Un saluto a tutti. Scrivo qui per la prima volta visto il mio ultimo acquisto. Premetto che ho 66 anni, ho posseduto moto stradali di quasi ogni tipo e cilindrata, custom escluse, ed ora capito sulla Versys 1000 SE anche se manterrò come Avatar la foto con la mia BMW K 1600 GT che l'ha preceduta.
Ho fatto, sinora, pochi km. alla mia nuova Versys 1000, per cui scrivo solo alcune primissime impressioni di una moto ancora in rodaggio e non sfruttata appieno, per cui sui 5.000 Km. potrò scrivere qualcosa di più simile ad una recensione "vera". Per il momento, però, alcuni aspetti sono chiari e su quelli mi baso con un paio di premesse: scendere da una 6 cilindri come la BMW K 1600 GT significa scendere da una nuvola, ma una nuvola pesante nelle manovre da fermo o a bassa velocità pur se dolcissima per assenza di vibrazioni e caratteristiche del motore. Proprio questa "pesantezza", specie a pieno carico, mi ha convinto a scendere e provare qualcosa di relativamente più agile, leggero e dalla potenza senza eccessi e più sfruttabile sempre. Quindi eccola qui, al classico colle del Nivolet.
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Quindi:
- Verniciatura, accoppiamenti delle plastiche, cura costruttiva: la Versys è ben fatta, la verniciatura (autoriparante per piccoli graffi? cosa vuol dire?) è bellissima, il colore verde acceso tipo glitter mi piace molto. Le plastiche e le componenti sono assemblate con cura e la sensazione di qualità è palpabile. La moto mi pare esteticamente molto bella e dalle linee poco banali ma che, a qualcuno, potrebbero comunque non piacere molto.
- Maneggevolezza, comodità ed assetto di guida: la prima prova è stata sul Colle del Nivolet, in due, con un primo tratto in pianura e con le salite ed i tornanti che tutti conosciamo. Pur non essendo propriamente una bicicletta, la Versys è molto maneggevole e si lascia guidare bene. Chi la proverà troverà quasi certamente il manubrio molto largo, cosa che aiuta nella "messa in piega" ma che necessita di un po' di abitudine. La moto è molto bilanciata ma è alta, più alta di tutte le stradali pure da me provate sinora e la cosa sconcerta un po' all'inizio. Passando dalla GT, all'inizio si ha la sensazione che la moto "cada" in curva e ci vuole qualche bel km. per adattarsi, sensazione totalmente nuova per me che meriterà un ulteriore approfondimento. Comunque le curve ed i tornanti si fanno molto facilmente rispetto alla GT, ma questa non è una novità per nessuno. In senso generale, la moto si guida bene anche a pieno carico ed in assoluto, comunque, appare leggera nella guida e decisamente molto stabile in ogni condizione.
La posizione in sella è giusta, la posizione di guida è eretta forse anche troppo per me, la sella è duretta e la moto all'inizio mi è parsa rigidina nel complesso. Soprattutto, la sella è un po' troppo discendente ed il passeggero tende a scorrere in avanti. Coi km. questo fenomeno sembra diminuire e vedrò se tenere questa sella, comunque ampia e comoda, o cambiarla per una più morbida aftermarket. Ottimi i maniglioni per il passeggero. E' presente il riscaldamento delle manopole ma non della sella ed anche qui non sarebbe male averlo.
La moto è alta e salire e scendere non è molto agevole con borse laterali e bauletto, per cui si rischia sempre di raschiare le borse coi piedi a meno di essere molto alti o di salire sul pedalino con la moto sul cavalletto. La Versys dispone dei due classici cavalletti, centrale e laterale e si tira sul centrale molto facilmente anche a pieno bagaglio
- Sospensioni e regolazioni potenza: Le sospensioni semiattive funzionano egregiamente e sono regolabili su tre posizioni (le classiche "solo pilota", "pilota più bagaglio o passeggero", "pilota più bagaglio e passeggero" in combinazione con la regolazione della corrispondente fasatura della potenza, cioè "rain", "road" e "sport" più una quarta totalmente personalizzabile. Non ho ancora provato questa soluzione ed aspetto di saperne un po' di più. Le sospensioni semiattive si adattano bene alle condizioni della strada e viene indicato l'angolo di piega. Le statistiche su percorsi e guida si sprecano ed io non le guardo neppure.
- Freni: Ineccepibili, con la loro ormai tipica forma a margherita. La frenatura è potente e modulabile, l'elettronica interviene da dietro le quinte e non è per nulla invasiva. Ci si sente molto sicuri in ogni occasione.
- Motore: pur se in rodaggio, trovo il motore molto dolce. I suoi 120 CV dichiarati non sono certo impressionanti, ma per me effettivamente sono più che mai sufficienti. Accelerazione e ripresa sono più che buone e il sound mi piace, la coppia non sarà delle più grandi ma il motore riprende molto dolcemente e con brio da subito permettendo sorpassi in sicurezza e buone accelerazioni. Come velocità massima, senza borse, si parla di 220 km/h sfiorati, cosa che va ben al di là di quanto cerchi io al momento. Le vibrazioni sono quasi inavvertibili e si fanno sentire verso i 6.000 giri, ma sono andato solo per tiratine estemporanee a quel regime e non posso essere esaustivo per il momento.
- Strumenti ed ergonomia: I comandi sono ben disposti, di forma moderna, ergonomicamente abbastanza intuitivi. Le informazioni sono sovrabbondanti, come in tutte le moto di ultima generazione, ma spicca l'assenza dell'indicatore della pressione degli pneumatici, pecca non indifferente in una moto di questo tipo. Abituato alla K-GT ed ancor prima alla GTR, dove peraltro le info erano piuttosto accurate, sento la mancanza di questa indicazione e credo che i prossimi modelli dovrebbero senz'altro aggiungere questa informazione. Per il resto, il TFT è molto leggibile e chiaro, ma sento la mancanza di un unico, ampio TFT che raccolga tutte le informazioni che ora, volutamente, sono lasciate ad una parte analogica della strumentazione.
- Elettronica: l'elettronica la fa da padrone in ogni senso. Tutto viene regolato via bluetooth direttamente dal telefonino e, così, si regolano assetto, sospensioni e tutto quanto la centralina gestisce. Si scarica un'app dedicata e da lì si fa tutto senza toccare un tasto. Le regolazioni manuali sono comunque possibili, naturalmente, tramite i vari tasti, ma prima bisogna prendere un master in ingegneria elettronica.
- Protezione: inferiore a quella delle nostre classiche stradali, a partire da FJR, GTR, GT & Co. , la protezione è comunque sufficiente. Ben studiato il plexiglass che si alza manualmente agendo su due manopole e, dunque, esclusivamente regolabile da fermo. Un po' di nostalgia per i plexiglass regolabili elettricamente c'è, ma non mi lamento. Ottimo il paramani.
- Capacità di carico: buona con il bauletto da 47 l. mentre le borse laterali, in verità un po' piccoline, sono comunque sufficienti. Il bauletto contiene due caschi integrali ed il tutto si apre e chiude regolarmente con la stessa chiave d'accensione codificata. Nulla di elettrico nell'apertura e chiusura. Le borse laterali sono facilmente inseribili senza bisogno di telaietti e facilmente sganciabili come nelle altre stradali che conosciamo. Le borse interne sono di serie, belle, impermeabili e ben fatte
- Prezzo: mi è parso giusto, competitivo e ragionevole per quanto viene offerto.
- Serbatoio e consumi: il serbatoio contiene solo 21 l. Ho tenuto a velocità praticamente da codice e su percorso misto una media di 18,7 km/l. dichiarati. Non male ma neppure eccezionale, pur sufficiente a portarmi praticamente dovunque prima di fare un pieno.
- Passeggero: mia moglie che è abbastanza alta ma non certo pesante, mi dice che sta molto bene e, a tratti, anche meglio di quanto non stesse sulla GT. Resta il problema dello scivolamento in avanti nelle frenate brusche o nelle discese alpine, ma stiamo notando che questo fenomeno si fa sentire via via meno col passare dei primi, pochi km; adattamento del didietro alla sella, vicecersa o entrambe le cose? Come detto, comunque, i maniglioni sono ben fatti, l'appoggiaschiena posto sul bauletto è efficace anche se non sonutoso ed in termini generali madame esprime soddisfazione. Meno male, sai il casino altrimenti!
- Illuminazione: Assolutamente impeccabile. Ritengo che i faretti esteni verticali messi sulla carenatura e con accensione in sequenza a seconda della piega (tipo KTM) siano poco più di un espediente estetico, ma certo male non fanno. Belli ed efficaci due faretti laterali di serie che tutti tendono a tenere accesi ma che, a rigor di codice, di giorno solo dovrebbero esserlo con pioggia o nebbia. Attenti alle multe se qualche tutore dell'ordine vuole proprio andare a spiluccare le uova (nostre).
Dopo qualche km., saprò dire qualcosa di più preciso e, per ora, solo mi rimangono saluti e auguri di buoni giri a tutti ma, per il momento, cosa correggereste di quanto da me scritto? dove le vostre opinioni convergono e dove no?
Ciao
Franco