOCCIOLA hotmail.it.
Doppio lamps
Cento40