Martyy ha scritto:
Buongiorno a tutti
(forse dovrei dire buon pomeriggio...)
Tra un po' prenderò il mio primo bolide (125), e da new-entry in questo mondo meraviglioso mi chiedevo se davvero c'è una grande comunità che si aiuta
Davvero se ci si ferma per strada con la moto in panne o con un piccolo guasto si trovano altri motociclisti disponibili ad aiutarti? Vi è mai capitato?
Sembra una cosa fantascientifica di questi tempi...
E invece voi donne "veterane" come siete viste dai collegi maschi? Generalmente sono disponibili o ancora ci trattano con inferiorità perché non sappiamo sbrigarcela con la meccanica o semplicemente perché le moto "sono roba da maschi"?
(Non fraintendete, mi piace molto mettere le mani sui motori, un'amico meccanico mi ha insegnato qualche truccato ma non sono nulla in confronto a quei maschioni che sanno anche come si chiama la più piccola vite)
Per quanto riguarda la "comunità dei motociclisti" l'espressione mi lascia un po' perplessa. I motociclisti non sono una "setta" o una "specie" distinta da tutti gli altri. In genere sono persone assolutamente normali. E' chiaro che se vedono un altro motociclista in difficoltà solitamente sentono un certo sentimento di solidarietà che li porta a venire in aiuto (solitamente, non sempre). Questo peraltro io lo chiamo senso civico, e dovrebbe appartenere un po' a tutti, con o senza moto.
Per la faccenda della meccanica io sono poco ferrata con la pratica (un po' più con la teoria, che è già qualcosa, perchè almeno sai a grandi linee cosa si dovrebbe fare, anche se non sei in gradi di farlo). Non credere però che il fatto di essere uomini equivalga necessariamente a perizia in materia meccaniche e buona manualità. Mio fratello (anch'egli motociclista), per fare un esempio, ne sa meno di me e a mettere le mani su motore o ingranaggi non ci pensa neppure. E così tanti altri. E' una cosa senz'altro utile, ma non strettamente necessaria.
Per come vengono trattate le motocicliste io, che frequento molte community di donne bikers, ho un po' l'impressione che noi a volte pecchiamo di vittimismo, e siamo convinte che ci vedano di cattivo occhio e che ci trattino male per il fatto che siamo donne, anche quando non è così. In tanti anni non ricordo di uomini motociclisti che mi abbiano criticata senza motivo, o peggio umiliata per il fatto che ero una motociclista donna (ne ricordo invece da parte di donne, che tra l'altro la moto neanche l'avevano). Anche agli inizi della mia "carriera", quando ero oggettivamente inesperta e imbranata, ricordo che quasi tutti si mostravano incuriositi e ammirati, e se mi facevano notare le mie mancanze era in buona fede, per invitarmi a superarle.