Presa usata a 70.000 km, TDM850 del 95 (3VD).
Borbotta e si spegne fra i 2000 e i 3000.
Guardo le candele: nere.
La parcheggio e dimentico il rubinetto aperto: pozzanghera di benzina.
Smonto i carburatori e li pulisco con petrolio bianco, la valvola di un galleggiante non chiudeva bene, era piena di residui.
Rimonto tutto, problema borbottio, perdite di benzina e di potenza spariti.
Guardo le candele: bianche come la neve.
Ho smontato e rimontato tutto per assicurarmi che non ci fossero perdite sui manicotti dell'aria, ho sigillato con gomma liquida la giunzione manicotti-scatola aria e sostituito i collettori di aspirazione (prima erano tutti crepati); ma niente.
Ancora magrissima.
Ho effettuato la sincronizzazione con un attrezzo acquistato su un noto ecommerce, ma dubito della sua precisione, le lancette del vacuometro oscillavano molto ed è stata una regolazione "alla carlona" per non dire altro.
Inoltre a furia di controllare le candele ho urtato la pompa refrigerante che ora gocciola, e lo ha fatto nel vano candela .
Risultato? Credo un po' di acqua, sporco e refrigerante siano entrati in camera quando l'ho smontata.
Ho realizzato la cosa quando accendendola ha espresso tutto il suo disappunto con scoppiettii e minimo che singhiozza.
Ormai ci ho già fatto una decina di km e pare si sia pulita un po' da sola, spero continui a migliorare col tempo perchè non saprei come altro fare.
Comunque a parte la partentesi da pasticcione non mi spiego come possa essersi smagrita così tanto.
Dovrei agire sulla carburazione o ci potrebbero essere altre cause che non sto considerando?
Quanto rischio con le candele così bianche? La uso tutti i giorni 15km per andare al lavoro e non ho altro mezzo ...
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