16062655
Inviato: 8 Apr 2019 14:19
Oggetto: 07 Aprile 2019 - Västerstads kyrkruin-Södertos fortress Bosj
07 Aprile 2019
Västerstads kyrkruin-Södertos fortress
Bosjöklosters mölla-Backstugan Vinterhyttan-Vätterydsgravfält
Tutte le foto qui Link a pagina di Bit.ly
Oggi temperature decisamente estive per queste latitudini. Sono le 15.00 e la temperatura segna +17 gradi e si sente ! Percorsi i primi chilometri sono costretto a togliere l’imbottitura della giacca ed aprire le prese d’aria. Giungiamo alla riserva naturale di Skylle. Un cervo attraversa velocemente un campo per poi scomparire tra la vegetazione. Qui gli alberi hanno una forma strana, sembrano quasi delle opere d’arte. Facciamo una breve sosta per l’immancabile caffè. Riprese le moto giungiamo in breve alla vecchia chiesa di Västerstad costruita tra il dodicesimo ed il tredicesimo secolo. Oggi restano in piedi soltanto le rovine, circondate dal vecchio cimitero ma il luogo ha un suo fascino particolare immerso nel silenzio della campagna svedese. Lascio il mio compagno di viaggio per proseguire la giornata dirigendomi verso un luogo molto particolare ed inconsueto. Si tratta della Södertos fortress nei pressi di Hörby, ossia la casa di Karl Göran Persson, un contadino svedese che durante la guerra fredda aveva il terrore di un invasione da est da parte delle truppe di Joseph Vissarionovich Djugashvilis ossia il vero nome di Stalin ! Spaventato dalla minaccia di un’imminente guerra nucleare e diffidando della capacità dello stato di proteggere la popolazione decise di “costruire e fortificare” la propria abitazione in caso di un possibile attacco con armi nucleari. Così pensò bene di mescolare il cemento armato con ogni sorta di oggetto in metallo e non solo che riuscì a trovare ed a comprare a buon prezzo. Biciclette, pentole, bulloni, parti di binari ferroviari, scatole, bidoni, ceste insomma tutto che potesse, nella mente di Karl, resistere ad un’esplosione nucleare ! Oggi il risultato di questo lavoro sono i resti della casa del contadino scomparso nel 1975, oggi trasformati in una sorta di museo della memoria, in ricordo di quest’uomo stravagante che nel suo piccolo ed a modo suo affrontò la grande potenza russa. Mi rimetto in marcia in direzione di Höör attraversando la strada tra i laghi Västra ring ed Östra ring per fermarmi un attimo all’antico mulino a vento di Bosjökloster costruito intorno al 1790. Proseguendo lungo la strada in direzione di Tjörnarp giungo alla Backstugan Vinterhyttan, un’antica stuga in legno e mattoni di pochi metri quadrati costruita nel 1840 dalla parrocchia della zona per ospitare una famiglia molto povera con due bambini. Per tre generazioni questa famiglia visse in questa struttura e l’ultimo occupante fu Bengta Andersson, che tutti chiamavano "Hyttebengta". Bengta nacque nel 1861 e rimase nubile e senza figli sino alla sua scomparsa nel 1935. Oggi il casolare permette di conoscere e sperimentare in che modo si viveva in Svezia prima del periodo di benessere. Poche centinaia di metri dalla stuga, dall’altra parte della strada si trova la Vätterydsgravfält, un antico luogo di sepoltura dell'età del ferro. Il cimitero, che è uno dei più grandi della Scandinavia , è costituito da circa 250 rocce visibili e circa 100 parzialmente nascoste. Alcune formano una sorta di nave, altre rettangoli, altre anelli. Un disegno pubblicato del 1822 mostra che vi erano più di 600 pietre, molte delle quali con il tempo furono rimosse sia per permettere la coltura dei campi sia per utilizzarle come materiale costruttivo. Luogo particolarmente magico soprattutto al tramonto. E’ ora di far rientro verso casa. Alla prossima.